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mercoledì 6 novembre 2019

Lo shopping degli italiani? A portata di smartphone e omnicanale. L’analisi dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy

Musica, scarpe, articoli sportivi, prodotti di profumeria: gli italiani amano acquistare online, ma non rinunciano al piacere di fare shopping nei negozi, purché siano a portata di smartphone.


E così, in chiave omnicanale, i "vecchi" retailer e produttori brick & mortar costruiscono un' offerta virtuale, mentre i "nuovi" pure click costruiscono punti vendita fisici

E indipendentemente dalla categoria merceologica interessata. È quanto rileva l'edizione 2019 dell' Osservatorio Non Food di GS1 Italy, che da 11 anni monitora i comportamenti di consumatori e retailer in 13 comparti non alimentari.

In particolare, è l'edutainment il comparto che nel 2018 presenta la maggior quota di mercato sul canale online ( 42,4% di share, +7,4 punti quota rispetto al 2017), con un'importante diffusione dello streaming, soprattutto nel mondo della musica. 

Guidato da fotografia e piccoli elettrodomestici, il comparto dell' elettronica di consumo cresce anche grazie a politiche di omnicanalità adottate dalle grandi superfici specializzate (GSS). 

Online significativo anche per i comparti di articoli per lo sport, tessile casa e abbigliamento e calzature, in cui la rete è utile per reperire informazioni, ma anche e soprattutto per fare acquisti, sfruttando al massimo le politiche di comunicazione dei brand.


Dal punto vendita all'e-commerce … e ritorno, smartphone alla mano.

La nuova frontiera dello shopping è omnicanale.

Dalla musica alle scarpe, dagli articoli per lo sport ai prodotti di profumeria: nonostante il boom dell'e-commerce, gli italiani non rinunciano al punto vendita fisico, purché sia a portata di smartphone. Lo conferma l'Osservatorio Non Food di GS1 Italyche fotografa come i retailer stiano ridefinendo le loro strategie in chiave omnicanale.

 

Milano6 novembre 2019 – Dagli scaffali fisici a quelli virtuali: l'avvento di Internet e l'evoluzione tecnologica hanno permesso l'affermarsi dell'e-commerce come una delle più grandi rivoluzioni commerciali di questo secolo. Dopo il primo importante sviluppo nell'ambito dei servizi – si pensi a turismo, trasporti, assicurazioni - lo shopping online ha preso rapidamente piede anche nell'ambito dei prodotti, a partire da quelli non food. E se prima gli acquisti si facevano seduti davanti a un PC, oggi le innovazioni tecnologiche e digitali hanno portato lo smartphone ad essere l'interfaccia preferita dai consumatori per i propri acquisti in rete, in qualunque momento della giornata e da qualsiasi luogo. Ma senza rinunciare al piacere e alla comodità di vedere, acquistare e cambiare gli articoli scelti nel punto vendita più vicino a casa.

A fotografare questo contesto di continuo e radicale cambiamento, legato soprattutto ai processi e ai comportamenti d'acquisto, è l'edizione 2019 dell'Osservatorio Non Food di GS1 Italy, fornendo approfondimenti sull'utilizzo dei social network e, per la prima volta da quest'anno, anche sul ruolo dell'omnichannel nel mondo non alimentare.

Ruolo che è visibilmente cresciuto di pari passo con l'utilizzo dello smartphone che ha dato alle aziende l'opportunità di integrare brand experience e costumer journey. Il risultato? I "vecchi" retailer e produttori brick & mortar costruiscono un'offerta virtuale, mentre i "nuovi" pure click costruiscono punti vendita fisici. E indipendentemente dalla categoria merceologica interessata (Tavola 1).

 

Tavola 1 – Quote a valori veicolate da INTERNET per comparti (%)

COMPARTI

2017

2018

Abbigliamento e calzature 

6,8

7,8

Articoli per lo sport

9,4

10,3

Edutainment

35,0

42,4

Elettronica di consumo:

9,2

10,4

- Elettrodomestici bruni

8,4

10,6

- Elettrodomestici bianchi

7,4

9,1

- Piccoli elettrodomestici 

15,5

18,3

- Hardware

12,5

14,4

- Fotografia

20,8

20,3

- Telefonia 

4,9

5,3

- Multimedia storage 

15,1

16,0

Prodotti di profumeria 

3,9

4,4

Tessile 

7,2

9,9

Fonte: elaborazioni TradeLab per Osservatorio Non Food 2019 di GS1 Italy

L'Osservatorio Non Food stima infatti che alla fine del 2018 è l'edutainment il comparto che presenta la maggior quota di mercato sul canale online (42,4% di quota a valore veicolata da Internet), dove ormai vanta una leadership indiscussa, forte anche di una sostanziosa crescita di +7,4% rispetto l'anno precedente. Nel caso dell'edutainment gli acquisti avvengono sia con l'e-commerce, sia con varie applicazioni digitali - a partire dallo streaming, sempre più diffuso soprattutto nel mondo della musica.

Più variegato invece il comparto dell'elettronica di consumo, per cui mediamente il canale online veicola il 10,4% di quota (+1,2% rispetto al 2017), ma con differenze sostanziali tra i vari settori. Fotografia (20,3%) e piccoli elettrodomestici (18,3%) rappresentano i segmenti più performanti, ma nel complesso, comunque, il processo di incremento è evidente, grazie anche a politiche di omnicanalità che le grandi superfici specializzate (GSS) del settore stanno mettendo in atto per contrastare la concorrenza aggressiva dei pure player del web.

A questi due comparti più tecnologici seguono quelli di articoli per lo sport (10,3%)tessile casa (9,9%) e abbigliamento e calzature (7,8%), in cui il peso del web risulta sempre più significativo, non solo per reperire informazioni, ma anche e soprattutto per fare acquisti, sfruttando al massimo le politiche di comunicazione dei brand.


 

GS1 Italy è l'associazione che riunisce 35 mila imprese di beni di consumo. Ha l'obiettivo di facilitare il dialogo e la collaborazione tra aziende, associazioni, istituzioni per creare valore, efficienza, innovazione, per dare più slancio alle imprese e più vantaggi al consumatore. Offre soluzioni concrete come i sistemi standard GS1, per favorire la visibilità e l'efficienza della catena del valore. Il più conosciuto è il codice a barre, usato in Italia e in oltre 150 paesi al mondo, permette lo scambio di informazioni tra Industria e Distribuzione con chiarezza, semplicità e senza errori. Propone inoltre tecniche, strumenti, strategie operative: sono i processi condivisi ECR.



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