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venerdì 10 agosto 2018

Agosto in città: 6 modi per “sopravvivere” all’estate con app e piattaforme

 

Agosto in città: 6 modi per "sopravvivere" all'estate con app e piattaforme

 


 

C'è chi parte ma anche chi resta: se le vacanze sono ancora lontane o si è costretti a passare agosto in città, non c'è bisogno di disperarsi. L'Incubatore I3P del Politecnico di Torino suggerisce app, piattaforme e strumenti utili per trascorrere con il sorriso anche il mese più caldo dell'anno: da una passeggiata tra le strade deserte  in bicicletta con il giusto lucchetto alla spesa a Km0, passando per serate speciali di sharing economy. Senza dimenticare di utilizzare il tempo a disposizione per fare un corso di aggiornamento online.

 

 

L'Alveare che dice Sì!: spesa in città a Km0
Chi resta in città può approfittarne per fare la spesa di ottima frutta e verdura estiva a Km0 tramite gli Alveari de 
L'Alveare che dice Sì!, la startup che unisce tecnologia e agricoltura sostenibile e che permette di acquistare direttamente dai contadini locali con un semplice click. Basta collegarsi al sito o scaricare l'app su smartphone e cercare l'Alveare più vicino.

 

Gnammo: con il social eating cene estive in compagnia
Tutti gli amici sono partiti o sono fuori città? Nessun problema: con le cene, gli aperispritz e gli eventi sotto le stelle di 
Gnammo, la piattaforma di social eating italiana, è possibile trascorrere momenti piacevoli in compagnia e stringere nuove amicizie. E per Ferragosto si annunciano tavole imbandite e grigliate condivise.

 

Sherlock: bici al sicuro con il GPS invisibile
Quale momento migliore di agosto per una passeggiata in bici, tra le strade semi deserte? Utilizzare la due ruote d'estate è un piacere anche in città, ma senza dimenticare la sicurezza: per questo c'è  
Sherlock, l'antifurto GPS invisibile per biciclette che, collegato ad una applicazione mobile, permette ai ciclisti di localizzare con precisione la propria bici e recuperarla in caso di furto.

 

You Are My Guide: scoprire la propria città

Chi lo ha detto che non si può fare il turista nella propria città? Basta affidarsi a YAMGU, servizio dedicato a chi ama viaggiare di You Are My GUide. Con la guida viaggi YAMGU, è possibile scoprire cosa vedere, dove divertirsi, come prenotare i biglietti per le visite a musei ed eventi, organizzare al meglio i propri itinerari. Per realizzare tutto ciò, YAMGU utilizza l'intelligenza artificiale, la stessa tecnologia che sta dietro a GhostWriterAI, la prima piattaforma italiana di Content Marketing Strategy basata su Intelligenza Artificiale.Una nuova piattaforma che aiuta le aziende ad individuare la propria audience e a creare in modo facile e veloce contenuti dedicati e personalizzati. A ciascuno il suo contenuto così come il suo viaggio!

 

Sin Tesi Forma: la formazione accessibile ovunque
Per chi vuole sfruttare l'estate per recuperare gli arretrati e tornare a lavoro a settembre ancora più aggiornato e preparato, la soluzione è Sin Tesi forma, la prima scuola digitale autorizzata alla formazione obbligatoria per le categorie professionali. L'aggiornamento professionale diventa accessibile da qualsiasi dispositivo, con un occhio sempre attento alle novità di settore. Inoltre, fino al 30 agosto per i nuovi iscritti il corso Autocad 2D è gratuito. Sin Tesi forma è sbarcata ora su Mamacrowd, la piattaforma di equity crowdfunding italiana, con una campagna che permette a chiunque di entrare a far parte della startup come investitore.

 

Veicoli: check alla flotta aziendale
Per chi ha deciso di godersi qualche giorno al mare senza preoccuparsi della propria flotta c'è Veicoli. Con la pianificazione delle manutenzioni e la gestione dei costi, al rientro non ci saranno spiacevoli sorprese. Grazie all'app mobile, sarà possibile controllare dove sono i mezzi e la loro produttività, anche da sotto l'ombrellone.

 

 

L'Alveare che dice Sì!: spesa in città a Km0

Gnammo: con il social eating cene estive in compagnia

Sherlock: bici al sicuro con il GPS invisibile

You Are My Guide: scoprire la propria città

Sin Tesi Forma: la formazione accessibile ovunque

Veicoli: check alla flotta aziendale

Chi è I3P

I3P è l'Incubatore d'imprese del Politecnico di Torino. È uno dei principali incubatori europei e sostiene startup fondate sia da ricercatori universitari che da imprenditori esterni.

Fondato nel 1999, è una società costituita da Politecnico di Torino, Città Metropolitana di Torino, Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Finpiemonte e Fondazione Torino Wireless.

Ad oggi ha favorito la nascita di oltre 220 imprese, che hanno ottenuto capitale di rischio per circa 58 milioni di Euro e generato circa 2000 posti di lavoro e un giro d'affari di oltre 124 milioni di Euro nel 2016.

I3P offre alle startup spazi attrezzati, consulenza strategica e specialistica, e continue opportunità di contatto con investitori e clienti corporate.

In I3P possono accedere studenti, dottorandi, ricercatori, docenti del Politecnico di Torino o degli enti pubblici di ricerca, oltre che imprenditori o esterni interessati a sviluppare una startup innovativa con validata potenzialità di crescita. I settori di attività delle startup variano dall'ICT al Cleantech, dal Medtech all'Industrial, dall'Elettronica e automazione al digitale e al Social Innovation.

Nel 2011, I3P ha lanciato TreataBit, un percorso di incubazione dedicato ai progetti digitali rivolti al mercato consumer, quali portali di e-commerce, siti di social network, applicazioni web e mobile. Ad oggi Treatabit ha supportato oltre 330 idee d'impresa, di cui più di 190 progetti sono online e 120 sono diventate impresa.

Promotore di importanti iniziative per il trasferimento tecnologico, l'incubazione e la crescita di impresa, l'attività di I3P si inquadra nelle strategie globali del territorio piemontese volte a sostenere la ricerca, l'innovazione tecnologica, l'innovazione sociale e la nuova imprenditoria.

Nel 2014 I3P si è classificato al 5° posto in Europa e al 15° al mondo nel ranking UBI Index (University Business Incubator) la classifica annuale degli incubatori universitari che ha preso in esame 300 incubatori di 67 paesi, valutandone l'attrattività e la creazione di valore per l'ecosistema e per i clienti.




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