Da un sondaggio condotto dal settimanale l’Espresso su 30 esperti finanziari ed economisti, Terna, guidata da Flavio Cattaneo, risulta tra i cinque titoli quotati alla Borsa di Milano su cui gli analisti consigliano di investire nel 2013.
“Nel
2013 bisogna tornare all'investimento in azioni”: è questo il consiglio
su cui convergono gli analisti interpellati dal sondaggio pubblicato su
l’Espresso. E Terna, guidata da
Flavio Cattaneo
- insieme a Generali, Intesa-Sanpaolo, Snam ed Enel - è fra i cinque
titoli quotati alla Borsa di Milano su cui gli esperti consigliano di
puntare nel 2013.
“La vera ripresa delle economie occidentali –
prosegue – non è alle porte ma i risparmiatori non devono avere paura
delle azioni. Anzi, nel 2013, le Borse potrebbero regalare parecchie
soddisfazioni”.
Infatti, secondo diversi degli analisti contattati
dal settimanale, in tempi di recessione i titoli azionari possono
reggere meglio dei bond contro l'inflazione. Ritengono inoltre che
l’indice di Piazza Affari possa crescere di un 20-25 per cento e
raccomandano di “privilegiare azioni di società con una consolidata
politica di pagamento di generosi dividendi, orientate all'export e
molto attive nei Paesi emergenti”.
Anche l’esperto di livello
internazionale come Jim O'Neill, economista, presidente di Goldman Sachs
Asset Management, considera Piazza Affari come uno dei mercati più
interessanti del 2013 insieme a Cina, Russia e Brasile: “«L'economia
italiana nasconde il proprio potenziale nel sentimento negativo che la
circonda dall'inizio della crisi dei debiti sovrani», sostiene O'Neill.
Ora, sperò, secondo i suoi indicatori, ha toccato il fondo, è pronta a
ripartire e molti investitori globali torneranno a guardare con favore
all'Italia”.
Anche Merrill Lynch Wealth Management ritiene poco
probabile che l'Italia avrà bisogno dell'intervento di salvataggio
europeo mentre Jp Morgan Private Bank, in uno studio pubblicato pochi
giorni fa, ritiene che la situazione in Italia stia migliorando e che
“«le misure di austerità dovrebbero attenuarsi nel corso del prossimo
anno, che sarà caratterizzato da emissioni a tassi più bassi. Infine,
l'impegno preso dalla Banca centrale europea di Mario Draghi a fare
tutto il necessario ha ridotto i rischi di contagio». Naturalmente, dal
portafoglio del bravo risparmiatore non possono certo sparire le
obbligazioni”.
“Angelo Drusiani di Banca Albertini Syz – prosegue
l’articolo - caldeggia Btp con una vita sopra i 5 anni, per una quota
non superiore a un quarto del proprio patrimonio. Pollice verso, per
contro, ai pur sicurissimi Bund di Berlino: i titoli di Stato tedeschi,
infatti, rendono talmente poco da non compensare talvolta neppure i
costi necessari a comprarli a detenerli, ne tantomeno sono in grado di
difendere il capitale dall'erosione praticata dall'inflazione. I più
aggressivi possono andare anche sui corporate bond, le obbligazioni
emesse dalle società private. Piacciono soprattutto gli italiani. E
nelle ultime settimane quelli lanciati da società come Generali e
Telecom, ma anche da aziende non quotate come Rottapharm, si sono
rapidamente rivalutati. Un'altra arma destinata ai risparmiatori
sofisticati è quello degli Etf, gli Exchange traded fund, fondi che
replicano l'andamento di indici, panieri, azioni”. Ma “non tutti gli Etf
sono "rialzisti". Sono strumenti neutri, con cui si può cavalcare una
tendenza sia all'insù che all'ingiù”.
FONTE:
Terna