Ospite della XVIII
edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum dal 29
ottobre al 1 novembre l’India. In precedenza la cittadina dei Templi ha avuto
scambi di interesse culturale con Egitto, Marocco, Tunisia, Siria, Francia, Algeria,
Grecia, Libia, Perù, Portogallo, Cambogia, Turchia, Armenia, Venezuela ed altri
Paesi minori.
L’India vanta un
patrimonio archeologico con 32 siti Unesco di cui 25 culturali. Cento
espositori, 20 paesi esteri presenti. Al Museo Archeologico si svolgeranno
l’ArcheoVirtual, Conferenze, Workshop con i buyers esteri; nell’area adiacente
al Tempio di Cerere Salone espositivo, laboratori di archeologia sperimentale,
archeoincontri; nella Basilica Paleocristiana conferenza di apertura,
archeolavoro, incontri con i protagonisti. La città antica di Paestum, sito
Unesco dal 1998, è stata inserita dal Segretario Generale del MiBact tra i 20
luoghi di cultura sedi degli eventi “Expo e territori”.
Folta la
rappresentanza, proveniente dall’area mediterranea e dai Paesi ricchi di siti
archeologici.
Promotori
dell’evento la Città
di Capaccio, la Provincia
di Salerno, la
Regione Campania , la Soprintendenza Archeologica
della Campania.
Con quest’evento
“Rendiamo omaggio ad uno dei più importanti siti archeologici del capoluogo ed
alla sua storia – ha dichiarato il direttore e ideatore della Borsa, Ugo
Picarelli. La borsa di Paestum, punta su un segmento culturale contribuendo a
destagionalizzare le vacanze.
Per i visitatori
e gli ospiti, visite guidate nel Parco Archeologico di Paestum dove s’innalza
il Tempio di Cerere, il Tempio di Nettuno, il Foro e dove s’incontrano le
botteghe che s’affacciano sul macellum; altre visite al Museo archeologico,
nell’area archeologica di Fratte, nel parco archeologico di Velia, in uno
scenario di incomparabile bellezza.
Il settore
turistico è un comparto strategico per l’economia e, in particolare,
rappresenta una reale sfida per il futuro del Mezzogiorno che mostra una
“naturale” propensione a ricoprire un ruolo centrale all’interno del
Mediterraneo, ad essere il ponte tra l’occidente e il resto del mondo, in una
fase storica di dialogo interculturale, a tutto vantaggio degli scambi di
flussi di persone e di informazioni tra i Paesi. Mete tradizionali di vacanza
quali l'Italia, Francia e Spagna hanno perso in quest'ultimo periodo smalto. La
borsa di Paestum punta su un segmento culturale contribuendo a destagionalizzare
le vacanze.
Il patrimonio archeologico d’Italia è il più
vasto, variegato e diffuso del mondo. La sola Campania vanta ben cinque siti
riconosciuti dall’Unesco.L’idea di istituire nel 1998, una Borsa del Turismo
nella cittadina, in provincia di Salerno, dove fino al V secolo a.C si svolgeva
un florido emporio commerciale, è risultata vincente.
In questi ultimi
anni l’incontro tra le varie culture del Mediterraneo è cresciuto in modo
esponenziale. Gli operatori turistici, provenienti da tutto il mondo, presenti
con i loro stand negli spazi espositivi hanno chiuso affari da capogiro e ben
volentieri ritornano in una manifestazione unica nel suo genere.
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