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Sfide del nuovo millennio: online il sito web che spiega come affrontarle
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giovedì 31 ottobre 2019
Sfide del nuovo millennio: online il sito web che spiega come affrontarle
CvDay 2019: Back to the future, dove sta andando l’industria del credito?
Numeri record per Forum Banca 2019
Più di 100 Speaker, nazionali e internazionali, si sono alternati sul palco conquistando l’attenzione della platea su temi di estrema attualità e di interesse generale, come: human digital, #banca del #futuro, nuove frontiere di pagamenti, Fintech.
La dodicesima edizione di Forum Banca ha presentato una serie di novità, particolarmente apprezzate dai presenti, a sottolineare quanto l’evento stia ricoprendo una posizione da Protagonista nel panorama italiano e si stia consolidando anche a livello internazionale” dichiara Luca Passoni, AD di IKN Italy.
Previste oltre 4 milioni di ricerche per il Black Firday 2019: Budget di 500€ e oltre per il 21% degli intervistati
Previste oltre 4 milioni di ricerche per il Black Friday 2019: budget di oltre 500€ per il 21% degli intervistati.
I dati del sondaggio della startup Piucodicisconto .com, a cui hanno partecipato oltre 1000 utenti, evidenziano che gli Italiani hanno in progetto di stanziare un cospicuo budget per il Black Friday 2019. Il 21% ha confermato che spenderà oltre 500€ per questo attesissimo evento.
I dati raccolti rivelano come il fenomeno Black Friday sia in continua crescita, tanto che dalle 2.240.000 ricerche effettuate dagli Italiani nel 2016, abbiano raggiunto nei due anni successivi rispettivamente quota 2.740.000 e 3.550.000.
Le previsioni per il 2019 indicano nel 20% la crescita attesa. Se così fosse si parlerebbe di 4.300.000 di italiani potenzialmente disposti ad operare acquisti nelle 24 ore del venerdì seguente al Giorno del Ringraziamento americano.
Grazie al sondaggio proposto sulla pagina dedicata al Black Friday di Piucodicisconto .com, che nel 2018 ha contato oltre 1.000.000 di visitatori unici, a cui hanno partecipato oltre 1000 utenti è quindi possibile tracciare a grandi linee quello che sarà il trend per il prossimo Black Friday 2019.
Pensi di acquistare online per la settimana del Black Friday?
Il 91,2% degli intervistati ha risposto SÌ. Inutile negare che il Black Friday è l'evento di punta dello shopping online prima del periodo natalizio. Non di rado, infatti, gli utenti acquistano già i regali di Natale proprio durante questo evento. Interessante anche il fatto che ben l'8,8% ha risposto NO.
Molto probabilmente c'è ancora abbastanza diffidenza in Italia nei confronti dello shopping online, specialmente nell'utilizzo delle carte di credito ormai divenute però uno strumento sempre più indispensabile.
Pensi di pianificare l'acquisto in anticipo rispetto al Black Friday?
Il 74,9% degli intervistati ha risposto SÌ. Un dato che dimostra come l'utente medio interessato agli acquisti online sia comunque un utente preparato e non sprovveduto.
Gli italiani pianificano con cura il proprio acquisto, sapendo già a che prodotto o categoria merceologica sono più interessati. Rimane però una buona fetta di acquirenti (pari al 25,1% degli intervistati) che non sa precisamente cosa vuole comperare e preferisce affidarsi alle offerte del momento.
Pensi che le offerte del Black Friday siano convenienti?
Il 94,1% degli intervistati ha risposto SÌ. Su questo non ci sono dubbi: gli italiani ritengono che le offerte del Black Friday siano davvero vantaggiose. Idea confermata dal fatto che il "venerdì nero" è innegabilmente l'evento shopping più atteso dell'anno
Che budget pensi di riservare per il Black Friday?
Affrontiamo ora l'argomento del sondaggio che più interesserà i commercianti: quanto prevedono di spendere gli italiani durante il Black Friday 2019?
Il 27,5% riserverà fino a 100€ per i propri acquisti, il 26,5% fino a 200€, il 15,9% fino a 300€, l'8,9% fino a 400€ e il 21,1% fino alla ragguardevole cifra di 500€.
Il dato più interessante è senza dubbio la fascia di spesa più alta: 1 intervistato su 5 sostiene che spenderà fino a 500€ per accaparrarsi i prodotti che desidera.
Questo significa che molti italiani riservano di norma ogni anno un budget consistente per sfruttare al massimo le opportunità offerte del Black Friday. Ciò rende questo evento molto importante e da tenere ben in considerazione da tutti gli operatori del settore vendite.
Rekeep SpA: perfezionata l’acquisizione della società polacca Naprzod
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mercoledì 30 ottobre 2019
Instagram rimuoverà i filtri "effetto chirurgia plastica": "Possono aumentare l'insoddisfazione, ma il vero problema non sono i social"
I social stanno rivoluzionando il rapporto medico/paziente: i pazienti possono confrontarsi con chi ha gli stessi problemi e informarsi; i medici possono divulgare informazioni, ma resta fondamentale riconoscere chi ha le qualifiche per farlo, soprattutto in un settore come quello di medicina e chirurgia estetica.
Di seguito il commento del professor Raffaele Rauso, vicepresidente della Federazione Italiana Medici Estetici (FIME) e docente all'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli".
Instagram rimuoverà i filtri "effetto chirurgia plastica": "Possono aumentare l'insoddisfazione, ma il vero problema non sono i social"
Il professor Raffaele Rauso, chirurgo plastico vice presidente della Federazione Italiana Medici Estetici, commenta: "Se utilizzati con buonsenso, i social sono un mezzo per reperire informazioni sugli specialisti o trovare soluzioni ai propri problemi. Importante verificare le qualifiche di chi si propone come esperto"
Niente più filtri fotografici che simulano l'esito di un intervento di chirurgia plastica: lo ha comunicato la società che realizza questo tipo di effetti per Instagram, la Spark AR Creators. Una decisione motivata dal fatto che i filtri che modificano i tratti del volto possono avere effetti negativi sulla percezione di sé.
"Sono in aumento, negli ultimi anni, le pubblicazioni medico scientifiche che indagano l'effetto dei social network sulle persone: un fenomeno nuovo, con un impatto ampio e ancora non del tutto esplorato. Le conseguenze non interessano solo i chirurghi plastici, ma anche dermatologi, dentisti, nutrizionisti e anche urologi" dice il chirurgo plastico Raffaele Rauso, vice presidente della FIME (Federazione Italiana Medici Estetici) e docente all'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli".
Uno studio australiano di quest'anno pubblicato, su Body Image, sembra confermare che le foto di visi ritoccate abbiano un effetto negativo su chi le guarda, al contrario di quelle non modificate dai filtri. Non solo: uno studio statunitense del settembre 2019 ha rilevato che i social media influenzano la decisione di sottoporsi all'intervento di aumento del seno.
"I social stanno avendo conseguenze sempre più rilevanti su diversi aspetti della vita quotidiana, inclusi quelli estetici – commenta il professor Rauso -. Uno dei rischi è che le persone, soprattutto giovani, possano sopravvalutare i propri difetti guardando immagini di visi e corpi perfetti e ritoccati con i filtri. D'altra parte i social possono anche spingere le persone a migliorarsi o a correggere parti di sé che non piacciono, consentendo ai pazienti di informarsi e di avere un ruolo attivo nelle scelte. Uno studio di qualche settimana fa pubblicato sull'Internal Medicine Journal dimostra come i social stiano rivoluzionando l'approccio alla medicina: oggi con pochi click i pazienti possono avere accesso a ogni tipo informazioni e possono condividere difficoltà ed esperienze con persone che hanno lo stesso problema. Sempre più importante in questo scenario è identificare i professionisti validi, verificandone le qualifiche. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Aesthetic Surgery Journal aveva rilevato che, negli Stati Uniti e in Canada solo il 17.8% dei post di Instagram sulla chirurgia plastica è riconducibile a professionisti certificati, per il resto abbondano medici senza preparazioni specifiche. Il problema vero non sono tanto i social network, che di fatto sono un mezzo di promozione, quanto accertarsi che chi si propone per certi interventi abbia una preparazione adeguata: "I social sono un modo conveniente, pratico e veloce per conoscere il modo in cui lavorano i chirurghi e le procedure che eseguono – afferma Rauso-. La maggioranza dei pazienti prima di entrare in studio, ha già acquisito informazioni sui siti e social: l'importante è cercare le notizie giuste, controllando titoli e qualifiche, senza fidarsi di qualche bella immagine. Quello che sembra troppo bello per essere vero, molto spesso non lo è".
Come può un paziente verificare i titoli di un medico ed il suo percorso formativo? "Basta controllare sul portale della FNOMCeO, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, dove sono riportati i titoli che i medici hanno conseguito nel loro iter formativo. E poi fate domande ai medici senza timore: se vi siete rivolti a un professionista serio, non avrà alcun problema a rispondere" conclude Rauso.
Professor Raffaele Rauso - Il chirurgo plastico Raffaele Rauso, particolarmente noto nel campo della chirurgia e medicina estetica del volto e del seno, è attualmente professore aggregato in Chirurgia Maxillo-Facciale all'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" in Napoli. Si è laureato in Medicina e Chirurgia alla Seconda Università degli Studi di Napoli con 110/110 con lode e plauso al curriculum a soli 24 anni. Nella stessa università ha poi conseguito, con il massimo dei voti, la specializzazione in Chirurgia Maxillo-Facciale. Durante il quinquennio ha effettuato attività formative in Italia e all'estero, in particolar modo ha perfezionato le conoscenze e la pratica chirurgica con due fellowship: una all'Università di Basilea (Svizzera) e un'altra al GSR Facial Plastic Surgery Institute (l'Istituto di Chirurgia Plastica Facciale che nel 2008 ha eseguito il maggior numero di interventi in campo cranio-facciale al mondo) in Hyderabad (India). Terminata la specializzazione, e dopo aver acquisito notevoli competenze nella chirurgia del volto, ha proseguito gli studi, conseguendo un Master di II livello in Chirurgia Estetica all'Università degli Studi di Milano, un ulteriore Master di II livello in Chirurgia Ricostruttiva della Mammella all'Università degli Studi "La Sapienza" in Roma, un diploma post-lauream in "Tecniche microchirurgiche" al Polo di Biotecnologie dell'Ospedale Cardarelli in Napoli e un Dottorato di Ricerca in Chirurgia Plastica, Anatomia e Dermatologia all'Università degli Studi "La Sapienza" in Roma. In questi anni ha raggiunto un'elevata competenza nei trattamenti chirurgici plastico-estetici specialmente del volto, della mammella e del corpo. Dal 2011 al 2017, il Professor Rauso è stato docente al CLOPD dell'Università degli Studi di Foggia insegnando la chirurgia malformativa cranio-facciale agli studenti del V anno. Dal 2008, è chirurgo plastico volontario per associazioni di volontariato che si occupano di operare bambini affetti da deformità del volto ed esiti di ustione in paesi in via di sviluppo. Tra le diverse nazioni ove ha prestato la sua opera si annoverano: Etiopia, Senegal, Gabon, Uganda, Giordania, Paraguay, Brasile, etc. Da sempre coinvolto nella ricerca scientifica, è autore di numerosi articoli presenti su pubmed .com (la biblioteca informatica medica più importante al mondo) e di capitoli su opere chirurgiche nell'ambito della Chirurgia Plastica Estetica, della Medicina Estetica e della Chirurgia Cranio Facciale. Relatore ai più importanti congressi Europei del settore è anche socio delle più importanti società scientifiche nel campo plastico estetico e maxillo-facciale come: EAFPS (European Academy of Facial Plastic Surgery), EACMFS (European Association for Cranio Maxillo Facial Surgery), AICPE (Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica), SICPRE (Società Italiana Chirurgia Plastica Estetica), etc.
Con le nuove funzionalità di Hedvig, Commvault unifica storage multi-cloud e data management
Con le nuove funzionalità di Hedvig
Commvault unifica storage multi-cloud e data management
Milano, 30 ottobre 2019 - Commvault (NASDAQ: CVLT), azienda leader nel software per la gestione dei dati in ambienti cloud e on premise, ha annunciato le nuove funzionalità delle proprie soluzioni Hedvig di storage software-defined. Si tratta di miglioramenti che aumentano il valore dell'offerta Hedvig e dimostrano come la società, nominata di recente "Hot Startup to Watch" nello Startup50's Big50-2019 Startup Report, permetterà a Commvault di realizzare l'unione tra storage e data management.
"Le nuove capacità combinano molte delle più recentitecnologie in ambito storage, container e cloud, permettendo alle aziende di automatizzare i processi di gestione manuale dell'infrastruttura e di semplificare i propri ambienti multi-cloud," sottolinea Avinash Lakshman, Chief Storage Strategistdi Commvault. "Queste funzionalità incrementano il valore offerto alle aziende e dimostrano come l'integrazione di queste tecnologie nel portfolio di soluzioni Commvault fornirà lostandard per l'industria in un mondo multi-cloud."
Le innovazioni in tema di software-defined storage consentiranno alle aziende di automatizzare e semplificare la gestione, ridurre i costi storage e accelerare il time to value. Tra queste:
Le tecnologie Hedvig saranno integrate nel portfolio di soluzioni di protezione dei dati di Commvault, in modo tale da potenziare le capacità di automatizzazione del data management e del provisioning storage ed ampliare il supporto per applicazioni basate su container e microservices. Tutto questo supporterà Commvault nella propria strategia di riduzione della frammentazione dei dati multi-cloud e della complessità, unificando lo storage e il data management.
Commvault
Commvault è leader riconosciuto in tema di data backup and recovery. La piattaforma convergente Commvault per il data management ridefinisce il significato di backup per l'azienda che guarda avanti, tramite soluzioni in grado di proteggere, gestire e utilizzare l'asset più importante – i dati. Il software, le soluzioni e i servizi Commvault sono disponibili direttamente dall'azienda e tramite un ecosistema globale di partner consolidati.
Commvault impiega oltre 2.500 professionisti specializzati in grado di coprire il mercato globale, è quotata in borsa presso il NASDAQ (CVLT) e ha la sua sede centrale a Tinton Falls, negli Stati Uniti.
Al Gruppo Ebano il Rating di Legalità Due Stelle Più dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Il Rating di Legalità è lo strumento promosso dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che premia le imprese legali ed etiche, mediante una serie di benefici nei rapporti con la Pubblica Amministrazione e con le Banche. Il riconoscimento al Gruppo Ebano è particolarmente significativo. Meno del 34% delle imprese cui è stato assegnato il Rating, infatti, ha avuto come valutazione una doppia stella, mentre il punteggio di oltre il 60% si è fermato alla sola stella.
"L'attribuzione del Rating di Legalità da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è un ulteriore elemento di credibilità per Ebano e rappresenta un importante passo di un percorso virtuoso intrapreso da tempo", dichiara Robiglio, che guida una realtà tra le leader in Italia sulla formazione a distanza ed opera anche nell'editoria, nella comunicazione e nel marketing caratterizzando tutta l'offerta per il suo approccio innovativo.
"Il nostro Gruppo è sempre più impegnato verso la sostenibilità in ogni sua declinazione, nonché verso la trasparenza e la correttezza nei confronti dei clienti, dei fornitori, di tutti gli stakeholders."
Circa 18 milioni di fatturato nel 2018 e una crescita negli ultimi 6 anni dell'800%, 8 società controllate, 15 partnership produttive, più di 250 dipendenti e collaboratori, una clientela media annuale che ormai supera le seimila unità per il solo business della formazione a distanza e un piano di crescita per linee interne ed esterne con investimenti nel solo 2018 di 700 mila euro. Sono questi alcuni dei numeri che sottolineano la costante crescita del Gruppo Ebano negli ultimi anni.
Tra i punti di forza del Gruppo Ebano c'è la controllata Cef Publishing, realtà che opera nella progettazione, realizzazione ed erogazione di corsi professionali attraverso modalità Fad (formazione a distanza) ed e-learning, in ambiti come il socio assistenziale, l'animal care, il food, l'estetica e il benessere.
L'azienda è stata premiata da Deloitte a maggio a Milano nella sede di Borsa Italiana con il Premio "Deloitte Best Managed Companies" (BMC): il riconoscimento rivolto alle aziende che si sono distinte per strategia, competenze, impegno verso le persone e performance realizzato da Deloitte in collaborazione con ALTIS Università Cattolica, Confindustria e ELITE, il progetto del London Stock Exchange Group che supporta lo sviluppo e la crescita delle imprese ad alto potenziale.
Il Gruppo Ebano tramite Cef Publishing è anche in Elite, il programma internazionale nato in Borsa Italiana nel 2012 in collaborazione con Confindustria e dedicato alle aziende più ambiziose, con un modello di business solido ed una chiara strategia di crescita ed è un'azienda fortemente impegnata nel sociale e nella sostenibilità. La politica aziendale del Gruppo Ebano, volta a perseguire alti standard in terminidi sostenibilità e impatto sociale, ha permesso, attraverso la partecipata Cef Publishing, di ottenere la Certificazione b Corp®, rilasciata dalla B Corporation, l'ente non-profit americano.
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Meno 1 ad Halloween: lo psicologo spiega il successo del momento horror più atteso tra i bambini
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Grande successo per il il contest di Old Wild West legato a X Factor
TAVAGNACCO (UD), 30 OTTOBRE 2019 – Grande successo per il divertente contest di Old Wild West legato a X Factor, il celebre talent show prodotto da Fremantle per Sky e giunto ormai alla tredicesima edizione.
Attivo da poco più di un mese, il grande concorso on line promosso dalla burger&steak house numero uno d'Italia ha visto la partecipazione di più di mille persone.
Il perché su Instagram impazzi l'hashtag #XFMENU è semplice: i premi sono davvero eccezionali. Infatti, ogni settimana il seguitissimo concorso mette in palio una serata speciale da vivere con un amico: cena esclusiva all'Old Wild West con i concorrenti di X Factor 2019, accesso alla finale live del programma e, infine, una notte in albergo.
E non è tutto: fino al 21 novembre, termine del concorso, ogni settimana verranno messe in palio altre due coppie di biglietti per la finale del 12 dicembre che spetteranno a due fortunati vincitori.
Premi davvero ghiotti considerando che i biglietti non sono in vendita.
Partecipare è facilissimo e c'è tempo ancora fino al 21 novembre per tentare la fortuna: basta condividere sul proprio profilo Instagram una foto scattata in uno dei 200 ristoranti Old Wild West d'Italia, aggiungere la didascalia "Partecipo #XFMENU @oldwildwest" e incrociare le dita.
Ma la partecipazione al concorso non è l'unico motivo per recarsi all'Old Wild West più vicino, infatti, fino al 12 dicembre il famoso saloon propone lo speciale XF MENU in edizione limitata: quattro inedite ricette e un delizioso dessert ispirati alle categorie di X Factor in gara.
E il giovedì sera, grazie a Old Wild West, stare davanti alla tv per la puntata di X Factor è anche conveniente. Infatti, su tutte le ordinazioni per asporto eseguite su www.oldwildwest.comutilizzando il codice SCONTOX10, si può approfittare dell'eccezionale ribasso del 10% per gustare anche a casa i grandi classi di Old Wild West, come gli appetitosi hamburger di Black Angus irlandese, le saporite specialità tex-mex, o per di provare i nuovi piatti di XF MENU, deliziosi, stuzzicanti e in edizione limitata.
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I numeri di Cigierre
N°1 in Italia nella ristorazione servita
20 anni di esperienza
oltre 350 ristoranti in Italia, Francia, Svizzera, Belgio, Gran Bretagna e Spagna
oltre 25.000.000 coperti serviti nel 2018
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Chi è Cigierre
Nata a Udine nel 1995, Cigierre - Compagnia Generale Ristorazione SpA – è il gruppo numero uno in Italia nel settore della ristorazione servita e il più importante per presenza nelle food court dei centri commerciali e nei cinema multisala.
Oltre alla capillare presenza in Italia, Cigierre è presente con i suoi ristoranti anche in Francia, Svizzera, Belgio, Gran Bretagna e Spagna.
Con i suoi oltre 350 ristoranti a gestione diretta e in franchising e più di 25 milioni di coperti serviti, nel 2018 ha raggiunto e superato la soglia dei 480 milioni di fatturato.
Cigierre propone un modello di ristorazione innovativo, i cui punti di forza sono l'altissima qualità delle materie prime utilizzate e l'originalità dei format di cui è creatrice, come Old Wild West, la Burger&Steak House più grande d'Italia, amata per le ambientazioni da saloon del far west, oppure Wienerhaus, la catena di birrerie con cucina in cui assaporare la famosa wienerschnitzel o altre gustose specialità della tradizione mitteleuropea.
Fanno parte del gruppo anche Shi's, acquisito nel 2015 e ispirato alla cucina giapponese, Pizzikotto, catena di pizzerie acquisita nel 2016, America Graffiti, i diner tipici dell'America degli anni Cinquanta entrati a far parte del gruppo nel 2017, e infine Temakinho, catena nippo-brasiliana ultima arrivata nel 2018.
Il gruppo Cigierre, inoltre, è in forte espansione all'estero: a luglio 2018 ha acquisito nove ristoranti della catena francese El Rancho con l'obiettivo di riconvertirli in Old Wild West entro la fine del 2019.
Per offrire ai propri clienti un'esperienza di consumo sempre memorabile all'interno dei propri ristoranti, Cigierre è alla costante ricerca di sistemi innovativi che migliorino l'efficienza del servizio.
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