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sabato 16 luglio 2016

Strage di Nizza - Il turismo dell'orrore tra selfie e foto ricordo. / Di Marco Nicoletti


Nizza (Francia) - Quando la morte diventa attrazione. A poche ore dall'orrore che si è consumato nella scorsa notte nella città francese, dove sono morte più di ottanta persone vittime di un attentato terroristico, migliaia di curiosi sono accorsi lungo la Promenade des Anglais per scattare una foto o un selfie con il camion della tragedia sullo sfondo.
L'espressione “turismo dell'orrore” può sembrare al primo impatto un ossimoro, un'unione forzata di due concetti radicalmente opposti che nulla hanno in comune. In Italia ne abbiamo avuto già prova con il caso di Sara Scazzi di Avetrana e con la Costa Concordia sull'isola del Giglio, scenari in cui si sono verificati orribili crimini, delitti e catastrofi che diventano "meta di pellegrinaggio".
Resta da chiedersi, ancora una volta, quali sono i motivi che spingono gli individui a visitare i luoghi dell'orrore? Curiosità morbosa o il desiderio di poter dire semplicemente "ho vissuto un momento storico"?

 Marco Nicoletti  - Diritti Riservati  marconicolettinews@gmail.com


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