Pagine

venerdì 9 novembre 2018

Btp Italia - IACOVONI, Il capo della direzione del debito pubblico al Ministero dell’Economia a Due di Denari su Radio 24: : “Torniamo alla scadenza di 4 anni perché il contesto è cambiato” - “I risparmiatori retail stanno tornando sui titoli del debit

Sui Btp Italia - IACOVONI, Il capo della direzione del debito pubblico al Ministero dell'Economia a Due di Denari su Radio 24:  "Torniamo alla scadenza di 4 anni perché il contesto è cambiato" - "I risparmiatori retail stanno tornando sui titoli del debito pubblico"- "Buona fidelizzazione, tra il 20 e il 25% della quota del retail è rimasta nelle sue tasche fino alla scadenza"- "Struttura del debito stabile, vogliamo andare incontro al risparmiatore retail "

 

"Siamo tornati alla scadenza 4 anni perché in passato l'aumento della scadenza fu dovuta all'aumento dei tassi di interesse sul mercato. Ora il contesto è cambiato e ci consente di tornare sulla scadenza originale, la stessa dell'esordio del programma nel 2012: una scadenza assolutamente consona per il tipo di investitore che vogliamo soddisfare, quello individuale, al dettaglio. La remunerazione via cedola, in questo caso, sarà sicuramente più interessante". Lo afferma il capo della direzione del debito pubblico al Ministero dell'Economia Davide Iacovoni a Due di Denari di Debora Rosciani e Mauro Meazza su Radio 24.  "Sul lungo periodo, abbiamo visto una riduzione importante della presenza diretta del risparmiatore retail sul debito pubblico, sullo stock dei titoli di stato. Nel 2017 siamo scesi al minimo storico, intorno al 4,8/4,9%. Con i tassi di adesso i risparmiatori retail hanno ricominciato a rientrare sui titoli del debito pubblico in modo diretto"- prosegue a Radio 24 e aggiunge: "C'è una buona base di fidelizzazione, per cui abbiamo seguito il tracciato dei titoli che sono nati e abbiamo visto che tra un 20 e un 25% della quota sottoscritta dal retail è rimasta nelle tasche di questi risparmiatori fino alla scadenza, gli altri hanno rivenduto fino alla scadenza. Però è un dato molto buono se considerato e rapportato rispetto alle emissioni tradizionali. L'effetto premio, seppur contenuto, c'è quindi stato." Iacovoni sui Btp Italia infine conclude a Radio 24: "L'età media dello stock dei titoli di stato a fine ottobre è poco meno di 6,8 anni, quindi durante questi mesi la vita media è rimasta piuttosto stabile. La struttura del debito è rimasta piuttosto stabile e ben immunizzata rispetto a potenziali ulteriori aumenti dei tassi di interesse. La scadenza a 4 anni si inserisce all'interno di un menu di strumenti offerti dal tesoro, tra cui scadenze molto lunghe che saranno in grado di controbilanciare questa scadenza più corta. Il nostro obiettivo è venire incontro alle esigenze del risparmiatore retail".



--
www.CorrieredelWeb.it

Nessun commento:

Posta un commento