Toni Chike Iwobi, nato in Nigeria, è il primo senatore nero italiano.
Ed è il “responsabile dell’immigrazione” per la Lega di Salvini.
Lo so, fa abbastanza ridere, detta così, ma se ci pensate è una mossa politica astutissima.
Già mi è capitato di leggere diversi leghisti che lo portavano ad esempio lampante di come la Lega non sia affatto razzista.
Per spiegare bene come funziona, prendo in prestito le parole di Fritz Lang, uno dei padri del cinema moderno, il regista di “Metropolis”, ebreo vissuto durante il nazismo.
“Il 30 Marzo 1933, il ministro della Propaganda in Germania, Joseph Goebbels, mi convocò nel suo ufficio e mi propose di diventare una sorta di "Fuhrer" del cinema tedesco.
Io allora gli dissi: «Signor Goebbels, forse lei non ne è a conoscenza, ma debbo confessarle che io sono di origini ebraiche».
Lui rispose, sorridendo: «Non faccia l'ingenuo signor Lang, siamo noi a decidere chi è ebreo e chi no!»”.
Fritz Lang, quella notte stessa, fuggì da Berlino.
Toni, invece, è diventato senatore.
Siamo noi a decidere chi è ne*ro e chi no.
Lui rispose, sorridendo: «Non faccia l'ingenuo signor Lang, siamo noi a decidere chi è ebreo e chi no!»”.
Fritz Lang, quella notte stessa, fuggì da Berlino.
Toni, invece, è diventato senatore.
Siamo noi a decidere chi è ne*ro e chi no.
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