La Società speleologica italiana parteciperà alla giornata aperta al pubblico
in programma sabato 30 aprile a Trento, nel 50° anniversario della morte
del senatore e Padre Costituente Michele Gortani.
Bologna, 26 aprile 2016
Anche la speleologia parteciperà all'incontro pubblico "La causa montana", in programma sabato 30 aprile 2016 a Trento, presso la Sala Don Guetti, Cassa Centrale Casse Rurali Trentine (Via Vannetti, 8, inizio lavori ore 9).
L'incontro, compreso nel programma della 64a edizione del Trento Film Festival, è organizzato dal Club alpino italiano e dall'Associazione ex Parlamentari della Repubblica per incentivare le istituzioni a tornare a occuparsi di montagna secondo il dettato costituzionale.
L'occasione è il 50° anniversario della morte del senatore e Padre Costituente Michele Gortani, primo firmatario dell'emendamento che portò all'approvazione del secondo comma dell'articolo 44 della Costituzione: "La Legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane".
"Per oltre un quarantennio (fra gli anni '20 e gli anni '60 del secolo scorso) Gortani è stato figura di riferimento nell'ambiente speleologico italiano e anche internazionale", afferma il Presidente della Società Speleologica Italiana Vincenzo Martimucci, che interverrà a Trento. "La sua autorevolezza non era dovuta solo alla sua vasta cultura nelle scienze naturali e al ruolo di docente universitario, ma anche e soprattutto alla sua lucidità strategica nell'intuire che la speleologia era un valido strumento di conoscenza per lo studio di un'Italia ancora ignota sotto molti aspetti: geografici, culturali e storici".
Martimucci evidenzia anche il ruolo che può ricoprire la speleologia nel rilancio dell'attenzione alla montagna: "frequentare l'interno delle montagne carsiche significa cercare, scoprire e valorizzare aree e cavità di estremo interesse ambientale, antropologico, culturale e, talvolta, anche turistico. Significa ricostruire i percorsi delle acque sotterranee, tutelarle come risorsa. La Società speleologica italiana ha per scopo la diffusione ed il progresso della speleologia, che permette di pensare la montagna in tre dimensioni. I nostri speleologi studiano le montagne e i paesaggi carsici in maniera particolare e minuziosa, perché le esplorazioni possono durare anni o decenni. Tutto questo contribuisce a far conoscere ambienti montani apparentemente marginali e a conferire loro nuovo valore".
Il presidente della SSI conclude elencando i canali attraverso i quali l'associazione veicola la conoscenza dell'interno delle montagne e del mondo sotterraneo. "I nostri mezzi di comunicazione sono le riviste Speleologia e Opera Ipogea, i nostri siti, i social network. Manteniamo la memoria curando il Centro Italiano di Documentazione Speleologica "Franco Anelli". In collaborazione con le Federazioni Speleologiche Regionali curiamo il WISH, portale nazionale delle grotte d'Italia, che oggi contiene i riferimenti di 31843 grotte naturali. Possiamo dire di essere custodi di una geografia della montagna particolare e di grande valore".
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