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sabato 31 gennaio 2015
RIOLO TERME (RA): SERATA 'CICLISMO' IN SALSA ROMAGNOLA
QUIRINALE: COLDIRETTI, CON MATTARELLA EQUILIBRIO PER NUOVA CRESCITA
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MATTARELLA – Anief plaude al nuovo Capo dello Stato: sarà un buon presidente, il garante delle nuove generazio
Il nuovo Capo dello Stato è stato giudice relatore nell'udienza pubblica del marzo 2013 con cui la Corte Costituzionale ha rinviato alla Corte di Giustizia europea la questione sulla compatibilità della normativa italiana rispetto alla direttiva comunitaria in tema di reiterazione dei contratti a termine e assenza di risarcimento del danno sul precariato scolastico: questione poi risoltasi lo scorso 26 novembre con la sentenza storica dei giudici di Lussemburgo proprio a favore dei precari. E da Ministro dell'Istruzione, nel 1990, fu tra i promotori della riforma degli ordinamenti della scuola elementare che, tra le innovazioni, introdusse il modulo dei tre maestri su due classi (Legge n. 148/1990), superando la figura del docente unico
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): sono buoni auspici. Mattarella, uomo di legge e di alta cultura accademica, da sempre vicino all'istruzione dei giovani, porterà un'azione di rigoroso rispetto della Costituzione, della normativa transnazionale e comunitaria. È una scelta felice perché cade a pochi giorni dalla diffusione di una riforma epocale per i giovani e l'intero Paese, attraverso cui bisognerà migliorare l'istruzione, combattere la dispersione scolastica, ridurre i Neet e valorizzare il personale tutto che opera nella scuola.
Anief plaude all'elezione del dodicesimo presidente della Repubblica italiana: Sergio Mattarella è infatti un uomo di legge e di alta cultura accademica, da sempre vicino all'istruzione dei giovani. In particolare, il nuovo Capo dello Stato è stato giudice relatore nell'udienza pubblica del 27 marzo 2013 e redattore dell'Ordinanza n. 207 del 18 luglio 2013, con cui la Corte Costituzionale ha rinviato alla Corte di Giustizia europea la questione sulla compatibilità della normativa italiana rispetto alla direttiva comunitaria in tema di reiterazione dei contratti a termine e assenza di risarcimento del danno sul precariato scolastico. Questione, come è noto, poi decisa, lo scorso 26 novembre, dai giudici di Lussemburgo in senso favorevole ai precari della scuola italiana.
Il giovane sindacato è convinto che già questa posizione presa dalla Consulta, di cui Mattarella faceva parte in qualità di relatore, sul mancato assolvimento, tutto italiano, del diritto alla stabilizzazione del precariato nella scuola come nella PA, possa rappresentare un buon auspicio sull'operato del nuovo presidente della Repubblica. Ma anche andando indietro negli anni, il nuovo Capo dello Stato ha offerto segnali di attenzione a favore della Buona Scuola: dal luglio del 1989 al luglio del 1990 è stato Ministro della Pubblica Istruzione, fino a quando si è dimesso per dissenso su una scelta del governo. Sono di quel periodo la Conferenza nazionale della scuola (gennaio '90) e la riforma degli ordinamenti della scuola elementare che, tra le innovazioni, introdusse il modulo dei tre maestri su due classi (Legge n. 148/1990), superando la figura del docente unico e aprendo a una suddivisione degli ambiti disciplinari fra i vari insegnanti coinvolti attraverso nuovi elementi di condivisione e collegialità per la gestione della classe.
"La fondata speranza è che la scelta fatta oggi dal Parlamento italiano e dai delegati regionali che hanno partecipato all'elezione plebiscitaria di Mattarella – dice Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – si traduca sin da martedì prossimo, quando il nuovo primo inquilino del Quirinale salirà al Colle, in un'azione di rigoroso rispetto della Costituzione, della normativa transnazionale e comunitaria. Oltre che di quei principi di tutela del lavoro, dei lavoratori, della famiglia e di quel sapere di cui la società del futuro non può fare a meno".
"L'elezione di Mattarella giunge tra l'altro in un momento cruciale per l'istruzione italiana - continua il sindacalista - perché cade a pochi giorni dalla diffusione di una riforma epocale per i giovani e l'intero Paese, attraverso cui bisognerà migliorare l'istruzione, combattere la dispersione scolastica, ridurre i Neet e valorizzare il personale tutto che opera nella scuola".
"È fondamentale che tutte le norme che si approveranno per la scuola del futuro – continua Pacifico - si attuino per esclusivo interesse delle nuove generazioni e nel pieno rispetto del diritto. Con il Capo dello Stato a fare da garante di tali principi. Come sindacato, possiamo solo auspicare che un uomo di diritto come Mattarella possa attuare al meglio questo ruolo, sempre nel rispetto della figura plurale che contraddistingue il primo cittadino della Repubblica".
31 gennaio 2015
Con "Dacia Sponsor Day - The Split" il calcio si fa in due per condividere la sua popolarità con gli altri sport
ANTERPRIMA AMARONE, INDAGINE: SU I PREZZI NEGLI SCAFFALI DELLA GDO (+7%) NEL 1° SEMESTRE 2014
ANTERPRIMA AMARONE, INDAGINE: SU I PREZZI NEGLI SCAFFALI DELLA GDO (+7%) NEL 1° SEMESTRE 2014
Germania e Danimarca, Canada e Usa i buyer più importanti
(Verona, 31 gennaio 2015). Cresce il prezzo medio dell'Amarone nella Gdo sui mercati internazionali. Nei primi 6 mesi del 2014, secondo uno studio realizzato sugli scaffali di mezzo mondo dal Dipartimento di Economia aziendale dell'Università di Verona e presentato oggi ad Anteprima Amarone, il prezzo medio del re dei Rossi della Valpolicella è infatti salito del 7% rispetto al 2013, con incrementi significativi sia nei mercati chiave che in quelli emergenti. Nei principali Paesi dell'area Euro (Germania, Francia, Paesi Bassi, Austria, Irlanda, Belgio, Lussemburgo) la performance in valore nella Gdo è stata del +5,9%, mentre nel secondo mercato Ue di destinazione, la Danimarca, la quotazione è salita in doppia cifra (+11,4%) e addirittura del 28,5% in Russia. "C'è sempre più voglia di Amarone all'estero, dove già commercializziamo l'80% del nostro prodotto – ha detto Olga Bussinello, direttore del Consorzio Tutela Vini Valpolicella –, la crescita del prezzo nella Gdo è la dimostrazione che il brand del nostro vino di punta è ai massimi livelli. E lo dimostra anche con il confronto con gli altri grandi vini premium italiani: qui l'Amarone vince con il 15% di valore medio in più". Svizzera a parte – in controtendenza con un -7% - si registrano incrementi significativi in tutti i Paesi monitorati dall'Università di Verona. In Germania – primo buyer al mondo di Amarone – il valore è salito del 2,1 mentre negli Usa, altro grande mercato di sbocco, il rialzo (5,3%) è in linea con quello europeo.
Ad Anteprima Amarone, che vede oggi e domani 64 aziende presentare l'annata a 5 stelle del 2011 davanti a circa 3mila enoappassionati e giornalisti internazionali, focus anche sulla geografia delle esportazioni di uno dei rossi più conosciuti e più venduti al mondo. Secondo un'indagine Inea, buona parte dei volumi è destinato in Europa (66%): di questi, il 75% si concentra tra Germania (28%), Danimarca (19%), Svizzera (17%), Svezia (11%), e Regno Unito (10%), seguito da un tris di Nordeuropei (Finlandia, Paesi Bassi e Norvegia). Nel resto del mondo (34%), la parte del leone la fanno Canada e Usa, rispettivamente con il 43% e 42% della domanda, con la Cina lontana (5%) e gli emergenti Giappone, Brasile (2%), Messico, Honk Kong, Brasile, Taiwan, Australia, Vietnam e Singapore, Tailandia e Indonesia a distribuirsi le nanoquote del vino rosso italiano con maggior valore nel mondo, con 350mln di euro all'anno di valore della produzione.
Anteprima Amarone è un evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini Valpolicella con il sostegno della Banca Popolare di Verona. Il pubblico potrà visitare Anteprima Amarone 2011 (Verona, Palazzo della Gran Guardia) sabato 31 gennaio dalle 16 alle 19 e domenica 1 febbraio dalle 10.00 alle 18.00 (ingresso a pagamento euro 30).
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Redazione del CorrieredelWeb.it
venerdì 30 gennaio 2015
NUOVE NOMINE IN FABER. ZOBOLI È IL NUOVO PRESIDENTE E CEO DELLA BUSINESS UNIT HOODS. REMEDI DIVENTA MANAGING DIRECTOR DI FABER
Pay-back, Tagliare il Fondo sanitario è una vecchia ricetta improduttiva
Il sesso non ha età: per gli ultra-70 il desiderio non si spegne. Lo dice uno studio inglese
Uno studio della Università di Manchester smentisce i luoghi comuni relativi alla vecchiaia e al sesso dimostrando che il sesso non è "over" per gli anziani che hanno superato i 70 anni. Secondo la ricerca, contrariamente a tanti stereotipi che additano le persone della Terza età come soggetti che hanno appeso il fascino e la cura di sé al chiodo, sono sessualmente attivi.
Secondo, oltre metà (54%) degli uomini e quasi un terzo (31%) delle donne over-70 riferiscono di essere sessualmente attivi e un terzo di questi rivela di praticare il sesso abbastanza di frequente, almeno due volte al mese.
Sempre lo studio evidenzia come in età matura si vive una seconda primavera sensoriale, e anche se si hanno meno rapporti sessuali completi, è decisamente più alto il grado di soddisfazione.La ricerca inglese è stata condotta da David Lee e pubblicata sugli Archives of Sexual Behavior, coinvolgendo oltre 7000 anziani.
In genere diminuisce il numero dei rapporti ma aumentano le coccole "sfiziose". Infatti è emerso anche che molti settantenni e ottuagenari sono ancora affezionati al proprio partner, con il 31% dei maschi e il 20% delle femmine che riferiscono di baciarsi e coccolarsi di frequente.
Questo studio dunque, osserva Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", smentise i luoghi comuni relativi alla vecchiaia e al sesso. I più maliziosi però potrebbero pensare che ci sia stato un cambiamento nelle abitudini sessuali degli anziani e che sia stato favorito dalla comune pillola blu, il Viagra. In realtà questo "aiutino" ha semplicemente assecondato desideri sessuali e bisogni senza età. La terza età anagrafica infatti non corrisponde più e forse non ha mai corrisposto ad una decadenza sessuale.
Restauro del Colosseo. Parla Rossella Rea
La direttrice dopo le critiche ai lavori: « È un attacco agli appartenenti alla stessa categoria»
ROMA – Dopo il polverone alzato da alcuni restauratori sui lavori di conservazione del Colosseo, bollati come «disomogenei». Abbiamo voluto fare chiarezza, interpellando Rossella Rea, direttrice dell'antico anfiteatro.
«Dobbiamo chiarire che i lavori - afferma Rea - non sono stati affidati ad una ditta, ma ad un Ati, ovvero ad un'Associazione temporanea d'impresa che si compone di un'impresa, di un'impresa di restauratori e dei progettisti. Non è assolutamente un'impresa edile: i restauratori ci sono e stanno eseguendo i lavori sulle superfici. Quell'attacco è stato un attacco agli appartenenti ad una stessa categoria».
Quale è allora il vero nodo della questione?
LEGGI TUTTO L'ARTICOLO
Il Codacons insiste ancora sul selfie di Totti
SELFIE TOTTI: ANTITRUST APRE PRATICA DOPO ESPOSTO DEL CODACONS
ASSOCIAZIONE DENUNCIAVA PUBBLICITA' OCCULTA DIETRO GESTO DEL CALCIATORE
L'Antitrust ha aperto una pratica sul famoso selfie di Francesco Totti scattato durante l'ultimo derby capitolino. Ne dà notizia il Codacons, che aveva presentato un apposito esposto all'Autorità per la concorrenza in cui si chiedeva di accertare se l'atto del calciatore, che attraverso il gesto del selfie aveva mostrato ad una platea enorme un noto modello di smartphone, potesse configurare la fattispecie di pubblicità occulta.
In una nota l'Antitrust informa che: "Con riferimento alla segnalazione in oggetto, si comunica che la pratica è stata attribuita per competenza alla Direzione Generale per la tutela del consumatore. La Direzione verificherà la rilevanza dei fatti segnalati per i profili di competenza".
Siamo convinti che Totti sia un grande calciatore, un vero campione nel calcio e nella vita – spiega il Codacons – proprio per questo il suo gesto è apparso ancor più grave, perché mostrare in quel modo un marchio commerciale rappresenta una mancanza di rispetto verso il pubblico e verso la sua squadra; anche in assenza di dolo o intenzione il gesto è contro la legge, perché la pubblicità occulta è vietata indipendentemente da compensi o dolo. Speriamo con questa denuncia di aver sensibilizzato il mondo del calcio, affinché in futuro si presti più attenzione a questi aspetti e si evitino simili forme di pubblicità.
La tecnologia super-channel di Infinera con Telstra su un cavo sottomarino tra Giappone e Corea del Sud
Il test, sui 2.200 chilometri del Segmento F del Reach North Asia Loop (RNAL), ha collaudato l'utilizzo della tecnologia Polarization Multiplexed 8 Quadrature Amplitude Modulation (PM-8QAM), e una gamma di formati avanzati di modulazione FlexCoherent, insieme alle tecnologie di signal processing basate su trasmettitori e ricevitori. Il Segmento F collega Wada in Giappone e Pusan in Corea del Sud.
PM-8QAM è una tecnologia fondamentale per l'ottimizzazione della capacità della fibra ottica, per aumentare la portata del sistema di cavi sottomarini. PM-8QAM è progettata per aumentare la capacità del 50% rispetto alla più comune tecnica di modulazione - PM-QPSK - in una tipica installazione con le stesse condizioni.
Nota Tecnica
PM-8QAM fa parte della famiglia delle modulazioni FlexCoherent supportate dalla piattaforma di rete per il trasporto dei pacchetti ottici Infinera DTN-X, che offre un ottimo compromesso tra capacità della fibra e portata del cavo ottico. Ogni singola scheda Infinera super-channel è progettata per supportare tutta la gamma delle modulazioni FlexCoherent, tra cui PM-BPSK, che offre la massima portata e la minima capacità della fibra, PM-3QAM, PM-QPSK, PM-8QAM e PM-16QAM, che offre la minima portata e la massima capacità della fibra.
About Telstra
Telstra è l'azienda di telecomunicazioni e di servizi di informazione leader in Australia.
About Infinera
Infinera fornisce Intelligent Transport Networks per aiutare i carrier a sfruttare la crescente domanda di servizi cloud-based e connettività data center nell'evoluzione verso l'era del Terabit Era. Grazie alle soluzioni di Infinera, gli operatori di rete possono implementare facilmente reti di trasporto ad alta capacità sia nell'area metropolitana sia a livello globale. Infinera sfrutta l'uso della tecnologia dei semiconduttori per offrire PIC (Photonic Integrated Circuit) per soluzioni verticali di networking ottico. Per maggiori indormazioni: www.infinera.com
"COME L'ORTICA", il primo romanzo sui DSA. Dal 2 febbraio in libreria. Mietta editrice del libro
Giulietto Chiesa a Bisceglie sulla Costituzione
CONAD E MEYER insieme per i BAMBINI
EPM S.r.l., società attiva in servizi ambientali guidata da Luigi Esposito
EPM Servizi, guidata da Luigi Esposito e dai figli Carmine e Raffaele, fornisce attività di pulizia di grandi complessi pubblici e privati e aree industriali; sta inoltre sviluppando un business incentrato sull'esecuzione di opere di pubblica utilità.
Le principali unità di business di EPM Servizi
Da anni EPM S.r.l., guidata da Luigi Esposito, è una società attiva nel settore dei servizi ambientali e ultimamente ha deciso di ampliare i propri business anche nel comparto legato alle energie rinnovabili. L'azienda ha infatti concluso la costruzione di una centrale idroelettrica ed è in corso l'opera di realizzazione di altre cinque, tramite le quali è possibile produrre e commercializzare energia. Con questo ambizioso progetto, l'azienda si impegna nel rafforzare la sua attuale posizione sul mercato di riferimento, nell'ampliare il proprio portafoglio clienti e nel consolidare i rapporti precedentemente stipulati con imprese e persone fisiche. Parallelamente alla business unit denominata "Energy", ne è stata sviluppata una ulteriore dedicata all'esecuzione di opere pubbliche tramite il project financing. Il project financing è un metodo che consiste nel fornire un finanziamento per l'attuazione di opere pubbliche, il quale viene sostenuto dalla gestione dell'opera e dai flussi di cassa che ne derivano.
EPM Servizi: progettazione e gestione di Centri Elaborazione Dati
Luigi Esposito, da sempre, pone grande attenzione ai bisogni del cliente e si è impegnato nella realizzazione di servizi e appositi sistemi in grado di semplificare la gestione aziendale da parte degli imprenditori. Nell'ottica di questo obiettivo, EPM Servizi è in grado di progettare e gestire sofisticati CED - Centri Elaborazione Dati che permettono di governare al meglio appalti, amministrazione e archiviare tutti i documenti societari. Oltre a questo il CED è in grado di coordinare la strumentazione interna di un'azienda e anche la sua infrastruttura IT. In sostanza il CED è uno strumento fondamentale per la gestione corretta di tutte le attività di un'azienda, in grado di unificare tutti i processi amministrativi, contabili e di gestione.Per maggiori informazioni relative alle attività di EPM Servizi, visita il profilo della società su Professionisti e Aziende.
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Prof. Marco Dalla Rosa
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