Un
record ottenuto - precisa la Coldiretti - nonostante l’embargo della
Russia che ha sancito, a partire dal 6 agosto 2014, il divieto totale
all’ingresso di una lista di prodotti agroalimentari
che comprende frutta e verdura, formaggi, carne e salumi.
A
guidare la classifica di questo Natale all’estero è lo spumante
italiano. Mai così tanti brindisi come quest’anno nel mondo saranno Made
in Italy con la domanda che - sottolinea la Coldiretti
- è cresciuta in valore del 46% in Gran Bretagna e del 31% negli Stati
Uniti che si classificano rispettivamente come il primo e il secondo
mercato di sbocco delle bollicine italiane,
le quali pero’ vanno forte anche in Francia, patria dello
champagne, dove si registra un aumento degli acquisti del 57%.
Si tratta
di risultati che - precisa la Coldiretti - trainano l’intero settore
dei vini per i quali si registra complessivamente
un aumento del 3 per cento in valore dell’export. Ad essere richiesti -
continua la Coldiretti - sono anche il caviale made in Italy, che
continua la crescita boom fatta registrare sui mercati internazionali
nel giro di un appena un decennio e “incassa” un
ulteriore +3%, e i dolci nazionali come panettoni, altri prodotti della
pasticceria tipica delle feste, in aumento dell’1 per cento in valore.
In salita anche la domanda di formaggi italiani che fanno registrare un
aumento in valore delle esportazioni del
7 per cento.
A questa realtà - conclude Moncalvo - se ne aggiunge pero’ una ancora piu` insidiosa: quella dell’italian sounding di matrice italiana, che importa materia prima dai paesi piu` svariati, la trasforma e ne ricava prodotti che successivamente vende come italiani senza lasciare traccia, attraverso un meccanismo di dumping che danneggia e incrina il vero Made in Italy’, perché non esiste ancora per tutti gli alimenti l‘obbligo di indicare la provenienza in etichetta”.
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