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mercoledì 5 agosto 2015

Simest investe in una società partecipata da Vito Gamberale, acquisendo il 5,66% di PSC

Leader italiana nel settore dell’impiantistica tecnologica per le grandi infrastrutture, PSC è la società della famiglia Pesce partecipata dal Presidente Vito Gamberale e tra i cui azionisti figura ora anche Simest, con una quota pari al 5,66%

Importante manager italiano, Vito Gamberale approda nel 2014 alla presidenza della società PSC, di cui è inoltre azionista. Una quota pari al 5,66% della società è stata acquisita da Simest, che ha investito 6 milioni di euro all'interno della realtà leader in Italia per l'impiantistica tecnologica.


Vito Gamberale, Presidente e Azionista di PscIl Gruppo PSC, partecipato dal Presidente Vito Gamberale, accoglie Simest tra gli azionisti

Simest entra all'interno del Gruppo PSC acquisendo una quota azionaria (5,66%) e investendo una cifra pari a 6 milioni di euro. La società partecipata da Vito Gamberale, Presidente e azionista, si colloca in Italia come primaria azienda nel settore dell'impiantistica tecnologica per le grandi infrastrutture. Con oltre 50 anni di storia, PSC a fine 2014 ha oltrepassato i 60 milioni di euro di fatturato, mentre il portafoglio ordini si attesta sui 200 milioni di euro, come da stime risalenti al 30 giugno 2015. Il Presidente Vito Gamberale, che detiene una quota del 15% circa, partecipa ad una politica di espansione della società, che ha preso il via già nel 2013 e che punta all'acquisizione di società facenti parte del panorama energetico e ferroviario. Il Gruppo ha inoltre manifestato mire internazionali perpetrate tramite la gestione e l'acquisizione di commesse in ambiti stranieri. Estese le proprie competenze all'ambito delle telecomunicazioni, l'attenzione del Gruppo PSC è ora rivolta a realtà che collaborano con Telecom Italia ed Enel. Il futuro del Gruppo PSC prevede un processo di quotazione in Borsa.

Vito Gamberale, Presidente di PSC

Vito Gamberale è l'attuale Presidente di PSC, società di cui detiene oltretutto azioni per una quota del 15%. La sua carriera prende avvio all'Università degli Studi La Sapienza di Roma, dove nel 1968 consegue la Laurea in Ingegneria Meccanica. All'interno della facoltà svolge l'incarico di assistente per la cattedra di Impianti Meccanici. Nel medesimo anno fa il proprio ingresso in ANIC (Azienda Nazionale Idrogenazione Combustibili), società che appartiene al Gruppo ENI. Dopo un breve periodo trascorso presso IMI, assume il ruolo di Responsabile per le acquisizioni e le privatizzazioni all'interno di GEPI (società per le Gestioni e Partecipazioni Statali) nel 1977. Ritorna in ENI nel 1984 con la nomina di Presidente e Amministratore Delegato di società del Gruppo, mentre negli anni Novanta diventa uno dei protagonisti della diffusione della telefonia mobile in Italia grazie alla collaborazione con SIP e successivamente con Telecom e TIM. Dopo il conferimento della carica di Vice Presidente di 21 Investimenti, ovvero il fondo appartenente alla famiglia Benetton, Vito Gamberale viene nominato nel 2000 Amministratore Delegato di Autostrade per l'Italia, che riesce a portare all'attuale stato di multinazionale. Nel 2006 abbandona l'incarico, a causa di divergenze relative al progetto che prevede la fusione con la realtà spagnola Abertis, per divenire Vicecommissario per il Settore strategie, attività e gestione generale presso la Federazione Italiana Giuoco Calcio. Nel 2007 si occupa di progettare e realizzare la società di gestione del risparmio F2i, prima di assumere l'attuale incarico ed il ruolo di Presidente e Azionista di Iterchimica S.r.l.