“Un progetto concreto, serio, spalmato su cinque anni”: Gianluca Ius espone in un’intervista rilasciata a “Il Resto del Carlino” il suo piano per rilanciare l’Ancona Calcio, squadra un tempo militante in Serie A.
Una carriera che ha svoltato verso il mondo del calcio quella di Gianluca Ius, interessatosi al settore a partire dal 2015 dopo un passato in altri ambiti di competenza. In un'intervista rilasciata al quotidiano Il Resto del Carlino, l'imprenditore parla di un progetto che lo aveva stimolato proprio in quell'anno, ovvero il rilancio dell'Ancona Calcio. Un programma al quale ritorna oggi con una proposta concreta, seria, quinquennale, tesa a sfruttare le enormi potenzialità della società che, nel suo periodo d'oro, ha militato persino in Serie A. Nonostante un peggioramento dei bilanci nell'ultimo biennio, Gianluca Ius è pronto a pagare il debito sportivo di 350mila euro del club marchigiano e a chiudere le pendenze ancora aperte con i vecchi giocatori e dipendenti. Solo con un progetto serio e di lungo respiro, che prevede l'apertura di attività collaterali a quelle sportive (ristoranti, uffici e locali nei pressi dello stadio) si potrà effettivamente salvare e rilanciare il team. Il potenziale è innegabile e con il supporto anche dell'imprenditoria locale l'Ancona Calcio potrà tornare ai fasti di un tempo.
Gianluca Ius: il progetto per rilanciare l'Ancona Calcio
Una carriera che ha svoltato verso il mondo del calcio quella di Gianluca Ius, interessatosi al settore a partire dal 2015 dopo un passato in altri ambiti di competenza. In un'intervista rilasciata al quotidiano Il Resto del Carlino, l'imprenditore parla di un progetto che lo aveva stimolato proprio in quell'anno, ovvero il rilancio dell'Ancona Calcio. Un programma al quale ritorna oggi con una proposta concreta, seria, quinquennale, tesa a sfruttare le enormi potenzialità della società che, nel suo periodo d'oro, ha militato persino in Serie A. Nonostante un peggioramento dei bilanci nell'ultimo biennio, Gianluca Ius è pronto a pagare il debito sportivo di 350mila euro del club marchigiano e a chiudere le pendenze ancora aperte con i vecchi giocatori e dipendenti. Solo con un progetto serio e di lungo respiro, che prevede l'apertura di attività collaterali a quelle sportive (ristoranti, uffici e locali nei pressi dello stadio) si potrà effettivamente salvare e rilanciare il team. Il potenziale è innegabile e con il supporto anche dell'imprenditoria locale l'Ancona Calcio potrà tornare ai fasti di un tempo.