Dopo la missiva di due mesi inoltrata dal direttivo regionale Fsi -Usae ai vertici regionali dell' assessorato alla salute e della presidenza della Regione Sicilia in merito alla redistribuzione equa dei fondi collegati all'emergenza sanitaria Covid-19 già stanziati in finanziaria a tutto il personale che ha operato nell'ambito della Sanità Siciliana, ancora oggi nessuna risposta da parte degli organi competenti. Secondo quanto affermato dai vertici regionali del sindacato occorre una immediata riapertura della trattativa regionale per favorire la liquidazione dei premi agli operatori sanitari ed una suddivisione equa a tutti i sanitari delle risorse disponibili .
Secondo i responsabili regionali : “Sono trascorsi due mesi dall’invio della nostra richiesta di convocazione per il finanziamento straordinario regionale destinato a specifica indennità di disagio per gli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Covid-19, per la ripartizione delle risorse derivanti dagli art. 1 e 3 del D.L. 18 del 2020 e per la revisione e finanziamento dell’indennità di malattie infettive che deve essere estesa a tutto il personale impegnato nelle attività Covid-19 e pertanto vogliamo far ripartire la trattativa” - affermano Pier Paolo Di Marco, Salvatore Di Natale, Maurizio Cirignotta, Salvatore Ballacchino ,Salvatore Bracchitta, Renzo Spada e Calogero Coniglio componenti della segreteria regionale Fsi-Usae Sicilia.
“E’ arrivato il momento di ringraziare non solo moralmente chi ha rischiato la vita tutti i giorni per difendere la salute dei cittadini siciliani, tutti gli operatori sanitari, teniamo a citarli con rispetto, medici, infermieri, tecnici di radiologia e laboratorio analisi, fisioterapisti, ostetriche, oss, personale del 118, ecc. che si sono spesi senza remore durante la emergenza del Coronavirus, riconoscendo il loro lavoro ,svolto in prima linea nell’emergenza Covid-19, attraverso premi economici. Già le regioni Lombardia, Puglia, Piemonte, Lazio ed Emilia Romagna hanno sottoscritto un accordo con i sindacati ”.
Per il sindacato è doveroso gratificare il lavoro e i sacrifici degli operatori sanitari, con un valido riconoscimento economico, modulato in maniera equa secondo il grado di esposizione al rischio, gli stessi responsabili regionali chiedono anche di trovare una soluzione occupazionale per gli operatori sanitari che hanno dato disponibilità a collaborare con i contratti a tempo determinato fino a fine emergenza.
Infine il comunicato punta il dito sulla parte politica, che oggi deve dare risposte a tutto il personale sanitario impegnato in questa emergenza attraverso una convocazione immediata del tavolo delle trattative