Pagine

mercoledì 3 dicembre 2014

GOOGLE: con il “Click to call” crescono le opportunità di business per brand e attività commerciali

   Secondo la ricerca realizzata da Google con Ipsos MediaCT, 1 italiano su 2 apprezza la funzionalità click to call e lo utilizza attivamente durante la fase di acquisto di un prodotto.

        Tre italiani su quattro sono più propensi a chiamare se trovano un numero di telefono nell'annuncio pubblicitario.

        Case study: NH Hotel Group, grazie alle campagne pubblicitarie con estensione click to call, ha incrementato le prenotazioni da dispositivi mobili e l'efficienza delle campagne.

 

Milano, 3 dicembre 2014 - Secondo un'indagine realizzata da Google, in collaborazione con Ipsos MediaCT[1], il click to call, la possibilità cioè di chiamare direttamente il brand o l'attività commerciale cliccando sul numero di telefono incluso nei risultati di ricerca o nell'annuncio pubblicitario è apprezzata da gran parte degli utenti: 1 italiano su 2 apprezza questa funzionalità e tre persone su quattro sono più propense a chiamare se trovano un numero di telefono direttamente nell'annuncio.

Non solo, il 39% afferma di rivolgersi a un'altra azienda se non trova un numero di telefono associato ai risultati della ricerca che ha effettuato sul web, mentre il 38% si sente addirittura irritato se non è presente. Questa funzione viene apprezzata per diversi motivi:

1)      Consente di avere risposte veloci (55%),

2)      Permette di ottenere informazioni più dettagliate che non si riescono a reperire tramite altri canali (39%)

3)      Offre la possibilità di parlare direttamente con l'azienda (35%).

Per cosa chiamano gli italiani?

Il click to call viene utilizzato per entrare in contatto con l'azienda e fissare appuntamenti (44%), per verificare gli orari di apertura di locali e ristoranti (44%) o la disponibilità di un prodotto tecnologico e di largo consumo (42%). 

 

Quando chiamano?

Il 39% degli utenti mobile ritiene che il click to call sia molto importante nel momento in cui decide di comprare un prodotto; ad esempio quando si tratta dell'auto gli italiani utilizzano questa funzionalità sia quando si informano e valutano i modelli disponibili, sia nella fase di acquisto del veicolo che per ottenere assistenza post-vendita.

Quali sono le implicazioni per i brand

Grazie alle estensioni click to call brand e attività commerciali hanno la possibilità di rafforzare la relazione con i propri clienti e generare nuove opportunità di business, come nel caso di NH Hotel Group, la terza catena di hotel spagnola, con oltre 50.000 stanze in tutto il mondo.

Per aumentare le prenotazioni provenienti da mobile, che storicamente avevano una conversione minore rispetto a quelle generate da altri canale, NH Hotel ha implementato la funzionalità di click-to-call all'interno dei propri annunci pubblicitari. Il progetto, implementato in Spagna, è stato un vero successo: grazie al click to call il tasso di conversione delle prenotazioni provenienti dal canale mobile è più che raddoppiata, con notevoli vantaggi anche in termini di CPA (cost per action) che si è ridotto di oltre il 50%.

 

Luciano Cantoni, Performance Solutions Lead ha dichiarato:

"La rivoluzione che il mobile ha portato stimola tutte le industry a ripensare alle modalità con cui le aziende interagiscono con i propri clienti. In questa evoluzione a volte ci si dimentica che gli smartphone servono anche per telefonare: quale miglior modo per estendere al mobile il proprio business se non adottando il click to call. La ricerca di Ipsos conferma l'importanza delle call nel processo di acquisto e l'esperienza delle aziende come NH dimostra come questa funzionalità possa essere estremamente utile nell'incrementare conversioni ed efficienza delle campagne pubblicitarie online."


[1] L'indagine è stata realizzata a settembre 2014 da Ipsos MediaCT intervistando 1.500 italiani di età superiore a 18 anni, che sono utilizzatori di smartphone e hanno effettuato almeno un acquisto negli ultimi sei mesi. La survey ha esplorato i segmenti travel, ristorazione, finance, retail, tecnology, servizi locali e automotive.A:

Nessun commento:

Posta un commento