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lunedì 9 marzo 2015

SAN MICHELE APPIANO: l'annata 2014 e il segreto del successo. 1.000 ore di lavoro in vigna, metodo di valutazione delle uve e innovazione.

Annata 2014 e il segreto del successo della cantina di San Michele Appiano
1.000 ore di lavoro in vigna, metodo di valutazione delle uve e innovazione

Appiano (BZ) 9 marzo 2015 – 30% di lavoro in più in vigna per la selezione delle uve migliori rispetto all'anno precedente, per un totale di 1.000 ore per ettaro. Con l'aggiunta di 823 mila euro di investimenti in tecnologia di ultima generazione. Dati significativi per la cantina di San Michele Appiano e contraddistinti dalla difficile annata 2014. Le piogge insistenti e le temperature sotto la media hanno, in generale, messo a dura prova la produzione vinicola; grazie all'impegno dei contadini, al metodo di lavoro e alle risorse economiche la "cantina eccellenza" dell'Alto Adige ha raggiunto l'obiettivo di sempre ossia garantire la migliore produzione di vini di alta qualità.

"Nonostante le difficoltà riscontrate a causa delle instabili condizioni climatiche, siamo riusciti a garantire il massimo della qualità nella produzione dei nostri vini" sottolinea Hans Terzer, winemaker della cantina di San Michele Appiano. "Merito del grande lavoro dei nostri contadini che durante la raccolta del 2014 hanno messo alla prova i sistemi di management di qualità. Come quello del momento ideale della raccolta appezzamento per appezzamento e la selezione scrupolosa dell'uva già in vigna." Hans Terzer, con tono emblematico sintetizza l'annata del 2014: "Non sarà stata una grande annata in generale, ma saremo lo stesso in grado di produrre dei vini grandi".

Il segreto del successo della cantina di San Michele Appiano sta dunque nell'innovazione e nella ricerca di nuovi metodi di lavoro. Al momento la cantina sta sperimentando un nuovo metodo di valutazione e selezione delle uve. E' basato non solo sul grado zuccherino ma anche da altri fattori che garantiscono la qualità eccelsa. In vigna, ad esempio, è necessario valutare attentamente la maturazione dell'uva per poi analizzarne i valori di acidità e pH delle uve. Fondamentale la zona di produzione e il valore che si dà all'aspetto del vigneto anche ristretto ma quotato dal lavoro svolto al suo interno".

L'innovazione si fa sentire anche sui prodotti: ogni anno la Cantina produce nuovi vini eccelsi. Ad esempio nel corso del 2014 la creazione del De Piano, Alto Adige Merlot Cabernet 2011, assemblaggio di due caratteri forti e dal colore della passione. E poi l'eccelso APPIUS 2010, proveniente da vigneti storici del Comune di Appiano e composto principalmente da Chardonnay e poi Pinot Bianco, Pinot Grigio e Sauvignon.


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