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lunedì 31 ottobre 2005
NASCE "IL CORRIERE DEL WEB", LA COMUNICAZIONE SUL MONDO DELLA COMUNICAZIONE
Da un'idea di Andrea Pietrarota, Sociologo della Comunicazione e Giornalista pubblicista, nasce l'idea di lanciare un blog interamente dedicato a tutti i "comunicatori".
Previa gratuita iscrizione di accredito sarà possibile contribuire con l'inserimento dei propri comunicati stampa, news, articoli, interviste ecc.
Per ulteriori informazioni o un contatto immediato:
Andrea Pietrarota
cellulari: 347/8271841 e 335/5640825
email: andrea.pietrarota@tin.it e pietrarotaa@hkgaia.com
AMBIENTE IN CLUB: UNIFICARE IL COLORE DEI CASSONETTI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN TUTTA ITALIA
Cassonetto per la carta - ASM di Prato
Prende il via la proposta di unificare in tutta Italia i colori dei cassonetti per la raccolta differenziata
Ecomondo 2005: Chiude la grande kermesse sull’ambiente.
Secondo l'associazione "Ambiente in Clun" i rgndi problemi dell'ambiente si risolovono con soluzioni “periocolosamente” semplici.
31/10/05 - Incredibile, ma vero. Mentre nel Comune di Imola la campana per la raccolta del vetro è di colore verde, in quello di Rho è blu. E’ solo un esempio dei colori in stile “arlecchino” dei cassonetti utilizzati in Italia per la raccolta differenziata dei rifiuti riciclabili. Sembra la scoperta dell’acqua calda, ma uniformare i colori per i cassonetti della raccolta differenziata degli stessi rifiuti in tutto il Paese è una seria proposta avanzata dall’Associazione Ambiente in Club, durante la conferenza, tenutasi nel corso di Ecomondo a Rimini, cui hanno partecipato l’On. Paolo Russo, Presidente della Commissione Bicamerale di inchiesta sul Ciclo dei Rifiuti, Marco Molgora, Assessore Ecologia e Ambiente Provincia di Lecco, Antonio Bernardi, Assessore Cultura e Urbanistica del Comune di Bellaria - Igea Marina.
Un colore per ogni categoria di rifiuto è proprio quanto ha suggerito alla Commissione Bicamerale d’Inchiesta sul Ciclo dei Rifiuti, al CONAI, all’Unione delle Province d’Italia e all’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani Daniele Baronio, Presidente dell’Associazione Ambiente in Club, per rilanciare non solo la raccolta differenziata ma anche il mercato dei produttori di cassonetti.
Ogni anno, solo al livello domestico, vengono prodotti oltre 30 milioni di tonnellate di rifiuti – ha affermato Walter Facciotto, ViceDirettore CONAI – grandi quantità di materiali riciclabili finiscono purtroppo ancora in discarica (per es.: il 30% della carta, il 10% di vetro e plastica). Noi parliamo di “giacimenti metropolitani” intendendo lanciare uno slogan in cui i cittadini sono i “minatori” di questi giacimenti metropolitani, che si contrappongono ai giacimenti naturali, per la grande quantità di materiali recuperabili. La raccolta differenziata è, dunque, un mezzo per usare nuovamente delle risorse, altrimenti inutilmente sprecate. Esiste tutta una normativa al livello UE sui requisiti dei cassonetti “colori uguali per rifiuti uguali” non è solo un fatto semplicemente formale estetico, ma è anche un fatto economico, e un aiuto per i cittadini per capire dove conferire correttamente le differenti tipologie dei materiali riciclabili.
Le idee semplici, sono sempre quelle più grandi – ha detto l’On. Paolo Russo, Presidente della Commissione Bicamerale di Inchiesta sul Ciclo dei Rifiuti – Ritengo che la proposta di Ambiente in Club sia straordinaria pericolosa normalità, perché rispetto alla questione dei rifiuti ci si aspetta sempre delle soluzioni funamboliche. Unificare, con delle linee guida, il colore dei cassonetti è un’idea immediata, semplice, diretta, che non costa, fa risparmiare. Il cittadino che va in vacanza o semplicemente si sposta sul territorio nazionale, sarà attratto, andrà in ricerca dei propri colori che troverà riconoscibili in ogni Comune d’Italia, indipendentemente dalle differenti metodologie adottate che devono necessariamente rispettare le specificità territoriali. Ecco cosa intendo per “federalismo intelligente”.
Sul sito dell’Associazione Ambiente in Club ( www.ambienteinclub.org ) è attivo un forum dove tutti i cittadini possono esprimere le proprie opinioni, avanzare suggerimenti e proposte per migliorare sempre più i livelli dei tassi di raccolta differenziata e far sì che l’ambiente possa diventare argomento di attenzione da parte degli organi di informazione anche quando è una “buona notizia”, senza cioè dover parlare di inquinamento, effetto serra. calamità naturali, o discariche abusive..
Inoltre l’Associazione Ambiente in Club lancerà un sondaggio, in collaborazione con l’ANCI e l’UPI, rivolto alle Autorità Locali per concordare i colori dei cassonetti da associare alle differenti tipologie di materiali riciclabili.
Ufficio Stampa Ambiente in Club Andrea Pietrarota
cell.: 347/8271841
comunicazione@ambienteinclub.org
Cosa ne pensi? Dì la tua opinione sul forum di Ambiente in club.
sabato 29 ottobre 2005
ANDREA PIETRAROTA, RESPONSABILE COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE DELL'AIC
Andrea Pietrarota assume l'incarico di Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne dell'Associazione Ambiente in Club
Andrea Pietrarota, Senior Account Hill & Knowlton Gaia - Public Relations • Social and Environmental Communication, agenzia del gruppo WPP, specializzata nel settore della comunicazione ambientale e sociale ha assunto il ruolo di Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne dell'Associazione Ambiente in Club.
Ambiente in Club, è una “proposta” che vuole parlare di ambiente, vuole ascoltare chi parla di ambiente, vuole confrontarsi con chi ha idee e proposte per l’ambiente.
Da qui l’iniziativa di creare un sito internet www.ambienteinclub.org principalmente dedicato ad un forum nel quale ci sia un libero confronto, un dialogo aperto e costante ed un costruttivo scambio di idee e proposte sui temi ambientali, nonché un ambito da dedicare allo svago attraverso l’umorismo che proviene dall’ambiente.
A tutto ciò Ambiente in Club intende aggiungere costanti e periodiche proposte che riuniscano tutti quelli che hanno interesse ed hanno a cuore l’ambiente, creando momenti di incontro, dibattito, svago e iniziative a sfondo benefico.
Andrea Pietrarota, Sociologo della Comunicazione e Giornalista Pubblicista, già membro del Comitato Direttivo di Lazio e Umbria del Club del Marketing e della Comunicazione e Direttore delle Relazioni Esterne di Ateneo Impresa Network, da diversi anni si occupa di comunicazione ambientale e sociale, in particolare curando l’ufficio stampa del COBAT, Consorzio Obbligatorio Batterie Esauste , istituito con legge n. 475/88.
Tra gli altri Clienti per cui collabora o ha curato iniziative di comunicazione:
Comitato Centrale dell’Albo Nazionale degli Autotrasportatori Merci – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; FEE, Foundation for Environmental Education; Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica; Comune di Roma; SARA Assicurazioni; P&G; Fondazione Gorbaciov; Comieco; Ministero dell’Ambiente; CONAI; Provincia di Roma; Regione Puglia.
Questo il nucleo dei soci fondatori dell'Associazione:
Daniele Baronio, Presidente
Diego Ciavatta, Vicepresidente
Sergio Scacco
Rossella Venturelli
Anna Silvestri
Andrea Pietrarota
PROF. ROCCO GIORDANO: LA SICUREZZA STRADALE COME SISTEMA
Investono cinque aree specifiche gli undici progetti promossi e finanziati dal Comitato centrale dell’Albo degli autotrasportatori, istituito presso il Ministero delle infrastrutture: dalla sicurezza del conducente e del veicolo al campo della ricerca e della tecnologia fino alla formazione e informazione.
I piani per la sicurezza stradale sono stati presentati a Venezia in occasione del primo di un ciclo di seminari interregionali organizzati dallo stesso Comitato. Il Responsabile Studi, ricerche e sicurezza, il Prof. Rocco Giordano...
Noi vogliamo lanciare il concetto della sicurezza come sistema. Perché la sicurezza è data da tre componenti: il veicolo, l’ambiente e per la strada il conducente. Se noi operiamo solamente su un versante lasciamo scoperti gli altri due. Invece la logica con la quale stiamo affrontando il tema della sicurezza è il concetto di sistema. Cerchiamo di capire quali spazi oggi ci sono per poter verificare simultaneamente come creare le migliori sinergie possibili.
Dal 2000 al 2003 è diminuito il numero di incidenti che coinvolgono i veicoli per l’autotrasporto: si è passati da 15.721 a 14.572. Più sicure le autostrade rispetto alla strade statale e provinciali…
<<Le autostrade sono quelle le più sicure perché sappiamo che non ci sono fattori di interferenza. Sono soprattutto le strade statali e provinciali, poi le aree urbane perché lì c’è un problema di congestione e là dove c’è congestione probabilmente c’è sempre un maggior numero di incidenti>>.
venerdì 28 ottobre 2005
LA STRADA PER KYOTO PASSA DAL RICICLO DEI RIFIUTI
Dal recupero dei materiali può venire un contributo rilevante per la riduzione delle emissioni ad effetto serra
La strada per Kyoto passa dal riciclo dei rifiuti
Rimini, 28 ottobre ’05 – Il quadro dell’”Italia che ricicla” che emerge dalla ricca sessione di convegni e presentazioni che si stanno tenendo in questi in giorni in occasione della Fiera Ecomondo (a Rimini dal 26 al 29 ottobre) disegna finalmente un panorama che non si può che descrivere in termini positivi.
Sono diversi i settori in cui le raccolte differenziate delle diverse tipologie di rifiuti il nostro Paese non è più il fanalino di coda rispetto a stai di grandi tradizioni ecologiste come i Paesi nordici, ma anzi “L'Italia del Recupero” comincia a distinguersi come una delle realtà nazionali con le migliori performance, Un'indagine sull'universo del riciclaggio è stato promosso dall’UNIRE (Unione Imprese di Recupero), l’Associazione che aderisce a FISE - Federazione Imprese di Servizi - ed è stato realizzato con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, del Ministero delle Attività Produttive e di Apat, in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale sui Rifiuti e con il contributo di Conai ed Ecomondo.
“I dati registrati nel 2004”, dichiara il Presidente Unire Corrado Scapino, “mostrano anche per quest’anno l’incremento a livello generale dalle raccolte differenziate anche tramite ingiustificati ampliamenti delle assimilazioni dei rifiuti da attività economiche a quelli urbani operate dagli Enti Locali. A tale incremento non è corrisposta una pari crescita delle quantità riciclate in ragione, per alcuni settori, del mancato sviluppo della domanda: condizione che ha comportato, peraltro, la non piena utilizzazione della capacità di valorizzazione dei rifiuti istallata nel nostro Paese”.
Rispetto agli anni precedenti si riscontra un aumento delle esportazioni dirette verso paesi extraeuropei (solo per il macero la Cina ad esempio ha importato dall’Italia 40.000 tonnellate nel 2004), riscontrando nel contempo un orientamento a privilegiare la domanda verso selezionate tipologie di rifiuto.
Questo settore, oltre a rappresentare una risorsa non secondaria per l’economia italiana in termini di materie prime ed energia risparmiata, offre un contributo importante nell’ambito degli impegni di Kyoto, considerato che l’Italia detiene la maglia nera per il mancato rispetto degli accordi sulla riduzione delle emissioni climalteranti. Nel solo settore della plastica, ad esempio, grazie al riciclo si sono evitate emissioni di gas ad effetto serra per circa 105 milioni di tonnellate. Tale sarebbe stato, infatti, l’inquinamento immesso nell’ambiente se si fosse prodotto un quantitativo di nuove materie plastiche pari a quello riciclato.
In particolare per i settori interessati da apposite normative speciali basate sulla responsabilità del produttore del bene, Unire ritiene che solo con il pieno coinvolgimento di tutta la filiera e quindi anche dei recuperatori, possono essere assicurate soluzioni efficaci ed economiche per il raggiungimento degli obiettivi di recupero.
Questi le principali evidenze nei singoli settori del recupero dei differenti rifiuti:
Carta
Il 2004 per il settore del recupero carta potrebbe essere definito come “l’anno del sorpasso”. E’ stato infatti l’anno in cui, come da previsioni, la raccolta di macero nazionale ha superato il consumo di macero da parte delle cartiere di 100mila tonnellate. Il comparto presenta sostanziali differenze nell’andamento dei tassi di raccolta, utilizzo e recupero: il tasso di raccolta presenta una progressione di 8 punti percentuali a partire dal 2000 (dal 41,2% al 49,2%), il tasso di recupero cresce del 2,4% (dal 45,9% al 48,3%), mentre l’utilizzo è sostanzialmente stazionario (55,8% nel 2000-56,6% nel 2004). La raccolta differenziata cresce soprattutto al Sud.
Vetro
L’Italia si conferma il terzo paese produttore di imballaggi in vetro in Europa Occidentale (dopo Germania e Francia) raggiungendo le 3.582.777 tonnellate. Tuttavia le raccolte non riescono a intercettare quantitativi di rifiuti equivalenti a quelli registrati nel nord Europa. Dal censimento emergono dati discordanti con quelli registrati da COREVE, che segnalano una riduzione dei flussi da raccolta differenziata che cresce a ritmo più lento nel sud del Paese dove rappresenta solo il 15% del totale.
Gomma
L’Italia mantiene anche nel 2004 il triste primato come Paese che in Europa recupera la minor percentuale pneumatici fuori uso. La quota di recupero di materia del nostro Paese sul totale dei pneumatici usati, circa 410.588 tonnellate quest’anno, è inferiore alla media europea (il nostro 6% contro il 25% circa in U.E.), mentre quella destinata alla discarica ancora troppo elevata rispetto alla media europea (47,5% in Italia contro il 25% circa in U.E.), nonostante il calo dal 51% registrato lo scorso anno. In linea con la media europea, invece, sono la quota destinata alla ricostruzione (12,94%) e quella al recupero energetico (27,20%). Tra le altre destinazioni dei pneumatici usati: materie prime secondarie 6,03%, export 2%, stoccaggi censiti (4,33%).
Autodemolizione
Nel 2004 sono stati demoliti 1.473.416 veicoli (-8,4% rispetto al 2000) per un totale di più di un 1 milione di tonnellate di materie recuperate. Anche nei primi mesi del 2005, sino a maggio, la tendenza si è confermata. Mediamente circa il 25% (in peso) dei veicoli demoliti viene smaltito in discarica, mentre quasi il 75% viene reimpiegato (circa il 5%) e recuperato. Quasi del tutto assenti i processi recupero energetico legati al comparto (se si eccettua il recupero dei pneumatici). Le difficoltà di smaltimento spingono ad esportare i rifiuti oltre confine, in Germania.
Plastica
Nel 2004 in Italia su oltre 5 milioni di tonnellate di materiali termoplastici immessi al consumo, risultano avviati a riciclo meno del 7% del totale. Il riciclo della plastica consente di risparmiare 25 milioni di tonnellate di petrolio. La raccolta differenziata e il tasso di riciclo crescono al 12,1%, ma esperienze estere dimostrano che sono perseguibili obiettivi superiori su base nazionale (Francia 44%, Svizzera 70%, Belgio 60%, Germania 80%) e in particolare forti margini di miglioramento al sud.
Acciaio
La raccolta di imballaggi in acciaio nel 2004 ha raggiunto quota 345.000 tonnellate, con un aumento di 9.000 tonnellate rispetto al 2003, confermando il suo trend positivo.
Centrato l’obiettivo di avvio al riciclo posto dal Consorzio Nazionale Acciaio che ha toccato le 321mila tonnellate. Il Paese che guida la classifica europea della raccolta degli imballaggi in acciaio è il Belgio (94%), mentre l’Italia si attesta sul 57,9% dell’immesso a consumo.
Alluminio
Si conferma anche nel 2004 il primato dell’Italia nella speciale classifica del riciclo dell’alluminio. L’industria italiana detiene ormai da anni una posizione di rilievo nel panorama mondiale per quantità di materiale riciclato. Il nostro Paese è infatti terzo al Mondo assieme alla Germania, dopo Stati Uniti e Giappone.
Nell’ultimo decennio la produzione italiana di alluminio riciclato è cresciuta del 65%, toccando nel 2004 le 619 mila tonnellate; questa quantità rappresenta il 76% dell’alluminio prodotto in Italia.
Inerti
In Italia nel 2004 sono stati prodotti circa 40 milioni di tonnellate di rifiuti inerti. Il settore vive una situazione di profonda arretratezza: vengono infatti riciclate solo 3,7 milioni di tonnellate, pari a circa il 10% del totale prodotto. Quasi il 100% di questa tipologia di rifiuti appartiene alla categoria dei rifiuti dalle attività di costruzione e demolizione.
RAEE
Il consumo di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), dal 2003 al 2004, è in forte ascesa, come attestano i dati Findomestic: elettrodomestici bruni +40% circa; piccoli elettrodomestici +15%; telefonia +10%; elettrodomestici bianchi e office equipment +5%. L’analisi svolta dall’Apat a partire dai dati MUD relativi alle operazioni di recupero dei RAEE di provenienza urbana di 138 impianti rileva che tali impianti trattano un totale di 89.739 tonnellate di RAEE, dei quali il 58,7% è costituito da rifiuti pericolosi, il restante 41,3% da rifiuti non pericolosi.
Batterie al piombo esauste
Infine, il caso della raccolta e del riciclo delle batterie al piombo esauste (come quelle di tutti i mezzi di trasporto) si segnala come il “fiore all’occhiello dell’Italia che Ricicla”: il nostro Paese, infatti, grazie all’attività del COBAT, Consorzio Obbligatorio Bayyetrie Esauste, è leader a livello internazionale vantando un tasso di recupero superiore al 97% dell’immesso al consumo, una raccolta di oltre 16 milioni di batterie ogni anno (pari a circa 190.000 tonnellate), per un recupero di piombo che fa risparmiare oltre 76 milioni di euro sulle importazioni di tale metallo.
SENSOFWINE: I LUOGHI DELL'ARTE OSPITANO I MIGLIORI VINI ITALIANI IN DEGUSTAZIONE A ROMA
SENSOFWINE: I luoghi dell’arte ospitano i migliori vini italiani in degustazione
Dal 3 al 6 novembre 2005 - Spazio Etoile – Palazzo Ruspoli, Roma
Giovedì 3 novembre si inaugurerà a Roma “SENSOFWINE”, la più importante degustazione a livello europeo per qualità e quantità dei vini presenti.
L’evento, ideato da Luca Maroni, ed organizzato in collaborazione con lo Spazio Etoile, il cui Amministratore Delegato è Carlo D’Amelio Memmo, intenderà celebrare, divulgare e promuovere il migliore vino italiano e le eccellenze gastronomiche del nostro paese.
La manifestazione nasce come presentazione della Guida dei Vini Italiani 2006 e dell’Annuario dei Migliori Vini Italiani 2006 di Luca Maroni, e dà la possibilità ai soli produttori nazionali capaci di qualificare almeno un vino nell’Annuario di partecipare come espositori.
Durante la serata di Gala, esclusivamente ad inviti e riservata alle personalità politiche, alla stampa, ad una rappresentanza dell’alta società romana e agli espositori, si terrà la premiazione dei migliori vini italiani per categoria.
SENSOFWINE ovvero la sensorialità del vino: il colore, il profumo, l’udito, il tatto, il gusto dei migliori frutti della terra d’Italia.
Un percorso espositivo innovativo giacché indicizzato sia per territorio, sia secondo i sensi: i vini dai migliori profumi, quelli dal colore più vivido e fitto, i vini al tatto più polposi, quelli gorgoglianti all’udito, quelli dal gusto più potente e persistente.
Un itinerario attraverso i capolavori enologici italiani in cui ogni visitatore seguirà la via dei propri prediletti sensi.
La manifestazione si terrà presso il prestigioso Spazio Etoile, Palazzo Ruspoli in Piazza San Lorenzo in Lucina, luogo che rappresenta quanto più di autorevole si possa avere nel centro storico di Roma al fine di dar luce e pregio ad un comparto, quello enologico, che rappresenta un patrimonio capace di crescere nonostante le difficoltà economiche che il nostro Paese sta attraversando.
Palazzo Ruspoli, sede solitamente di grandi mostre artistiche, aprirà quindi, in via assolutamente eccezionale, per accogliere l’evento dedicato alla migliore produzione italiana di vino e gastronomia, con oltre 300 espositori, in un contesto ricco di arte e cultura, in ambienti di storicità e magnificenza assoluta.
SENSOFWINE sarà aperta al pubblico da venerdì 4 a domenica 6 novembre dalle 12 alle 21. Costo: 15,00 Euro. L'evento sarà trasmesso in diretta radiofonica da RAI RADIO DUE con la trasmissione DECANTER.
Luca Maroni
Luca Maroni, astemio fino a 24 anni e da 15 anni degustatore professionista, è oggi uno dei massimi esperti del settore enogastronomico. L’unico autore di un vero e proprio metodo scientifico basato su un’analisi “sensoriale-chimica” in grado di mettere in relazione le sensazioni avvertite in fase di degustazione con le componenti fisico-chimiche proprie di ciascun vino.
Fra il 1987 e il 1989 collabora con Luigi Veronelli scrivendo articoli per “L’Etichetta” e realizzando “Ex Vinis”, la prima newsletter italiana di cui è direttore responsabile per un anno circa. Nel 1990 fonda la LM edizioni, creando la rivista “The Taste of wine” (Oggi “The Taster of Wine and Food”) periodico per conoscere e apprezzare il vino. Nel 1995 scrive sull’Enciclopedia Italiana Treccani la voce “Degustazione del vino” di cui curerà un ulteriore approfondimento sull’appendice 2000. Nel novembre 2001 pubblica con “Sperling&Kupfer”-Mondadori “Piacevolezza del Vino”-il metodo per degustare e nel 2003, ancora in coedizione con la Sperling & Kupfer Editori (Mondadori), pubblica “ Piacevolezza dell’Olio”. Nel 2003 gli viene affidata una rubrica dedicata al vino sul magazine “PANORAMA” di Mondadori, e il ruolo di esperto di riferimento e di presentatore di vini nella trasmissione radiofonica “DECANTER”, in onda ogni sera su Radio2 RAI. Nel 2004 scrive per Fabbri Editore : Conoscere il Vino. Sempre nel 2004 realizza per il settimanale OGGI (RCS Periodici), le Guide ai Vini Italiani piu' piacevoli, convenienti e reperibili. Nel marzo del 2005 realizza per il CORRIERE DELLA SERA i 5 volumi dedicati al vino proposti in allegato al maggiore quotidiano nazionale.
Dal 1988 al 2005 ha degustato oltre 95.000 vini.
Ufficio Stampa E.QU.A. – 06/3236254 – info@equa.it
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CLONAZIONE, NATI IN ITALIA 14 MAIALI FOTOCOPIA
Clonazione, nati in Italia 14 maiali fotocopia
La LAV “tecnica inefficiente: su 100 cellule 1 sola sara’ un animale adulto e sano. La ricerca sugli xenotrapianti e’ un gioco sporco e pericoloso”.
Quattordici maiali sono i nuovi cloni della “fattoria” del Prof. Galli, dopo cavalli e tori; mai conosceremo invece il numero di maiali morti o sofferenti di malattie e malformazioni che possono aver pagato il prezzo degli esperimenti del Prof. Galli, come nulla si è saputo sulle cause esatte della morte della capostipite della fattoria dei clonati, la pecora Dolly.
Infatti, come già denunciato più volte dalla LAV, la tecnica della clonazione è altamente inefficiente a giudicare dal basso numero di animali clonati nati sani: uno studio - basato su dati INFIGEN, una delle multinazionali clonatrici, e su studi di Atsuo Ogura del National Institute of Infectious Diseases di Tokyo - pubblicato anche dalla testata inglese New Scientist, rivela infatti che il 75% degli embrioni animali clonati muore entro i primi due mesi di gravidanza e che comunque il 25% nasce morto o con deformità incompatibili con la vita. Da 100 cellule di partenza mediamente una sola diverrà un animale “adulto e sano”.
Il Prof. Galli dichiara che il progetto di ricerca sui maiali-fotocopia servirà “indirettamente alla ricerca sugli xenotrapianti”, ovvero a creare maiali serbatoio di organi malati per umani, tuttavia “quello della ricerca sugli xenotrapianti è un gioco sporco e pericoloso – dichiara Roberta Bartocci, biologa e responsabile LAV del settore vivisezione - E’ innanzitutto un gioco perché le prove effettuate, da oltre dieci anni a questa parte, nel tentativo di ottenere organi dagli animali da trapiantare nell’uomo, non ha mai dato alcun risultato incoraggiante, anzi, è stato un esercizio di tecnica chirurgica sulla pelle degli animali.
E’ pericoloso, dal momento che l’inserimento di un organo di una specie differente in un organismo estraneo è in grado di scatenare l’attività di virus silenti e innocui nell’ospite originario ma che potrebbero scatenare epidemie nell’uomo, come è accaduto, ad esempio, negli anni ‘60 a causa dell’impiego di vaccini antipoliomelite contaminati da virus in grado di provocare il cancro, perché ottenuti coltivando il vaccino su reni di scimmia in cui il virus era silente.
La ricerca sugli xenotrapianti è anche un gioco sporco, perché sembra essere una scusa per ottenere finanziamenti e consenso facendo leva sulle speranze dei malati e le paure della società, visto che non esiste alcuna evidenza in grado di dimostrare che possa dare buoni risultati.”
28.10.2005
Ufficio Stampa LAV 064461325 – 3391742586
Email: ufficiostampa@infolav.org
giovedì 27 ottobre 2005
ECOMONDO 2005: CONVEGNO SU L’ITALIA DEL RECUPERO
“L’Italia del Recupero”
Per fare il punto sul settore del recupero rifiuti attraverso dati aggiornati, trend e confronti con realtà internazionali sui singoli settori del riciclo: carta (UNIONMACERI), vetro (GMR), imballaggi in acciaio (SARA), alluminio (per quanto riguarda questo settore, lo specifico rapporto sarà realizzato da CIAL – Consorzio Imballaggi in Alluminio), plastica (ASSORIMAP), gomma (ARGO), apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), fine vita auto (GRUPPO DEMOLIZIONE VEICOLI), rifiuti inerti (ANPAR).
Per promuovere un confronto su potenzialità e problematiche del recupero tra gli operatori presenti ad Ecomondo.
Unir, l’Unione nazionale delle imprese di recupero che aderisce a FISE (Federazione Imprese di servizi di Confindustria), promuove
Ecomondo, Rimini Fiera, via Emilia n.155, Sala Neri 2 (hall sud)
Saluto Luciano Morselli – Presidente Comitato Scientifico Ecomondo
Introduzione Corrado Scapino – Presidente Unire
Presentazione dei principali contenuti del rapporto Maria Letizia Nepi – FISE Unire
Dibattito – Quale futuro per il riciclo in Italia?
- Giancarlo Longhi – Direttore Generale Conai
- Rosanna Laraia – Presidente Albo Gestori Rifiuti
- Valentina Mazzenga – Ministero Ambiente
- Nicola Nascosti – Osservatorio Nazionale sui rifiuti
- Luca Arnaudo- Autorità garante della concorrenza e del mercato
- Fabrizio De Poli – Ministero Ambiente
- Corrado Scapino – Presidente Unire
Conclude: On Paolo Russo – Presidente Commissione d’Inchiesta sul Ciclo dei Rifiuti
Per informazioni: Marco Catino – Responsabile Ufficio Stampa
uff. 06/5921076; cell. 347/9569564; m.catino@fise.orgINFOCITY: PA: servono 200 mila esperti in comunicazione
Siamo bombardati da 1500 informazioni al giorno, ma solo il 5% dei messaggi arriva a destinazione. In cinque anni dalla regolamentazione della normativa pubblica sono stati fatti passi in avanti ma sono ancora inferiori alle attese.
Mancano ancora 200mila esperti di comunicazione relativa alle nuove tecnologie sia nel settore pubblico che in quello privato. È il bilancio, tra alti e bassi, emerso nel corso del convegno “Comunicazione pubblica è democrazia” organizzato dalla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione.
In particolare è stata evidenziata la necessità di aumentare la cultura della comunicazione, sia all'interno della pubblica amministrazione che fra i cittadini e nel mondo delle imprese.
Artcolo integralmente tratto da Infocity, il network del giornalismo:
http://www.infocity.it/
A ECOMONDO CONVEGNO DI AMBIENTE IN CLUB
RIMINI 27/10/2005. Si è tenuta oggi, giovedì 27 ottobre nel corso della Fiera Ecomondo a Rimini, la conferenza indetta da Ambiente in Club, in cui sarà presentata la proposta di unificazione dei colori dei cassonetti per la raccolta differenziata. Parteciperanno, tra gli altri l’On. Paolo Russo, Presidente della Commissione Bicamerale di inchiesta sul Ciclo dei Rifiuti, Walter Facciotto, Vice Direttore Generale del Conai, Marco Folgora, Assessore Ecologia e Ambiente Provincia di Lecco, Antonio Bernardi, Assessore Cultura e Urbanistica del Comune di Igea-Marina Bellaria, Daniele Baronio, Presidente dell’Associazione Ambiente in Club e il giornalista ambientale Andrea Pietrarota.
Attualmente le isole ecologiche italiane non hanno un’univoca definizione della colorazione dei raccoglitori per la Raccolta Differenziata. L’Unione Europea ha deliberato una normativa per definire con i codici RAL la colorazione delle strutture atte al corretto conferimento delle varie classi merceologiche dei rifiuti.
Un colore per ogni categoria di rifiuto è dunque la proposta di Ambiente in Club per rilanciare la Raccolta Differenziata ed il mercato dei produttori di cassonetti.
Ambiente in Club è un club, un’associazione, un sito internet dove regna la trasmissione e la divulgazione delle tematiche legate all’ambiente, in un network dove, oltre ad uno scambio di opinioni tra addetti, tutti possano esprimere e proporre il proprio “pensiero ambientale”.
Nella proposta di Ambiente in Club, le isole ecologiche “a colori” dovranno avere una valenza nazionale, e in tal modo si possa rafforzare la comunicazione sociale con un abbinamento che, negli obiettivi dell’iniziativa, dovrebbe entrare nelle abitudini e conoscenza comune della cittadinanza.
La conferenza intende anche cogliere l’occasione per aprire il dibattito verso le idee e le proposte per la ripresa a 360° gradi della Raccolta Differenziata e dell’importanza del ruolo della cittadinanza in questo progetto.
Tra gli obiettivi dell’iniziativa figura la sottoscrizione di una dichiarazione di intenti da parte dei soggetti coinvolti di ottemperarne le prescrizioni.
Il forum attivo sul sito dell’Associazione Ambiente in Club raccoglierà le opinioni e proposte dei vari associati che verranno presentate in apertura del convegno.
I principi ed i fini della raccolta separata dei rifiuti sono oggi conosciuta dalla maggioranza dei cittadini italiani.
Purtroppo non viene sempre praticata anche se dal 1997 ad oggi sono state tante le informazioni trasmesse, le campagne di comunicazione realizzate e gli investimenti economici fatti.
L’associazione Ambiente in Club ritiene che la strada percorsa debba essere potenziata e continuamente stimolata affinché le percentuali di raccolta differenziata in Italia continuino ad aumentare e il “gap” tra nord e sud si colmi o perlomeno si riduca.
Tante possono essere le varie iniziative ancora da intraprendere e Ambiente in Club, nel suo volere essere stimolo di idee e proposte a livello nazionale, nel suo “sguardo continuo“ sull’ambiente, ritiene utile agevolare sempre più il cittadino e fornirgli sempre un’opportunità (non costrittiva) di agire correttamente e in maniera sostenibile.
Ecco una novità che lo “sguardo” di Ambiente in Club ha carpito:
ogni Regione, Provincia e Comune adotta colori diversi per i cassonetti della raccolta differenziata;
- non esiste una normativa che indichi codici di colore uguali (RAL) per tutto il territorio nazionale.
Pensando che gli italiani sono un popolo di poeti e navigatori…. Se un cittadino di Milano si trova a Roma e vuole separare i rifiuti troverà i contenitori che abitualmente usa per quel rifiuto di colore diverso. Come sostengono gli esperti, l’uomo acquisisce un comportamento incondizionato nei suoi gesti e il colore ha quindi un parte importante (al riguardo esiste una larga bibliografia di trattati e teorie di psicologia)…e allora sono maturi i tempi per lanciare la proposta:
Colori uguali per rifiuti uguali in tutta Italia!
comunicazione@ambienteinclub.org
Cosa ne pensi? Dì la tua opinione sul forum di Ambiente in club.
martedì 25 ottobre 2005
ECOMONDO 2005: ITALIA LEADER INTERNAZIONALE NEL RECUPERO DEI RIFIUTI PERICOLOSI
Rifiuti pericolosi
RAGGIUNTO NEL 2004 IL RECORD DI RACCOLTA.
Il primo Consorzio Obbligatorio costituito in Italia per la raccolta dei rifiuti pericolosi è presente a Ecomondo con tutta la filiera che opera nel recupero dell’olio lubrificante usato. Tra gli ospiti dei convegni organizzati dal COOU anche il Sottosergretario all’Ambiente, On.le Roberto Tortoli.
Ecomondo 2005: quarta presenza consecutiva del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati alla più importante manifestazione italiana rivolta alle istituzioni e agli operatori specializzati nel settore del riciclo.
Uno stand (PAD B1- stand 68) che, per la prima volta, ospiterà tutto il Sistema Consorzio: dall’Ente che gestisce e coordina la raccolta e il riutilizzo dell’olio lubrificante usato (COOU), all’Associazione che rappresenta le aziende di raccolta (ANCO), fino alle imprese (come Viscolube e Ramoil) che operano nel settore della rigenerazione di questo “rifiuto pericoloso”.
Un fitto calendario di incontri - il 27 e 28 ottobre - per discutere e fare il punto della situazione sulla salvaguardia della salute e dell’ambiente di un rifiuto che, grazie all’attività del Sistema Consorzio e all’impegno dei cittadini, si trasforma in nuova risorsa economica per il Paese: in 20 anni di attività del Consorzio l’Italia ha risparmiato oltre 735 milioni di euro sulla bolletta petrolifera.
Grazie all’impegno delle 72 aziende raccoglitrici, nel 2004 si è raggiunto il record assoluto di raccolta di olio usato: 210.037 tonnellate recuperate, pari all’84% del totale raccoglibile. Con 106.700 tonnellate di nuovo olio base prodotto dalle 5 aziende di rigenerazione, l’Italia si conferma leader in Europa in questo particolare processo di riutilizzo dell’olio usato.
Tra i vari appuntamenti del Consorzio si segnalano:
giovedi 27 ottobre
• ore 10.00 (PAD B1-stand 68): Presentazione del IV Rapporto Ambientale
Intervengono, tra gli altri, Stefano Ciafani, Resp.le Nazionale Rifiuti Legambiente, Carlo Migliorelli, Assessore all’Ambiente della Provincia di Macerata (la prima provincia italiana ad offrire ai cittadini che fanno da soli il cambio dell’olio la possibilità di conferire il rifiuto presso nuovi punti di raccolta distribuiti capillarmente sul territorio) e Paolo Tomasi, Presidente del COOU; modera l’incontro Marco Fratoddi di La Nuova Ecologia.
• ore 15.00 (PAD B1-stand 68): Acquisti verdi e Pubblica Amministrazione:il contributo del Sistema Consorzio
Intervengono, tra gli altri, Lucio D’Ubaldi dell’ANCI, Francesco Ferrante, Direttore Generale Legambiente Italia, Maria Letizia Nepi di Assoambiente, Renato Schieppati Amm.re Delegato Viscolube, e Alberto Rossini, Assessore ai Trasporti della Provincia di Rimini; modera l’incontro Giampiero Beltotto di L’Italia dei Comuni.
venerdi 28 ottobre
• ore 10.00 (Sala Diotallevi - Hall Sud primo piano): Modelli e Performance dei Consorzi Obbligatori
Nel panel dei relatori anche il Sottosegretario all’Ambiente On.le Roberto Tortoli; modera l’incontro Nicola Porro, cr economia de Il Giornale.
• ore 16.00 (PAD B1- stand 68) Individuazione dei parametri comuni per un bilancio ambientale del Sistema Italia
Intervengono, tra gli altri i rappresentanti di COBAT - Consorzio Obbligatorio Batterie Esauste, COMIECO, CONAI, CONIP, COREPLA, EMAS e POLIECO; modera Roberto Coizet di Edizioni Ambiente
Ufficio stampa COOU – Barbara Bruni 338.3066791 bruni@eprcomunicazione.it
lunedì 24 ottobre 2005
A ECOMONDO UNIRE FOTOGRAFA IL MONDO DEI RIFIUTI
Sarà presentato a Ecomondo il prossimo 28 ottobre “L'Italia del Recupero”,
l'indagine annuale sull'universo del riciclaggio che delinea le dinamiche e gli aspetti critici di un settore chiave del panorama industriale del Paesee che quest’anno giunge alla sua sesta edizione.
Lo studio, promosso nelle precedenti 5 edizioni da Assoambiente, sarà curato quest’anno da UNIRE (Unione Imprese di Recupero), l’Associazione di recente costituzione all’interno di FISE - Federazione Imprese di Servizi.
Diverse le novità inserite nel Rapporto che costituisce ad oggi l'unica indagine a tutto campo sulle attività di riciclaggio.
Marco Catino
Responsabile Ufficio Stampa - FISE
Federazione Imprese di Servizi
via del Poggio Laurentino, 11 - 00144, Roma
tel. 06-5921076; fax 06-5919955
m.catino@fise
venerdì 21 ottobre 2005
CALA IL PESO DELL’INCIDENTALITÀ STRADALE NEL SETTORE DELL’AUTOTRASPORTO MERCI
Comunicato stampa 21 ottobre 2005
NEL SETTORE DELL’AUTOTRASPORTO MERCI
SFATATO UN LUOGO COMUNE
A Venezia la prima presentazione di 11 progetti sulla sicurezza stradale.
Il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori – istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - ha promosso e finanziato 11 progetti convergenti su un unico obiettivo: “la sicurezza stradale come sistema”.
La presentazione tenutasi oggi a Venezia presso la Fondazione Giorgio Cini è la prima di un ciclo di seminari interregionali che porteranno a diffondere i risultati delle diverse indagini in varie città italiane, come, Genova, Firenze, Ancona, Salerno e Palermo.
Al convegno/tavola rotonda di Venezia hanno partecipato numerose Autorità, come l’Assessore alla Mobilità del Comune di Venezia Enrico Mingardi, il Presidente del Comitato Centrale Albo Autotrasportatori Raffaele Maria de Lipsis, il Responsabile Studi, Ricerche e Sicurezza del Comitato Centrale Rocco Giordano, il Direttore del Centro Studi sui Sistemi di Trasporto Alberto Frondaroli, il Dirigente del Dipartimento Trasporti Terrestri – Ufficio Controlli sull’Autotrasporto - Paolo Sangiorgio, il Presidente della Società Italiana di Traumatologia della Strada Andrea Costanzo, nonché i rappresentanti delle Associazioni di Categoria, provenienti da Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e i rappresentanti delle locali Forze dell’Ordine, Vigili Urbani, Polizia Stradale, Carabinieri e Guardia di Finanza.
5 aree di intervento.
Il fine dichiarato del Comitato è quello di aprire una linea di comunicazione diretta con il territorio e l’opinione pubblica per diffondere tutti gli strumenti che possano essere di aiuto ad una riduzione dell’incidentalità stradale.
I progetti hanno investito 5 aree di intervento: sicurezza del conducente; sicurezza del veicolo; sicurezza come contesto aziendale; ricerca e tecnologie di supporto; formazione ed informazione.
Effettuato nel triennio 2000/03 il 1° monitoraggio sull’incidentalità nell’autotrasporto. Tra questi di particolare rilievo per i risultati che sono emersi è stato il primo monitoraggio su scala nazionale dell’incidentalità collegata al trasporto merci in aree urbane, su strade extraurbane ed al trasporto di merci pericolose.
Dal 2000 al 2003 il numero degli incidenti con il coinvolgimento di veicoli per l’autotrasporto è sensibilmente diminuita, passando da 15.721 (pari al 7,4% del totale nazionale degli incidenti del 2000) a 14.572 (pari al 6,5% registrato del totale incidenti del 2003).
Tale risultato ridimensiona significativamente il concorso di tutti i veicoli adibiti al trasporto rispetto al totale degli incidenti che accadono ogni anno nel nostro Paese.
Dopo questa attività di monitoraggio è emersa, quindi, una più chiara valutazione del ruolo significativo, ma non determinante che ha l’autotrasporto merci nella fenomenologia dell’incidentalità in Italia e si può a ragione confutare molti di quegli stereotipi che, nel vissuto quotidiano, hanno contribuito spesso ad un’immagine sfavorevole della categoria degli autotrasportatori.
L’effetto della patente a punti.
Variazioni particolarmente significative si sono determinate a seguito dell’introduzione della patente a punti, in particolare tra il 2002 ed il 2003. Basti pensare che il numero di feriti in tutti gli incidenti del 2003 è sceso del 5,6%, mentre il numero di feriti causati da incidenti con veicoli merci è ulteriormente sceso del 11,7%. Ancora più evidente è stata la diminuzione del numero dei decessi a causa di incidenti: su base annua -10,7%, e anche in questo caso il numero dei decessi a seguito di incidenti con veicoli merci è calata ancora di più: -12,3%.
Tali dati non possono che far riflettere sull’effetto positivo dell’introduzione della patente a punti che è stato sicuramente più vistoso per il settore degli autotrasportatori merci conto terzi.
Nel 2003 solo il 6,5% degli incidenti è con i veicoli merci.
I risultati che emergono possono essere così sintetizzati. La componente “merci” (che comprende i veicoli da quelli di portata superiore a 3,5 tonnellate sino ai motocarri) nell’incidentalità complessiva in Italia, rilevata dall’ISTAT, nel 2003 è stata coinvolta in 14.572 incidenti, pari al 6,5% del totale degli incidenti avvenuti in Italia nello stesso anno: un sensibile calo rispetto al 2000 se si considera il già ridotto peso degli incidenti con veicoli d’autotrasporto.
Conclusioni dell’indagine.
Il peso dell’autotrasporto nell’incidentalità stradale non è sostanzialmente cresciuto in questi ultimi anni. Anzi il numero degli incidenti è diminuito, anche se è aumentato leggermente il numero medio di veicoli coinvolti in incidenti.
I veicoli merci “leggeri”, soprattutto nelle aree urbane,hanno visto crescere, in particolar modo negli ultimi anni, il loro coinvolgimento in incidenti con un conseguente impatto peggiorativo sui relativi esiti.
Raffaele Maria de Lipsis, Presidente del Comitato Centrale.
“Il mondo dell’autotrasporto professionale – ha affermato nel corso del seminario di Venezia Raffaele Maria de Lipsis, Presidente del Comitato Centrale Albo Autotrasportatori - ha dimostrato e sta dimostrando di saper reagire positivamente alla sensibilizzazione ed agli impegni presi con la prima campagna per la sicurezza. Ma importanti sforzi devono essere compiuti in particolar modo a tutela della sicurezza della circolazione in ambito urbano, dove i veicoli merci coinvolti in incidenti rappresentano ancora quasi la metà di tutti gli incidenti cittadini”.
Ufficio Stampa: Hill&Knowlton Gaia
Andrea Pietrarota tel.: 06.441640327 cell.: 335.5640825 email: pietrarotaa@hkgaia.com
Alessia Calvanese tel.: 06441640328 cell.: 335.1309390 email: calvanesea@hkgaia.com
Serena Russo tel.: 06441640305 email: uffstampa@hkgaia.com
Sito ufficiale: http://www.alboautotrasporto.it/
Blog per comunicare sul tema della sicurezza stradale: http://sicurezza-stradale.blogspot.com/
giovedì 20 ottobre 2005
DA ADICO E METACONSULTING: SEMINARIO A ROMA E MILANO SU
Metaconsulting è lieta di annunciare l’evento “VIRAL E MEMETICA”, che si terrà a Roma il 19 novembre 2005 e Milano il 3 dicembre 2005
per i soci Adico l’investimento relativo al Seminario è di solo 25 euro.
Gli interessati sono pregati di confermare la propria presenza e la sede preferita tramite e-mail o fax.
Chi fosse interessato ad estendere l'invito ad altre persone, potrà tranquillamente farlo, avendo presente che, per chi non è socio ADICO, l’investimento richiesto per la partecipazione all’evento è di Euro 150 (iva esclusa) a persona, mentre per gruppi aziendali (due o più persone), è prevista una particolare scontistica che saremo lieti di applicare su vostra richiesta per e-mail.
Valentina Kustermann
Segreteria Organizzativa ADICO Gruppo Regionale LAZIO
Tel. 06/36.00.25.08
Via Cola di Rienzo, 163 - 00192 - Roma
Tel. 06 321.200.56 - Fax 06 360.087.64
valentinakustermann@metaconsulting.it
TECNOLOGIE ENEA e CNR PER COMBATTERE L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO
PER COMBATTERE L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO
Ricerca e impresa si incontrano a Ecomondo, a Rimini, il 28 ottobre per una giornata di trasferimento tecnologico dedicato all'inquinamento atmosferico. Ne sono promotori gli Innovation Relay Centre IRENE e CIRCE[1], rispettivamente coordinati dall'ENEA e dal CNR.
L'evento che si inserisce nell'ambito della fiera internazionale del recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile ECOMONDO 2005, sarà l'occasione per presentare al mondo della piccola e media impresa le più promettenti tecnologie sviluppate a livello europeo in questo settore.
CNR ed ENEA hanno individuato oltre 50 tecnologie sviluppate nei laboratori degli Enti di Ricerca, Università e aziende di tutta lUnione Europea.
Fiore all'occhiello delle tecnologie ENEA sono:
- il sistema MINNI, un modello integrato che, attraverso la simulazione dell'andamento delle concentrazioni dei principali inquinanti, permette di valutare l'efficacia e il costo degli interventi finalizzati al miglioramento della qualità dell'aria.
- l'impianto EVA che, valutando la caratterizzazione chimico-fisica in atmosfera delle emissioni prodotte dai diversi veicoli, permette una corretta valutazione del loro impatto ambientale.
- Il progetto ISHTAR che, attraverso la realizzazione di un software integrato, permette di valutare limpatto ambientale di eventuali interventi sulla salute, sull'efficienza e la sicurezza del sistema di trasporto, sui beni monumentali considerando per la prima volta insieme questi tre ambiti.
Gioielli di casa CNR sono:
- i dispositivi ANALYST per il monitoraggio di lungo periodo della qualità dell'aria in aree industrializzate, urbane e ambienti interni (indoor pollution). Come spiega il Dott. Ivo Allegrini, Direttore dellIstituto sull'Inquinamento Atmosferico, l'elevato grado di accuratezza e precisione, unito alla semplicità d'uso e ai bassi costi, consente di realizzare mappature accurate della distribuzione media degli inquinanti in una data area. Utilizzati in varie aree industriali Italiane e in Cina, questi dispositivi consentono di valutare l'impatto ambientale di sostanze quali ad esempio il benzene, un cancerogeno ben noto, e l'ossido di azoto.
- l'unità mobile Lavoisier Light" Advanced Mobile Unit (AMU) per piccoli veicoli. Tipicamente utilizzata per analisi su traffico stradale o in zone industriali, l'unità è grado di misurare in tempo reale il livello di inquinamento dell'aria e trasmettere dati in tempo reale su Internet, sia mediante connessione LAN diretta o più spesso tramite link dati GPRS in telefonia cellulare, permettendo di ottenere mappe bi-dimensionali sull'inquinamento in città.
Per informazioni:
Diego Santi, Paola Leonelli - ENEA IRC IRENE
Tel. 051/6098070 - email: irene@bologna.enea.it
Sara Di Marcello, Stefania Giuffrida CNR IRC CIRCE
Tel 06/49932538 - email: circe@dcas.cnr.it
[1] Gli Innovation Relay Centre (IRC) sono un network promosso dalla Commissione Europea allo scopo di sostenere l'innovazione nelle PMI, favorire il trasferimento tecnologico da e verso le imprese, promuovere la partecipazione a iniziative transnazionali quali la ricerca di strumenti per il finanziamento, dell'innovazione, l'individuazione e lattivazione di parternariati . Gli IRC sono attivi dal 1995 e sono 71 centri dislocati in diversi paesi europei.
mercoledì 19 ottobre 2005
DERBY DI GOLF ROMA-LAZIO: IN CAMPO PER BENEFICENZA ATTORI, POLITICI E IMPRENDITORI
14^ edizione del Derby di Golf Roma-Lazio - Trofeo Palombini- Nori
Sabato 22 ottobre, a partire dalle 8.30, sul percorso del Marco Simone di Guidonia si disputerà la 14^ edizione del Derby di Golf Roma-Lazio - Trofeo Palombini -Nori. Anche quest'anno il derby di golf, organizzato dalla FEDERLAZIO - Associazione delle piccole e medie imprese del Lazio - è stato inserito all'interno del Torneo “Federlazio Golf Cup”.
In campo scenderanno 150 golfisti con le maglie della Roma e della Lazio per contendersi il Trofeo messo in palio dall'azienda romana e i premi destinati alle prime tre coppie al netto, alla prima coppia lordo e alla prima coppia senior, più gli undici premi in palio per la squadra che, con i suoi rappresentanti, avrà totalizzato il miglior punteggio.
Il Derby di golf romano vedrà, come ogni anno, tantissime illustri presenze, tra cui il presidente della F.I.G. (Federazione Italiana Golf) Franco Chimenti, il Direttore Generale della Federlazio Giovanni Quintieri, Ettore Perrone della Brioni, l'attore Stefano Masciarelli, Zibì Boniek, Adriano Panatta, Diana Luna, il Presidente della Rugby Roma Paolo Abbondanza, Gianni Di Mattia, Lorenzo Grani, l'A.D. della Fiera di Roma Raffaella Alibrandi, Francesco Lanzi, Fabio Falcinelli, Gianni Marini, Enrico Poggi. Barbara Palombelli gareggerà in coppia con l'imprenditore Brunetto Tini.
Nomi importanti, ovviamente, anche per i capitani delle due squadre: il Presidente della Camera di Commercio di Roma Andrea Mondello, per i giallorossi, e il campione azzurro di tennis Nicola Pietrangeli, per i biancocelesti.
Legato alla manifestazione di golf c'è anche l'appuntamento domenicale del “Trofeo Solidar Cup”, l'iniziativa benefica della Federlazio che, grazie anche al contributo del Casinò sloveno di Portorose, consentirà di devolvere l'incasso della manifestazione a favore di Gialuma onlus, l'associazione che si occupa del recupero di ragazze madri in Madacascar.
Uff Stampa Federlazio: Davide Bianchino, 06.54912362
Uff Stampa Derby Golf Roma-Lazio: Momo Mugano, 347.6260461
martedì 18 ottobre 2005
I SEGRETI DELLE BATTERIE PIOMBO "SVELATI" A ECOMONDO
Divertirsi imparando i segreti delle batterie al piombo. E le regole per servirsene senza inquinare. Una possibilità offerta ai ragazzi delle scuole di ogni livello - dai bambini delle elementari agli studenti universitari - dal Cobat (Consorzio obbligatorio batterie esauste), che a Ecomondo destinerà uno stand (il n° 195, Padiglione B1) a un ciclo di lezioni, dal tono volutamente spiritoso e leggero, sull'energia elettrica, la salvaguardia dell'ambiente e il riciclo delle batterie di tutti i mezzi di trasporto.
E, per l'occasione, a fare da cicerone all'interno dello stand ci sarà Simone l'elettrone, il personaggio inventato dagli esperti del Cobat, che li aiuterà a mostrare il funzionamento di una batteria al piombo, come è fatta al suo interno e come si ricicla quando diventa "esausta".
I ragazzi verranno così condotti attraverso le cifre della raccolta di questo importante strumento, fondamentale per il funzionamento per gran parte degli elementi che costituiscono il nostro paesaggio quotidiano, come le centrali elettriche, i ripetitori, le centrali telefoniche, i veicoli a trazione elettrica della maggior parte delle aziende, i locomotori, i gruppi di continuità che assicurano l'elettricità negli ospedali o nei comuni anti-furto casalinghi.
Per non parlare delle automobili, i motorini, le barche, i camion. E scopriranno che l'Italia è leader in questo settore con un tasso di recupero pari al 96 per cento e una batteria recuperata ogni due secondi. Infine, come promemoria al termine di ogni lezione, riceveranno gadget e materiali didattici per approfondire questo argomento tra i banchi insieme ai loro insegnanti.
Ufficio stampa:
HILL & KNOWLTON GAIA Public Relations
Andrea Pietrarota
tel: + 39 06/441640327
Fax: +39 06/4404604
mobile: +39 335/5640825
email: pietrarotaa@hkgaia.com
p.e-mail: apietrarota@libero.it
Sito ufficiale del COBAT: www.cobat.it
Blog per scrivere sul tema del recupero delle batterie esauste: http://batterie-esauste.blogspot.com/
lunedì 17 ottobre 2005
INFOCITY: L'informazione fatta dagli spettatori? Credeteci, è realtà
L'informazione fatta dagli spettatori? Credeteci, è realtà
di Nicola Ferrari, leggi il suo profilo a pag. http://www.infocity.go.it/pwp.php?id=1900 |
Mms, sms e videofonini crescono e diventano formidabili strumenti di information making.
Vogliamo citare alcuni casi? Le foto via mms che hanno messo nei guai il ministro austriaco come esempio gossiparo ma pensiamo soprattutto agli sms dopo la scomparsa di Giovanni Paolo II.
O, meno eccezionalmente, l'angolo che un portale di news importante come Tgcom sta dedicando agli mms inviati dagli utenti per raccontare momenti e occasioni (ora, si chiede di seguire Juve-Liverpool, augurandosi non si ripeta la situazione di ieri a Milano).
Ma potremmo parlare anche di blog e video blog, che incontra numerosi fautori. Cito solo il progetto Nessuno.
Più che tendenza è conferma e elemento per il futuro. L'informazione nasce sempre più dal basso, a volte infischiandosene della privacy, a volte raggiungendo punte di acume e profondità ineguagliabili. Uno scatto digitale, spesso malfermo, racconta e trasmette emozioni. Un sms diventa più virale di un comunicato stampa. Chiaro, serve intelligenza e senso critico.
Onde evitare che emuli di Orson Welles raccontino o filmino col cellulare sbarchi di alieni. Succederà, sicuramente: i buontemponi non mancano mai e noi ci cascheremo.
Ma, per chi ha idee, le nuove, piccole tecnologie hanno margini ancora inespressi e molto ampi.
Articolo integralmente tratto da Infocity, il network del giornalismo:
http://www.infocity.it
POLLI, DA OGGI CARNI CON ETICHETTA
“L’obbligo di etichetta per la carne di pollo, in vigore da oggi, è una misura positiva, perché permette la tracciabilità del “prodotto”, ma incompleta perché non indica il sistema di allevamento utilizzato – dichiara Roberto Bennati, responsabile campagne europee della LAV – Questa etichetta, inoltre, non garantisce la qualità delle carni: ai consumatori deve essere comunicato il metodo di allevamento e di macellazione degli animali, in maniera esplicita e non con caratteri illeggibili o sul retro delle confezioni come viene fatto per le uova, perché solo attraverso un’informazione completa e trasparente i consumatori possono orientare le loro scelte preferendo sistemi di allevamento alternativi rispetto a quello intensivo che infligge ai polli condizioni di vita innaturali”.
La LAV chiede al Governo e al Parlamento che il sistema di etichettatura obbligatoria, con l’indicazione del sistema di allevamento e di macellazione, sia esteso a tutte le specie animali destinate al consumo alimentare e non solo ai bovini e ai polli:
“ci auguriamo di non dover attendere l’ennesima grave crisi sanitaria perché l’etichetta sia posta sulle carni di tutti gli animali, dal momento che questo obbligo esiste solo per la carne di bovini e di polli ed è stato introdotto solo in seguito alla crisi della“mucca pazza” e alla temuta pandemia della peste dei polli”, conclude Gianluca Felicetti, responsabile rapporti istituzionali della LAV.
Fino al 31 marzo sarà possibile firmare la petizione della LAV indirizzata al Governo italiano affinché si impegni in sede comunitaria a sostenere modifiche alla Proposta di Direttiva UE, che garantiscano un effettivo benessere ai polli allevati per la loro carne: questo settore, che ogni anno riguarda circa 450 milioni di polli solo in Italia e 5,2 miliardi in Europa, al momento non è ancora regolato da una specifica normativa. Per maggiori informazioni su questa campagna e per firmare la petizione della LAV: www.infolav.org , tel. 06.4461325.
17.10.2005
Ufficio Stampa LAV tel. 064461325 – 3391742586
Maria Falvo
Resp.le Ufficio Stampa LAV - Lega Anti Vivisezione
Via Sommacampagna 29 - 00185 Roma
tel. +39 06 4461325 - fax +39 06 4461326 - cell. +39 3391742586
ufficiostampa@infolav.org
www.infolav.org
COMPITI E FUNZIONI DEL COMITATO CENTRALE DELL'ALBO DEGLI AUTOTRASPORTATORI
Scheda per la stampa n° 1
Compiti e funzioni del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori
Il Comitato Centrale dell’Albo Autotrasporto. L'Albo degli Autotrasportatori di cose per conto di terzi è nato con la L. 298 del 1974. L'unicità e la dimensione nazionale dell'Albo è garantita dal Comitato Centrale, che la legge ha previsto presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il Comitato Centrale è l’organo di direzione che coordina l'attività dei comitati provinciali e, dopo il decentramento realizzato a seguito del D. Lgv. 112/98, delle Amministrazioni Provinciali cui è stata demandata la formazione e la tenuta degli Albi Provinciali.
L’Albo Nazionale: 160.000 imprese di autotrasporto in Italia. Il Comitato Centrale, prima di tutto, cura la pubblicazione dell'Albo Nazionale "delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l'autotrasporto di cose per conto di terzi". Al Comitato spetta anche il compito di indirizzo e coordinamento in merito alla formazione, tenuta e pubblicazione degli Albi Provinciali che nel loro insieme formano l'Albo Nazionale, che attualmente rappresenta più di 160.000 imprese di autotrasporto operanti.
Le principali funzioni del Comitato. Il Comitato Centrale alla luce della riforma del settore dell’autotrasporto e, più in particolare delle modifiche alla legge 298/74, ridefinisce i propri compiti quale struttura di supporto a sostegno del processo di trasformazione delle imprese di autotrasporto, chiamate ad operare in un mercato a “concorrenza regolata”, mediante progetti e politiche di interventi come regolamentato dalla legge delega n. 32 del 1 marzo 2005 e relativi decreti di attuazione in caso di approvazione.
Presta la propria consulenza anche su tutte le altre questioni afferenti il settore dell'autotrasporto di cose per conto di terzi, comprese quelle concernenti il rispetto della normativa comunitaria e degli altri obblighi derivanti dalla partecipazione dell'Italia all'UE.
La sinergia con il Ministero dei Trasporti. La collaborazione con il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture si esplica attraverso la specificazione delle attività di trasporto per le quali occorra un'abilitazione, dei requisiti speciali per il loro esercizio, e soprattutto attraverso gli stimoli alla definizione degli obiettivi e delle priorità dell'azione amministrativa.
Il Comitato, inoltre, propone al Ministero dei Trasporti, i criteri per l'accertamento della rappresentatività delle Associazioni di Categoria degli autotrasportatori, ai fini della designazione dei rappresentanti nei Comitati Provinciali e Centrale.
La sicurezza, fattore strategico dell’autotrasporto. Il Comitato promuove, anche d'intesa con le Associazioni Nazionali di categoria, iniziative per lo sviluppo dell’intero settore dell'autotrasporto, di particolare rilievo sono le attività di studio e ricerca, controllo su strada, creazione di aree di sosta specifiche per l’autotrasporto, monitoraggio dell’incidentalità e campagne per la sicurezza stradale, sicurezza, che viene considerata il fattore strategico dell’intero comparto dell’autotrasporto merci per avere: aziende efficaci, aziende sicure aziende efficienti.
Ufficio Stampa: Hill&Knowlton Gaia
Andrea Pietrarota, tel.: 06.441640327 cell.: 335.5640825 email: pietrarotaa@hkgaia.com
Sito ufficiale: http://www.alboautotrasporto.it/
Blog per comunicare sul tema della sicurezza stradale: http://sicurezza-stradale.blogspot.com/
sabato 15 ottobre 2005
ALL’ACQUARIO DI GENOVA INAUGURAZIONE DEL NUOVO TERRARIO PER TESTUGGINI E TARTARUGHE
L’ACQUARIO DI GENOVA
invita la stampa
Giovedì 20 ottobre 2005, alle ore 11.00
all’inaugurazione del nuovo terrario delle testuggini e delle tartarughe presso la Grande Nave Blu.
L’esposizione arricchirà l’area del Madagascar dedicata alla biodiversità.
Nell’occasione saranno presentati i progetti di conservazione promossi dall’Acquario e dalla sua Fondazione e la partecipazione a Shell Shock, campagna internazionale di raccolta fondi per la conservazione di testuggini e tartarughe.
R.S.V.P.
Ufficio Stampa
Acquario di Genova
Tel. 010/2345.240
ufficiostampa@acquariodigenova.it
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WHO’S WHO IN ITALY
Rosangela Arcuri
0115682181
rosanc@libero.it
venerdì 14 ottobre 2005
POSITIVI MA CAUTI: ECCO COSA PENSANO I GIORNALISTI DELLA CSR
210 giornalisti rispondono all’indagine on line promossa da Ministero del Welfare e Associazione Anima
POSITIVI MA CAUTI: ECCO COSA PENSANO I GIORNALISTI DELLA CSR
A gennaio, workshop di formazione gratuito per giornalisti, che trae spunto dai risultati dell’indagine
210 giornalisti in tutta Italia hanno risposto al questionario di rilevazione on line nell’ambito della prima indagine mai realizzata in Italia ed in Europa sul livello di conoscenza e sulle opinioni degli operatori del mondo dell’informazione sul tema della CSR, Corporate Social Responsibility (Responsabilità Sociale di Impresa).
Il progetto è stato ideato e coordinato da Hill&Knowlton Gaia, agenzia di comunicazione con forte competenza nell’area CSR, per il Ministero del Welfare e per Anima, associazione dell'Unione degli Industriali di Roma per la promozione della responsabilità sociale d'impresa in partnership con Eurisko, che ha condotto l’indagine, e realizzato in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture, Marketing University ICT e le agenzie giornalistiche Asca, LaNuovaEcologia, Redattore Sociale e Zadigroma.
I risultati dell’indagine offrono per la prima volta un quadro di insieme su cosa pensano realmente i giornalisti della CSR. Il totale dei rispondenti è per la maggior parte specializzato su temi sociali e ambientali, il 58% dei quali dichiara di essersi interessato alla CSR in tempi recenti (un anno o meno) e di avere conoscenze al riguardo ancora poco approfondite: solo il 22% definisce “buono” il proprio attuale livello di competenza sul tema.
La maggioranza dei giornalisti ha una concezione “evoluta” della CSR, come ambito di intervento che va ben oltre il sostegno ad organizzazioni non profit o il riferimento a temi sociali o ambientali nella proprie strategie di comunicazione. La CSR dovrebbe dunque interessare tutte le aree di attività aziendale ma per la maggioranza delle imprese è oggi – nel giudizio dei giornalisti – soprattutto uno strumento per migliorare la propria immagine.
Per quanto l’atteggiamento prevalente verso le imprese che adottano politiche di CSR sia positivo, una consistente minoranza (46%) mantiene un atteggiamento cauto o diffidente. Per rendere più credibile la responsabilità sociale delle imprese è necessario, a giudizio del campione, un impegno che sia da una parte continuativo nel tempo (67%), dall’altra misurabile e verificabile (60%). Bilancio sociale (67%) e codice etico (54%) vengono indicati come gli strumenti utili a comunicare in modo efficace un impegno credibile sul versante della CSR.
Il giudizio sull’attuale offerta informativa è per la maggioranza (59%) decisamente critico. Le associazioni non profit sono oggi la fonte più utilizzata dalla maggioranza (65%).
L’ipotesi di una formazione “mirata” sul tema viene accolta positivamente dalla grande maggioranza dei giornalisti (78%), in particolare dai più giovani, dalle donne e dai pubblicisti. Comunicazione sociale, finanza etica e impresa sociale sono i tre temi che si vorrebbero maggiormente approfondire in un corso dedicato al tema della CSR.
Proprio per rispondere alla domanda di formazione giunta dai giornalisti stessi, i risultati dell’indagine sono serviti ad orientare un workshop di formazione gratuito, che si terrà a Roma il prossimo gennaio presso l’Unione degli Industriali, rivolto ai redattori di tutte le testate nazionali stampa, radio, televisive ed on line, mirato ad accrescere la conoscenza sul tema della CSR, per chiarirne confini ed ambiguità e per fornire gli strumenti cognitivi di base, atti ad affrontare l’argomento in modo corretto ed equilibrato.
“I risultati di questa indagine – afferma Paolo Anselmi, Vice Presidente di Eurisko che ha coordinato la ricerca – mostrano come nei confronti della CSR vi sia oggi elevato interesse e sensibilità da parte del mondo giornalistico ma nello stesso tempo come gli stessi professionisti dell’informazione avvertano il bisogno di un incremento delle proprie competenze e di una migliore offerta informativa sul tema. Una più accurata formazione dei giornalisti rappresenta in prospettiva la migliore garanzia di un’informazione rigorosa e corretta sul tema della CSR anche per il grande pubblico”.
“Nonostante la CSR abbia da tempo conquistato la ribalta mediatica, la strada per una sua completa diffusione è ancora lunga” dichiara Katia Martino, Direttore Generale CSR – SC del Ministero del Welfare "Il nostro impegno è non solo quello di estendere la conoscenza del tema tra tutti gli stakeholder, ma anche quello di promuovere la corretta diffusione della CSR da parte dei mezzi di comunicazione".
"La CSR porta con sé la necessità di ripensare il modo di fare impresa, dove la pianificazione strategica divenga il risultato dell’incontro delle molteplici istanze dei vari stakeholder. In quest’ottica di partecipazione allargata, un ruolo fondamentale lo giocano i mezzi di comunicazione, come strumento di diffusione di questo cambiamento culturale” dichiara Nicoletta Fiorucci, Presidente di Anima, associazione che all'interno di Confindustria da tre anni opera per la promozione della CSR tra le imprese.
Per informazioni:
Hill & Knowlton Gaia
Nicoletta Vulpetti - tel 06 441640308
NASCE ITALY MADE: UN MARCHIO PER TUTELARE IL LAVORO ITALIANO
Ottobre 2005 – Dall’idea di alcuni imprenditori nasce il marchio Italy Made, che tutela il lavoratore italiano. Le aziende di prodotti e di servizi, fregiandosi di questo marchio, certificano che l’80% dei costi di lavorazione sono imputabili a fasi produttive che avvengono in Italia. In questo modo verrà data al consumatore la possibilità di acquistare con consapevolezza prodotti che sostengono l’economia italiana.
La convinzione è quella che il consumatore non sia indifferente alla situazione di crisi e delocalizzazione che caratterizza questo periodo. Sicuramente la certezza che con i propri acquisti ciascuno di noi può dare una mano all’economia italiana è un fattore che può aumentare la predisposizione d’acquisto di un prodotto piuttosto che un altro.
Le aziende potranno partecipare in diverse modalità. Avranno la possibilità di far entrare nell’iniziativa l’intera azienda oppure potranno contraddistinguere con il marchio solo una scelta dei loro prodotti o servizi, cioè quelli che rispettano i parametri Italy Made.
Le aziende che si doteranno del marchio Italy Made a fronte di un costo di 180,00 euro riceveranno il materiale e la consulenza per l’utilizzo del logo e in questo modo finanzieranno la costituzione di un fondo che sarà utilizzato per finanziare progetti atti al mantenimento della produzione in Italia. Saranno anche inserite in un data base internet grazie al quale il consumatore potrà effettuare una scelta consapevole nei propri acquisti.
Inoltre anche i privati e le varie associazioni (sia di lavoratori, di imprenditori che di consumatori e simili) possono sostenere gratuitamente il movimento, aiutando a sensibilizzare il pubblico per quanto riguarda gli scopi dello stesso.
Si rimane a disponsizione per interviste, approfondimenti o notizie varie.
Ufficio Stampa
Valentina Preo
Italy Made via Steffani 15A (presso Santa Fe s.r.l.) - 31100 TREVISO
tel.+39 0422540586 - fax +39 0422546248
Email: ufficio.stampa@italymade.it
Link: www.italymade.it
GPS DAY-AUTUNNO NEL PARCO: ALLA SCOPERTA DI COLORI, ODORI E SAPORI
14/10/2005
La miniaturizzazione del sistema GPS Global Positioning System, ha determinato l’incremento della diffusione dello strumento tecnologico nel trekking e in generale tra coloro che frequentano la montagna.
Per questo motivo sabato 15 ottobre, a Bisegna è stato organizzato il: “GPS DAY-AUTUNNO NEL PARCO: ALLA SCOPERTA DI COLORI, ODORI E SAPORI”.
Una giornata tra le sensazioni autunnali della natura, promossa e realizzata da “Vivilibero”, dalla Proloco di Bisegna e San Sebastiano, dal Gruppo “Amici dell’orso Bernardo” e dall’Ente Parco, che coniuga conoscenza geografica del territorio e approfondimento tecnico sull’uso della nuova strumentazione che sta pian piano cambiando la cartografia in Italia, infatti, i dati cartografici trattati sino a qualche anno fa con estrema riservatezza, ma soprattutto molto costosi, stanno via via ottenendo quella diffusione che le esigenze del nostro tempo richiedono.
“Le Guide- Interpreti dell’Ente Parco, con l’ausilio dello strumento tecnologico”…spiega il Direttore Aldo Di Benedetto…” hanno segnato circa 120 sentieri. L’operazione non ancora terminata, ci sta consentendo di individuare nuovi percorsi oltre a quelli già riportati sulla Carta Turistica che, attualmente, è in fase di rielaborazione. Inoltre”…continua il Direttore…” come già avviene negli USA e in altri Paesi, la nuova Carta Turistica del Parco avrà un supporto digitale (cd rom) e sarà consultabile sul sito ufficiale dell’Ente dove gli utenti avranno a disposizione i dati cartografici e le informazione tematiche sulle caratteristiche dei percorsi. Questo consentirà di organizzare le proprie uscite in maniera razionale, visualizzando i dati direttamente sul video della mappa scansionata”.
L’appuntamento per la passeggiata di media difficoltà tra le suggestivi valli del Parco, è alle ore 8,30 a Bisegna con rientro previsto per le ore 13.30.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. Si consiglia abbigliamento comodo da montagna.
Conosci meglio PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO LAZIO E MOLISE in WHO’S WHO IN ITALY :
www.whoswho-sutter.com oppure www.whoswhoinitaly.it
WHO’S WHO IN ITALY
Liala Scanavini tel 0717572081 email lialasc@libero.it
LAYLA PAVONE VINCITRICE DEL PREMIO CULTURA DI RETE
14/10/2005
Il Premio “Cultura di Rete”, unico in Italia e in Europa e giunto alla sesta edizione, è destinato a dare valore aggiunto al mondo della comunicazione in rete in questo particolare momento di evoluzione tecnologica. Il 2005 ha visto la vittoria di Layla Pavone, Presidente di IAB (Interactive Advertising Bureau) Italia, Presidente di IAB Europa e Managing Director di Isobar Communications – Gruppo Aegis Media Italia.
Il Premio è organizzato dalla rivista Adv e dal Premio Mario Bellavista – Targa d’Oro della Comunicazione Italiana, in collaborazione con Smau e-Academy.
Profilo del Premio
Il prestigioso Premio Cultura di Rete, con il patrocinio delle Associazioni di Categoria del settore della comunicazione, anche per la sesta edizione ha voluto dare un riconoscimento a persona - oppure azienda, ente, associazione ecc.- che abbia particolarmente contribuito o contribuisce a dare valore aggiunto e spessore di pensiero ai servizi di comunicazione interattiva di rete, agendo sul territorio italiano; il premio ha infatti come obiettivo quello di valorizzare l’eccellenza e la qualità della divulgazione di idee e immagini con l’utilizzo delle nuove tecnologie, trattando tematiche di interesse generale, formativo e sociale.
I voti sono stati espressi unicamente dai giurati nominati dalle Associazioni di categoria del Premio Targa d’Oro della Comunicazione Italiana sezione “Web e Communication on line”, per perseguire la massima trasparenza, coerentemente con i principi a cui fa riferimento il Premio.
Fabrizio Bellavista, fondatore del Premio Cultura di Rete nel 1999 afferma: “In questo momento di transizione da una società di prodotto ad una società dell’immateriale, le nuove tecnologie ricoprono un ruolo determinante a patto che la cabina di regia resti in mano ad un pensiero strategico attento alla componente umana dello sviluppo e ad una capacità di visione che la porti ad offrire servizi in rete contraddistinti da valore aggiunto” e conclude “Siamo a due passi dalla connected knowledge age”.
La targa d’oro verrà quest’anno consegnata a Layla Pavone alle ore 18.00 del 20 ottobre alla fiera Smau di Milano, in conclusione del seminario “La creatività off / on line”, all’interno della sezione e-Academy, con la seguente motivazione: “per il costante impegno sia professionale che personale, iniziato agli esordi della rete e portato avanti con lucidità, per lo sviluppo della comunicazione pubblicitaria interattiva”.
Profilo della vincitrice
Layla Pavone è attualmente Managing Director di Isobar Communications – Gruppo Aegis Media Italia, Presidente IAB Italia e Presidente IAB Europa, una federazione composta da undici associazioni nazionali di pubblicitari on line che hanno l’obiettivo di favorire l’espansione del mercato dei media interattivi. Attualmente si occupa di sviluppare progetti relativi alla ricerca, al marketing e alla creatività per incrementare il comparto dei media interattivi a livello europeo.
Layla Pavone ha maturato un’esperienza quasi ventennale in settori quali centri media, Internet Service Provider e concessionarie di pubblicità; laureatasi in scienze politiche e in seguito al conseguimento del Master in comunicazione d’impresa, inizia il suo percorso professionale nel 1988. Nel 1994 collabora alla nascita e allo sviluppo di Video On Line, primo internet service provider italiano, occupandosi di comunicazione, organizzazione commerciale e dello sviluppo dell’advertising sul web. Nel 2000 entra nel Gruppo Aegis Media Italia e nel 2003 è nominata Presidente di IAB Italia, uno dei primi charter nazionali della Federazione Europea IAB, fondata nel 1998; nel febbraio di quest’anno viene eletta Presidente di IAB Europa.
In base alla sua approfondita conoscenza del mercato italiano ed internazionale, afferma “Abbiamo verificato come esistano ancora grandi divergenze tra i diversi paesi nel campo delle misurazioni on line: alcuni sono avanzati e altri ancora molto arretrati; possiamo dire con orgoglio che l’Italia è tra quelli più avanzati”.
Abbiamo fatto una breve intervista alla vincitrice sulla situazione della “cultura di rete” nel nostro paese.
Trova che sia sviluppata armoniosamente la knowledge che sta dietro ai processi in rete?
"L’Italia è senz’altro fra i Paesi all’avanguardia rispetto allo sviluppo di internet, a partire dai livelli di penetrazione dell’audience, nonostante il “sistema pubblico” non abbia ancora effettuato investimenti in infrastrutture tecnologiche e nello sviluppo condiviso della cultura di rete. Mi riferisco nella fattispecie al sistema scolastico, nell’ambito del quale sarebbe davvero auspicabile un intervento sostanziale atto a favorire le conoscenze dei media digitali a partire dalle scuole primarie. Molto si è invece fatto e si sta facendo nell’ambito delle imprese private. Probabilmente, se ci fosse la disponibilità a mettere maggiormente a fattore comune le conoscenze e le esperienze acquisite, si riuscirebbe facilmente ad ottenere una crescita armoniosa dei processi in rete. Mi riferisco all’advertising interattivo; molti sforzi si stanno facendo a livello di Associazione IAB Italia e IAB Europa in collaborazione con le altre Associazioni di categoria. Da diversi anni come IAB Italia, un’associazione “super partes” e senza fini di lucro, collaboriamo con tutte le imprese coinvolte nel business della pubblicità condividendo il capitale di conoscenza acquisito nel tempo, mettendolo a disposizione di tutto il mercato per favorire ed accelerare la crescita del business in internet, l’ambiente più rivoluzionario e dinamico che sia mai esistito nella storia dei mezzi di comunicazione".
Trova frequentemente esempi di applicazione in rete che siano anche portatori di messaggi culturali e sociali?
"La rete è per definizione un ambiente che favorisce lo scambio di informazioni e che pone su un piano di parità i consumatori e le marche. E’ naturale che, avendo a disposizione un “territorio” così democratico, sta nel buon senso e nella volontà degli individui e delle aziende farne il miglior uso a vantaggio della società e del business. In questo senso devo dire che la marca sta facendo uno sforzo enorme per poter comprendere le dinamiche della rete per poterla utilizzare al meglio; ognuno di noi ha comunque il dovere morale e sociale di portare il proprio personale contributo".
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