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giovedì 21 novembre 2024

CASTELLABATE - “ PORTAMI CON TE “ IL PROGETTO GREEN PER TUTELARE LE SPIAGGE

CASTELLABATE - “PORTAMI CON TE”: IL PROGETTO GREEN PER LE SPIAGGE


È  il progetto ecologista rivolto alla salvaguardia naturalistica e paesaggistica delle spiagge del Comune di Castellabate . 


Quest’iniziativa, è nata dall’amore per l’ambiente e la collaborazione di diversi ragazzi, vuole suggerire uno stile di vita più virtuoso nei confronti dell’ambiente, incentivando tutti alla raccolta dei rifiuti in plastica rinvenuti anche durante una semplice passeggiata sui litorali , con l’installazione di diversi corner con sacchetti in plastica da riempire con i rifiuti trovati e poi da portare presso un punto di raccolta rifiuti.


L’obiettivo prefissato dal suo ideatore, Alessandro Meola , è quello di poter incrementare la sensibilizzazione di tutti alle tematiche ambientali, nonché quello di salvaguardare e tutelare le bellezze di tutte le spiagge del Comune di “ Benvenuti Al Sud “ grazie all’impegno e alla volontà di ogni singolo cittadino e turista che soprattutto nella stagione più calda affolla i meravigliosi scorci costieri del Cilento . 


“Sono sicuro che questo progetto verrà nuovamente accolto dalla cittadinanza consapevolmente e responsabilmente con lo stesso entusiasmo con cui noi ci impegniamo quotidianamente per salvaguardare e tutelare le bellezze del nostro territorio. Dobbiamo limitare al massimo l’effetto deturpante sul nostro bellissimo litorale dei rifiuti abbandonati, sia in tema di ecologia che di decoro. L’impegno di ognuno di noi farà la differenza”, dichiara il Sindaco Marco Rizzo.


“Questo tipo di iniziativa green oriented, per niente scontata e nata da menti giovani, merita di essere nuovamente promossa, supportata e proposta su tutte le spiagge del nostro Comune. Dobbiamo educare ad essere cittadini consapevoli e amanti della natura e dell’ambiente: solo così avremo più cura delle bellezze che ci circondano e saremo assai più attenti a non deturparle minimamente”, afferma il Consigliere Dalila Russo, delegato al Demanio.


Marco Nicoletti 

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mercoledì 20 novembre 2024

CARLO ACUTIS SANTO . ORA C’È LA DATA

ROMA- Il Giubileo vedrà due nuovi santi dedicati ai millennials e alla GenZ. «L'anno prossimo nella Giornata degli adolescenti canonizzerò il beato Carlo Acutis e nella giornata dei giovani canonizzerò il beato Pier Giorgio Frassati» ha annunciato Papa Francesco stamattina nell'udienza generale. 

Le date dovrebbero coincidere con la giornata del Giubileo degli Adolescenti (27 aprile) per Acutis mentre per Frassati il 3 agosto, in concomitanza con il Giubileo dei Giovani. Due figure simboliche e amate, dalla biografia incredibile. 


domenica 17 novembre 2024

Cop29 ennesimo fallimento a Baku

I grandi della terra si confrontano a Baku dall’11 novembre 2024 al 22 novembre alla Cop29 per cercare di risolvere la problematica collegata al clima che ha determinato dei veri stravolgimenti delle stagioni e fenomeni estremi che nell’ultimo periodo hanno colpito il mondo. I cambiamenti climatici rappresenteranno la nuova sfida che gli stati dovranno affrontare con decisione e in tempi stretti

Molta diffidenza serpeggia tra i negoziatori che si scontrano con le molteplici assenze e con testi messi sui tavoli delle varie delegazioni che non vengono nemmeno aperti. I manifestanti vengono solo messi a tacere e molte le notizie negative che si diffondono che rappresentano l’ennesimo fallimento dopo Dubai.

Le dichiarazioni di alcuni Capi di Stato sono non in linea con il tema della Cop29 vedi la classica dichiarazione “Petrolio e gas sono doni di Dio” come ammesso dal presidente Azero Aliyev, o la dichiarazione della nostra presidente Meloni secondo cui tutte le fonti rinnovabili partendo dalle fossili hanno pari dignità. Sembra che l’orologio della solidarietà verso i cambiamenti climatici si sia spostato verso un accaparramento selvaggio di fonti energetiche di qualsiasi origine.

La terra ed il suo futuro non interessano più a nessuno e quel radicale cambiamento verso le automotive elettrica è fallito. Naturalmente sappiamo anche perché. La recente elezione di Trump in uno dei paesi più grandi ed inquinanti del mondo a reso difficile un trattato globale, viste le nuove politiche americane sull’energia fossile (Petrolio). Ma a questo si aggiunge la difficoltà della Germania a parlare di elettrico visto che tali investimenti hanno distrutto la sua grande industria Automobilistica con migliaia di licenziamenti e chiusure di tante fabbriche.

Molte tematiche sono state accantonate vedi l’Adaptation Committee un organismo istituito nell’ ambito del Cancun Adaptation Framework che si occupa di promuovere un’azione di adattamento ai cambiamenti climatici. La stessa sorte è toccata al Meccanismo di Varsavia che attua un’azione congiunta per le perdite ed i danni subiti dalle nazioni povere della terra in seguito ai cambiamenti climatici. Infine, anche la Technology Mechanism che attua un’azione sulla finanza climatica viene sospesa. Tutto viene rimandato a Boon 2025.

Sono stati discussi i temi del Mitigation Work programme che si basano sulla mitigazione dei cambiamenti climatici con la riduzione dei gas ad effetto serra, ma anche in questo caso non si è arrivato ad oggi ad una base di mediazione. Ma la preoccupazione maggiore è l’attuazione del Global Stocktake già approvato alla Cop28 di Dubai che riguarda la transizione energetica che sembra interessare poco gli stati.

Uno scenario alquanto deludente dietro la Cop29 di Baku, che vede i paesi più poveri del mondo lanciare l’allarme. Questi ricordano all’assemblea che il riscaldamento climatico è in fase critica e quando supererà gli 1,5 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali sarà troppo tardi. Ma il mondo ricco non accetta i cambiamenti climatici perché devono accollarsi l’onere per delle spese per tutti gli altri.

venerdì 15 novembre 2024

VIVI SAN MARCO - “ FESTIVAL DI SAN MARTINO 2024 UN GRANDE SUCCESSO . GRAZIE A TUTTI “

CASTELLABATE -  È il momento di tirare le somme su una edizione storica del Festival Di San Martino appena concluso.  L’evento fiore all’occhiello della associazione Vivi San Marco , che quest’anno è giunta alla sua quinta edizione ha ricevuto una risposta di pubblico aldilà di ogni più rosea previsione.   Questo il comunicato pubblicato sulla pagina ufficiale . 


“ Abbiamo aspettato qualche giorno, ma ora è il momento di esprimere la nostra gratitudine, come facciamo ogni anno, a tutte le persone, istituzioni, professionisti, turisti, sponsor, fotografi e collaboratori, che hanno contribuito alla buona riuscita della 5a edizione del Festival di San Martino.


L’edizione 2024 ha sancito la definitiva consacrazione di una manifestazione ormai attesa non solo nel territorio Cilentano ma in tutta Italia.

L’enorme flusso turistico prodotto da questo evento ha raggiunto e superato tutti i record che la nostra associazione potesse mai immaginare.

Vedere Castellabate (San Marco) inondata da pullman, camper e turisti da ogni parte d’Italia a Novembre, ci riempie di orgoglio e ci stimola a continuare il percorso di crescita e valorizzazione del territorio intrapreso 10 anni fa.

È stata l’edizione dei grandi ospiti e delle belle intuizioni.

La novità del pranzo della domenica, per anni tanto richiesto dai turisti, ha arricchito di presenze e passeggio il nostro Festival.

L’allestimento di un’importante area tavoli accompagnata dal piatto novità e rivelazione dell’evento, ha garantito numerosi posti a sedere e ha smaltito l’enorme traffico che negli anni passati limitava la fluidità del passeggio all’interno del percorso.


Fiore all’occhiello il programma di musica e intrattenimento che quest’anno siamo riusciti a presentare, rivolto a tutte le fasce d’età con le esibizioni di 16 artisti durante i 3 giorni del Festival.

Finaz & Nuto della Bandabardò, Fry Moneti & Irish Spirit dei Modena City Ramblers, Gabriele Esposito, Roberto Colella, I Bevitori Longevi, Giovani Wannabe, Dj Astro, Dj Luca P, Assummasound, Monaghan Duo, Caffè d’autore, Vincenzo Romano, Vandarko, Angelo Cataldo il cantastorie e i fenomeni social del momento Alici come prima e IPork.


Ci teniamo a ringraziare davvero tutti, ma il ringraziamento più grande va sempre agli abitanti del Rione Rocchetta e alla comunità di San Marco per il loro attaccamento e spirito di appartenenza alla nostra associazione. 

Siete il cuore di questa manifestazione !

In particolare vogliamo citare Gianluca Nicoletti, Enzo Durazzo, Gerardo Mondelli, Gerardo Meola, Luca Marino e Domenico Durazzo.

Attori protagonisti che hanno tolto tempo ai loro impegni per dedicarsi al 100% all’organizzazione dell’evento.


È stata un’edizione particolare, segnata nell’ultimo mese da due avvenimenti tristi che hanno scosso la nostra comunità e molte persone coinvolte nell’organizzazione.

Ringraziamo le famiglie e i tanti parenti che hanno capito le nostre motivazioni sempre rivolte al massimo rispetto degli interessati.

Vivi San Marco vuol dire costruire, stare insieme ma soprattutto trasmettere gioia.

Siamo sicuri che dall’alto Graziella e Letizia stiano sorridendo insieme a tutti noi “ 


Marco Nicoletti 

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SCLEROSI MULTIPLA, 36,2% ATTENDE TROPPO PER RISONANZA MAGNETICA


 
 
 
Sclerosi Multipla, 36,2% attende troppo per risonanza magnetica
A Roma discussi i dati del Barometro Aism 2024
 
 
Roma. Più della metà delle persone con sclerosi multipla lamenta una mancanza di coordinamento tra i servizi sociosanitari e che in quattro casi su dieci non è chiaro come questi servizi siano collegati. Ma le criticità non finiscono qui. Il 36,2% dei pazienti attende troppo per una risonanza magnetica, il 24,7% subisce ritardi nelle visite di controllo, il 46,9% è insoddisfatto per l'accesso alla riabilitazione, il 45,2% segnala mancanza di supporto psicologico e il 19,6% ritiene inadeguata l'assistenza domiciliare. È quanto emerge dai dati del Barometro Aism 2024, presentati oggi a Roma presso il Lifestyle Hotel in occasione del convegno organizzato dall'Associazione Italiana Sclerosi Multipla dal titolo 'Programmazione, presa in carico, umanizzazione. Realizzare i PDTA nella rete della SM'.
 
Realizzato con il supporto non condizionante di Roche, l'incontro ha riunito esperti, persone con SM e rappresentanti delle istituzioni e della rete dei servizi che si sono confrontati e hanno discusso delle sfide della gestione della sclerosi multipla e della neuromielite ottica (NMOSD), portando in primo piano soluzioni innovative per una presa in carico sempre più coordinata e incentrata sulla persona. Attraverso i dati del Barometro AISM 2024 e le testimonianze raccolte, l'Associazione Italiana Sclerosi Multipla ha illustrato i risultati del progetto 'Umanizzazione' e dei Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (Pdta), volti a migliorare l'efficacia e l'accessibilità dei servizi per le persone con SM.
 
"I dati del barometro- ha dichiarato il presidente nazionale Aism, Francesco Vacca- confermano l'urgenza di un maggior coordinamento e integrazione tra i servizi per le persone con sclerosi multipla e patologie correlate. Oltre la metà delle persone lamenta difficoltà nell'ottenere risposte tempestive e adeguate ai propri bisogni sanitari e sociali. Per questo AISM ha posto l'obiettivo di realizzare una rete di cura e assistenza che non sia solo efficace, ma anche umana, e dove i cittadini siano parte attiva del percorso assistenziale. Il progetto 'Umanizzazione' e i Pdta rappresentano i pilastri di questa visione''.
 
La sfida dei Centri SM in Italia: eccellenze e criticità. L'indagine su 180 dei 237 Centri Clinici per la SM in Italia ha evidenziato l'importanza dei Centri SM per oltre il 90% dei pazienti, con il 70% che riceve farmaci per modificare il decorso della malattia. Tuttavia, permangono ostacoli significativi: l'80% dei Centri segnala, infatti, carenze di personale, il 60% denuncia debolezze nei servizi sociali e territoriali e il 57% evidenzia difficoltà nella gestione dei dati clinici.
 
Soluzioni concrete: il progetto 'Umanizzazione' e i Pdta Per rispondere a queste sfide, Aism ha avviato il progetto 'Umanizzazione' per costruire percorsi di cura coordinati e incentrati sulla persona.
 
"Dal nostro osservatorio scientifico- ha sottolineato il presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM), Mario Alberto Battaglia- emerge chiaramente come i Pdta aziendali e interaziendali riescano a coinvolgere più professionisti e a garantire un'assistenza interdisciplinare, con impatti positivi per la persona e il sistema sanitario. Attraverso 'Umanizzazione', puntiamo a rendere replicabili le migliori esperienze e garantire percorsi di cura sempre più personalizzati e inclusivi".
 
Dal 2020, il progetto ha coinvolto 16 Pdta aziendali, con un ampliamento progressivo che ha raggiunto oltre 80 Centri Clinici su tutto il territorio nazionale. Dei Pdta si stima ne abbiano beneficiato più di 4.000 pazienti, migliorando significativamente la loro esperienza di cura e l'accesso a percorsi personalizzati.
 
"I Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (Pdta)- ha affermato il Direttore Affari Generali e Relazioni Istituzionali di Aism, Paolo Bandiera- costituiscono uno strumento fondamentale per garantire continuità e integrazione nei percorsi di cura, assistenza, inclusione. Il nostro obiettivo è che ogni Regione e contesto di rete dei servizi del territorio, a partire dal Centro SM di riferimento, adotti modelli organizzativi che rispondano pienamente ai bisogni delle persone con SM, adattandosi alle caratteristiche dei sistemi locali".
 
"Questo progetto- ha aggiunto- sottolinea l'importanza di una co-programmazione e co-progettazione che coinvolga decisori, professionisti e pazienti, per orientare e qualificare priorità e sistemi, e migliorare i servizi attraverso un sistema sempre più centrato sulla persona".
 
Il convegno 'Programmazione, presa in carico, umanizzazione. Realizzare i PDTA nella rete della SM' ha messo in luce come la consolidata collaborazione tra Aism e Roche abbia dato vita a strategie condivise, oggi punto di riferimento per la discussione sui modelli di cura e sui protocolli qualitativi. In questi anni sono stati sviluppati protocolli operativi innovativi che rispondono alle esigenze reali dei pazienti e che possono essere integrati nei Pdta aziendali, migliorando così l'efficacia complessiva dei percorsi di cura. L'esperienza di AISM, con il suo impegno nella costruzione di una rete di supporto tra pazienti, clinici e professionisti, è un valore aggiunto nella progettazione di un sistema sanitario sempre più personalizzato e centrato sulla persona. I modelli proposti possono essere considerati best practices da applicare in altre strutture sanitarie, contribuendo a una maggiore uniformità e qualità nell'assistenza.
 
La co-programmazione tra pazienti, clinici e decisori è fondamentale per costruire percorsi di cura veramente integrati e efficaci, rispondenti ai bisogni di chi vive con la sclerosi multipla. Solo attraverso una visione condivisa e strutturata della presa in carico si potrà garantire una cura di qualità, equa e incentrata sulla persona.
 



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giovedì 14 novembre 2024

CASTELLABATE - DOMENICA 17 NOVEMBRE A SANTA MARIA UNA GIORNATA DEDICATA AL CUORE

SANTA MARIA DI CASTELLABATE - L’appuntamento con il cuore è per domenica 17 Novembre in Piazza Lucia dalle ore 10 alle ore 12 e sarà presente un medico cardiologo per una visita gratuita .  

 La prevenzione delle malattie cardiovascolari rappresenta ancora oggi, anche alla luce delle gravi conseguenze determinate dalla pandemia Covid-19 nei pazienti con patologie cardiovascolari, un obiettivo primario del nostro sistema sanitario e più in generale un’esigenza della nostra società.

Il conseguimento di strategie di prevenzione, di popolazione e individuali, presuppone il contributo sinergico di tutte le componenti del sistema a partire dal coinvolgimento di differenti competenze specialistiche. È infatti solo attraverso un processo di condivisione delle conoscenze e delle professionalità che si possono realizzare programmi che contribuiscano a contenere lo sviluppo delle malattie cardiovascolari nei prossimi decenni, garantendo allo stesso tempo una riduzione del carico di malattie sul Sistema Sanitario Nazionale e un aumento dell’aspettativa e della qualità di vita.


L’iniziativa della “ Associazione Onlus Tommy 125 “ mira ad accrescere la consapevolezza dell’incidenza delle malattie cardiovascolari nelle vite dei singoli e nell’intera comunità e soprattutto a sensibilizzare tutti (cittadini, medici, istituzioni, media) sull’importanza degli interventi di prevenzione basati sia sugli stili di vita sia sulla gestione terapeutica delle cronicità (cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, ictus, ipertensione arteriosa, diabete mellito-Tipo 2, obesità).


Marco Nicoletti 


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domenica 10 novembre 2024

In Campidoglio la nomina dei soci onorari dell'Accademia Romanesca


L’Associazione APS Accademia Romanesca promuove ed invita tutti i suoi iscritti e simpatizzanti a partecipare alla cerimonia di “nomina dei Soci Onorari”. L’evento avrà luogo il giorno 15 Novembre 2024 alle ore 17 a Roma presso la Sala del Carroccio, Palazzo Senatorio - Piazza del Campidoglio. 

venerdì 8 novembre 2024

La pace di Trump e la Guerra dell’UE, una contrapposizione fatale?

Dopo l’elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump si aprono nuovi scenari nella guerra in Europa tra Russia e Ucraina. Una netta contrapposizione tra i fautori europei di una guerra ad oltranza e la fornitura di Armi a Zelensky. Un nuovo concetto paradigmatico che non si baserà più sul fatto che l’Ucraina deve avere una pace giusta ed una guerra ad oltranza senza tempo, ma su una visione dei fatti reali in termini di conquista dei territori da parte Russa con l’accettazione delle due parti in gioco di un valore superiore “La Pace”.

Che sia una pace giusta come afferma Zelensky e tutto da vedere perché le prime avvisaglie del piano di pace di Trump prevedono la cessione del 20% dei territori Ucraini alla Russia e la presenza di una zona demilitarizzata. Come ammette il Wall Street Journal Il piano del nuovo presidente a cui stanno lavorando i consiglieri del tycoon prevede: una zona demilitarizzata di 1300 km lungo l'attuale linea del fronte.

Nessuna presenza militare americana e, soprattutto, l'impegno dell'Ucraina a non entrare nella Nato per almeno 20 anni. La rinuncia all'ingresso nell'Alleanza Atlantica, che Zelensky inserisce tra le priorità del proprio Piano per la vittoria, verrebbe ricompensata con la fornitura di armi americane, Kiev anche se fuori dalla Nato sarà in grado di combattere in caso di nuovo conflitto. Tra le opzioni proposte a Trump dal suo staff ci sarebbe anche il congelamento del conflitto sui territori conquistati, naturalmente una decisione ancora non presa dal nuovo presidente.

La notte del 5 novembre è stata molto difficile per Scholz, Macron e altri leader UE; infatti, il successo di Trump rimane una questione delicata per gli alleati europei degli Stati Uniti. I leader dell'UE hanno convocato, infatti, un vertice di emergenza per il 7 e 8 novembre sulle ulteriori azioni dell'UE dopo la vittoria di Trump, tra cui la chiusura dei rubinetti per gli aiuti all’Ucraina.

I temi della campagna elettorale di Trump risuonano come un tamburo nelle orecchie dei rappresentanti dei paesi europei che hanno appoggiato le mire guerrafondaie di Biden che non ha mai permesso una pace fin di primi colloqui di pace spendendo miliardi in aiuti militari ed in tutta fretta prima della fine del mandato cercherà di trasferire i sei miliardi di dollari promessi. Unico Europeo in controtendenza il presidente Orban che ha detto: "Per due anni hanno convinto il mondo che la guerra e le sanzioni sono una cosa positiva e che gli operatori di pace sono stupidi.

A malincuore Zelensky ha fatto gli auguri a Donald Trump per la sua elezione, ma la verità e un’altra come ribadisce il New York Times secondo quanto dichiarato dai funzionari americani che recentemente hanno visitato Kiev vedendo il presidente “esausto, stressato e preoccupato per i fallimenti delle forze armate ucraine al fronte”.

Da parte europea i diplomatici attuano una contromisura di paura nei confronti delle popolazioni di Estonia, Lituania e Lettonia che, secondo loro, possono essere mira di Putin. Dichiarazioni certamente non vere in quanto una Pace prevederà anche la cautela per questi territori.

Il presidente russo Putin conferma la sua disponibilità ad avviare i negoziati con il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump e considera discutibile il piano di pace del nuovo presidente. Ad affermare le volontà di Trump, inoltre, le dichiarazioni del senatore Marco Rubio (Florida) che sembra essere in lizza alla carica di segretario di stato.

"Penso che gli ucraini siano stati incredibilmente coraggiosi e forti quando si sono opposti alla Russia. Ma alla fine dei conti, quella che stiamo finanziando qui è una guerra di stallo, e deve essere portata a termine. Penso che dovrebbe esserci buon senso", ha detto Rubio a Today.

Secondo il Financial Time: “L’Occidente sta discutendo la possibilità di revocare le sanzioni finanziarie alla Russia dopo la vittoria di Trump alle elezioni presidenziali statunitensi" "Da stamattina non si parla d'altro che di come commerciare con la Russia e se le sanzioni saranno revocate...

Infine possiamo ammettere che l’elezione del Nuovo Presidente Americano determinerà degli sconvolgimenti epocali nei piani dell’Europa che chinerà il capo cambiando la sua rotta impossibile.

mercoledì 6 novembre 2024

Usa: Trump ad un passo dalla vittoria

Sono gli stati in bilico ad assegnare a Trump il 95% di possibilità di vittoria, attualmente con 266 grandi elettori a suo appannaggio e dopo la vittoria in Georgia e North Caroline e Pennsylvania. Mancano all’appello il Wisconsin con il 92% dei voti scrutinati Trump è in vantaggio di 4 punti percentuale sulla Harris, Michigan al 73% di spoglio sempre Trump in vantaggio al 52,2%, Nevada al 74% di spoglio il Tycoon al 51,4% con 4,4 punti in percentuale in vantaggio, infine in Arizona al 53% dispoglio si nota un testa a testa con in vantaggio Trump al 50,1% e una forbice dell’1,1% di soli 20.000 voti.

Per la vittoria di Donald Trump a 48° Presidente degli stati Uniti serve solo una vittoria in questi stati ancora con dati non definitivi e 4 grandi elettori per raggiungere i 270 utili. L’America si veste di rosso come si può notare dalla mappa degli stati Americani. Trump al suo secondo mandato ha basato la sua campagna elettorale sulle politiche economiche basate su tagli fiscali con la promessa di aumentare la produzione energetica del paese sia per il petrolio, ma principalmente per il gas naturale.

Uno dei temi caldi e di scontro con la Harris è stato il problema dell’Aborto appoggiato dalla moglie Melania ed ora con Trump sotto il controllo dello stato in termini di interruzione di gravidanza con le specifiche decisioni per ogni stato libero di decidere. On si può dimenticare il tema dell’immigrazione che aumenterà la sua rigidità con espulsioni di massa e posizioni nette sulla sicurezza in entrata.

L’industria americana secondo le parole di Trump andrà verso la nazionalizzazione e le politiche ambientali saranno oggetto di regolarizzazione. Un occhio particolare sarà dedicato ai media con Elon Mask in prima linea e la rinascita della Silcon Valley. Infine, non si debbono dimenticare le politiche di guerra dell’America nel mondo che a detta di Trump dovranno terminare presto.

La zona parlamentare della camera afferma una vittoria dei repubblicani in vantaggio con 179 seggi e 146 per i dem, mentre il senato passa ai repubblicani in netta maggioranza. Una nuova era per l’America con Trump ai posteri l’ardua sentenza.

martedì 5 novembre 2024

G7 Sviluppo Urbano Sostenibile: innovazione, inclusione e resilienza climatica al centro delle città del futuro

G7 Sviluppo Urbano Sostenibile: innovazione, inclusione e resilienza climatica al centro delle città del futuro

 

Si è concluso ier il G7 Sviluppo Urbano Sostenibile presieduto dal Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e coordinato dal Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri

 

 

"Città resilienti, net zero, circolari e non clima-alteranti, città giuste e inclusive, città digitali e intelligenti: sono i temi che abbiamo affrontato nel G7, consapevoli che una politica urbana integrata è la dimensione corretta per affrontare in modo sistematico e coordinato le sfide poste dalle tre transizioni globali." Matteo Piantedosi, Ministro dell'Interno

 

Si è concluso ieri, presso Palazzo Altemps, a Roma, il vertice del G7 dedicato allo Sviluppo Urbano Sostenibilepresieduto dal Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi con il coordinamento delle sessioni bilaterali da parte del Sottosegretario di Stato Wanda Ferro. Il confronto tra i ministri competenti dei paesi del G7 e le istituzioni internazionali coinvolte si sono focalizzati sulle politiche urbane da adottare per affrontare le sfide poste dalle transizioni ecologica, demografica e digitale. 

 

Tra le personalità accolte a Palazzo Altemps dal Ministro Piantedosi e dal Sottosegretario di Stato Wanda Ferro, i ministri dei Paesi del G7, il Commissario europeo con delega specifica, i rappresentanti dell'OCSE, della Banca Europea per gli Investimenti e di Urban7, l'organismo di coordinamento delle città dei Paesi G7. 

 

Durante il vertice, i ministri del G7 e i loro ospiti hanno avuto l'opportunità di discutere una serie di temi cruciali per il futuro delle città, quali l'adozione di pratiche innovative per la riduzione delle emissioni inquinanti, l'impiego di risorse energetiche rinnovabili e lo sviluppo di città più inclusive, orientate verso modelli di crescita sostenibile, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. In questo contesto, l'OCSE ha presentato i risultati delle sue analisi sulle migliori pratiche in ambito di politiche urbane, offrendo una base per un confronto costruttivo tra le delegazioni. 

 

A conclusione dei lavori la Dichiarazione della Presidenza Italiana, frutto del lavoro tra i Paesi membri, ha delineato le azioni congiunte future per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile, sintetizzando le principali sfide e gli impegni condivisi dal G7, punto di partenza per le future presidenze del G7, con un'attenzione particolare alla prossima Presidenza canadese del 2025.

 

"Abbiamo affrontato in continuità con le precedenti Presidenze, quella tedesca nel 2022 e quella giapponese nel 2023, i temi delle città resilienti, città net zero, città circolari e non clima-alteranti, città giuste e inclusive, città digitali e intelligenti. La Dichiarazione racchiude e sintetizza i principali impegni condivisi nell'ambito di ogni tematica affrontata, pur conservando una coerenza con quelle adottate negli anni precedenti, presenta diversi elementi di novità", le parole del Ministro Piantedosi al termine del vertice del G7, che riferisce della necessità di "una politica urbana integrata è la dimensione corretta per affrontare in modo sistematico e coordinato le sfide poste dalle tre transizioni globali.". 

 

Il gruppo di lavoro G7 Urban, quest'anno sotto la Presidenza italiana e coordinato dal Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri, grazie all'esperienza del Dipartimento nella programmazione di piani e strategie urbane nell'ambito della politica di coesione europea e nazionale, e al suo impegno nel lavoro preparatorio per l'elaborazione di politiche innovative, ha esaminato le politiche nazionali sullo sviluppo urbano, discutendo le modalità con cui i diversi paesi affrontano le sfide del cambiamento climatico, dell'economia circolare, della mobilità sostenibile, nonché dell'edilizia e dell'inclusione abitativa.

 

"Abbiamo evidenziato le priorità d'azione che riteniamo necessarie e più idonee per rispondere alle sfide che la transizione ecologica, i cambiamenti sociodemografici e la rivoluzione digitale ci stanno imponendo. Tra i temi di maggior interesse l'uso sostenibile delle risorse scarse, la riqualificazione energetica nelle aree urbane, la questione dell'abitare, intesa come diritto alla casa, la cultura come strumento di sviluppo economico e integrazione sociale, la pianificazione e gestione delle smart city, e con esse il tema dell'intelligenza artificiale e delle piattaforme per la gestione dei dati, conclude il Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi"Per questo, abbiamo ritenuto significativo chiudere con un impegno ad attivare, individuandole, delle possibili azioni comuni. Si tratta di un primo impegno concreto ad andare oltre le affermazioni di principio. Si riconosce come i nostri 7 paesi sperimentino sfide comuni, ma offrano spesso risposte diverse, legate alle specificità locali".




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GESTIONE FORESTALE SOSTENIBILE E PARITÀ DI GENERE: OBIETTIVI POSSIBILI

GESTIONE FORESTALE SOSTENIBILE E PARITÀ DI GENERE: OBIETTIVI POSSIBILI

A Ecomondo il 7 novembre in occasione della presentazione del libro "Foreste e Società" sarà lanciato il Manifesto della Rete Donne Foreste

 

Si terrà giovedì 7 novembre, dalle ore 14:30 alle 16:00, presso lo stand di Confagricoltura (D3 104-205) nel quartiere fieristico di Rimini in occasione di Ecomondo, l'evento "Foreste, Donne e Società". Organizzato e promosso da AIEL – Associazione Italiana Energie Agroforestali, Compagnia delle Foreste e Confagricoltura.

L'incontro vuole essere un'occasione per riflettere sul legame tra società e patrimonio forestale, in particolare rispetto alla valorizzazione del ruolo delle donne nel settore forestale.

L'evento si aprirà con una presentazione in chiave femminile del libro "Foreste e Società - Il piccolo dizionario di Gestione Forestale Sostenibile", edito da Compagnia delle Foreste. L'opera rappresenta una guida essenziale per comprendere il complesso rapporto tra persone, alberi e boschi nel mondo di oggi. Attraverso 110 parole chiave e le voci di 88 esperti, il libro offre una visione completa e aggiornata sulla gestione forestale sostenibile, offrendo un punto di riferimento per politici, tecnici, studiosi e tutti coloro interessati a valorizzare e proteggere i nostri ecosistemi.

Il curatore della pubblicazione Prof. Marco Marchetti dialogherà con alcune autrici dei lemmi: Annalisa Paniz, Lorena Baglioni, Paola Gatto, Manuela Romagnoli e Alessandra Stefani. Moderato da Silvia Bruschini di Compagnia delle Foreste, l'incontro affronterà il tema della "diffidenza" di genere nel settore forestale, evidenziando le sfide e le opportunità per le donne che operano in questo ambito.

A seguire, la neocostituita Rete Donne Foreste, nelle persone di Annalisa Paniz, direttrice generale AIEL, e Silvia Piconcelli, Responsabile territorio, agricoltura biologica e risorse boschive presso Confagricoltura, presenterà il proprio Manifesto, illustrandone i contenuti, gli impegni e le ragioni che ne hanno ispirato la stesura.

"Foreste e Società - Il piccolo dizionario di Gestione Forestale Sostenibile" è disponibile nelle librerie specializzate e attraverso i canali di distribuzione di Compagnia delle Foreste. Il Manifesto della Rete Donne Foreste è aperto alla sottoscrizione da parte di tutti gli interessati. Per condividere le testimonianze e iniziative sul ruolo femminile nella gestione forestale è stato creato l'hashtag #retedonneforeste.

 

 

AIEL Associazione Italiana Energie Agroforestali è l'associazione delle imprese della filiera legno-energia che da 20 anni si occupa di promuovere la corretta e sostenibile valorizzazione energetica delle biomasse agroforestali, in particolare i biocombustibili legnosi. L'associazione rappresenta circa 500 imprese della filiera, tra cui circa il 70% delle aziende italiane ed europee di costruzione di apparecchi domestici e caldaie e, sul fronte dei biocombustibili, circa 150 produttori di legna e cippato e 90 imprese italiane di produzione e distribuzione di pellet. AIEL ha fondato e gestisce in Italia tre sistemi di certificazione: ENplus® (pellet), Biomassplus® (legna, cippato e bricchette) e ariaPulita® (stufe, inserti, caldaie domestiche a legna e pellet).

 




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giovedì 31 ottobre 2024

Guerra in Palestina, in attesa della risposta dell’Iran?

Una guerra che ha provocato già 43.163 persone, tutte donne e bambini, nella striscia di gaza e 2000 morti in libano con una media di 1 bambino morto ogni giorno come dichiarato dall’UNICEF, condizione che ha determinato un odio che si è stampato già nel codice genetico delle future generazioni di una Palestina martoriata e oramai distrutta dal dolore. Israele intanto rinsalda il processo di guerra rispondendo all’attacco iraniano il 26 ottobre. Impegnati nel raid più di 100 aerei che si sono portati a 2000 km sui cieli dell’Iran.

Secondo alcune immagini satellitari sono state colpite le sedi di fabbriche che producono i missili, Parchin e Khojir. Quattro sono gli edifici danneggiati dove era presente un impianto di miscelazione per il processo di produzione di combustibile solido per missili di difesa aerea a corto e medio raggio e missili guidati anticarro, ma non per missili balistici. I miscelatori sono importanti per la costruzione dei missili e sono stati acquistati in Europa in barba alle sanzioni.

Secondo altri, tutte le capacità e le infrastrutture militari iraniane sono situate in profondità nella terra, forse a più di 50 metri sotto la superficie, coperte da spessi pavimenti in cemento, e difficilmente hanno subito danni significativi.

Le ultime dichiarazioni Iraniane sull’attacco israeliano sono chiare e non fanno ben sperare infatti l’Iran ha giurato di usare tutti gli strumenti disponibili in risposta al recente attacco di Israele. Ma dietro le quinte di una botta e riposta che sottende ad una chiara escalation del conflitto si nasconde anche il rapporto dell’Iran con le dichiarazioni dei due canditati Trump ed Harris nei confronti dell’Iran.

Si pensa infatti che la reazione iraniana possa avvenire proprio durante le elezioni per cercare d’influenzare il voto degli elettori statunitensi che oggi sono davanti ai dilemmi della guerra in Palestina e del Medio Oriente divisi nei due candidati alle presidenziali in guerra fondai e pacificatori.

Una risposta viene anche dalla Nato che ha dichiarato apertamente che, se scoppierà la guerra tra Israele ed Iran sosterrà Israele e che qualsiasi paese che si schiererà con l’Iran è un nemico dell’Occidente, tra cui anche l’Italia. L’America nel conflitto in Medio Oriente e nella realtà ha un notevole peso in quanto partner strategico di Israele e principale fornitore di armi e attrezzature militari vedi lo schieramento della batteria THAAD sul territorio israeliano. Questo è il più moderno sistema di difesa aerea statunitense, paragonabile nelle sue capacità di combattimento all' S-400 Russo.

Le ammissioni americane sull’aiuto in armi nel conflitto palestinese si avvalorano dall’ultima dichiarazione degli stati uniti diffusa dall’agenzia Reuters di avere individuato circa 500 segnalazioni di civili di Gaza feriti e uccisi dalle forze israeliane con armi fornite dagli Stati Uniti, Gli incidenti sono stati raccolti a partire dal 7 ottobre 2023 dalla Civilian Harm Incident Response Guidance del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, un meccanismo formale per monitorare e valutare qualsiasi segnalazione di uso improprio di armi di origine statunitense.

L’America è quindi l’ago della bilancia per una pace duratura, infatti, l’Iran si è accorto che il consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il Fondo Monetario Internazionale e le organizzazioni per i diritti umani hanno perso la loro efficacia a causa dell’interferenza dell’Occidente collettivo nel loro lavoro. Questa conclusione è stata fatta proprio dal presidente dell'Iran che ha detto “L’Onu non può spegnere il fuoco della guerra”, invitando i BRICS a costruire un mondo senza “sanzioni, guerre e genocidi”.

Nella debacle ONU l’ultimo schiaffo di Israele con la promulgazione da parte della Knesset del divieto ad operare da parte dell’UNRWA in Israele e nella striscia di Gaza devastata dalla guerra. Obbiettivo ridurre la distribuzione di aiuti nelle zone di guerra da parte dell’UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente) che sostiene i rifugiati palestinesi a Gaza e nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme limitrofi rendendosi necessaria per la vita di migliaia di persone.

Infine, possiamo ammettere che la guerra in Medio Oriente è al punto di non ritorno per un’escalation prossima di cui l’America di Biden ha avuto ampie responsabilità nel non imporre una Pace e la costruzione di uno stato Palestinese e l’Iran questo lo ha capito bene.

OGLIASTRO MARINA - OMICIDIO NOWAK , QUANDO IL DELITTO PERFETTO NON ESISTE

CASTELLABATE - Esiste il delitto perfetto?

No, non esiste il delitto perfetto, questa definizione è un’invenzione letteraria. Quando si commette un crimine si lascia sempre qualche traccia , più che di delitto perfetto dovremmo parlare di criminale fortunato.


Nella pace fiabesca del territorio di Castellabate ed in particolare nell’oasi di Ogliastro Marina , da circa un mese è caccia all’assassino ( o agli assassini )  della donna tedesca di 53 anni Silvia Nowak che si era trasferita da circa quattro anni nel Cilento con il compagno . La Nowak scompare nel nulla dalle 16 del 15 ottobre scorso . Le ricerche proseguono per tre lunghi giorni alla fine dei quali viene rinvenuta cadavere a 150 metri dalla sua abitazione nella pineta di Ogliastro Marina lato montagna .  È notizia di oggi che non ci sarebbe nessuna telecamera che inquadri il compagno riposare nel giardino di casa mentre Silvia Nowak si allontanava con ciotola e guinzaglio verso il centro cittadino . Nelle prime settimane si era diffusa questa notizia che sembra essere smentita dalle indagini, quindi il famoso alibi dell’uomo da subito sentito dagli inquirenti si è detto estraneo ai fatti  vacilla e risulterebbe un vuoto temporale .  

C’è paura e apprensione tra  la collettività di Ogliastro  , ma anche in tutte le altre frazioni della marina cilentana , sono tutti in attesa della soluzione di  questo caso efferato   , la procura di Vallo Della Lucania , non ha escluso da subito nessuna pista , soprattutto quella del femminicidio . In attesa nei prossimi giorni anche degli esiti del dna trovato sotto le unghie della donna che sembra essersi difesa . 


Tornado alla domanda iniziale , ovvero se esiste un “omicidio perfetto” , c’è da sottolineare che spesso è proprio chi per primo analizza i reperti e la scena del crimine a condizionare inevitabilmente indagini e verdetti. Ma se l’investigazione scientifica è decisiva per ricostruire i fatti e incastrare i colpevoli, a volte può anche indirizzare verso clamorosi errori giudiziari. Infatti durante le prime ricerche sembra che la zona dove poi sia stata rinvenuta semi carbonizzata la donna  non vi era stata trovata traccia , ma anche questo dato sarà valutato dalla scientifica che da Roma è arrivata sul posto per i rilievi del caso , ovvero capire Nowak sia stata uccisa dove poi è stata ritrovata o invece portata in un secondo momento sul posto . 


Quindi il delitto perfetto è solo  pura utopia , e quindi non esiste. E oggi più che mai. Pensiamo alla quantità di tracce, dirette e indirette, che lasciamo di noi stessi, sia attraverso i telefoni che i vari dispositivi informatici o le autovetture munite quasi sempre di GPS e quant’altro. E se dunque il delitto perfetto non esiste, dobbiamo concludere che allora esiste un’indagine imperfetta. Spesso la mancanza di tempestività, la non osservanza dei protocolli, la fretta di concludere e arrivare a una soluzione e il concentrarsi su un’unica pista senza fare tutte le verifiche portano a degli sbagli imperdonabili. Che, poi, si traducono in errori giudiziari. Ma ovviamente questa è solo un’analisi alla quale illustri criminologi sono concordi . 


Marco Nicoletti 

@castellabatelive24/ Pagina Facebook 

mercoledì 30 ottobre 2024

San Cono: Paese del ficodindia

San Cono un piccolo comune ai margini della provincia di Catania con 2541 anime (censimento 2021) situato in una zona collinare a 525 m sul livello del mare alle pendici dei monti Erei fa parte del libero consorzio dei comuni di Catania. La leggenda vuole essere stata costruita dal marchese Ottavio Trigona Bellotti nel 1785 e prende il nome dal Santo Cono Abate. La storia, infatti, racconta che un giorno un certo frate di Naso andò dal marchese Trigona per acquistare del grano ma non potendolo pagare in denaro diede in pegno un anello che il Marchese conservò.

Dopo anni il debito non venne pagato ed il Marchese si recò a Naso per avere notizie del Frate, su una parete del convento, trovò il frate che gli aveva dato l’anello raffigurato in un quadro: era san Cono, morto più di cinque secoli prima. Convinto di aver assistito ad un miracolo, decise di fondare un paese e di dargli il nome del santo.

Il marchese costruì il paese nel feudo Cono facendo costruire a spese proprie una chiesa e 60 case, fece un bando in cui dava un appezzamento di terreno ed una casa a chi voleva abitare in quel posto, si avvicinarono molti uomini provenienti da tutta la Sicilia anche coloro che avevano problemi con la legge ottenendo la licentia populandi.

Una storia che oggi ha portato alla floridezza agricola basata sulla cultura del fico d’india tra le più importanti d’Italia, un sistema produttivo che si basa su 120 produttori agricoli e 6 centri di stoccaggio e lavorazione del prodotto dove il caratteristico ficodindia viene pesato e attuata la grana tura che dà caratteristica di grossezza e ottima valutazione della pelle che deve essere integra e priva di ammaccature.

Secondo la sig.ra Milazzo proprietaria di uno dei centri più grossi di stoccaggio del ficodindia a San Cono: “il prodotto è altamente biologico; infatti, non vengono utilizzati diserbanti e viene impacchettato subito dopo la raccolta”. Messo in cassette di cartone viene esportato in tutto il mondo. Tra le criticità lamentate è la ricerca di personale dedito alla raccolta che non si trova facilmente per la problematica legata alle spine che, sebbene superate dalla particolare tuta rende difficile l’approccio, infatti un operaio oggi riesce a raccogliere solo 20 casse al giorno. Il costo della manodopera è commisurato al lavoro da svolgere e si aggira intorno a 80 euro al giorno.

Quest’anno il prezzo secondo l’imprenditrice si mantiene bene proprio per la riduzione della produzione. Gli scarti o le pezzature più piccole non vengono buttati ma sono utilizzati interamente per marmellate, mostarde, e liquori di pregio oltre che per prodotti medicinali. Lasciando una battuta la Milazzo ci dice che il fico d’india è come il maiale si utilizza tutto.

Il nome biologico del fico d’india è Opuntia - ficus - indica e viene usato ancora oggi nei medicamenti dai messicani, infatti, contiene un grande quantità di carotenoidi, antiossidanti che favoriscono la produzione di colesterolo buono, senza dimenticare l’acido ascorbico, i tocoferoli e la quercitina, flavonoide che favorisce la circolazione del sangue. Sono utili per la longevità dovuta alla grande quantità di antiossidanti che contrastano i radicali liberi e inibiscono il processo d’invecchiamento. Le pale del ficodindia sono utilizzate per favorire la guarigione delle ferite.

Caratteristica a San Cono la sagra del fico d’india che si attua nelle vie del paese da 1984 dal 3 al 6 ottobre. La degustazione del ficodindia e dei suoi derivati è d’obbligo e nel 2024 ha portato a san Cono circa 10.000 visitatori che sono stati allietati anche da manifestazioni canore e degustazioni di altri prodotti locali quali la ricotta fresca.

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