GIULIANOVA - E' praticamente scomparsa nel nulla quella che era considerata l'ultima fontana pubblica di presunte origini romane.
La denuncia viene da Marco Marà, delegato ai problemi archeologici per l'Amministrazione comunale quale referente del sindaco e presidente del ricostituito Archeoclub.
L'antica Fonte Parere, posta lungo la Strada Statale 80 per Teramo a ridosso dell'omonima via, è stata spazzata via dopo secoli di onorato servizio per la popolazione locale.
E Marco Marà, è riuscito a sapere il nome dell'autore dello scempio anche se, per il momento, non vuole rivelarlo. In compenso è riuscito a fotografare una parte dell'intervento distruttivo.
Il presidente dell'Archeoclub di Giulianova non si è comunque fermato e, con lettera del 23 novembra scorso, ha allertato le Autorità comunale, oltre alla Sopraintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo.
Sindaco, Assessore alla culturam Dirigente della IV Area ed il Comandante della Polizia Municipale sono stati informati in maniera dettagliata. "Come risulta dalle foto allegate –scrive Marco Marà- soggetti terzi, residenti nelle vicinanze e con l'ausilio di mezzi violenti, scomponevano in ogni sua parte la succitata fonte riducendola in rovina affinché fosse resa definitivamente inutilizzabile non rimanendo traccia alcuna della pregressa testimonianza".
Così conclude la lettera il presidente dell'Archeoclub: "Pertanto si chiede l'intervento immediato nei confronti degli autori del barbaro intervento al fine di accertarne le responsabilità e cercare di recuperare e salvaguardare quello che purtroppo oggi si potrebbe ancora recuperare.
Con l'auspicio che la presente sensibilizzi gli animi degli Amministratori e che serva, sotto mia testimonianza, ad individuare i responsabili cosicché vengano ai termini di legge redarguiti e sanzionati". Ad oggi nulla si è ancora mosso.
La denuncia viene da Marco Marà, delegato ai problemi archeologici per l'Amministrazione comunale quale referente del sindaco e presidente del ricostituito Archeoclub.
L'antica Fonte Parere, posta lungo la Strada Statale 80 per Teramo a ridosso dell'omonima via, è stata spazzata via dopo secoli di onorato servizio per la popolazione locale.
E Marco Marà, è riuscito a sapere il nome dell'autore dello scempio anche se, per il momento, non vuole rivelarlo. In compenso è riuscito a fotografare una parte dell'intervento distruttivo.
Il presidente dell'Archeoclub di Giulianova non si è comunque fermato e, con lettera del 23 novembra scorso, ha allertato le Autorità comunale, oltre alla Sopraintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo.
Sindaco, Assessore alla culturam Dirigente della IV Area ed il Comandante della Polizia Municipale sono stati informati in maniera dettagliata. "Come risulta dalle foto allegate –scrive Marco Marà- soggetti terzi, residenti nelle vicinanze e con l'ausilio di mezzi violenti, scomponevano in ogni sua parte la succitata fonte riducendola in rovina affinché fosse resa definitivamente inutilizzabile non rimanendo traccia alcuna della pregressa testimonianza".
Così conclude la lettera il presidente dell'Archeoclub: "Pertanto si chiede l'intervento immediato nei confronti degli autori del barbaro intervento al fine di accertarne le responsabilità e cercare di recuperare e salvaguardare quello che purtroppo oggi si potrebbe ancora recuperare.
Con l'auspicio che la presente sensibilizzi gli animi degli Amministratori e che serva, sotto mia testimonianza, ad individuare i responsabili cosicché vengano ai termini di legge redarguiti e sanzionati". Ad oggi nulla si è ancora mosso.
La Rivoglio Subito !
RispondiEliminaLa Mia Infanzia ; La Nonna .