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lunedì 4 aprile 2016

Domani 5 aprile la sesta edizione del No Cash Day, per la prima volta in tutta Europa.


 


#NoCashDay6
Dentro l'Europa, fuori dal cash!
Don't forget. Forget cash!


4 Aprile 2016 - Il sesto No Cash Day va in scena domani, 5 aprile 2016 [www.nocashday.org - #nocashday6) e per la prima volta, l'evento coinvolge l'Europa impegnando cittadini, imprese e istituzioni in una riflessione sui vantaggi di una riduzione del contante in circolazione, gli aspetti positivi che i sistemi di pagamento elettronici possono offrire e come questi possano sostenere anche una politica di inclusione finanziaria. 

Il No Cash Day, iniziativa italiana fin dal 2011, ha sviluppato una "call for action" in tutta Europa, promuovendo di fatto l'iniziativa da locale a internazionale e rivolta a cittadini, giornali, aziende, associazioni e istituzioni, con una richiesta molto semplice, quella di non dimenticare di dimenticare il contante il prossimo 5 aprile [Don't forget: Forget cash!] 24 ore senza contanti per misurare la propria propensione all'utilizzo degli strumenti digitali di pagamento ma anche per valutarne il livello di diffusione nel proprio territorio.

Nella consapevolezza che il denaro contante si porta dietro una serie di difficoltà, complicazioni e retaggi che non possono non essere presi in considerazione in questo delicato momento sociale ed economico, il No Cash Day 6 chiama tutti i cittadini europei a raccolta per limitare al massimo l'uso del denaro contante sostituendolo con strumenti alternativi di pagamento.

Questo con l'obiettivo di stimolare una spinta sociale e istituzionale verso una maggiore conoscenza e diffusione del denaro digitale, oltre che per promuovere un cambiamento culturale in grado di offrire un contributo importante anche nei confronti di quella che viene definita come inclusione finanziaria, un fenomeno che coinvolge 2,5 miliardi di individui meno abbienti, i cosiddetti "non bancabili", che in Europa sono 1 su 10. Una maggiore apertura finanziaria, anche attraverso i pagamenti alternativi al contante, potrebbe in questo senso allargare la partecipazione alla vita economica e rappresentare la base per una una crescita e uno sviluppo più equilibrati.

Tra i tantissimi appuntamenti che via via si sono strutturati, ricordiamo:


Danimarca Cashlessness Manifesto
Durante il Money2020 Europe di Copenhagen, evento di rilevanza mondiale sui pagamenti, David Birch (UK, Consult Hyperyon) e Geronimo Emili (ITA, CashlessWay) presenteranno il "Manifesto for Cashlessness" [https://goo.gl/8rG84b] un documento destinato ai Governi Europei per chiedere una cashless economy seria e concreta. I punti sviluppati: riduzione costo contante, eliminazione banconote da 100, 200 e 500 euro, sostituti elettronici al contante promossi dai Governi e risoluzione problematiche legate alla privacy.


#NoCashTrip Europe
Il consueto viaggio totalmente cashless dopo tre edizioni italiane sarà per la prima volta in versione Europea. Una macchina, una crew di 4 persone che cambierà durante il viaggio, un percorso di 15 giorni attraverso alcuni Paesi Europei e una perlustrazione sullo stato dell'epayment nel Vecchio Continente, casi di eccellenza e rallentamenti per capire cosa funziona e dove migliorare.


No Cash Day Polonia
Il No Cash Day è anche in Polonia con un convegno sui pagamenti organizzato a Varsavia il 5 aprile con il sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero delle Finanze della Polonia. nocashdaypoland.pl


Italia, Torino
In Italia il No Cash Day è sostenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dello Sviluppo Economico, in particolare la Città di Torino registra 3 iniziative di rilievo:
il Museo del Risparmio di Torino e Bankitalia organizzano martedì 5 e mercoledì 6 aprile una serie di iniziative in occasione del No Cash Day 6: giochi di ruolo per le scuole superiori e la possibilità di visitare una mostra dedicata alla moneta digitale e al suo utilizzo. Presso la sede di Torino della Banca d'Italia, un'altra mostra: Alla scoperta della moneta, della sua storia e del suo utilizzo. http://www.museodelrisparmio.it

L'azienda torinese Movincom, insieme ai propri partner Pluservice e Brav, regalerà ore di sosta gratuite ai cittadini torinesi che il 5 e il 6 aprile pagheranno la sosta con le App Sostafacile o MyCicero, evitando l'uso del contante. http://www.bemoov.it/sosta_gratis_a_torino.php
L'agenzia di Torino Ferrero Comunicazione, annuncia, l'apertura di una practice specifica dedicata esclusivamente alla gestione delle media relation per le aziende che si occupano di pagamenti digitali.


Qualche numero...
In Europa si utilizza in media la carta di pagamento 86 volte in un anno, i più virtuosi sono i Paesi nordici, in testa la Svezia con 250 operazioni l'anno pro capite, mentre in coda troviamo la Bulgaria con 7 operazioni l'anno. Tra i Paesi più industrializzati che registrano basso utilizzo di carte troviamo l'Italia con 30 operazioni l'anno pro capite (Statistical Data Warehouse, BCE).

A settembre 2015, nella UE circolavano circa 8 miliardi di banconote da €50; questo taglio rappresentava quasi il 42% dei biglietti in circolazione e oltre un terzo del valore totale. Sempre nella stessa data circolavano 114 miliardi di monete per un valore di 25 miliardi di euro che formerebbero, messe una sopra l'altra, una pila lunga 4 volte la circonferenza della Terra.
Per fare un milione di euro in monete da 1 cent ci vogliono 100.000.000 monete, per un peso di 230 tonnellate.

Uno studio della Banca Centrale Europea ha evidenziato che l'Europa spende ogni anno lo 0,46% del suo PIL (60 miliardi di euro) per la gestione del contante. E in Italia, dove il denaro cartaceo è più diffuso che altrove, i costi ammontano ad oltre 10 miliardi di euro, pari allo 0,52% del PIL. Questo significa che per pagare il personale, le perdite, i furti, le apparecchiature, il trasporto, la sicurezza, i magazzini, la vigilanza, le assicurazioni spendiamo circa 200 euro a testa l'anno.
La Banca centrale europea riconosce ogni anno 387mila banconote false. E sono 6 miliardi ogni anno le banconote in euro che finiscono al macero per deterioramento.

La Commissione europea ha commissionato un sondaggio scoprendo che il 60% dei cittadini dell'eurozona trova difficoltà a usare le monete da 1 cent (ai 2 centesimi va anche peggio: gli scontenti salgono al 69% del totale). Il costo industriale di fabbricazione delle micromonete, quelle da 1 e 2 centesimi di euro che spesso e volentieri si perdono, è emblematico: coniare una monetina da 1 centesimo ne costa 4,5, mentre per fabbricarne una da 2 centesimi si spendono 5,2 cent.

La vita media di un biglietto di piccolo taglio è di circa 18 mesi, mentre una banconota si taglio grosso passa di mano in mano anche per 7 anni e mezzo. Il 18% delle monete e il 7% delle banconote in circolazione sono veicoli di batteri anche potenzialmente pericolosi come l'escherichia coli e lo stafilococco aureo.


No Cash Day è un'idea di Geronimo Emili, fondatore e attuale presidente dell'Associazione Italiana CashlessWay, costituita a novembre 2013, la prima realtà che sviluppa iniziative focalizzate allo studio e alla promozione degli strumenti di spesa alternativi al contante.


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