Milano, 12 dicembre 2015 - “Le ultime percentuali Istat confermano quanto viviamo tutti i giorni nei nostri centri di accoglienza: le persone senza dimora sono in aumento e a preoccupare è soprattutto la loro età media, pari a 44 anni: uomini e donne nel pieno dell’età lavorativa che non trovano uno sbocco professionale.” Commenta così i dati emersi dall’ultima indagine Istat sulle persone che vivono in povertà estrema Alberto Sinigallia, presidente della Fondazione Progetto Arca onlus, attiva dal ’94 in diverse città italiane per fornire primo aiuto alle fasce deboli della popolazione.
“La povertà mette in ginocchio anche tante famiglie, che passano in breve tempo dallo sfratto, alla macchina e poi alla strada – continua Sinigallia-. È quindi sempre più cruciale la collaborazione tra istituzioni pubbliche e organizzazioni, per creare una rete di assistenza e integrazione sociale che consenta non solo di aiutare le persone in difficoltà ma anche e soprattutto di prevenire situazioni di emergenza.”
Per questo, in sintonia con Cristina Avonto, presidente di fioPSD (Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora), Progetto Arca individua nell’housing first la strada principale da percorrere per ridurre concretamente la marginalità: “L’approccio housing first può fare davvero la differenza - sottolinea Sinigallia - perché prevede il passaggio diretto dalla strada all’appartamento gestito in autonomia, favorendo il reale reintegro sociale. Cogliamo quindi la sfida lanciata dagli amici di fioPSD di portare a zero nel 2016 il numero dei senza dimora e ci impegniamo a stimolare le istituzioni ad essere al nostro fianco in questa battaglia.”
Solo a Milano, dove ha la sua sede principale, Progetto Arca onlus mette a disposizione complessivamente 325 posti letto per senzatetto nei centri di accoglienza di via Mambretti (225 posti) e via Sammartini (100). La Fondazione monitora il territorio nell’arco della settimana attraverso numerose unità di strada in città e nelle periferie raggiungendo ogni mese oltre 1.000 persone in difficoltà: offrendo loro pasti caldi, kit igienico-sanitari, coperte e sacchi a pelo. Operatori e volontari della onlus, inoltre, creano relazioni che offrono speranza di integrazione attraverso un accompagnamento in percorsi individuali.
Famiglie in grave difficoltà, persone senza dimora (tra cui sempre più giovani e anziani) e rifugiati provenienti da Paesi in guerra. Sono queste le fasce deboli della popolazione a cui Fondazione Progetto Arca onlus fornisce il primo aiuto. Nata nel 1994 dall’incontro di un gruppo di amici impegnati in attività di volontariato presso il rifugio per senzatetto di Fratel Ettore Boschini, e dal loro desiderio di attivarsi per aiutare concretamente i più bisognosi, Progetto Arca opera a Milano (dove ha la sede principale), Roma, Napoli e Torino. Dalla prima attività, ovvero un centro di accoglienza per persone senza dimora con problematiche di dipendenza, l'offerta di Progetto Arca è molto cresciuta nel corso degli anni e, a partire dal 2005, è stato ampliato il servizio di accoglienza e sono nati numerosi progetti di sostegno alimentare e housing sociale per famiglie indigenti e profughi. Nel 2014 ha distribuito nel complesso più di 1 milione di pasti e offerto più di 300mila posti letto.
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