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martedì 26 novembre 2019

Il locale sottratto alle mafie riapre: a Rescaldina (MI) il 28 novembre torna La Tela

Il locale sottratto alle mafie riapre

A Rescaldina (MI) il 28 novembre torna La Tela

Giovedì 28 novembre alle 18.30 taglio del nastro per l'osteria sociale che ha fatto degli spazi confiscati alla 'ndrangheta un ristorante e un centro di aggregazione e di promozione sociale, culturale e civile

 

Il taglio del nastro è previsto giovedì 28 novembre alle 18.30. E da venerdì 29 novembre l'osteria sociale del "buon essere" La Tela di Rescaldina (MI) tornerà operativa nel suo essere testimone e promotrice di una ferma lotta alle mafie. Dopo uno stop di circa un anno dettato da problemi di natura economica del precedente gestore, il locale sulla Strada Saronnese 31 che fu sottratto alla 'ndrangheta nel 2006, per diventare proprietà del Comune di Rescaldina cinque anni più tardi, riapre i battenti. Con un progetto preciso: "Tutto il gusto della legalità". La Tela infatti vuole essere punto di riferimento enogastronomico, sociale e culturale per il territorio attraverso una proposta culinaria sostenibile, eventi e manifestazioni. La gestione degli spazi è stata assegnata dal Comune attraverso un bando alle cooperative sociali La Tela (Rescaldina) e Meta (Monza), in associazione temporanea di impresa. Al progetto partecipano anche le associazioni Slow Food Legnano, Team Down, Articolonove e Mescalina, oltre alla Fondazione Somaschi e StuffCube.

«Il progetto Tutto il Gusto della Legalità promosso dall'Amministrazione è certamente ambizioso», osserva  il sindaco di Rescaldina Gilles Andrè Ielo. «La prima parte di questa esperienza rimarca infatti come sia molto più facile operare nell'illegalità e far quadrare i conti e come, invece, si debba essere necessariamente più bravi per farlo nel pieno rispetto delle leggi e delle regole. Ho più volte descritto quella esperienza come un capitolo doloroso, non tanto per la battuta d'arresto, ma perché mi è parso ci fosse, a volte, l'intenzione di imputare l'insuccesso ad una parte politica, quando invece si dovrebbe considerare questo luogo, le attività promosse e il progetto nel suo complesso, come patrimonio della nostra comunità, che crede nei valori di legalità e trasparenza e che quotidianamente si contrappone alle mafie, alla corruzione e alla criminalità. Ringraziando la cooperativa La Tela, tutti i suoi rappresentanti e componenti, ma anche tutti i sostenitori per questa importante condivisione, siamo certi sapranno mettere in atto quegli accorgimenti necessari per non commettere gli errori del passato. Confermo il pieno sostegno da parte dell'Amministrazione che con incontri e conferenze specifiche lavorerà insieme a La Tela per portare sul territorio una proposta che in parallelo alla cultura dell'enogastronomia sostenibile, alimenti anche la cultura della solidarietà, della legalità e del senso civico».

L'osteria sociale del buon essere La Tela riapre innanzitutto come progetto condiviso. «Ripartiamo esattamente da dove ci eravamo lasciati: La Tela nella sua prima gestione è stata indubbiamente un'esperienza unica per capacità di coinvolgimento, per progettualità e per testimonianza civile», afferma Paolo Testa presidente della cooperativa La Tela. «La decisione della cooperativa Arcadia, che ha gestito i primi due anni e mezzo di vita dell'osteria sociale, di non sostenere più economicamente La Tela è arrivata in momento particolare della cooperativa stessa. Il progetto è rimasto valido: così, forti anche dell'esperienza maturata, abbiamo deciso di dare vita ad una nuova cordata sociale. L'obiettivo è far rivivere una realtà che è testimone di legalità e luogo di inclusione». Accanto ad una proposta di ristorazione studiata sulla tradizione culinaria locale, con prodotti d'eccellenza del territorio, verranno proposti incontri di carattere sociale, culturale musicale. «Nel locale lavorano complessivamente sette persone, delle quali tre soggetti svantaggiati», prosegue Testa. «Per la parte gastronomica, la scelta è stata quella di proporre la classica osteria, facendo attenzione ai prodotti locali con la possibilità di aprirsi anche a tradizioni culinarie di altre regioni. È l'aspetto che dovrà garantire la sostenibilità economica del progetto.  La parte di animazione, come in passato, ci permetterà di organizzare concerti, ospitare presentazioni di libri e incontri a carattere sociale e culturale. Vogliamo che sia il fattore aggregativo e culturale a fare la differenza, e per questo desideriamo raccogliere idee e contributi da più soggetti possibili».

La Tela sarà aperta dal lunedì alla domenica dalle 12 alle 14,30 e dalle 19 a alle 23. Il locale avrà anche un'area attrezzata per i bambini. Per l'inaugurazione di giovedì 28 novembre alle 18.30 sono attesi rappresentanti istituzionali e delle associazioni che collaborano al progetto.

La storia: La Tela sorge negli spazi che fino a 12 anni fa portavano l'insegna di "Re Nove" e furono confiscati definitivamente alla n'drangheta l'11 luglio 2006. Nel dicembre 2011 l'Agenzia nazionale per i beni confiscati lo passò al Comune di Rescaldina che elaborò un progetto di utilizzo. La Regione Lombardia, tramite Aler, nel 2012 finanziò il progetto con 175mila euro. Il Comune, quindi, emise un bando per l'affido della struttura nel luglio del 2015, vinto dalla cordata di associazioni guidato dalla cooperativa sociale Arcadia di Rescaldina. Dall'avvio del dicembre del 2015, La Tela chiuse i battenti temporaneamente nel settembre del 2018. Per mantenere viva l'esperienza maturata, il Comune di Rescaldina propose un nuovo bando di gestione nel marzo di quest'anno, vinto dall'ATI composta dalle cooperative sociali La Tela e Meta.

Le associazioni che partecipano al progetto de La Tela sono:

Slow Food Legnano. La Condotta promuove la filosofia di Slow Food a livello locale attraverso iniziative che uniscono la convivialità con l'idea di una Gastronomia "Buona, Pulita e Giusta". Si impegna sul fronte della tutela della biodiversità, dell'alimentazione sostenibile, della valorizzazione delle piccole produzioni di qualità tramite Mercati Contadini, della filiera corta e della promozione del diritto al piacere inteso come consumo sobrio e consapevole del cibo e delle bevande.

Team Down nasce nel 2006 dal desiderio di cambiare le idee sulle persone con la sindrome di Down, e si è costituito come associazione di promozione sociale nel 2018 con lo scopo di favorire e sviluppare le capacità e l'autonomia delle persone con disabilità e di migliorare le prospettive di vita, di lavoro e di inserimento sociale.

Articolonove è un'associazione attiva dal 2011 con finalità culturali, sociali ed educative in generale. Promuove lo sviluppo della cultura, la tutela del paesaggio e il patrimonio storico e artistico del nostro paese, punto qualificante della vita dell'uomo sancito dall'articolo 9 della Costituzione Italiana e indispensabile per la formazione civile del cittadino.

Fondazione Somaschi Onlus accorpa le opere sociali e assistenziali, raccogliendo l'eredità somasca e traducendola in nuove realtà, attraverso la collaborazione di religiosi e laici che lavorano insieme con passione e professionalità.

StuffCube è un progetto di un luogo fisico dove diffondere la cultura tecnologica e comprenderne gli effetti sulla società. È fatto da persone accomunate dall'interesse per il mondo del digitale in tutti i suoi aspetti, ma non solo: è anche un luogo per incontrarsi, confrontarsi, trasformare le idee in realizzazioni concrete utilizzando, dove possibile, approcci innovativi e "sostenibili".

Mescalina.it è una delle riviste italiane online più longeve, infatti, quest'anno compie 20 anni di presenza sul web. Si occupa di musica, letteratura, cinema, società e fotografia trattando artisti e tematiche nazionali ed internazionali. Inoltre è impegnata da almeno un decennio nell'organizzazione di eventi culturali, in particolare attraverso la progettazione e il coordinamento/direzione artistica di rassegne musicali, letterarie, eventi socio-culturali e nell'organizzazione di mostre fotografiche.



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