Si è
svolto oggi a Roma, presso il Cnr, un confronto sul
rapporto tra aziende, enti di ricerca e università.
Ancora oggi neanche un’azienda su 10 è attiva nella
ricerca ma facilitazioni sono previste dalle nuove
misure di legge.
Il Consiglio nazionale delle ricerche
è presente in questo quadro promuovendo la tutela e la
valorizzazione di oltre 300 brevetti, sostenendo la
collaborazione, l’internazionalizzazione e accordi con
imprese e associazioni.
Presentata Innovation
Mall, una
piattaforma per favorire il trasferimento tecnologico
sviluppata da un progetto dell’Ente
Rapporto
tra ricerca e impresa al centro del dibattito che sì è
svolto oggi a Roma, presso la sede centrale del
Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), organizzato
dalla struttura Valorizzazione della ricerca dell’Ente
con la partecipazione di diversi stakeholder.
Ad aprire
il meeting ‘Nuove
opportunità di collaborazione tra ricerca e impresa.
Il Cnr, un protagonista per l’innovazione e per la
valorizzazione delle conoscenze’, dopo i saluti
del presidente Luigi Nicolais, Raffaele Brancati,
presidente del centro studi Monitoraggio economia e
territorio, che ha parlato di “un sistema fortemente
eterogeneo, in cui l’articolazione della domanda delle
imprese presenta differenze molto marcate. Alcune non
hanno mai fatto ricerca e intendono avviarla, altre
vogliono irrobustire le attività innovative, c’è chi
svolge ricerca e intende affacciarsi sui mercati
internazionali, chi vuole investire in Ricerca e
sviluppo (R&S) per consolidare le proprie posizioni
competitive”.
La percentuale di imprese italiane che
realizza R&S è di circa il 9% del totale: più o meno
un quarto di queste lo fa al di fuori dell’azienda,
attraverso rapporti con università, centri di ricerca e
altre imprese, “ma incontrando difficoltà a interagire
con i centri di ricerca più sofisticati: l’accessibilità
al credito, in particolare, rappresenta un ostacolo
ancora forte”. Tra le imprese che si affacciano per la
prima volta a questo tipo di investimenti e attività la
dimensione media è di 12 addetti.
In questo
contesto – segnato però da sostanziali novità normative
che sono state illustrate dai ministeri dello Sviluppo
economico (Mise) e di Istruzione, università e ricerca
(Miur) - il Cnr gioca un ruolo di primo piano. “Il Cnr
con i suoi sette Dipartimenti possiede un portafoglio di
circa 450 titoli attivi, tre quarti dei quali
consistenti in brevetti concessi o richiesti: sempre tre
brevetti su quattro godono di tutela all’estero e circa
un quarto è interessato da concreti processi di
valorizzazione, che hanno portato ad una crescita dei
ritorni economici del 30% nell'ultimo anno”, ha
proseguito Alberto Silvani, responsabile della Struttura
valorizzazione della ricerca del Cnr.
“Oltre 1.600
partner, la maggioranza dei quali imprese, collaborano
con il Cnr attraverso accordi e partecipazioni, spesso
anticipando contratti che generano innovazione,
contribuendo a creare un contesto favorevole su cui
innestare i nuovi strumenti di incentivazione”, conclude
Giovanni De Simone, responsabile degli Accordi e delle
partecipazioni societarie dell’Ente.
“Le nuove
opportunità offerte dagli strumenti attivati in queste
settimane dal Mise - incentivi fiscali, contributo ai
brevetti, 'patent-box'- e più in generale dall’azione di
governo in materia di ricerca e innovazione”, ha
sottolineato il direttore generale Paolo Annunziato,
“trovano quindi nel Cnr un terreno favorevole, sia
rispetto ai contratti di ricerca e di trasferimento
tecnologico, già cresciuti negli ultimi anni, sia nei
confronti degli accordi e della presenza attiva nelle
società partecipate, senza dimenticare il fenomeno delle
società spin off, sempre di più indirizzate verso una
voluta selezione ex-ante che privilegi le effettive
possibilità di successo nella valorizzazione delle
tecnologie possedute e degli asset immateriali, Infatti
lo sforzo resta quello di favorire effettive occasioni
di incontro, come avvenuto con il Patto con
Confindustria, nei cui eventi sono state coinvolte 1.200
aziende”.
Accanto
agli strumenti già attivi in questo ambito presso la
Struttura valorizzazione della ricerca per agevolare il
trasferimento delle tecnologie dell’Ente verso le
imprese, e alle azioni di promozione che vedono, ad
esempio, il Cnr coordinare il Consorzio Lazio Sardegna
operante nella rete europea Enterprise Europe Network
(Een), è stato presentato il Cnr Innovation Mall, una
piattaforma attraverso cui imprese e stakeholder
sottometteranno i propri problemi tecnologici ai quali
la rete scientifica del Cnr può rispondere fornendo
soluzioni innovative, aumentando così l’efficacia nelle
azioni di trasferimento. Illustrata dal responsabile
Andrea Viticoli, la piattaforma è risultata tra i
progetti vincitori del Premio per l’Innovazione Cnr del
2013 e sarà operativa a partire dal 2016.
Roma, 1
ottobre 2015
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