"C'è bisogno di una nuova legge elettorale fondata su tre principi cardine". Cosi' il Ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme Istituzionali Vannino Chiti, intervenuto ai microfoni di Ecoradio sul tema ''L'Italia e il lungo cammino verso il bipolarismo". "Il primo principio – ha detto il ministro – è che non si puo' tornare a votare con liste bloccate di 38 candidati.
Il rapporto tra cittadini e Parlamento è peggiorato, e questo è inaccettabile, bisogna modificarlo. Ad esempio assegnando il 50% dei seggi in collegi uninominali (i quali non sono obbligatoriamente a maggioritario), e l'altro 50% in liste regionali o sub-regionali.
Il secondo principio – ha continuato Chiti - è che bisogna attuare l'articolo 51 della Costituzione: in Parlamento e in generale nelle Istituzioni, ci devono essere sia donne che uomini. Terzo principio – ha spiegato ancora il ministro - è che il premio di maggiornaza non funziona: porta alla non coesione nelle coalizioni, ed è e un invito alla frammentazione. Va sostituito con una soglia di sbarramento del 4 o del 5 per cento".
E alla domanda "nel caso in cui partiti come Udeur e Idv non arrivassero alla soglia del 4 o 5 per cento, dovrebbero fondersi sotto un unico simbolo?", il ministro ha risposto: "ognuno deve misurare se pensa di arrivare a questa soglia di sbarramento, altrimenti, la legge elettorale senza pretendere di riorganizzare partiti politici, può essere una sollecitazione perchè quelli che sono piu vicini si mettano insieme".
Ecoradio
Ufficio Stampa
Via XX Settembre, 4 - Roma
www.ecoradio.it
Nessun commento:
Posta un commento