Gli italiani faranno quasi
250 milioni di acquisti online nel 2015. La novità è l’acquisto
digitale in mobilità: ovunque, senza distinzione di canale, intelligente
e sociale. In attesa dei sistemi di pagamento mobili.
NET Retail:quando l’acquisto online diventa abitudine
- Quasi 17 milioni di acquirenti online, 11 milioni gli eShopper abituali, che generano il 90% degli acquisti
- La crescita riguarda in misura maggiore i prodotti fisici più che i beni e i servizi digitali
- Negli acquisti di prodotti diminuisce l’uso del contante ed è stabile la quota di ritiri rispetto alle consegne a domicilio (7%)
- Aumenta il tasso di riacquisto, in particolare via App: meno esplorazione e novità e più esperienza e abitudine
Si
afferma sempre di più il Net Retail, una modalità di acquisto di
prodotti e servizi abilitata dall’interconnessione sulla rete Internet
di diversi soggetti che si occupano ciascuno di una parte dell’intero
processo di vendita. Il Net Retail, nel suo insieme, consente alle
persone di individuare, scegliere, ordinare, pagare ed entrare in
possesso dei prodotti acquistati a distanza usando solo tecnologie
digitali.
Hashtag dell'evento #OEC15
Milano, 20 ottobre 2015 –
Sono oltre 21 milioni gli italiani che almeno una volta nella vita
hanno comprato online un bene e servizio, e quasi 17 milioni quelli che
hanno effettuato un acquisto negli ultimi 3 mesi. Il segmento che genera
il 90% degli acquisti, tuttavia, è di dimensioni più contenute ed è
composto dagli 11 milioni di acquirenti abituali. Si tratta di individui
di età compresa tra 30 e 55 anni, più uomini che donne, che oltre a
comprare online per se stessi almeno una volta al mese, svolgono anche
la funzione di “Responsabili di Acquisto Digitali” per la famiglia. ll
57% dei beni acquistati nei primi sei mesi dell’anno è stato un prodotto
fisico, mentre il restante 43% un servizio o un bene digitale.
L’incremento di vendita dei prodotti procede a un ritmo superiore
rispetto a quello di servizi e beni digitali, diminuisce l’uso del
contante nel saldare gli acquisti a distanza e rimane costante, intorno a
7 su 100, il numero di ritiri dei prodotti acquistati online, a fronte
di 93 consegne al domicilio di casa o dell’ufficio.
Sono questi alcuni dei dati presenti nella seconda rilevazione trimestrale di fine giugno 2015 intitolata “Net Retail – Il ruolo del digitale negli acquisti degli italiani”, realizzata da Human Highway per il Consorzio Netcomm.
“Il
panorama descritto nell’ultima indagine Net Retail è molto diverso da
quello che abbiamo analizzato nel primo trimestre del 2015 - afferma Roberto Liscia, Presidente di Netcomm.
L’inizio dell’estate si accompagna a un forte interesse verso le
categorie di viaggi e turismo: cresce la platea degli acquirenti dei
servizi turistici insieme alla spesa media per acquirente. La
combinazione di queste due voci aumenta il peso del comparto dal 25% del
Net Retail di marzo al 34% di giugno. Secondo le nostre rilevazioni
l’online influenza in modo profondo circa un acquisto tradizionale ogni
quattro, in leggero calo dal 26,2% di marzo al 24,0% di giugno, con i
prodotti turistici in controtendenza, dal 29,6% al 32,7%: un acquisto
tradizionale di viaggi e turismo su tre è influenzato in modo decisivo
da almeno un touch point dell’online (siti dei fornitori, comparatori,
social reviews, riviste sul Web etc.). Talvolta il punto vendita
tradizionale lavora per facilitare l’acquisto online, altre volte è il
contrario, in una continua circolazione tra on e offline. L’evoluzione
in atto sembra indicare il risultato di una completa ibridazione dei due
mondi in una situazione di neutralità dei canali, rispetto al percorso
di informazione e di acquisto”.
Lo scenario degli acquisti online di prodotti si sta sviluppando nella logica del «winner takes all»,
dove pochi player, talvolta uno solo, diventano i dominatori di un
fenomeno o di una categoria e gli altri possono solo lavorare in uno
spazio residuale fatto di nicchie, servizi accessori e target
particolari. L’analisi di notorietà dei brand del Net Retail conferma
questa tendenza e indica che i primi 20 merchant raccolgono l’84% delle
citazioni spontanee degli acquirenti, una concentrazione in leggera e
costante crescita dal 2014.
D’altra parte, se poche “insegne” dell’online sono diventante nell’immaginario collettivo le icone della prassi di acquisto in Rete, si nota che la concentrazione delle vendite è in leggero calo, in particolare per i prodotti. A marzo 2014 il 69% degli acquisti di prodotti fisici veniva compiuta sul 20% dei merchant più popolari mentre a giugno 2015 la concentrazione è scesa al 64% (il calo c’è ma è meno pronunciato per i servizi e i beni digitali). La tendenza in atto sembra segnalare che lo spazio aperto dalle mille nicchie di interessi e passioni degli acquirenti e dai diversi modelli di servizio dei merchant sia molto estesa e porti alla diluizione della quota dei grandi merchant sul totale delle vendite. In altre parole, la “coda lunga” nel Net Retail potrebbe infine rivelarsi più lunga di quanto si pensi, ma è ancora presto per affermarlo con sicurezza.
D’altra parte, se poche “insegne” dell’online sono diventante nell’immaginario collettivo le icone della prassi di acquisto in Rete, si nota che la concentrazione delle vendite è in leggero calo, in particolare per i prodotti. A marzo 2014 il 69% degli acquisti di prodotti fisici veniva compiuta sul 20% dei merchant più popolari mentre a giugno 2015 la concentrazione è scesa al 64% (il calo c’è ma è meno pronunciato per i servizi e i beni digitali). La tendenza in atto sembra segnalare che lo spazio aperto dalle mille nicchie di interessi e passioni degli acquirenti e dai diversi modelli di servizio dei merchant sia molto estesa e porti alla diluizione della quota dei grandi merchant sul totale delle vendite. In altre parole, la “coda lunga” nel Net Retail potrebbe infine rivelarsi più lunga di quanto si pensi, ma è ancora presto per affermarlo con sicurezza.
L’indagine individua quattro trend alla base del salto evolutivo dall’eCommerce al Net Retail:
- Le innovazioni dell’industria: merchant che operano in modo sempre più sofisticato ed efficace, nuove soluzioni per la consegna e il ritiro dei prodotti, l’online banking e i sistemi di pagamento cashless, in particolare i sistemi P2P, il proliferare di oggetti connessi e tascabili (o indossabili).
- La penetrazione dell’online nel tessuto del retail tradizionale: il ruolo dei punti vendita come luoghi dell’acquisto online (In Store Online Purchase) o di consegna (Pick up Point) con la possibilità della profilazione geografica unita al comportamento di acquisto.
- Il mindset dell’acquirente digitale, concentrato sulla convenienza e la comodità dell’acquisto, un atto che avviene «alle mie condizioni»; un acquirente scaltro e molto esigente, che online è stato abituato a essere servito con un riguardo molto maggiore di quanto mediamente avviene nel canale tradizionale.
- I valori decisivi per l’acquirente digitale: il
percorso di acquisto online dev’essere sempre disponibile, accessibile
da qualsiasi dispositivo, veloce e controllabile, personale (a misura di
sé, profilato, linkato con i Social), giudicato dall’esperienza degli
altri, trasparente nelle condizioni.
Le tendenze sopra elencate convergono nell’esperienza di acquisto online aiutata dallo Smartphone che "più che un nuovo dispositivo di ricerca e ordine di acquisto – commenta Giacomo Fusina, CEO di Human Highway
– lo Smartphone è l’icona del nuovo retail, il luogo in cui si
connettono e s’intrecciano i due mondi (i due canali) dell’online e
dell’ambiente fisico. Ci sono circa cinque milioni di italiani
che hanno trasformato il proprio dispositivo mobile in un “radar
d’informazione per gli acquisti”, sul quale controllano le offerte,
cercano e postano commenti sui prodotti, verificano in tempo reale la
disponibilità e iniziano a installare le App dei sistemi di pagamento
mobili. Per queste persone la differenza tra acquisto online o
tradizionale tende a scomparire”.
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