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lunedì 3 dicembre 2007

IMMIGRAZIONE, CARAVAGGIO (BG). GIANGRANDI (PD): GESTO SIMBOLICO, DI SCARSA EFFICACIA


 

 COMUNICATO STAMPA ECORADIO


Questa ordinanza nasce da una tensione, una difficoltà sociale che esiste ma non credo che la risposta siano queste iniziative fai da te di scarsa efficacia e utilità, che hanno più la caratteristica di gesto simbolico che non di azione concreta.

Non credo, poi, che il tema principale sia il numero di clandestini che si sposano". Interviene così Emanula Giangrandi, responsabile immigrazione del PD, interpellata da Ecoradio sull'ordinanza del sindaco di Caravaggio (BG), il leghista Prevedini, che ha emesso un provvedimento in base al quale lo straniero che vuole sposarsi deve presentare anche il permesso di soggiorno.

Definisce, invece, "Un messaggio che non corrisponde al sentimento dei cittadini. Un manifesto ideologico che non cambia nulla per quelle comunità", l'intervento del sindaco di Montegrotto (Padova) che utilizza i cartelli luminosi per spingere i cittadini ad immigrare in un'altra nazione.

"La clandestinità – continua la responsabile immigrazione del PD – va combattuta in altri modi: superando la Bossi-Fini, che deve trovare velocemente ascolto in Parlamento, e attraverso azioni condivise, mentre queste ordinanze sono solo approssimative, simboliche e divisorie".

Alla domanda "Come interverrà il PD sull'immigrazione" Emanuela Giangrandi parla di due piani: il primo farà perno sull'Unione europea, che "deve accelerare un processo di governo politico comune dei flussi migratori. E poi - conclude - c'è il piano che riguarda il patto di cittadinanza con gli immigrati, che va rispettato e che è fatto di diritti e di doveri che hanno origine nella nostra Costituzione. L'integrazione sociale è la vera chiave".

 

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