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giovedì 24 agosto 2017

Tempo di vendemmia: come sarà il vino che berremo?

L'anno 2017 sarà da ricordare anche per gli eventi atmosferici straordinari che hanno compromesso la produzione vitivinicola italiana. Una testimonianza di questo arriva anche da un'intervista con Riccardo Fornasier, manager del brand nazionale Vignatica Group
L'estate sta per terminare e come ogni anno arriva il periodo della vendemmia, ma quale sarà la caratteristica del futuro vino 2017? Ce lo spiega Riccardo Fornasier, titolare del brand VIGNANTICA con al suo attivo ben 130 punti vendita di vino in Italia.

Dr. Fornasier arriviamo subito al sodo, come sarà la qualità del vino quest'anno?
Credo proprio che quest'anno sarà da ricordare per l'atipicità climatica che senza dubbio influirà negativamente sulla produzione enologica italiana, il clima è infatti uno dei principali fattori che determina la qualità delle uve e la siccità che quest'anno ha interessato gran parte del nostro paese, insieme alle numerose grandinate ed alle gelate tardive, darà risultati in termine di produzione con un calo stimato di almeno il 25%

Quindi si può parlare di un anno record in senso negativo?
Ho paura proprio di si, la vendemmia 2017 sarà una delle più scarse dal secondo dopoguerra in poi ma anche la più precoce con un anticipo di almeno 15 giorni rispetto alla media, purtroppo anche il vino dovrà fare i conti con la mutazione climatica in atto sul nostro pianeta.

In termine di produzione quali saranno perciò i numeri del vino italiano?
Le prime previsioni di Assoenologi indicano una produzione di vino stimata di circa 41 milioni di ettolitri cifra di gran lunga inferiore alla produzione delle scorso anno che ricordiamo essersi collocata intorno ai 55 milioni di ettolitri

Le regioni che subiranno il maggiore danno secondo Lei?
Sicuramente Lazio ed Umbria per le quali si stima adirittura un calo del 40% rispetto allo scorso anno.

Crede perciò che l'Italia perderà quest'anno il primato di maggiore produttore mondiale?
Credo sinceramente di no poiché anche all'estero non se la passano bene, in Spagna ed in Francia sono previsti andamenti ben peggiori perciò sono più che certo che l'Italia manterrà anche quest'anno tale primato.

Per concludere dr.Fornasier secondo Lei subiranno un danno i Vs. punti vendita da questa situazione? Assolutamente no, VIGNANTICA da anni segue la filosofia della qualità interessando sempre più produttori oltre che dal veneto, per la prima volta quest'anno, anche da altre regioni d'Italia proprio per diversificare l'offerta ed ampliare in questo modo la gamma dei nostri vini

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