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venerdì 8 agosto 2025

CASTELLABATE E CILENTO - LA CARA ESTATE DELLA CRISI PREZZI ALLE STELLE OVUNQUE

CASTELLABATE - Si è turisti anche senza essere in vacanza, in Cilento.


Perché qui, d’estate anche se la vita rispetta il motto  “ scorre lenta “ basta varcare la soglia di casa per ritrovarsi in un set da cartolina: il mare cristallino, le spiagge affollate, il borgo famoso per le scene di “ Benvenuti Al Sud “ invaso da dialetti italici  e sorrisi abbronzati. 


Eppure, per chi vive il Cilento  tutto l’anno, l’estate non è solo luce e leggerezza. È anche il momento in cui si fa più forte una certa distanza tra chi arriva e chi resta, tra chi consuma e chi lavora, tra chi si gode il paradiso e chi, per mantenerlo tale, è costretto a fare i conti. Conti salati.


Il 2025 ha portato con sé una stagione turistica da record, ma anche rincari che rischiano di far traballare l’equilibrio tra accoglienza e sostenibilità. In molte località del sud della Campania , persino i piatti più semplici della tradizione popolare sembrano aver subito una metamorfosi gastronomica e soprattutto economica. 


Una frisella condita, che un tempo rappresentava il pasto povero per eccellenza, può oggi arrivare a costare 8 euro.

E se ci aggiungi qualche fetta di melanzana grigliata, un po’ di tonno, della mozzarella fresca e qualche pomodoro, il prezzo può anche raddoppiare.


Succede, per esempio, che  una “frisella gourmet”  tocca quota 17 euro . Ma non si tratta di un caso isolato. 

In altri stabilimenti balneari della costa , un panino  ben farcito – simbolo dello street food classico  – può superare i 14 euro, diventando un lusso da assaporare con cautela, più che un pasto veloce da spiaggia.


È la deriva di un Cilento  che piace sempre di più, ma che rischia di non riconoscersi più. 


Dove la tradizione diventa brand, l’autenticità si trasforma in esperienza da vendere, e la cucina di casa viene servita con sovrapprezzo, magari su un tagliere in legno con vista mare. Nulla di male, se non fosse che chi qui ci vive tutto l’anno – e non solo nei mesi del boom – si trova spesso a fare i conti con una terra che ama profondamente, ma che d’estate diventa, per assurdo, meno accessibile. Anche solo per una frisella.


Marco Nicoletti 

@castellabatelive24 / Pagina Facebook copyright ©️ 2025 


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