Come quella di Gabriele e Antonio. Gabriele è nato a Catania, nel quartiere ultrapopolare di Librino. Antonio è nato a Napoli, nel quartiere ultrapopolare di Scampia.
Hanno in comune una sola cosa, Antonio e Gabriele: il rugby. E la rabbia con la quale scendono in campo. Una rabbia che si scioglie in pianto in caso di sconfitta.
Da ieri, le storie parallele di Antonio e Gabriele hanno trovato un altro punto di incontro. Da quando i Briganti di Librino e lo Scampia Rugby hanno stretto un gemellaggio: un gemellaggio fortemente voluto dai due presidenti, Luigi Piscopo e Stefano Curcuruto. Un gemellaggio che si è concretizzato con la visita in terra catanese del presidente napoletano.
Un incontro iniziato venerdì, con il presidente napoletano che ha assistito all'allenamento dei Briganti e si è intrattenuto con i giocatori, l'allenatore e i dirigenti per una serata a base di birre e taralli.
Un incontro con la dirigenza, invece, si è avuto sabato durante un pranzo ufficiale. Si è parlato di sport, di progetti sociali e di possibili tornei amichevoli da disputare al termine del campionato. Il momento più toccante è stata la visita al campo da gioco di San Teodoro, allagato per le abbondanti piogge abbattutesi su Catania nella settimana precedente: solo lì il presidente napoletano Luigi Piscopo ha toccato con mano le difficoltà con le quali quotidianamente i librinesi devono confrontarsi, a partire dal campo argilloso e mai terminato, agli spogliatoi e alla club house vandalizzati, alle palestre e alle dispense saccheggiate regolarmente.
La chiusura del weekend lungo è arrivata lunedì, quando Alberto, terza centro nativo di Librino, ha portato il presidente in giro per il quartier generale dei Briganti.
Un weekend lungo che ha segnato l'iniziativa di una storia fatta di collaborazione, condivisione ma soprattutto amicizia. Per fare in modo che le storie di Antonio e Gabriele si incrocino e non si sentano più soli, nel nome della palla ovale.
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