LUNEDI' 3 DICEMBRE
Storie del cinema, al Detour
Mostri.
il visibile e l'osceno del cinema. la forma eccedente e l'orrore nascosto
Il mostro, forma mutante e costante del cinema, è la figura che mette in gioco il dispositivo stesso della macchina della visione, da sempre sospesa tra la vocazione di mostrare la realtà e la tentazione di deformarla, restituirla come mondo altro, visibile solo sullo schermo. Il mostro è colui che eccede la visione, fa saltare i confini tra ciò che è mostrabile e ciò che è osceno, fuori dalla scena. Il cinema lo ha esplorato a fondo, rintracciandone i lati nascosti, il suo essere sempre e comunque "al di là" della rappresentazione; da Méliès a Browning, da Whale a Cronenberg, il mostro è la frontiera che il cinema non smette di varcare, tra il visibile e l'invisibile.
ore 20.15 lezione di DANIELE DOTTORINI
ore 21.30 film: FREAKS, 1932, di Todd Browning
i WORKSHOP
8-9 dicembre 2007 Insegnare cinema a scuola
temi e strategie per considerare, in modo dinamico, il cinema quale materia d'insegnamento
20/21/22 dicembre 2007 Scrivere di cinema tra horror e thriller
TRE GIORNATE (e tre serate) SULLA SCENEGGIATURA DI GENERE
con Demetrio Salvi e Dardano Sacchetti
quota iscrizione 195 euro (140 per gli allievi della Scuola Sentieri selvaggi)
Mentre Sentieri selvaggi sta raccontando in diretta ogni giorno il corpo vivo del nuovo Torino Film Festival, ecco che due articoli, apparsi su Il riformista e Il manifesto , riprendono le fila di un dibattito che sulle nostre pagine ha imperversato tra gennaio e febbraio scorso. Proprio Enrico Ghezzi, di cui in quei giorni "di fuoco" reclamavamo il suo originale punto di vista, ha partorito, nove mesi dopo, un lungo articolo, uscito però "tagliato" su Il riformista di sabato 24. Lo pubblichiamo integralmente per i nostri lettori. Anche perché la "questione dei festival" in Italia non è affatto chiusa…
Mentre Sentieri selvaggi sta raccontando in diretta ogni giorno il corpo vivo del nuovo Torino Film Festival, ecco che due articoli, apparsi su Il riformista e Il manifesto, riprendono le fila di un dibattito che sulle nostre pagine ha imperversato tra gennaio e febbraio scorso. Dopo quello di Enrico Ghezzi ecco l'articolo di Roberto Silvestri, su il manifesto del 27 novembre.
TORINO 25 - "Vogliamo anche le rose", di Alina Marazzi (Panorama Italiano) Simone Emiliani (del 29/11/2007) Dopo Un'ora sola ti vorrei e Per sempre, la cineasta milanese sembra chiudere questa trilogia sulla condizione femminile con quest'altra straordinaria opera, che oltrepassa le barriere della forma-documentario per la sua di parlare e di far parlare in prima persona e di entrare con naturale complicità nella vita delle tre donne. Opera femminile ma mai femminista, dove in primo piano restano le esperienze e le emozioni |
TORINO 25 – "Nelle tue mani", di Peter Del Monte (Panorama italiano) Giovanna Canta (del 29/11/2007) Peter Del Monte ci riprova dopo sette anni, con un progetto a basso costo, girato interamente in digitale. Nelle tue mani, presentato in anteprima mondiale al Torino Film Festival, tenta di afferrare l'irrequietezza esistenziale di una donna ossessionata dall'abbandono. Ma sono percorsi interrotti, quelli tracciati dai protagonisti di questo dramma inespresso, attorno ai quali si accumulano figure diverse, presto destinate a scomparire |
TORINO 25 – "Garage", di Lenny Abrahamson (Concorso) Marco Grosoli (del 29/11/2007) La storia minimale di un candido "loser" dal cuore d'oro che vede la propria vita disfarsi davanti agli occhi. Come da copione, Lenny Abrahamson gestisce questa storia in punta di penna, rimanendo aderente a un orizzonte piano, minimale. Prevedibile ma non fastidioso |
TORINO 25 - "Exodus", di Pang Ho-Cheung (Fuori Concorso) Francesca Bea (del 29/11/2007) Exodus è un viaggio attraverso lo smarrimento di un'ombra, che abdica alla ricerca della verità. Pang Ho-Cheung penetra in un territorio instabile e disturbante, fatto dello stesso vuoto mediocre nel quale sono immobilizzati i suoi personaggi, proiezioni di vita opache e senza personalità |
TORINO 25 - "Beaufort", di Joseph Cedar (Fuori Concorso) Lorenzo Leone (del 29/11/2007) Non solo la guerra Israele-Hezbollah ma tutte le guerre: la pellicola di Joseph Cedar è un ritratto unico sulla paura della morte e sulla perdita di "verginità" di una generazione intera. Un'opera sincera, emozionante allo stato puro: non un atto d'accusa ma piuttosto una riflessione sui lati oscuri della mente umana |
TORINO 25 – "A Londoni Ferfi" (L'Homme de Londres), di Béla Tarr (La Zona) Leonardo Lardieri (del 28/11/2007) Dal romanzo di George Simenon, "L'Homme de Londres", segna il ritorno di Bela Tarr. Tra i grandi maestri dell'est, il suo cinema si dimena tra corpi giganti del bianco e nero, chiede di essere considerato come un unico atto, un miracolo mai esaurito in una fiammata. Poeticamente macchinoso, duro come il sudato pane del giorno prima |
TORINO 25 – "Alexandra" di Aleksandr Sokurov (Fuori Concorso) Massimo Causo (del 28/11/2007) Il fronte ceceno, l'esercito russo, una vecchia donna che fa visita al nipote comandante: il presunto film sulla guerra di Sokurov è un nuovo capolavoro sul cinema che trattiene il presente e cerca la ragione |
TORINO 25 – "Jing tu/ Burning", di Shen Yanjun e Bai Fujian (La zona) Lorenzo Leone (del 28/11/2007) Cronache cinesi dalla fine del mondo: Burning, di Shen Yanjun e Bai Fujian, è un folgorante esordio di una coppia di giovani cineasti cinesi, l'esplorazione dell'abisso di un paese, dei suoi fantasmi e delle sue ossessioni. Si indaga la cenere di un popolo, quel poco che resta di immobile di fronte all'occhio ingrato della videocamera… |
TORINO 25 – "10 Items or Less", di Brad Silberling (Anteprime) Leonardo Lardieri (del 28/11/2007) L'indipendenza di Silberling è una magnifica boccata d'aria in compagnia di uno dei più sottovalutati registi. Silberling non vorrà mai passare per figlio adottivo, semmai figliastro irriverente, ma di una irriverenza che non annacqua il passato ma è antidoto ai veleni: si prende sul serio anche quando scherza con le umiliazioni e le tragedie di tutti i giorni Si muove in un apparente spazio libero, ma non lo è poi così fino in fondo, altrimenti rischierebbe di perdere quella forza di gravità fisica e storica che ogni sua storia sprigiona |
TORINO 25 – "Vogelfrei", di Janis Kalej, Gatis Smits, Janis Putnins, Anna Viduleja (Concorso) Giovanna Canta (del 28/11/2007) Per Janis Kalej, Gatis Smits, Janis Putnins e Anna Viduleja i grandi cambiamenti che investono l'universo non sono il risultato di violente trasformazioni, ma la naturale conseguenza del cronologico succedersi degli eventi. Vogelfrei attraversa i punti nodali della vita di ogni uomo, dipingendone i tratti con pacifica rassegnazione. dall'alba al tramonto in un continuo ripetersi di inesorabili riti di passaggio |
TORINO 25 - "Milky Way" - "Not a matter of if but when:..." (Zona) Francesco Maggi (del 28/11/2007) Raccontare il presente attraverso due sguardi lontani e differenti ma che hanno deciso di scegliere e rappresentare la forza della parola e l'assoluto del silenzio. |
TORINO 25 – "ABC Colombia" di Enrica Colusso (Italiana doc.). Tonino De Pace (del 28/11/2007) ABC Colombia, nella sezione Italiana doc., è girato in una zona della Colombia controllata dall'esercito irregolare e appare come un documento dal vivo tale è il tentativo di trasportare sullo schermo ogni minuto dell'esperienza quotidiana che la regista vive in quei luoghi |
TORINO 25 - "Cocò Y Nicò" di Alejandro Cantù, "Sopa De Pescado&q ... Francesco Maggi (del 28/11/2007) Frammenti di Sud-America. Apparizioni e sovrapposizioni legano questi quattro corti toccati dalla stessa terra madre, con in comune la matrice poetica e la sguardo post dittatura di autori cresciuti senza gli orribili steccati della censura e dell'esilio |
TORINO 25 – "Away from Her", di Sarah Polley (Concorso) Margherita Palazzo (del 28/11/2007) La Polley dirige il suo primo lungometraggio con la protezione di Atom Egoyan e del suo sguardo su un mondo di neve, immaginandolo come una registrazione di segni che si dileguano, mentre qualcuno che è stato speaker delle partite di hockey sul ghiaccio per tutta la vita fa una cronaca minuziosa, a imitazione di quelle sportive, del cuore di Grant che si spezza, incapace di riempire la memoria di Fiona con la sua. |
TORINO 25 - VIDEO - Wim Wenders, sopra il cielo di Torino Margherita Palazzo (del 28/11/2007) "Non so esattamente come sono arrivato agli angeli […] permettevano di cogliere tutte le opportunità, la linea di collegamento era ovunque […] un passante qualsiasi diventava tutt'a un tratto il protagonista di un film possibile […] c'era troppo spazio per l'immaginazione". Wim Wenders, un po' nel buio..., presenta al pubblico del festival "Il cielo sopra Berlino" . |
TORINO 25 – "The Home Song Stories" di Tony Ayres (Concorso) Aldo Spiniello (del 27/11/2007) Come si fa a raccontare la propria vita, mantenendo il giusto equilibrio tra emozione e consapevole misura? Tony Ayres, per distanziarsi dalle trappole emotive della storia, cerca di mantenere un controllo oggettivo. Ma i fatti che racconta non sono che ricordi in soggettiva. Per forza di cose. E finiscono per escluderci inesorabilmente |
TORINO 25 - "Lascia perdere, Johnny!", di Fabrizio Bentivoglio (Panorama Italiano) Annarita Guidi (del 27/11/2007) Banchetti onirici, vita che insegue il sogno, blu mediterraneo nel primo lungometraggio di Fabrizio Bentivoglio. Emerge la volontà di raccontare una storia nel modo più immediato e onesto possibile, alternando scavi e soggettive, lo studio del protagonista e il suo punto di vista sugli altri e sul mondo |
TORINO 25 – "My Blueberry Nights", di Wong Kar-wai (Anteprime) Simone Emiliani (del 26/11/2007) Si avverte una frattura tra l'universo visivo dell'autore di Hong Kong e gli spazi del cinema statunitense. Forse si tratta un atto d'amore nei confronti della cantante Norah Jones ma questo sentimento non filtra e, per la prima volta, quel calore potente del suo cinema diventa esteriore e si ha una sensazione di glaciale, pericolosa freddezza |
TORINO 25 - Distanze: "Talsi – Confini d'Europa # 4", di Corso Salani (Italiana doc.) Simone Emiliani (del 26/11/2007) Giunto al quarto episodio della serie, Salani è sempre più portavoce, attraverso la Dvcam, di un cinema di confini, di distanze, di sguardi oltre le frontiere. Si entra dentro Talsi, in Lettonia, dove parola e luogo diventano elementi convergenti di Storia e di storie |
TORINO 25 - "The Art of Negative Thinking", di Bard Breien (Concorso) Francesco Maggi (del 26/11/2007) "The Art of Negative Thinking" è la devastante e nerissima terapia, a tratti gustosamente farsesca, con cui saranno trattati tutti i protagonisti del film per provare insieme ad uscire dall'incubo della commiserazione. |
TORINO 25 – "The Elephant and the Sea", di Woo Ming Jin (Concorso) Margherita Palazzo (del 26/11/2007) Un uomo e un ragazzo coltivano la loro casuale o prestabilita solitudine tra il cielo e la terra malese, paesaggio aspro e liquido di sconvolgente bellezza in cui si diffonde, invisibile, una malattia mortale. |
TORINO 25 - "Charlie Bartlett", di Jon Poll (Anteprime) Giovanna Canta (del 26/11/2007) La pellicola si misura con tematiche già spesse volte affrontate, addentrandosi lungo i territori accidentati dell'adolescenza. Nonostante i buoni propositi però, Charlie Bartlett non riesce a superare i limiti entro i quali esso stesso si costringe, rinunciando ad esplorare quelle zona d'ombra che rendono il dramma dell'esistenza così affascinante |
TORINO 25 – "Ghiro ghiro tondo" di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, "July Trip" di Waël Nour ... Aldo Spiniello (del 26/11/2007) La coppia Gianikian e Lucchi offre allo sguardo un catalogo di giocattoli di un'epoca che sembra irrimediabilmente lontana. Una processione che cresce, con una lentezza cadenzata e inesorabile, fino a rendere il quadro esatto della devastazione. La stessa devastazione di cui prova a parlare il regista libanese, attaverso il delirio di un movimento continuo, incontrollato |
TORINO 25 – "Noi dobbiamo deciderci" di Arturo Lavorato e Felice D'Agostino – Italiana doc. Tonino De Pace (del 26/11/2007) Arturo Lavorato e Felice D'Agostino, già vincitori nella stessa sezione nei due anni precedenti ripropongono il loro sguardo lucido e consapevole sulla Calabria filtrato dalla loro coscienza critica in un film in cui forma e contenuto vivono in un rapporto di stabile equilibrio |
TORINO 25 – "Da creatore di immagini a narratore, il mio cinema come necessità per la ricerca ... Tonino De Pace (del 26/11/2007) Wim Wenders si racconta e parla del proprio lavoro mettendo a nudo i propri dubbi e i propri errori, nella consapevolezza di realizzare un cinema che sia anche racconto della propria esistenza |
TORINO 25 – "Brick Lane", di Sarah Gavron (Fuori Concorso) Lorenzo Leone (del 26/11/2007) Un marito immensamente ciccione e un futuro incerto, entrambi senza aver avuto la benché minima possibilità di scelta: benvenuti a Banglatown, Londra, dove la povera Nazneen si domanda perché mai l'infelicità costi sempre così tanto… |
TORINO 25 - "Irina Palm", di Sam Garbarski (Anteprime) Annarita Guidi (del 26/11/2007) Il marchio della povertà: l'arenaria rossa, le red lights. Irina Palm si riavvolge continuamente su se stesso nel ciclo della produzione, ha il pregio di fermarsi all'impalpabilità dei sentimenti. Nessuna deviazione, nessuna fuoriuscita emotiva in questo film a tratti divertente, mai votato alla riflessione, sempre diligente sui binari di una narrazione programmata |
TORINO 25 – "Da creatore di immagini a narratore, il mio cinema come necessità per la ricerca ... Tonino De Pace (del 25/11/2007) La retrospettiva dedicata a Wim Wenders è l'occasione per ripercorrere il lavoro dell'autore tedesco dalle sue prime esperienze alle ultime, ma è anche l'occasione, attraverso il suoi film, per rileggere il catalogo delle emozioni che hanno attraversato il trentennio finale del secolo scorso |
TORINO 25 – "Moscow" – "Boys" – "On the third place from the sun" (Zona) Margherita Palazzo (del 25/11/2007) Tre intensi frammenti di poco più di mezzora ciascuno, tre penetranti poesie in movimento che raccontano splendore nella desolazione di una Russia che parla attraverso ciglia di bambini, cani selvatici, pubblicità occidentali, radiazioni, confini dilatati, lavoro nero, istanti di luce, fantasie di liberazione. |
Torino 25 - "Doc" di Immy Humes (Fuori Concorso) Lorenzo Leone (del 24/11/2007) Harold Louis «Doc» Humes (1926-1992) è stato tutto e niente, genio folle e trasandato della New York beat degli anni Sessanta, padre amato ed odiato, stronzo di prim'ordine e fervido intellettuale, ma soprattutto pazzo paranoico e complottista "doc" , tanto da farci subito immaginare cosa avrebbe detto se solo avesse potuto vedere quelle due Torri collassare … |
TORINO 25 - "Intelligenti creature rarefatte che si allenano a provare emozioni" - Incontro con Tam ... Margherita Palazzo (del 24/11/2007) La regista di The Savages, girato in soli 30 giorni e presentato in apertura del 25° Torino Film Festival, racconta una famiglia tanto ordinaria quanto speciale e il suo rapporto con le forme espressive del cinema indipendente e del teatro dell'assurdo. |
TORINO 25 – "The Savages", di Tamara Jenkins Annarita Guidi (del 24/11/2007) Dopo L'altra faccia di Beverly Hills, Tamara Jenkins torna sulla famiglia americana. Con il suo secondo lungometraggio, che ha aperto ieri la 25a edizione del Torino Film Festival, la regista di Philadelphia non cede ai giochi del pietismo né a quelli della semplificazione, pur scegliendo di raccontare lo spinoso tema del 'passaggio di consegne' tra genitori e figli |
TORINO 25 - Primi scatti dal Festival: Nanni Moretti, Tamara Jenkins, Wim Wenders (del 24/11/2007) Prima delle parole le immagini. Parte con una prima raffica di "foto ruibate" il nostro lavoro dalla 25a edizione del Torino Film Festival. Scatti presi alla presentazione del film "The Savages" di Tamara Jenkins, con Nanni Moretti a condurre l'incontro. E alla festa serale abbiamo colto "di profilo" Wim Wenders. GALLERIA FOTOGRAFICA |
LA FOTO DEL GIORNO - "The Savages" apre il 25° TORINO FILM FESTIVAL (del 23/11/2007) Il film dell'americana Tamara Jenkins , con Laura Linney e Philip Seymour Hoffman, apre oggi ufficialmente TORINO 25, un Festival che ha rinnovato la sua direzione, con Nanni Moretti direttore, ma che ha voluto rimarcare la continuità con la storia dell'ex Cinema Giovani. Speriamo in un'edizione "selvaggia"...e il titolo del film di apertura, in Concorso, sembra promettere bene. E attenzione alla "Zona" curata dal nostro Massimo Causo! |
TORINO 25 – Tutti pazzi per Nanni Lorenzo Leone (del 09/11/2007) Presentato il programma della 25esima edizione del Torino Film Festival, la prima sotto l'egida di Nanni Moretti. Tante conferme, qualche sorpresa, un occhio al mercato e l'altro al cinefilo: il TFF targato Ecce Bombo sembra nascere come perfetta antitesi alla Festa (democratica) di Veltroni & Friends… (Video) GALLERIA FOTOGRAFICA RECENSIONI, RUBRICHE e ALTRO... "Paranoyd" di Giuseppe Amodio e M. Debora Farina Opera prima realizzata a costo zero in un solo giorno di riprese, sta facendosi strada nei circuiti indipendenti dei cineclub romani, dopo aver attraversato importanti festival internazionali (Venezia, Tribeca, Los Angeles) nelle sezioni off. Più un esperimento di videoarte che un film convenzionale, la cui sensibilità cromatico-musicale avrebbe forse meritato maggiore umiltà e meno ironia volontaria. Il disorientamento finale che emerge guardando Paranoyd è però talmente insinuante e tangibile, da allontanarci dalla dicotomia convenzionale bello-brutto LIBRI DI CINEMA – "Le novità di novembre" "Kill Baby Kill. Il cinema di Mario Bava", "Lezioni di cinema", "Il suono. Storia, regole, mestieri", "Wim Wenders", "Dario Argento", "John Cassavetes", "Vi ravviso, o luoghi ameni", "Giuseppe Rotunno. La verità della luce", "Cinema alla sbarra", "Sergio Leone. Quando il cinema era grande", "Sexy made in Italy" Box Office USA: American Gangster vs. Bee Movie: scontro tra titani Il mercato americano torna a sorridere, con un antipasto dei grandi scontri natalizi: il primo della serie ha visto trionfare American Gangster di Ridley Scott contro Bee Movie, nuovo film d'animazione della Paramount/Dreamworks. Il pubblico li ha premiati con incassi sontuosi, riportando alla ribalta il blockbuster dopo mesi in cui erano stati film outsider a smuovere il botteghino. "Boygirl – Questione di…Sesso", di Nick Hurran Sergio Sozzo (del 28/11/2007) Hurran aggiorna alla volgarità-sbattuta-in-faccia di Judd Apatow una storia già stravecchia: un Dio Atzeco fa sì che l'anima di un ragazzo finisca nel corpo di una ragazza e viceversa – gags nei bagni pubblici, negli spogliatoi, sulle erezioni, i reggiseni da allacciare, e sull'immancabile climax del teen movie di tutti i tempi: la perdita della verginità. "Lezioni di cioccolato", di Claudio Cupellini Andrea Caramanna (del 28/11/2007) Lezioni di cioccolato è una commedia che il giovane regista Claudio Cupellini, autore di La donna del Mistero nel film 4-4-2 - Il gioco più bello del mondo, ha voluto fortemente ellittica, iperattiva. Con un'estetica del montaggio quasi clip, ma senza una filosofia visuale travolgente, con dialoghi sintetici e battute superveloci "Mein Fuhrer - La veramente vera verità su Adolf Hitler", di Dani Levy Danilo Ausiello (del 28/11/2007) Farsa grottesca che sembra riporre cieca fiducia nell'autosufficienza di un umorismo del contesto, in una comicità velleitaria e senza struttura. Forse Dani Levy ha semplicemente sbagliato cinema, come un musicista talentuoso che si intestardisce su uno strumento che però non sa suonare. "Civico 0", di Francesco Maselli Francesca Bea (del 28/11/2007) Tre storie e, attorno ad esse, il volto scomodo, meschinamente ignorato da una rassicurante indifferenza, della povertà metropolitana. Citto Maselli punta il dito contro una società che continua a calpestare le sue vittime, ricacciandole impietosamente ed indifferentemente nella polvere, portandogli via la speranza e la dignità "1408", di Mikael Hafstrom Carlo Valeri (del 27/11/2007) La pellicola interpretata da John Cusack ci conferma ancora una volta che l'horror è sempre più un imponente metatesto fruitivo e concettuale, che travalica i singoli prodotti filmici che lo compongono. Un vero e proprio monstrum polimorfico, il cui DNA in ogni sua più piccola unità è in grado di riprodurre – rozzamente o meno, con meraviglia o a volte anche piattezza stilistica e formale – un lucidissimo discorso sul cinema e sull'uomo che da sempre questo genere riesce a sviluppare "The Matador", di Richard Shepard Sergio Sozzo (del 24/11/2007) Un'ora e mezza di asettici interni al neon dove i personaggi si perdono nella freddezza dei campi lunghi con le figure umane inglobate da incombenti elementi di design postmoderno, e primi piani deformanti e grotteschi in cui viene da sospettare che Brosnan abbia prodotto questo film solo per essere lasciato gigioneggiare con smorfie e sguardi sbilenchi "O' Jerusalem", di Elie Chouraqui Valentina Gentile (del 24/11/2007) Tratto dal romanzo "Gerusalemme! Gerusalemme!" di Dominique Lapierre e Larry Collins e sceneggiato dallo stesso Chouraqui, "O Jerusalem" è un film teso e onesto, un tentativo riuscito di dare voce e corpo alla Storia, e al tempo stesso un'"invocazione" alla pace e alla riconciliazione. "Across the Universe", di Julie Taymor Lorenzo Leone (del 24/11/2007) L'universo pop dei Beatles è al centro di questa ennesima sperimentazione partorita dalla fervida mente di Julie Taymor, l'autrice di Titus e Frida, che conferma la sua abilità sia nel manipolare le istanze della finzione che adattare con spirito quasi documentaristico le vite reali dei suoi personaggi. Un viaggio psichedelico nella musica degli "scarafaggi", certamente non esente da difetti, ma al quale è difficile non cedere al tentativo di canticchiare Lucy in the Sky With Diamonds, di tamburellegiare con le dita al ritmo del basso elettrico di Come Together o gorgheggiare seguendo il verso del tricheco in I Am the Walrus…"goo goo g'joob, goo goo g'joob…" "Il mio amico giardiniere", di Jean Becker Umberto Martino (del 24/11/2007) Due persone, due simboli. L'amicizia e la parola protagoniste, accanto a Darroussin e ad Auteuil. Un po' di retorica intorno alla dialettica città/campagna, ma Becker asseconda gli attori con la discrezione di una regia pacata, basata sui primi piani e sul montaggio. La mano non è calcata, l'emozione e la commozione nascono da situazioni raccontate con sincerità. Un film piccolo, semplice, naïf DE-GENERE. "Milano Palermo – Il ritorno", di Claudio Fragasso Carlo Valeri (del 24/11/2007) Fragasso è ancora spocchiosamente sicuro del suo "metodo" di accumulo. Troppo convinto che per girare una sparatoria basti alzare il volume di musica e rumori e montare con regolarità schematica vetri frantumati con grida in primo piano e corpi che cadono al rallentatore. In realtà non c'è mai movimento interno all'immagine, né invenzione pura nel suo cinema. Un brutto action movie, eppure paradossalmente quasi necessario. Perché dietro il cinema di genere c'è sempre, almeno all'inizio, un "lavoro sporco" LIBRI DI CINEMA – "L'impossibile idillio. Per il Ludwig di Luchino Visconti", di Giuseppe Russo Francesco Maggio (del 24/11/2007) Tutto ciò che si può sapere del Ludwig, il film più tormentato di Luchino Visconti. Un libro sul cinema ma inevitabilmente anche sulla musica. (Sideral edizioni) |
NEWS |
Il TFF rende omaggio questa sera a uno dei più irriverenti cineasti italiani Questa sera, nella sezione La Zona, saranno presentati alcuni corti del videoartista multimediale di Gerusalemme Premiato Il doc-film di Missio e Gori al festival russo di Saratov Oggi Paolo Monaci riceve il premio speciale del NY Aids Film Festival questa sera in diretta dalle 20.30, su raiuno, il "Il quinto dell'Inferno", in onda senza interruzioni pubblicitarie Domani al Cinema Massimo si discute di John Cassavetes La regista presenta il suo documentario sul lavoro operaio Viva, l'omaggio alla sexploitation Oggi Italo Moscati presenta il libro dedicato al regista Un omaggio al genio del regista attraverso 8 capolavori Questa sera, alle 20.30, al Makenoise Oggi all'Università di Torino Per la giuria del Festival Stasera anteprima di 10 Items or Less, l'ultimo film di Brad Siberling Questa sera nella sezione 'Lo stato delle cose' un film che rievoca l'infanzia di grandi registi del passato Oggi l'incontro con Paolo e Vittorio Taviani E' morto Roberto Del Giudice, voce di tantissimi film e cartoni animati Oggi l'anteprima mondiale Nella sezione "La zona" i lavori di Sun Xun Il crescente numero degli spettatori ha creato soprattutto ieri dei problemi per entrare in sala Podcast per lo spazio radio di Sentieri Selvaggi Stasera Giuliano Montaldo presenta Gli intoccabili, nell'ambito della restrospettiva dedicata a Cassavetes L'evento del giorno è la versione restaurata di Maciste nella gabbia dei leoni (1926) sonorizzata dal vivo dai Marlene Kuntz Questa sera al Cinema Ambrosio Lo comunica l'ufficio stampa della manifestazion |
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