13 Agosto 2016 - A lanciare l'allarme è l'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn): la sopravvivenza di tre quarti delle specie animali già a rischio di estinzione è messa in pericolo da attività come caccia e pesca eccessive, agricoltura e cambiamenti climatici. Se a quest'ultima pertengono solo il 19% delle specie a rischio - un numero però destinato a crescere negli anni - molto più alta è la percentuale di specie animali colpite dalle attività dell'uomo. 62% per l'agricoltura, ma soprattutto 75% per caccia e pesca fuori controllo.
«È un problema grande e molto radicato purtroppo al giorno d'oggi», commenta Rocco Pozzulo, presidente Federazione Italiana Cuochi. «Alcune volte è più difficile da affrontare, ad esempio durante banchetti o grandi ricevimenti, dove si propone un piatto, ad esempio di pesce, per tre o quattrocento invitati. Tuttavia, nel proprio ristorante sta soprattutto al senso di responsabilità del cuoco, fare proposte diverse e presentarle all'ospite come valide alternative, spesso altrettanto gustose. L'esempio che mi viene in mente è quello del pesce azzurro, che già negli ultimi anni si sta facendo largo nelle carte dei ristoranti. Si tratta di un pesce povero che, se cucinato bene, è ottimo come secondo piatto».
«Il cuoco deve rendersi conto che cucinando un pesce meno tipico ma portando in tavola comunque un ottimo risultato, dimostra effettivamente la sua conoscenza e il suo talento ai fornelli. Altro fattore fondamentale da considerare è la possibilità del cuoco di mettersi in relazione diretta con il pescatore, o con l'agricoltore e il produttore, e scegliere prodotti particolari, cercando di variare, riponendo anche la fiducia in coloro che stanno all'inizio di quella che è la catena produzione-ristorazione».
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