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giovedì 20 dicembre 2012

Infracom Italia investe nella Banda Ultra Larga (BUL)

Infracom Italia investe nella Banda Ultra Larga, sulla scorta della strategia dell’Agenda Digitale Italiana. La rete del comune di Tavagnacco, progettata e realizzata da Infracom Italia con un investimento di 300.000 €, è un progetto esemplare poiché rappresenta un’opera infrastrutturale di primo livello in tutto il panorama italiano. Secondo i dati dell’ Osservatorio “i Costi del Non Fare”, inoltre, un aumento del 10% di utilizzo della banda larga comporta un incremento del PIL nazionale compreso tra 0,1 e 1,4% e una crescita occupazionale dell’1,1%. Infracom Italia, grazie allo sviluppo di queste tecnologie d’avanguardia, contribuisce alla crescita di tutto il sistema paese.
Infracom Fibra ottica
Infracom Italia, avvalendosi di tecnologie di nuova generazione, mette a disposizione le proprie competenze per progettare una nuova architettura di rete, grazie alla quale sarà possibile offrire servizi GigaEthernet nativi, in grado di avvicinare l’utente finale alle potenzialità della rete di Backbone. Queste innovazioni consentiranno di intensificare l’accessibilità e la fruibilità della rete da parte di un numero sempre crescente di utilizzatori sul territorio nazionale. In tal senso, la rete del comune di Tavagnacco (UD), progettata e realizzata da Infracom Italia con un investimento di 300.000 €, è un progetto esemplare poiché rappresenta un’opera infrastrutturale di primo livello in tutto il panorama italiano.
Grazie infatti all’utilizzo della tecnologia GPON (Gigabit Passive Optical Network) basata sulle fibre ottiche, è possibile ottenere una maggiore scalabilità in termini di prestazione e una più ampia offerta di servizi in termini di numero ed estensione territoriale, minori costi di gestione, maggior semplicità d’uso e, soprattutto, maggiore protezione. Grazie a questa opera infrastrutturale tecnologicamente all’avanguardia, Infracom Italia si inserisce a pieno titolo nella strategia dell’Agenda Digitale Italiana, che ha come obiettivo lo sviluppo dell’infrastruttura telematica nazionale.
Tutto ciò è stato riconosciuto dagli studi effettuati dall’Osservatorio “i Costi del Non Fare” (CNF), che dimostrano più in generale la forte valenza socio-economica della Banda Ultra Larga (BUL). Secondo le analisi effettuate dall’Osservatorio, infatti, l’incidenza dello sviluppo di questa infrastruttura digitale sulla micro e macro economia di un paese è tale che ad un aumento del 10% del tasso di penetrazione della banda larga nelle famiglie corrisponde un incremento compreso tra lo 0,1 e 1,4% del prodotto interno lordo della nazione. Si stima altresì che nei paesi sviluppati la realizzazione di una rete BUL comporti un incremento medio del PIL dell’1,1% per effetto degli investimenti pubblici di realizzazione dell’opera, un incremento medio del PIL del 3,5% relativo alla capacità dell’economia di promuovere l’innovazione e una crescita dell’occupazione dell’1,1%. L’insieme di questi positivi effetti comporta infine un conseguente aumento del 14% del welfare pubblico generale, misurato in Human Development Index (HDI).
Su questi argomenti il vice presidente Infracom Italia e consigliere delegato della controllata Multilink Friuli Andrea Pellizzari afferma: “Investimento in innovazione ed infrastruttura è l’impegno con cui Infracom intende rafforzare l’offerta sulla banda larda per offrire internet più veloce al mercato, in particolare, il progetto Tavagnacco è l’esempio virtuoso di collaborazione fra pubblico e privato”. “Sappiamo che la nostra posizione sul mercato cresce in modo direttamente proporzionale all’evoluzione delle tecnologie che offriamo – aggiunge Massimo Lippi direttore generale di Infracom - In più, stando ai dati emersi da studi recenti abbiamo capito che, grazie a queste tecnologie d’avanguardia, insieme a noi può crescere tutto il sistema paese. E questo ci rende orgogliosi e responsabili, perché abbiamo la consapevolezza che il nostro progresso coincide anche col bene dell’Italia.”
Infracom_280
FONTE: Datamanager

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