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venerdì 30 dicembre 2016

FORESTE D’ITALIA, ALBERTO NEGRO PRESIDENTE “ANARF”

Più di un terzo dell’Italia è coperta da boschi. Il Direttore di Veneto Agricoltura designato alla guida dell’Associazione nazionale attività regionali forestali (ANARF). Primo obiettivo, il rilancio della filiera foresta-legno.

I boschi italiani rappresentano il 35% del territorio italiano. Una percentuale in crescita, anche se come rilevava tempo fa il dr. Alessandrini (allora capo del CFS), si tratta di boschi poveri. 

Ma non delegabile rimane la loro funzione di tutela dal rischio idrogeologico, quindi indispensabili per la salvaguardia del paesaggio, il contrasto ai cambiamenti climatici e la difesa della biodiversità. 

È altresì fondamentale il rilancio della cosiddetta filiera foresta-legno, ovvero il riconoscimento di questa basilare attività imprenditoriale, anche quale motore dello sviluppo socio-economico delle aree montane del nostro paese. 

Con queste parole Alberto Negro, ingegnere, Direttore di Veneto Agricoltura – l’Agenzia della Regione per l’innovazione nel settore primario, ha accettato la nomina a Presidente dell’ANARF, storica Associazione Nazionale Attività Regionali Forestali, con oltre trent’anni di storia.

Una Presidenza, ha rilevato Negro, che giunge in un momento particolarmente difficile per il mondo forestale nazionale: infatti dal primo gennaio 2017 il Corpo Forestale dello Stato confluirà nei Carabinieri, fatto che interpella e motiva ancor di più le Regioni italiane ad avviare un processo per lo sviluppo del settore forestale nazionale. 

Del resto le risorse per il bosco italiano ormai sono allocate perdi più nei Programmi di Sviluppo Rurale (PSR), curati proprio dalle Regioni; e non dimentichiamo che il vecchio DpR 616, che nel lontano 1977 istituiva le Regioni italiane dando realtà al dettato costituzionale, consegna proprio alle Regioni la competenza della gestione forestale.  

Nessun alibi quindi, va rilanciata l’azione di difesa e valorizzazione del patrimonio forestale nazionale, in tutte le direzioni e con uno sforzo che deve “vederci tutti impegnati assieme, Regioni e Stato”. Obiettivo: la sicurezza del nostro territorio ed il rilancio dell’economia montana. Con questo spirito, conclude Negro,

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