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lunedì 29 giugno 2020

Giorgio Chiesi e l'arte italiana e milanese degli anni 70

Risalgono a fine anni '70 le prime personali di Giorgio Chiesi dopo un lungo periodo di studio e di sperimentazione per recuperare gli anni che da giovane non aveva dedicato all'arte.
Non aveva fatto studi specifici pur avendo sempre avuto una grande passione per l'arte ed il design sfociati nella sua iniziale attività di imprenditore del settore dell’occhialeria.
Disegnare e dipingere risultarono subito “naturali” e gli amici e gli artisti lo incoraggiarono fin dalle prime sperimentazioni.
Dovette però recuperare i fondamentali con anni di studio non semplici. Per fortuna anche i clienti apprezzarono subito la sua produzione.
Le due prime importanti personali vennero fatte lontano da Milano, entrambe in Toscana e si rivelarono un successo anche di critica.
La prima presso la storica galleria L'indiano di Firenze di Paolo Marini e Piero Santi con un catalogo di Renzo Bertoni, la seconda presso la galleria La Vecchia Farmacia di Forte Dei Marmi.
Giorgio Chiesi, anni 70, archivio 1747
 
L’arte di Chiesi, inizialmente influenzata dalle opere di Bacon e Giacometti, beneficiò dall'avere come amici pittori affermati come Gianfranco Ferroni, Giuseppe Migneco e Ibrahim Kodra.

Importante fu poi frequentare altri artisti milanesi che influenzarono l’intera arte italiana e non solo come Gianni Dova, Aligi Sassu, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Ernesto Treccani, quasi tutti componenti del gruppo di “CORRENTE”, fondato da Treccani dal 1934 al 1943.

Vai a conoscere di persona Giorgio Chiesi e le sue opere nello studio di Busseto. Avrai così la possibilità di immergerti nell’arte nelle terre di Giuseppe Verdi.
335-8115375
GiorgioChiesi.net

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