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sabato 10 gennaio 2015

Intolleranze e discriminazioni. Russia. Una legge vieta i travestiti e transessuali a guidare






L'associazione degli avvocati russi per i diritti umani, a sottolineato in un comunicato che questo atto "dimostra la progressiva invasione da parte delle autorità in materia di privacy". "Contraddice palesemente le leggi russe e internazionali".


E' entrata in vigore in Russia all'inizio della settimana, la legge che vieta di guidare a chiunque sia affetto da "disturbi mentali e comportamentali", comprese quelle legate alla "identità di genere" e alle preferenze sessuali.

L'elenco citato nello statuto include così i travestiti e i transessuali allo stesso modo dei feticisti, pedofili ed esibizionisti, guardoni e i sadomasochisti.


L'atto, che nell'intenzione del legislatore dovrebbe cercare di ridurre il numero di decessi causati da incidenti stradali, ha suscitato critiche da difensori dei diritti umani russo.

"Non capisco perché i feticisti, ed i transessuali non possono guidare una macchina", ha risposto sul suo blog, Elena Masiouk, membro del Consiglio dei diritti dell'uomo del Cremlino. "Questa è una violazione dei diritti dei cittadini russi", ha denunciato, sottolineando "eventuali ingiustizie" che potrebbero portare la legge.

L'omosessualità era considerata un crimine in Russia fino al 1993 e come una malattia mentale fino al 1999. I "Gay pride" sono sistematicamente vietati e l'omofobia è spesso espressa apertamente.

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