Cronache di una domenica pomeriggio di fine estate.
Il tempo è brutto e sky va in tilt, che palle è davvero seccante!
Certo non è come negli anni '70-'80 quando era la luce ad andare via e in ogni casa non poteva mai mancare una grossa dotazione di candele di cera.
Passavano le ore, si studiava, si cuciva, si mangiava a lume di candela, in un'atmosfera che comunque aveva il suo fascino.
Poi arrivava il momento in cui la mamma si incollava al telefono (l'unica cosa funzionante senza la "corrente") per chiamare il numero di segnalazione dei guasti (un numero quasi segreto, che solo chi poteva, sapeva...) dove, se ti rispondevano, era una voce di persona in carne ed ossa... incacchiata come non mai e che comunque non ti sapeva dire quando sarebbe tornata "la luce".
A volte si andava a letto non ricordando quali interruttori erano rimasti accesi e la mamma (giustamente!) restava sveglia finchè la luce non tornava e poteva spengere tutto prima di mettersi a dormire.
Amarcord nostalgico.
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