Le festività diventano giornate lavorative: Roncadin raddoppia l'indennità contrattuale
E per le necessità di produzione, ai lavoratori è offerta l'adesione volontaria alla flessibilità
Con questo post pubblicato oggi sulla pagina Facebook aziendale, Edoardo e Dario Roncadin, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Roncadin Spa, hanno rilanciato il comunicato affisso in bacheca venerdì sera dalla direzione aziendale.
Del resto, la ripartenza, il mantenimento dei volumi di produzione, il rispetto delle commesse e la garanzia dei livelli occupazionali sono stati possibili solo portando a 24 ore su 24, 7 giorni su 7, l'operatività delle due linee produttive non danneggiate dall'incendio. E questo richiede aggiustamenti continui nelle attività di produzione, in attesa dell'entrata in funzione di nuove linee produttive, previste per la prossima estate.
Così, sempre venerdì, la direzione aziendale ha diffuso tra i dipendenti la richiesta della disponibilità alla flessibilità. In estrema sintesi, si tratta di un'adesione volontaria alla possibilità di essere chiamati al lavoro in una delle giornate previste come turno di riposo, per un massimo di 4 giornate al mese e in caso di necessità (che a volte si verifica quando sulla linea viene messa in produzione una pizza molto farcita). L'adesione prevede il riconoscimento di un'indennità fissa mensile e, in caso di chiamata al lavoro, che non può comunque avvenire per due giorni di seguito, della retribuzione giornaliera maggiorata come previsto dal contratto per il lavoro supplementare.
Roncadin SpA con sede a Meduno (Pordenone), nasce nel 1992 per la produzione di pizza italiana di qualitàper la grande distribuzione nazionale ed internazionale. Oggi in azienda lavorano oltre 500 persone, il fatturato 2016 è stato di 97 milioni di euro con una produzione a quota 82 milioni di pezzi fra pizze e snack, realizzate con un esclusivo metodo brevettato e con l'impiego del 100% di energia sostenibile.
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