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giovedì 29 novembre 2007

MINISTRO CHITI: "TRE PRINCIPI PER LA NUOVA LEGGE ELETTORALE"

"C'è bisogno di una nuova legge elettorale fondata su tre principi cardine". Cosi' il Ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme Istituzionali Vannino Chiti, intervenuto ai microfoni di Ecoradio sul tema ''L'Italia e il lungo cammino verso il bipolarismo". "Il primo principio – ha detto il ministro – è che non si puo' tornare a votare con liste bloccate di 38 candidati.

Il rapporto tra cittadini e Parlamento è peggiorato,  e questo è inaccettabile, bisogna modificarlo. Ad esempio assegnando il 50% dei seggi in collegi uninominali (i quali non sono obbligatoriamente a maggioritario), e l'altro 50% in liste regionali o sub-regionali.

Il secondo principio – ha continuato Chiti - è che bisogna attuare l'articolo 51 della Costituzione: in Parlamento e in generale nelle Istituzioni, ci devono essere sia donne che uomini. Terzo principio – ha spiegato ancora il ministro - è che il premio di maggiornaza non funziona: porta alla non coesione nelle coalizioni, ed è e un invito alla frammentazione. Va sostituito con una soglia di sbarramento del 4 o del 5 per cento".

E alla domanda "nel caso in cui partiti come Udeur e Idv non arrivassero alla soglia del 4 o 5 per cento, dovrebbero fondersi sotto un unico simbolo?",  il ministro ha risposto:  "ognuno deve misurare se pensa di arrivare a questa soglia di sbarramento, altrimenti, la legge elettorale senza pretendere di riorganizzare partiti politici, può essere una sollecitazione perchè quelli che sono piu vicini si mettano insieme".

 

 

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