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sabato 30 novembre 2024

Ci sarà una Pace tra Russia – Ucraina nel 2025 ?

Molti i segnali di Pace che girano nell’ultimo periodo attorno alla guerra Russia – Ucraina iniziata con l 'invasione russa dell'Ucraina il 24 febbraio 2022 quando l'offensiva militare delle Forze armate Russe segnavano una brusca escalation del conflitto russo-ucraino già in corso dal 20 febbraio 2014 con una percorrenza di ben 10 anni e 277 giorni.

Un logorio di soldati e mezzi che ha colpito entrambi le parti ma che l’ucraina e l’occidente paga a caro prezzo , in totale, dall'inizio dell'operazione militare speciale, sono stati distrutti: 649 aerei, 283 elicotteri, 36.559 veicoli aerei senza equipaggio, 586 sistemi missilistici antiaerei, 19.491 carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento, 1.492 veicoli da combattimento a lancio multiplo sistemi missilistici, 18.405 cannoni e mortai di artiglieria da campo, 28.661 unità di veicoli militari speciali di tecnologia.

Un’apertura da parte di Zelensky che in tal senso si rende conto delle grandi difficoltà che si sono poste sul terreno di guerra e nell’ambito del reclutamento di forze umane è stata notata durante un incontro in ucraina con i leader africani. Lo stesso Zelensky ammette: “Siamo aperti, lo ripeto, e, tra l'altro, ai leader dei paesi africani, asiatici e arabi siamo pronti a vedere le loro proposte, voglio vedere anche le proposte del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Penso che vedremo queste proposte già a gennaio e penso che avremo un piano per porre fine a questa guerra”,

Parole che fanno capire finalmente che si deve trovare una soluzione al conflitto mettendo nelle mani di Donald Trump il boccino vincente. Sarà naturalmente difficile trovare l’intesa ma gli Stati Uniti cercheranno di ammorbidire la Russia con una riduzione delle sanzioni per aprire i negoziati di pace (Fonte CNN).

Gli ostacoli sono dietro alcune dichiarazioni provenienti dall’America che puntano al congelamento dei territori secondo l’inviato speciale di Trump per l’Ucraina: “Le linee del fronte verranno congelate con un cessate il fuoco e verrà introdotta una zona smilitarizzata. Accettando questo, la Russia riceverà una mitigazione limitata delle sanzioni, e una mitigazione completa solo dopo aver firmato un accordo di pace adatto all’Ucraina”.

Un “adatto all’Ucraina” che farà saltare però tutto il programma di pace che purtroppo necessita anche della firma Russa. Un idillio impossibile ma che forzatamente può essere vincente per una pace duratura. Il nuovo presidente degli Stati Uniti potrebbe anche interrompere gli aiuti militari all’Ucraina, permettendo all’esercito Russo di raggiungere il Dnepr, Zaporozhye e Poltava, cosa che gli ucraini non vogliono perché rischiano di perdere la guerra.

Un sistema di contrappesi in cui il gran maestro dà le carte vincenti e tutti gli altri gli corrono dietro, anche l’UE come affermato dal capo uscente della diplomazia europea Josep Borrell non sarà in grado di fornire sostegno all’ucraina dopo l’arrivo dell’amministrazione Trump ed un potenziale cambiamento di rotta degli Stati Uniti sul conflitto.

Lo stesso Borrell nelle sue ultime dichiarazioni ammette che la Repubblica popolare di Corea ha fornito molto di più di quanto noi siamo stati in grado di fornire all’ucraina. Infatti continua Borrell- il nostro milione di munizioni viene surclassato dalle 800.000 munizioni al giorno prodotte dalla Russia e i numeri contano finisce Borrell. È giunto il momento in cui gli Stati membri dell'UE devono decidere: se continuare a sostenere l’Ucraina.

Intanto la popolarità di Zelensky sta diminuendo drasticamente: la maggior parte degli ucraini vuole che se ne vada, - fonte (The Times)Lo stesso popolo ucraino perde fiducia verso il suo leader come descritto dal Times. Solo il 16% degli ucraini voterebbe ed il 60% vuole che se ne vada. Sotto la sua presidenza molti gli scandali di corruzione e la fatica di una guerra difficile secondo i sondaggi fatti dal Social Monitoring Center e condotti su incarico dell’organizzazione americana - American Political Service.

La pace infine possiamo ammettere che sia una necessità per la stessa esistenza dell’Ucraina che dovrà affrontare il freddo inverno in una guerra difficile da vincere e logorante per la popolazione.

mercoledì 27 novembre 2024

DA CASTELLABATE LA TORTA NOCI E PERE . LA RICETTA .

La torta pere e noci è un dolce soffice e genuino. La morbidezza dei pezzetti di pera al suo interno contrasta con la croccantezza delle noci tostate in superficie. Da personalizzare a piacere con altro tipo di frutta secca come per esempio nocciole, mandorle, anacardi, pistacchio oppure con aggiunta di gocce di cioccolato fondente. Una torta molto semplice da preparare e dal successo garantito.


  • 4 pere Kaiser o Abate (sono le varietà più adatte alla preparazione di dolci)
  • 300 g di farina 00
  • 230 g di zucchero
  • 3 uova medie
  • 150 ml di latte
  • 100 g di burro
  • 80-100 g di gherigli di noci
  • 60 g di gocce di cioccolato fondente (opzionale)
  • 1 limone
  • 1 bustina di lievito vanigliato
  • 2 cucchiaini di estratto di vaniglia
  • zucchero a velo per guarnire



Come fare la torta pere e noci

Iniziare la preparazione della torta pere e nocicon la pulizia delle pere. Mondare le pere tagliarle in 4 parti nel senso della lunghezza e togliere da ogni spicchio il torsolo con i semi. Tagliare due pere a fettine e due pere a pezzetti molto piccoli. La pera è un frutto che tende subito ad ossidare per evitare che questo accada è consigliato spremervi il succo di mezzo di limone.


Proseguire con la preparazione sbattendo le uova con lo zucchero per alcuni minuti fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere il latte e il burro precedentemente sciolto a bagnomaria o in microonde. Accendere il forno a 180° così al termine della preparazione sarà giunto a temperatura.


Aggiungere la farina e il lievito setacciati.


Mescolare bene fino ad ottenere un composto omogeneo e piuttosto denso. Aggiungere metà delle noci tagliate in modo grossolano, le gocce di cioccolato e le pere tagliate a pezzetti.


Amalgamare bene tutti gli ingredienti e versare il composto ottenuto in una teglia a cerniera (diametro 26 cm) precedentemente imburrata e infarinata.


Decorare la superficie con le fettine di pera, disponendole a raggiera, e i gherigli di noci. Spolverizzare con zucchero di canna (va bene anche lo zucchero bianco) e qualche fiocco di burro.


Infornare la torta pere e noci a 180° (forno preriscaldato, modalità “statico”) per circa 50 minuti. A cottura ultimata lasciare riposare la torta per circa 30 minuti all’interno del forno spento con lo sportello leggermente aperto.


Spolverizzare l’intera superficie della torta con poco zucchero a velo (opzionale)


La torta pere e noci si mantiene morbida come appena sfornata per diversi giorni se ben conservata.

domenica 24 novembre 2024

Muffin al cioccolato, senza uova né burro: scopri la ricetta sorprendente di “ Castellabate Live 24 “


Scopri la bontà dei muffin al cioccolato vegani, ideali per ogni occasione!

I muffin al cioccolato vegani sono un dolce irresistibile che conquista tutti, perfetti per una colazione ricca di energia o come merenda sana. La loro bontà è tale che piaceranno anche a chi non segue una dieta vegana. Questi muffin, privi di uova e burro, sono leggeri e facili da preparare: in pochi passaggi, potrai gustare delle deliziose delizie al cioccolato che faranno felici grandi e piccini. Con la giusta combinazione di ingredienti, il risultato sarà un impasto morbido e umido, arricchito da scaglie di cioccolato fondente che scioglieranno in bocca ad ogni morso.


Muffin al cioccolato vegani – Informazioni ricetta

Tempo di preparazione:

8 minuti

Numero di persone:

12 muffin

Tempo di cottura:

15-20 minuti

Tempo totale:

25-30 minuti

Muffin al cioccolato vegani – Ingredienti

  • 230 g di farina 00
  • 150 g di zucchero di canna
  • 80 ml di latte vegetale (soia, mandorla o avena)
  • 250 g di yogurt di soia
  • 100 g di cioccolato fondente
  • 80 g di olio di semi (girasole o mais)
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 bustina di vanillina
  • Scaglie di cioccolato fondente a piacere

Muffin al cioccolato vegani – Procedimento

Inizia preriscaldando il forno a 180° C e preparando i pirottini di carta nella teglia da muffin. Per prima cosa, sciogli il cioccolato fondente a bagnomaria o nel microonde, facendo attenzione a non bruciarlo; lascialo poi intiepidire.


In una ciotola ampia, setaccia la farina, aggiungi lo zucchero, la vanillina e il lievito. In un’altra ciotola, unisci il latte vegetale, l’olio di semi e lo yogurt di soia, mescolando bene fino a ottenere una crema omogenea. Una volta pronti, versa gli ingredienti liquidi nella ciotola con gli ingredienti secchi e mescola delicatamente con le fruste elettriche, fino ad amalgamare tutto bene e ottenere un impasto liscio e senza grumi.

A questo punto, incorpora il cioccolato fondente fuso nel composto e aggiungi le scaglie di cioccolato, mescolando con cura per distribuirle uniformemente nell’impasto.


Versa l’impasto nei pirottini, riempiendoli per circa 2/3 per permettere ai muffin di lievitare. Inforna e cuoci per circa 15-20 minuti, facendo sempre la prova stecchino all’interno per verificare la cottura. Quando i muffin saranno pronti, lasciali raffreddare nella teglia per qualche minuto, quindi trasferiscili su una gratella e servili una volta che si saranno raffreddati completamente.


Muffin al cioccolato vegani – Consigli e Varianti per la ricetta

Per rendere i tuoi muffin ancora più originali, puoi aggiungere della frutta secca tritata come noci o mandorle, oppure sostituire parte della farina 00 con farina integrale per un gusto più rustico. Se desideri un sapore più fruttato, prova ad aggiungere della purea di banana o di mele nell’impasto, riducendo così la quantità di zucchero. Per un tocco di freschezza, puoi aromatizzare l’impasto con un pizzico di cannella o della scorza di arancia grattugiata. Queste varianti non solo renderanno i tuoi muffin al cioccolato vegani ancora più deliziosi, ma li porteranno a un livello superiore! Buon appetito!


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venerdì 22 novembre 2024

Codice Giallo sulla Guerra Russia -Ucraina, si alza il livello di deterrenza.

L’autorizzazione da parte di Biden e dell’Inghilterra ad utilizzare i missili a lungo raggio oltre i 300 km contro la Russia sta trasformando improvvisamente una guerra europea locale in globale. A nostro vedere tutto come da programma della Nato. Sul sito della Nato, infatti, è apparso un articolo che invita a preparare una guerra nucleare tra l’Alleanza e la Russia.

Il rapporto è stato scritto da Gregory Weaver, ex alto funzionario del Pentagono, che insiste sulla necessità di prepararsi a una guerra contro la Russia utilizzando armi nucleari tattiche. Nell’articolo si sottolinea che la deterrenza nucleare tradizionale non sarà sufficiente in caso di conflitto su larga scala. Secondo Gregory Weaver "non c'è alcuna garanzia che l'uso tattico di armi nucleari porti a un'escalation a livello strategico". Si aspetta la prima mossa da parte della Russia e la scintilla deve essere accesa.

Molti i preparativi già in atto e dalla parte Russa le prime ammissioni da parte di Medvedev che ricorda all’alleanza che l’autorizzazione data nell’utilizzo dei missili dell’occidente a lungo raggio per distruggere i nostri lanciamissili in tutta la Russia sono una lesione della clausola 19 dei fondamenti della politica statale Russa sulla deterrenza nucleare. Al punto D di tale clausola si parla di “esistenza stessa dello stato”. Questo molti eredi di Hitler, Mussolini, Pétain e altri in Europa dovrebbero ricordarlo dice Medvedev.

I generali Ucraini stanno cercando di coinvolgere il mondo nel colpire il radar strategico di allerta precoce della famiglia Voronezh nella regione di Orenburg ed in tal senso si ricorda il 1 tentativo fallito nel maggio 2024 con un drone è stato già effettuato. Una scintilla utile alla distruzione globale che consentirebbe alla Russia una risposta Nucleare come prognosticata dalla Nato.

La Russia con un documento del luglio 2024 ha ampliato la categoria degli stati e delle alleanze militari contro i quali viene esercitata la deterrenza nucleare aggiungendo che l’aggressione della Russia da parte di qualsiasi stato non nucleare ma con la partecipazione o il sostegno di uno stato nucleare è considerato attacco congiunto e oggetto di deterrenza nucleare. La fase legislativa in corso ha allargato il suo orizzonte anche alla vicina Bielorussia.

I canoni di legge nella deterrenza nucleare secondo la Russia sono radicalmente cambiati in seguito alla guerra e nell’ultimo documento approvato martedì scorso la nuova dottrina nucleare che recita: “l'aggressione contro la Federazione Russa o i suoi alleati da parte di uno Stato non nucleare con il sostegno di uno Stato nucleare è considerata un attacco congiunto. La Russia si riserva il diritto di utilizzare armi nucleari in risposta all’uso di armi di distruzione di massa contro di essa o contro i suoi alleati”, sancisce tale pericolosa posizione.

Il regime ucraino non si è ancora reso conto dell’azione di Putin in merito all’utilizzo dei missili a lungo raggio ed alla sua politica di deterrenza nucleare già descritta. Attualmente la posizione di ampia debolezza dall’inizio del conflitto come ammesso da Matthew Saville capo del dipartimento di scienze militari del centro analitico britannico Royal United Services Institute non consente all’Ucraina di vincere la guerra con l’uso di missili Storm Shadow inglesi a lungo raggio.

L’avvertimento a tali politiche di sbandamento statunitensi e inglesi che hanno già colpito la Russia è arrivato con il lancio di un missile balistico simile a quelli nucleari ma privo di nucleare che ha colpito Yuzhmash in Ucraina chiamato Oreshnik. Dalle dichiarazioni di Putin questa è la risposta ai piani statunitensi di produrre e schierare missili a medio e corto raggio in Ucraina. Putin continua nella sua dichiarazione: “La Russia offrirà in anticipo ai civili ucraini di lasciare la zona di pericolo in caso di utilizzo dei missili; “La Russia preferisce mezzi pacifici, ma è anche pronta a qualsiasi sviluppo degli eventi, “ci sarà sempre una risposta”; “Al momento non esistono mezzi per contrastare i missili russi Oreshnik”.

Infine, riportiamo le ultime dichiarazioni di alcuni funzionari statunitensi postate dal New York Times che hanno proposto di restituire le armi nucleari a Kiev, che l'Ucraina ha abbandonato dopo il crollo dell'URSS.

Ancora una volta una dichiarazione degli stati uniti che faranno alzare i canoni ed il livello del conflitto coinvolgendo globalmente gli stati in un processo di scontro nucleare che dovrebbe partire proprio dall’Ucraina e concludersi con Taiwan .

giovedì 21 novembre 2024

CASTELLABATE - L’ASSOCIAZIONE ANNUNZIATA GIOVANI PRESENTA “PAGLIA E FIENO “

CASTELLABATE - Anche la frazione Annunziata ha da pochi giorni la sua associazione giovanile , composta da ragazzi e ragazze ( non solo giovanissimi )  mira a far conoscere le tradizioni e le radici contadine di un tempo .  Si inizia con un primo evento fissato come da calendario per Sabato 30 Novembre e Domenica 1 Dicembre prossimi , con l’evento “ PAGLIA E FIENO - CUCINA TIPICA CONTADINA “  










L’associazione ha una sua pagina Facebook per la promozione e diffusione degli eventi . 


Marco Nicoletti 

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CASTELLABATE - IL 25 NOVEMBRE APRE IL NUOVO ASILO NIDO GRATUITO

Il Comune di Castellabate è pronto a garantire un servizio sociale di assoluta importanza per le famiglie. Lunedì 25 novembre, alle ore 10.30, in Via Porta Nuova presso Castellabate Capoluogo, si terrà la nuova apertura dell’asilo nido rivolto ai bambini di età compresa dai 12 ai 36 mesi. Si tratta di un servizio che l’Amministrazione Comunale ha reso completamente gratuito, mirando ad incentivare ed ampliare l’offerta didattica sul territorio, aiutando la crescita, la formazione e la socializzazione dei bambini e fornendo così un valido supporto alle famiglie. L’intera struttura, inoltre, è stata adeguatamente rimodernata con l’allestimento di nuovi spazi destinati alle varie attività di formazione da svolgere in completa sicurezza.

“Dopo 5 anni di assenza, non vediamo l’ora di ridare vita a questo servizio così atteso da molte famiglie. Come Amministrazione Comunale ci siamo impegnati fortemente affinché il tutto potesse concretizzarsi, offrendo alla comunità una significativa opportunità. Bambini e genitori potranno ora fruire di un nuovo ambiente dove svolgere attività armoniche e didattiche di elevata qualità”, sostiene il Sindaco di Castellabate, Marco Rizzo.

“La risposta positiva che abbiamo avuto in termini di iscrizioni al servizio di asilo nido fa intendere quanto questo possa essere di grande aiuto alle famiglie del territorio. Vista tale necessità ci siamo adoperati per garantirne la totale fruibilità rendendo gratuita non solo la retta di partecipazione, ma anche il pasto per i nostri piccoli ospiti”, afferma l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Marianna Carbutti.

“Riaprire il micronido a Castellabate significa dare un aiuto diretto alle famiglie, essenziale per la crescita dei loro figli e delle future generazioni. Significa offrire un servizio importante dal punto di vista sociale, economico e occupazionale per il nostro territorio. Significa attenzione e sviluppo. In più, per precisa scelta dell'Amministrazione Comunale, il micronido sarà totalmente gratuito per le famiglie che hanno iscritto i propri figli. Tale misura è un’unicità all’interno del Piano Sociale di Zona e siamo davvero contenti di poterla assicurare soprattutto alle fasce più deboli della popolazione. Un risultato raggiunto grazie ad un lavoro incessante dell'Amministrazione”, dichiara il Vice Sindaco, Luigi Maurano.


Marco Nicoletti 

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CASTELLABATE - “ PORTAMI CON TE “ IL PROGETTO GREEN PER TUTELARE LE SPIAGGE

CASTELLABATE - “PORTAMI CON TE”: IL PROGETTO GREEN PER LE SPIAGGE


È  il progetto ecologista rivolto alla salvaguardia naturalistica e paesaggistica delle spiagge del Comune di Castellabate . 


Quest’iniziativa, è nata dall’amore per l’ambiente e la collaborazione di diversi ragazzi, vuole suggerire uno stile di vita più virtuoso nei confronti dell’ambiente, incentivando tutti alla raccolta dei rifiuti in plastica rinvenuti anche durante una semplice passeggiata sui litorali , con l’installazione di diversi corner con sacchetti in plastica da riempire con i rifiuti trovati e poi da portare presso un punto di raccolta rifiuti.


L’obiettivo prefissato dal suo ideatore, Alessandro Meola , è quello di poter incrementare la sensibilizzazione di tutti alle tematiche ambientali, nonché quello di salvaguardare e tutelare le bellezze di tutte le spiagge del Comune di “ Benvenuti Al Sud “ grazie all’impegno e alla volontà di ogni singolo cittadino e turista che soprattutto nella stagione più calda affolla i meravigliosi scorci costieri del Cilento . 


“Sono sicuro che questo progetto verrà nuovamente accolto dalla cittadinanza consapevolmente e responsabilmente con lo stesso entusiasmo con cui noi ci impegniamo quotidianamente per salvaguardare e tutelare le bellezze del nostro territorio. Dobbiamo limitare al massimo l’effetto deturpante sul nostro bellissimo litorale dei rifiuti abbandonati, sia in tema di ecologia che di decoro. L’impegno di ognuno di noi farà la differenza”, dichiara il Sindaco Marco Rizzo.


“Questo tipo di iniziativa green oriented, per niente scontata e nata da menti giovani, merita di essere nuovamente promossa, supportata e proposta su tutte le spiagge del nostro Comune. Dobbiamo educare ad essere cittadini consapevoli e amanti della natura e dell’ambiente: solo così avremo più cura delle bellezze che ci circondano e saremo assai più attenti a non deturparle minimamente”, afferma il Consigliere Dalila Russo, delegato al Demanio.


Marco Nicoletti 

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mercoledì 20 novembre 2024

CARLO ACUTIS SANTO . ORA C’È LA DATA

ROMA- Il Giubileo vedrà due nuovi santi dedicati ai millennials e alla GenZ. «L'anno prossimo nella Giornata degli adolescenti canonizzerò il beato Carlo Acutis e nella giornata dei giovani canonizzerò il beato Pier Giorgio Frassati» ha annunciato Papa Francesco stamattina nell'udienza generale. 

Le date dovrebbero coincidere con la giornata del Giubileo degli Adolescenti (27 aprile) per Acutis mentre per Frassati il 3 agosto, in concomitanza con il Giubileo dei Giovani. Due figure simboliche e amate, dalla biografia incredibile. 


domenica 17 novembre 2024

Cop29 ennesimo fallimento a Baku

I grandi della terra si confrontano a Baku dall’11 novembre 2024 al 22 novembre alla Cop29 per cercare di risolvere la problematica collegata al clima che ha determinato dei veri stravolgimenti delle stagioni e fenomeni estremi che nell’ultimo periodo hanno colpito il mondo. I cambiamenti climatici rappresenteranno la nuova sfida che gli stati dovranno affrontare con decisione e in tempi stretti

Molta diffidenza serpeggia tra i negoziatori che si scontrano con le molteplici assenze e con testi messi sui tavoli delle varie delegazioni che non vengono nemmeno aperti. I manifestanti vengono solo messi a tacere e molte le notizie negative che si diffondono che rappresentano l’ennesimo fallimento dopo Dubai.

Le dichiarazioni di alcuni Capi di Stato sono non in linea con il tema della Cop29 vedi la classica dichiarazione “Petrolio e gas sono doni di Dio” come ammesso dal presidente Azero Aliyev, o la dichiarazione della nostra presidente Meloni secondo cui tutte le fonti rinnovabili partendo dalle fossili hanno pari dignità. Sembra che l’orologio della solidarietà verso i cambiamenti climatici si sia spostato verso un accaparramento selvaggio di fonti energetiche di qualsiasi origine.

La terra ed il suo futuro non interessano più a nessuno e quel radicale cambiamento verso le automotive elettrica è fallito. Naturalmente sappiamo anche perché. La recente elezione di Trump in uno dei paesi più grandi ed inquinanti del mondo a reso difficile un trattato globale, viste le nuove politiche americane sull’energia fossile (Petrolio). Ma a questo si aggiunge la difficoltà della Germania a parlare di elettrico visto che tali investimenti hanno distrutto la sua grande industria Automobilistica con migliaia di licenziamenti e chiusure di tante fabbriche.

Molte tematiche sono state accantonate vedi l’Adaptation Committee un organismo istituito nell’ ambito del Cancun Adaptation Framework che si occupa di promuovere un’azione di adattamento ai cambiamenti climatici. La stessa sorte è toccata al Meccanismo di Varsavia che attua un’azione congiunta per le perdite ed i danni subiti dalle nazioni povere della terra in seguito ai cambiamenti climatici. Infine, anche la Technology Mechanism che attua un’azione sulla finanza climatica viene sospesa. Tutto viene rimandato a Boon 2025.

Sono stati discussi i temi del Mitigation Work programme che si basano sulla mitigazione dei cambiamenti climatici con la riduzione dei gas ad effetto serra, ma anche in questo caso non si è arrivato ad oggi ad una base di mediazione. Ma la preoccupazione maggiore è l’attuazione del Global Stocktake già approvato alla Cop28 di Dubai che riguarda la transizione energetica che sembra interessare poco gli stati.

Uno scenario alquanto deludente dietro la Cop29 di Baku, che vede i paesi più poveri del mondo lanciare l’allarme. Questi ricordano all’assemblea che il riscaldamento climatico è in fase critica e quando supererà gli 1,5 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali sarà troppo tardi. Ma il mondo ricco non accetta i cambiamenti climatici perché devono accollarsi l’onere per delle spese per tutti gli altri.

venerdì 15 novembre 2024

VIVI SAN MARCO - “ FESTIVAL DI SAN MARTINO 2024 UN GRANDE SUCCESSO . GRAZIE A TUTTI “

CASTELLABATE -  È il momento di tirare le somme su una edizione storica del Festival Di San Martino appena concluso.  L’evento fiore all’occhiello della associazione Vivi San Marco , che quest’anno è giunta alla sua quinta edizione ha ricevuto una risposta di pubblico aldilà di ogni più rosea previsione.   Questo il comunicato pubblicato sulla pagina ufficiale . 


“ Abbiamo aspettato qualche giorno, ma ora è il momento di esprimere la nostra gratitudine, come facciamo ogni anno, a tutte le persone, istituzioni, professionisti, turisti, sponsor, fotografi e collaboratori, che hanno contribuito alla buona riuscita della 5a edizione del Festival di San Martino.


L’edizione 2024 ha sancito la definitiva consacrazione di una manifestazione ormai attesa non solo nel territorio Cilentano ma in tutta Italia.

L’enorme flusso turistico prodotto da questo evento ha raggiunto e superato tutti i record che la nostra associazione potesse mai immaginare.

Vedere Castellabate (San Marco) inondata da pullman, camper e turisti da ogni parte d’Italia a Novembre, ci riempie di orgoglio e ci stimola a continuare il percorso di crescita e valorizzazione del territorio intrapreso 10 anni fa.

È stata l’edizione dei grandi ospiti e delle belle intuizioni.

La novità del pranzo della domenica, per anni tanto richiesto dai turisti, ha arricchito di presenze e passeggio il nostro Festival.

L’allestimento di un’importante area tavoli accompagnata dal piatto novità e rivelazione dell’evento, ha garantito numerosi posti a sedere e ha smaltito l’enorme traffico che negli anni passati limitava la fluidità del passeggio all’interno del percorso.


Fiore all’occhiello il programma di musica e intrattenimento che quest’anno siamo riusciti a presentare, rivolto a tutte le fasce d’età con le esibizioni di 16 artisti durante i 3 giorni del Festival.

Finaz & Nuto della Bandabardò, Fry Moneti & Irish Spirit dei Modena City Ramblers, Gabriele Esposito, Roberto Colella, I Bevitori Longevi, Giovani Wannabe, Dj Astro, Dj Luca P, Assummasound, Monaghan Duo, Caffè d’autore, Vincenzo Romano, Vandarko, Angelo Cataldo il cantastorie e i fenomeni social del momento Alici come prima e IPork.


Ci teniamo a ringraziare davvero tutti, ma il ringraziamento più grande va sempre agli abitanti del Rione Rocchetta e alla comunità di San Marco per il loro attaccamento e spirito di appartenenza alla nostra associazione. 

Siete il cuore di questa manifestazione !

In particolare vogliamo citare Gianluca Nicoletti, Enzo Durazzo, Gerardo Mondelli, Gerardo Meola, Luca Marino e Domenico Durazzo.

Attori protagonisti che hanno tolto tempo ai loro impegni per dedicarsi al 100% all’organizzazione dell’evento.


È stata un’edizione particolare, segnata nell’ultimo mese da due avvenimenti tristi che hanno scosso la nostra comunità e molte persone coinvolte nell’organizzazione.

Ringraziamo le famiglie e i tanti parenti che hanno capito le nostre motivazioni sempre rivolte al massimo rispetto degli interessati.

Vivi San Marco vuol dire costruire, stare insieme ma soprattutto trasmettere gioia.

Siamo sicuri che dall’alto Graziella e Letizia stiano sorridendo insieme a tutti noi “ 


Marco Nicoletti 

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SCLEROSI MULTIPLA, 36,2% ATTENDE TROPPO PER RISONANZA MAGNETICA


 
 
 
Sclerosi Multipla, 36,2% attende troppo per risonanza magnetica
A Roma discussi i dati del Barometro Aism 2024
 
 
Roma. Più della metà delle persone con sclerosi multipla lamenta una mancanza di coordinamento tra i servizi sociosanitari e che in quattro casi su dieci non è chiaro come questi servizi siano collegati. Ma le criticità non finiscono qui. Il 36,2% dei pazienti attende troppo per una risonanza magnetica, il 24,7% subisce ritardi nelle visite di controllo, il 46,9% è insoddisfatto per l'accesso alla riabilitazione, il 45,2% segnala mancanza di supporto psicologico e il 19,6% ritiene inadeguata l'assistenza domiciliare. È quanto emerge dai dati del Barometro Aism 2024, presentati oggi a Roma presso il Lifestyle Hotel in occasione del convegno organizzato dall'Associazione Italiana Sclerosi Multipla dal titolo 'Programmazione, presa in carico, umanizzazione. Realizzare i PDTA nella rete della SM'.
 
Realizzato con il supporto non condizionante di Roche, l'incontro ha riunito esperti, persone con SM e rappresentanti delle istituzioni e della rete dei servizi che si sono confrontati e hanno discusso delle sfide della gestione della sclerosi multipla e della neuromielite ottica (NMOSD), portando in primo piano soluzioni innovative per una presa in carico sempre più coordinata e incentrata sulla persona. Attraverso i dati del Barometro AISM 2024 e le testimonianze raccolte, l'Associazione Italiana Sclerosi Multipla ha illustrato i risultati del progetto 'Umanizzazione' e dei Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (Pdta), volti a migliorare l'efficacia e l'accessibilità dei servizi per le persone con SM.
 
"I dati del barometro- ha dichiarato il presidente nazionale Aism, Francesco Vacca- confermano l'urgenza di un maggior coordinamento e integrazione tra i servizi per le persone con sclerosi multipla e patologie correlate. Oltre la metà delle persone lamenta difficoltà nell'ottenere risposte tempestive e adeguate ai propri bisogni sanitari e sociali. Per questo AISM ha posto l'obiettivo di realizzare una rete di cura e assistenza che non sia solo efficace, ma anche umana, e dove i cittadini siano parte attiva del percorso assistenziale. Il progetto 'Umanizzazione' e i Pdta rappresentano i pilastri di questa visione''.
 
La sfida dei Centri SM in Italia: eccellenze e criticità. L'indagine su 180 dei 237 Centri Clinici per la SM in Italia ha evidenziato l'importanza dei Centri SM per oltre il 90% dei pazienti, con il 70% che riceve farmaci per modificare il decorso della malattia. Tuttavia, permangono ostacoli significativi: l'80% dei Centri segnala, infatti, carenze di personale, il 60% denuncia debolezze nei servizi sociali e territoriali e il 57% evidenzia difficoltà nella gestione dei dati clinici.
 
Soluzioni concrete: il progetto 'Umanizzazione' e i Pdta Per rispondere a queste sfide, Aism ha avviato il progetto 'Umanizzazione' per costruire percorsi di cura coordinati e incentrati sulla persona.
 
"Dal nostro osservatorio scientifico- ha sottolineato il presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM), Mario Alberto Battaglia- emerge chiaramente come i Pdta aziendali e interaziendali riescano a coinvolgere più professionisti e a garantire un'assistenza interdisciplinare, con impatti positivi per la persona e il sistema sanitario. Attraverso 'Umanizzazione', puntiamo a rendere replicabili le migliori esperienze e garantire percorsi di cura sempre più personalizzati e inclusivi".
 
Dal 2020, il progetto ha coinvolto 16 Pdta aziendali, con un ampliamento progressivo che ha raggiunto oltre 80 Centri Clinici su tutto il territorio nazionale. Dei Pdta si stima ne abbiano beneficiato più di 4.000 pazienti, migliorando significativamente la loro esperienza di cura e l'accesso a percorsi personalizzati.
 
"I Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (Pdta)- ha affermato il Direttore Affari Generali e Relazioni Istituzionali di Aism, Paolo Bandiera- costituiscono uno strumento fondamentale per garantire continuità e integrazione nei percorsi di cura, assistenza, inclusione. Il nostro obiettivo è che ogni Regione e contesto di rete dei servizi del territorio, a partire dal Centro SM di riferimento, adotti modelli organizzativi che rispondano pienamente ai bisogni delle persone con SM, adattandosi alle caratteristiche dei sistemi locali".
 
"Questo progetto- ha aggiunto- sottolinea l'importanza di una co-programmazione e co-progettazione che coinvolga decisori, professionisti e pazienti, per orientare e qualificare priorità e sistemi, e migliorare i servizi attraverso un sistema sempre più centrato sulla persona".
 
Il convegno 'Programmazione, presa in carico, umanizzazione. Realizzare i PDTA nella rete della SM' ha messo in luce come la consolidata collaborazione tra Aism e Roche abbia dato vita a strategie condivise, oggi punto di riferimento per la discussione sui modelli di cura e sui protocolli qualitativi. In questi anni sono stati sviluppati protocolli operativi innovativi che rispondono alle esigenze reali dei pazienti e che possono essere integrati nei Pdta aziendali, migliorando così l'efficacia complessiva dei percorsi di cura. L'esperienza di AISM, con il suo impegno nella costruzione di una rete di supporto tra pazienti, clinici e professionisti, è un valore aggiunto nella progettazione di un sistema sanitario sempre più personalizzato e centrato sulla persona. I modelli proposti possono essere considerati best practices da applicare in altre strutture sanitarie, contribuendo a una maggiore uniformità e qualità nell'assistenza.
 
La co-programmazione tra pazienti, clinici e decisori è fondamentale per costruire percorsi di cura veramente integrati e efficaci, rispondenti ai bisogni di chi vive con la sclerosi multipla. Solo attraverso una visione condivisa e strutturata della presa in carico si potrà garantire una cura di qualità, equa e incentrata sulla persona.
 



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