Pagine

domenica 29 novembre 2015

Su Wikipedia disponibile il patrimonio iconografico dei Musei del Cibo

 
Oltre 900 immagini del circuito museale parmense sulla più grande enciclopedia libera online


Il più importante circuito museale dedicato all’alimentazione italiana mette a disposizione di Wikipedia il proprio patrimonio iconografico. È stato infatti siglato in questi giorni un accordo di collaborazione che consentirà la pubblicazione di un corpus di oltre 900 immagini e dei relativi metadati (didascalie ed informazioni relative agli oggetti in mostra nelle sedi dei sei Musei del Cibo della provincia di Parma) da parte della più grande enciclopedia libera online al mondo, collaborativa e gratuita.
 
Si tratta di un’importante collaborazione inserita nel “Progetto GLAM” (Gallerie, Biblioteche, Archivi e Musei) di Wikipedia finalizzato a perfezionare i contenuti su argomenti relativi al settore culturale.

Wikipedia potrà così utilizzare e mettere a disposizione di tutti, i materiali relativi a strumenti, attrezzi ed oggetti custoditi da Museo del Prosciutto, Museo del Salame, Museo del Vino, Museo della Pasta, Museo del Pomodoro e Museo del Parmigiano Reggiano. La schedatura di tutto il patrimonio – già disponibile sul sito www.museidelcibo.it – sarà ulteriormente arricchita su Wikipedia da approfondimenti e link utili per conoscere le definizioni delle “parole del cibo”. Allo stesso modo oggetti e strumenti esposti nei musei fungeranno da esempi concreti per rispondere alle domande e curiosità degli utenti. Consolidando così il ruolo di Parma nel mondo dell’agroalimentare e valorizzando la straordinaria cultura legata ai prodotti d’eccellenza del territorio parmense.

Una modalità di collaborazione, questa conclusa tra Wikipedia e i Musei dei Cibo, praticabile anche da altri enti, istituzioni o circuiti del settore che desiderino far conoscere ad un più ampio pubblico le collezioni e il sapere che sono chiamati a valorizzare e rendere accessibile. La condivisione è, infatti, il focus del progetto che dà visibilità alle collezioni ed al continuo lavoro di ricerca che svolgono i Musei (pubblicazioni, catalogazioni ed esposizioni).

Nessun commento:

Posta un commento