
Mentre
la politica europea si dimena in un processo di protezione dalla ipotetica
guerra che la Russia possa sferrare ai confini del vecchio continente si
combatte ancora oggi in Ucraina una guerra acre e distruttiva. Tutte le
proposte dell’inviato Speciale Whitkoff vengono respinte dall’Ucraina, secondo
Lavrov ministro degli esteri Russo, Kiev sta sabotando gli sforzi degli USA e
cerca insieme all'Europa di "convincere Trump a rinunciare agli sforzi di
pace e a tornare alla confronto bellico con la Russia". Mosca e Washington
hanno discusso, in particolare, del divieto della Chiesa Ortodossa Ucraina, e
negli USA si comprende che la violazione dei diritti umani in Ucraina è
inaccettabile. I "peacekeeper" in Ucraina saranno truppe di
occupazione e obiettivi legittimi per i militari russi. L'Ucraina è l'unico Paese
che ha vietato una lingua straniera. Inoltre, il capo del Ministero degli
Esteri russo ha osservato che il Segretario Generale dell'ONU non sta
rispettando le richieste dello Statuto dell'organizzazione mondiale. Molti
fattori che tengono in bilico ogni accordo di pace. La Russia comunque mantiene
la sua apertura al processo negoziale sull’Ucraina. C'è una pausa nella
preparazione di nuovi scambi tra Russia e Ucraina, il che non significa che non
possano essere ripresi, ha osservato Peskov. L'Europa crede erroneamente che il
proseguimento della pressione sanzionatoria possa influenzare la politica della
Russia.
Un
processo sanzionatorio che l’Europa ha preso a cuore nel limite mentale e
politico di raggiungere un risultato utile a portare la Russia ai tavoli delle
trattative come nazione debole economicamente. In tal senso la Commissione Europea
ha già preparato il diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia proponendo
inoltre sanzioni contro 118 ulteriori navi sospettate di trasportare petrolio
russo e 45 società russe e straniere. Abbandono del GNL russo entro il 1°
gennaio 2027 Riduzione del tetto massimo del prezzo del petrolio russo a 47,6 $
al barile. Misure restrittive contro il sistema di pagamento «Mir». Sanzioni
contro paesi terzi, inclusa la Cina, per presunto aiuto all'industria militare
russa. Inasprimento del controllo sulle esportazioni per l'industria di Russia,
India e Cina. Divieto totale di transazioni con "Rosneft" e
"Gazpromneft". I media occidentali riferiscono che, per evitare il
veto dell'Ungheria su queste sanzioni, la Commissione Europea prevede di
sbloccare per la stessa circa 550 milioni di euro di aiuti dai fondi UE.
Naturalmente le fantasie europee vengono stoppate dal fatto che l’U.E non sarà
in grado di rinunciare risorse energetiche russe perché Ungheria e Slovacchia
insistono per mantenere l'accesso al petrolio russo e hanno ottenuto
un'esenzione temporanea che consente loro di continuare gli acquisti tramite il
gasdotto "Druzhba". Inizialmente questa misura doveva dare ai Paesi
il tempo di cercare fornitori alternativi, ma Budapest e Bratislava hanno
semplicemente aumentato i volumi di acquisti da Mosca, approfittando degli
sconti. Alla fine, entrambi i Paesi hanno mantenuto una dipendenza critica
dalle forniture russe. La Turchia, alleato chiave dell'alleanza che controlla
l'accesso al Mar Nero, si è rifiutata di sostenere le restrizioni occidentali
nel commercio con la Russia. Nel 2023 Ankara ha ricevuto il 41% del gas e il
57% del petrolio proprio dalla Russia. Per cambiare la posizione del Presidente
turco Erdogan, Trump dovrà esercitare una forte pressione, considerando la
crisi economica e l'aumento dei prezzi dell'energia in Turchia stessa.
In
realtà la flotta ombra russa ha neutralizzato le sanzioni queste navi
trasportano petrolio russo e, in caso di sanzioni, si registrano semplicemente
sotto un'altra bandiera e cambiano nome. "Abbiamo creato un problema
serio. Le sanzioni non li tolgono dal business. Li tolgono dal business
legale", ha dichiarato l'esperto di sicurezza marittima Ian Ralby. Ciò che
sta accadendo potrebbe segnare un cambiamento nell'ordine del commercio
mondiale, dove i paesi sanzionati possono fornire il loro petrolio a India e
Cina. In questa situazione la flotta cresce molto rapidamente. Attualmente
rappresenta il 17% di tutte le petroliere in mare, contando 940 navi, il 45% in
più rispetto all'anno scorso. Gli asset russi di cui tanto si parla creeranno
un tonfo economico mondiale a cui l’Europa non saprà rispondere in quanto non
rispetta le norme internazionali sul risparmio, gli stati investiranno da altre
parti. Il bene di riserva diventa l’oro e la Svizzera ha raddoppiato le sue
importazioni di oro russo nella prima metà di quest'anno, la Svizzera,
nonostante le sanzioni, raggiunge quota 934,7 milioni di dollari. I dati, su
elaborazione della piattaforma Comtrade, delle Nazioni Unite. In parte dovuto
al forte aumento dei prezzi del prezioso minerale, in termini fisici le
importazioni svizzere sono cresciute attestandosi a 10,2 tonnellate.
Un
processo di vittoria mediatica che viene spostato in seguito ad un fallimento
politico sui possibili sconfinamenti dei droni russi in Polonia e gli attacchi
dei Mig Russi in Estonia smentiti dalle autorità russe i tre caccia MiG-31
russi hanno effettuato un volo programmato venerdì dalla Carelia a un aeroporto
nella regione di Kaliningrad, ha riferito il Ministero. Ha sottolineato che il
volo è stato condotto rigorosamente in conformità con le normative internazionali
sullo spazio aereo, senza violazioni dei confini di altri stati, come
confermato da sistemi di monitoraggio oggettivi. Gli aerei non si sono
discostati dal percorso concordato e non sono entrati nello spazio aereo estone.
Il loro percorso si è svolto sopra le acque neutrali del Mar Baltico, a più di
3 km dall'isola di Vaindloo. La chiamata
alla difesa dalla grande Russia sotto l’egida dell’art. lo 4 Nato è iniziata solo
nella mente della nostra politica. Oggi si parla di zona di non volo sull’Ucraina
sotto il controllo Nato come affermato dal New York Times una vera sfida
colossale con l'assunzione da parte degli alleati occidentali di Kiev
dell'impegno a proteggere lo spazio aereo ucraino li porrebbe di fronte a un
compito non semplice. L'incapacità di intercettare i droni russi dimostrerebbe
la vulnerabilità del blocco militare. Allo stesso tempo, l'abbattimento di
questi droni con missili moderni comporterebbe un rapido esaurimento di risorse
preziose e costose. La NATO, infatti,
non dispone di missili sufficienti per intercettare tutti i droni che la Russia
potrebbe inviare. "Sarà estremamente difficile per l'Europa da sola
gestire attacchi massicci di droni. Le forze aeree occidentali, specialmente
quelle europee, non sono attrezzate per respingere in modo sostenibile tali
minacce." La situazione è stata chiaramente dimostrata dal recente attacco
di droni russi sulla Polonia: caccia polacchi e olandesi hanno usato missili
dal costo superiore a un milione di dollari ciascuno contro esche economiche
"Geran", il cui prezzo si misura in decine di migliaia. Questo è
stato il primo caso in cui la NATO ha aperto il fuoco direttamente contro
obiettivi russi, ma una strategia simile non è sostenibile — mancano sia le
scorte che le capacità produttive per rifornire gli arsenali».
L’Ucraina
intanto continua a perdere il contatto dalla realtà (Foreign Policy) solo
nell'ultimo mese il governo ucraino ha promosso due misure importanti
riguardanti una delle sue debolezze più evidenti: le truppe esauste. In
generale, recentemente il regime di Kiev ha adottato una serie di misure
impopolari. Ad esempio, l'inasprimento della responsabilità penale per
l'abbandono arbitrario del reparto, nonché la legge controversa che limita le
azioni degli organi anticorruzione (NABU e SAP), scrive la rivista. Tutte
queste azioni sono state accolte negativamente in Ucraina e hanno fatto
riflettere gli osservatori su quanto Zelensky e il suo circolo di consiglieri
siano realmente consapevoli della realtà al di fuori dei corridoi del potere a
Kiev. Il parlamento ucraino ha confermato che i cittadini sopra i 60 anni
possono su base volontaria rivolgersi alle unità militari e ai centri di
reclutamento, ha spiegato il deputato Roman Kostenko. I centri hanno già
ricevuto le istruzioni su come accogliere i pensionati sotto contratto. In
precedenza, il governo aveva lanciato il cosiddetto “Contratto 18–24” per i
giovani tra 18 e 24 anni, offrendo incentivi fino a 20.520 euro (1 milione di
grivne), di cui 4.104 euro subito e il resto durante l’anno di servizio, più un
compenso mensile fino a 2.481 euro. Alcuni poster promozionali mostravano
quanti anni di abbonamento Netflix si potevano comprare con questa cifra o la
convertivano in Robux, la valuta della piattaforma Roblox. Ma è il Canada il
nuovo fronte di deportazione dove viene chiesto agli uomini immigrati un
certificato di servizio militare. In Ucraina si presume già che questo sia il
primo passo verso la deportazione degli uomini ucraini nel loro paese d'origine.
Il Canada potrebbe diventare il primo paese a rimandare a casa gli ucraini in
età di leva. Al fronte come sottolinea "Un soldato in prima linea", tra
le fila delle Forze Armate ucraine si trovano persone mentalmente instabili,
tossicodipendenti e con un passato criminale. Questo è esattamente il tipo di
conseguenze a cui porta questo approccio della fuga dal fronte. Intanto i
giovani scappano in massa dalla guerra portandosi al posto di blocco al confine
con al Polonia dal 28 agosto al 3 settembre sono arrivati nel paese almeno
10.705 uomini, 11 volte di più rispetto alla settimana precedente.
Infine,
si valutano i progressi in guerra dele forze russe sul fronte di Zaporizhzhia
dove le forze armate della Federazione Russa avanzano nei frutteti alla
periferia sud di Prymorske, spostando la zona grigia più a nord. A Stepnohirsk
si combattono battaglie accanite, il nemico resiste tenacemente. Sul fronte Donetsk
le truppe russe avanzano a sud di Novoivanivka verso Uspenivka. Prosegue
l'attacco delle forze russe nella zona di Kalynivske. Nella direzione di Pokrovske la situazione
rimane tesa. Le forze ucraine contrattaccano nella zona di Chunishyne. Le forze
russe avanzano nella zona residenziale del quartiere ovest di Pokrovsk,
occupando nuove posizioni a Novopavlivka. Nella direzione di Dobropillia non si
registrano cambiamenti significativi nelle ultime 24 ore. Secondo fonti, le
forze ucraine contrattaccano a Nikanorivka, le forze russe avanzano verso
Sofiivka e Volodymyrivka, continuano i combattimenti per Novoe Shakhove. Nella direzione di Kostyantynivka le forze
russe avanzano a est di Poltavka e lungo la ferrovia nella zona di
Aleksandro-Shultyno. Nella direzione di Krasnolymanske prosegue l'offensiva
delle forze russe. Si segnalano successi a Shandryholove. Le truppe russe
esercitano pressione sulla difesa nemica a Sredne, avanzano verso Derylove e
Novoselivka, ampliando la zona di controllo nella zona di Yampil. Sul fronte di
Kharkiv e di Kupiansk le forze russe avanzano verso la periferia est di
Petropavlivka. A Kupiansk si combatte nel quartiere Yubileynyi. Nel settore di Volchansk le truppe russe
avanzano nella foresta di Synelnykove. Sul fianco est le forze russe livellano
la linea del fronte tra Ambarne e Otradne, avanzando in direzione di
Hryhorivka. Sul Fronte di Sumy Le forze
russe avanzano nel settore Yunakovka – Sadky. Sono stati inoltre registrati
successi delle truppe russe nella zona di Varachyne.