Pagine

mercoledì 4 maggio 2022

Licata, S.Angelo patrono Martire della città marinara

Una storia di fede ma anche di martirio quella di S.Angelo Carmelitano patrono di Licata . Nato in Gerusalemme da un parto gemellare da una famiglia ebrea poi convertitasi al cristianesimo. La scelta di Angelo fu' quella di abbracciare la fede cristiana per tutta la vita, la sua ordinazione avvenne sul monte Carmelo in Palestina. Un abbraccio di vita verso l'ordine del Carmelo fondato dal Profeta Elia. La sua storia di fede è stata caratterizzata dalla evangelizzazione del popolo Palestinese attraverso i molti miracoli compiuti. Scelto dall'ordine per andare a Roma per sottoporre al Papa Onorio lll la regola adottata da San Broccardo . Dopo pochi anni il Papa adottò la Regola di San Francesco,confermando la regola carmelitana. Angelo in seguito fù inviato in Sicilia con il compito della Predicazione. i contrasti in sicilia furono molti in quanto si dovette confrontare con gli eretici Patarini. Furono proprio questi contrasti a far trovare la morte al carmelitano Sant'Angelo che cadde vittima di un prepotente signorotto che inviati i suoi sicari fece uccidere il santo con cinque colpi di spada il 5 maggio 1255 mentre usciva dalla chiesa di San Giacomo in Licata. La data rimasta impressa nei secoli ripercorre ancora oggi i festeggiamenti nella città marinara di Licata . Nella festa del 5 maggio, si ripercorre tutto folclore di una Sicilia che si stringe attorno alle reliquie del santo.Si assiste ad una serie di celebrazioni liturgiche che culminano con i Vespri del 4 sera quando,uno dei momenti più forti e commoventi è dato dalla discesa dall’altare maggiore della Sacra Urna argentea contenente le reliquie del Santo Carmelitano. L’urna viene riposta poi sul bellissimo fercolo che a spalle verrà portato in processione dalle Associazioni Pro Sant’Angelo. Tutti i componenti della confraternita sono vestiti da marinai e camminano a piedi nudi. Molto caratteristica la fiera di maggio che quest'anno dura 8 giorni e si estrinseca per le vie centrali della città , attraverso una moltitudine di colori ma anche di sapori quale ad esempio il torrone di mandorle preparato al momento.

                                                                                                                   Di Maurizio Cirignotta 






Nessun commento:

Posta un commento