L'impianto, realizzato con pompe di calore ad acqua di falda, ha ottenuto la certificazione LEED Silver e consente il risparmio di 256 tonnellate all'anno di CO2
Il progetto
Il progetto nasce verso la fine del 2008: la società Finaval Spa,che segue le attività immobiliari del Gruppo Feltrinelli, ha previsto nella zona Porta Volta di Milano la realizzazione di un edificio ad uso terziario affidando lo sviluppo del conceptarchitettonico allo studio Herzog & De Meuron di Basilea con supporto da parte della società SD Partners di Milano per lo sviluppo esecutivo.
Ne è nato un edificio costituito fondamentalmente da cemento armato e vetro con una forte connotazione e personalità dal punto di vista architettonico.
La società di ingegneria Polistudio si è invece occupata della progettazione della parte impiantistica, sia per quanto riguarda gli impianti meccanici che per quanto riguarda gli impianti elettrici e quelli speciali.
L'edificio consta di due corpi, uniti tra loro nei due livelli interrati, che occupano rispettivamente ¼ e ¾ del volume totale. La superficie dei due piani interrati è di circa 8.700 mq mentre i piani fuori terra sviluppano complessivamente circa 13.000 mq.
Del volume fuori terra la parte più piccola sarà destinata alla sede della Fondazione Feltrinelli, centro di studi e ricercaistituito a Milano nel 1949 da Giangiacomo Feltrinelli: a piano terra saranno realizzati una nuova libreria del gruppo editoriale con e un bar all'interno aperti al pubblico, al primo piano ci sarà una sala polifunzionale, due piani saranno riservati agli uffici e all'ultimo livello sarà realizzata la sala lettura per la consultazione. Gli archivi saranno custoditi invece nei due livelli sotterranei.
Per
approfondire l'analisi del progetto e l'impiego delle tecnologie più
innovative utilizzate in questo contesto, abbiamo intervistato l'ing. Franco Casalboni, uno dei soci fondatori della società di ingegneria Polistudio e responsabile del settore impianti meccanici.
Quali elementi caratterizzano il progetto?
Al momento dell'impostazione del progetto, nel 2008, abbiamo dovuto considerare le normative sul contenimento del consumo energetico ed è stato necessario confrontarci, anche nei mesi successivi, con l'aggiornamento delle normative a livelloregionale.
È chiaro che in una costruzione in cui il vetro "è protagonista" e il resto è in cemento armato, il tema della prestazione energetica dell'edificio è stato impegnativo.
Abbiamo affrontato una bella sfida a causa di questi presupposti architettonici e di una serie di vincoli che hanno limitato la scelta delle tipologie impiantistiche da adottare.
Tutti questi obblighi, uniti al fatto che a Milano c'è abbondanza di acqua nel sottosuolo, ci hanno portato a scegliere le pompe di calore chelavorano con l'acqua di falda e sono in grado di garantirerendimenti molto elevati ma soprattutto costanti tutto l'anno, in quanto la temperatura di acqua di falda ha un'escursione annuale di 1° o 2° C.
Come avete progettato l'impianto?
Questo fabbricato si sviluppa lungo l'asse Est/Ovest, ha fronti molto estesi a Nord e a Sud e, durante la stessa giornata, si può verificare la necessità di riscaldare in una zona e di climatizzare nell'altra.
Abbiamo pertanto studiato un sistema estremamente versatile e flessibile in grado di garantire simultaneamente le due prestazioni (raffreddamento e riscaldamento) in parti diverse dell'edificio, con molta rapidità.
L'impianto è stato pertanto progettato a 4 tubi con pompe di calore che possonoprodurre, anche contemporaneamente, acqua calda per il riscaldamento e acqua fredda per il condizionamento.
La centrale di produzione dei fluidi è stata realizzata con pompe di calore multifunzione condensate ad acqua.
Per sopperire ai picchi di carico estivi abbiamo inserito un refrigeratore di liquidi condensato ad acqua con tecnologia multi scroll e una pompa di calore per la produzione dell'acqua calda sanitaria alimentata dall'anello delle unità di trattamento aria.
Uno dei vincoli posti dai progettisti era quello di avere il cemento armato a vista, per questo motivo in tutti i piani non è stato inserito il controsoffitto: quando abbiamo dovuto sceglierei terminali ambiente, ci è sembrato opportuno ricorrere a dei ventilconvettori incassati nel pavimento galleggiante, selezionando una tipologia di prodotto particolarmente adatta ad essere installata sotto ad ampie superfici vetrate.
Per avere una ulteriore conferma della scelta progettuale, in accordo con i costruttori, abbiamo sviluppato un mockup in Germania presso i fabbricanti degli apparecchi scelti, dove è stata ricostruita in scala 1:1 la parte di edificio con le facciate inclinate per verificare che, anche i moti dell'aria prodotti dai ventilconvettori, fossero compatibili con il comfort e il benessere degli occupanti.
Per quale motivo avete scelto le pompe di calore Clivet?
La scelta delle pompe di calore, da far lavorare con l'acqua di falda, installate nella centrale frigorifera è ricaduta subito su Clivet.
Nel tempo abbiamo potuto verificare la qualità dellemacchine prodotte da Clivet che offrono prestazioni assolutamente coerenti con quelle dichiarate, è inoltre disponibile un affidabile centro di assistenza che assicura il pronto intervento anche una volta terminata l'opera.
Quali accorgimenti avete adottato per garantire il massimo livello di comfort?
Ovviamente data l'elevata componente della superficie finestrata esterna, pari a 10.598 mq, uno
dei problemi più importanti da affrontare è stato quello della
radiazione solare: su tutto il fronte Sud sono state installate delle
tende esterne che vanno a schermare e a proteggere, dalla radiazione
solare, le superfici vetrate.
In
questo modo si ottiene una considerevole riduzione dei carichi
frigoriferi e della spesa energetica per mantenere ottimale il livello
di vivibilità dell'ambiente.
A seguito della vastità e della complessità di questarealizzazione, abbiamo inserito un sistema di supervisione che gestisce tutti gli impianti dell'edificio.
Quali collaudi avete eseguito per verificare l'efficienza dell'impianto?
Le macchine sono state avviate nel giugno del 2016 e sono state testate sia in caldo che in freddo.
Durante tutto il mese di agosto si sono svolti i collaudi dell'impianto ad edificio vuoto,andando a verificare la rispondenza delle macchine poste nellacentrale e dei terminali inseriti negli ambienti rispetto a quelle che erano le aspettative del progetto.
Abbiamo installato inoltre dei Data Logger che hanno registrato l'evolversi delle condizioni all'interno dell'edificio, nelle varie ore del giorno,simulando anche una programmazione oraria di quello che potrebbe essere un "profilo tipo" di occupazione dell'edificio per verificare come si comporta il sistema quando c'è lo spegnimento dell'impianto (ad es. il sabato e la domenica), al variare delle condizioni climatiche esterne.
L'edificio ha una classe energetica B ed ha ottenuto anche la certificazione LEED Silver.
Polistudio è una società di ingegneria con sede operativa a Riccione (RN) che da diversi anni opera in tutta Italia ma anche all'estero e copre le diverse discipline legate al mondo dell'edilizia (architettura, progettazione strutturale, progettazione impiantistica, sicurezza, protezione incendi).
Polistudio possiede tutte le competenze per seguire un lavoro dalla progettazione fino alla realizzazione ed al collaudo. La struttura comprende 55/60 persone ma sono attive anche delle collaborazioni esterne.
In prevalenza Polistudio ha operato in ambito pubblico (ospedali, edilizia scolastica, residenziale) ma anche nel settore industriale e nel terziario, alberghi e residenze universitarie. All'estero sono stati seguiti numerosi progetti in Romania, Bahrain, Libia (prima che scoppiasse la rivoluzione) e Kurdistan iracheno.
SPINSAVER è
l'unità monoblocco ad alta efficienza per gli impianti centralizzati
del tipo 'a quattro tubi' di complessi direzionali, residenziali,
hotels, ospedali e strutture industriali di grandi dimensioni caratterizzati dalla richiesta simultanea di riscaldamento e raffreddamento.
Impiega acqua di falda, pozzo, fiume, lago o mare come sorgente ed è in grado di produrre energia termica e frigorifera in modo contemporaneo ed indipendente.
Fornendo
potenza frigorifera alle aree dell'edificio che la richiedono,
SPINSAVER ne assorbe infatti il carico termico e lo recupera
trasferendolo alle aree che nello stesso momento necessitano di
riscaldamento, e viceversa. SPINSAVER è dunque in grado di soddisfare le opposte esigenze in qualunque proporzione.
Quando il carico termico ed il carico frigorifero sono equivalenti, il recupero è totale senza l'utilizzo della sorgente.
Quando è prevalente il carico frigorifero, l'eccesso di energia viene smaltito sulla sorgente acqua.
Quando
è prevalente il carico termico, l'energia necessaria viene prelevata
dalla sorgente acqua (fonte rinnovabile secondo la direttiva RES).
Per aumentare ulteriormente l'efficienza stagionale, SPINSAVER adotta la tecnologia SPINchiller ovvero
l'impiego di più compressori scorll di diversa potenza sullo stesso
circuito frigorifero, garantendo la massima efficienza ai carichi
parziali.
Il risparmio complessivo di energia primaria può così arrivare anche al 50%.
La potenza frigorifera della serie SPINSAVER va da 170 a 500 kW, quella termica da 220 a 650 kW.
ELFOEnergy Ground Medium2 è la centrale termofrigorifera con tecnologia modulare SCROLL (disponibile nelle versioni chiller, pompa di calore e pompa di calore multifunzione, con sorgente acqua di falda, di pozzo, di fiume, o geotermia) in unità da 30 a 360 kW, per la generazione del caldo e del freddo e la produzione di acqua calda sanitaria ad alta efficienza, negli edifici plurifamiliari e commerciali.
ELFOEnergy Ground Medium2 è ideale per impianti a due tubi, di tipo reversibile e non, e per impianti a quattro tubi, dove sia richiesta la produzione contemporanea di caldo e freddo.
Può essere abbinata a unità
terminali, pannelli radianti, radiatori ed impianti misti, tutti con
possibilità di gestione attiva e prioritaria di acqua calda sanitaria.
ELFOEnergy Ground Medium2 si distingue per alcune specifiche particolarità che, basandosi sui principi dell'ecosostenibilità
e dell'efficienza, caratteristici del DNA Clivet, hanno come obiettivo
il comfort dei singoli utenti e il risparmio energetico.
Elevata efficienza stagionale
L'abbinamento di compressori modulari scroll di taglie diverse consente di ottenere più gradini di regolazione, per fornire sempre solo l'energia effettivamente richiesta dall'impianto, riducendo i consumi soprattutto nelle situazioni di parzializzazione del carico che rappresentano il maggior tempo di funzionamento.
Modularità e decentralizzazione
La modularità del sistema favorisce la decentralizzazione impiantistica in quanto l'energia viene prodotta solo dove e quando serve, aumentando l'efficienza generale del sistema e la sua affidabilità.
Centrale pre-assemblata
Per
semplificare l'installazione e ridurre gli ingombri del 70%, rispetto
alle soluzioni tradizionali, tutti i principali componenti idraulici
lato utilizzo e lato sorgente, quali valvole e pompe, sono già forniti a bordo unità.
Gestione di più unità in cascata
La
costruzione modulare compatta permette di affiancare più unità in spazi
molto ridotti, realizzando centrali di elevata potenza. Il sistema di
controllo può coordinare fino a 7 unità, ottimizzando la gestione
automatica del funzionamento con la massima efficienza.
ERP 2017-Ready!
ELFOEnergy Ground Medium2 rispetta
i requisiti di efficienza energetica stagionale per la progettazione
ecocompatibile, previsti dalla direttiva ERP 2015 (Energy related
Products) ed è già conforme ai parametri più stringenti dell'ERP 2017.
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