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giovedì 30 aprile 2009

Overbooking aerea. I diritti del passeggero

Overbooking aerea. I diritti del passeggero

"Spiacente non abbiamo posti". E' la ferale notizia che un passeggero, munito di regolare biglietto e prenotazione confermata, in questo lungo fine settimana, puo' sentirsi dire in uno degli aeroporti italiani o dell'Unione europea. Si chiamo overbooking (sovraprenotazione) ed e' un sistema che praticamente tutte le compagnie aeree adottano: vendono cioe' piu' biglietti di quanti siano i posti a disposizione. Saltano viaggio e nervi, percio' abbiamo voluto elencare le opzioni alle quali ha diritto il malcapitato turista (1).

In caso di overbooking la compagnia aerea deve offrire al passeggero una delle seguenti scelte:
* il rimborso del prezzo del biglietto entro 7 giorni in denaro o con buoni di viaggio e/o altri servizi;
* il primo volo possibile fino a destinazione;
* un volo in data successiva, a scelta del passeggero.

In aggiunta la compagnia aerea deve pagare un risarcimento in contanti pari a:
* 250 euro per i voli fino a 1.500 km;
* 400 euro per i voli interni alla Ue oltre 1.500 km e per tutte le altre tratte comprese tra 1500 e 3500 chilometri;
* 600 euro per i voli che non rientrano nei punti precedenti.

La compagnia aerea deve inoltre offrire gratuitamente:
* due telefonate o fax, telex o e-mail;
* pasti o rinfreschi;
* il pernottamento in albergo.

Il passeggero ha diritto alla differenza di prezzo se viaggia in una classe inferiore a quella prenotata. Il passeggero non e' tenuto a chiedere i risarcimenti e i servizi elencati perche' devono essere erogati  dalla compagnia aerea che deve informare i passeggeri dei loro diritti.

Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc

(1) Per approfondimenti si veda:
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=79897

FACOLTA' DI AGRARIA A BOLOGNA: NASCE LA CENTRALE SOLARE 'SOLIDALE' PER 'ACCENDERE' LA RICERCA E PORTARE L'ENERGIA RINNOVABILE NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO

FACOLTA' DI AGRARIA A BOLOGNA: NASCE LA CENTRALE SOLARE 'SOLIDALE'

PER 'ACCENDERE' LA RICERCA E PORTARE L'ENERGIA RINNOVABILE

NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO

 

Il risparmio in bolletta finanzierà due assegni di ricerca annuali. L'impianto fotovoltaico è capofila del  progetto di solidarietà FREE  che incentiva fonti energetiche rinnovabili nei paesi in via di sviluppo, promosso dall'associazione Luce&Vitaenergia

e patrocinato dal WWF. 

 

    Sarà il primo impianto solare per l'Università di Bologna quello che verrà installato sui tetti della facoltà di Agraria: la nuova centrale solare della potenza di 150kWp consentirà di  far risparmiare circa 180.000 kWh all'anno di energia elettrica evitando l'emissione di 110 tonnellate di anidride carbonica. Inoltre, il risparmio nella quota di consumi di energia elettrica verrà reinvestito in ricerca: i circa 40.000 euro in meno nella bolletta dell'Ateneo consentiranno, infatti, di finanziare due assegni di ricerca annuali dimostrando come una fonte di energia rinnovabile gratis e democraticamente distribuita possa illuminare la ricerca scientifica.

 

    Con la realizzazione di questo impianto l'Ateneo di Bologna vuole dare un primo contributo alla produzione di energia ecocompatibile e impegnarsi nella lotta ai cambiamenti climatici e l'uso consapevole delle risorse. L'impianto sarà inoltre capofila di una rete virtuale di impianti fotovoltaici per la solidarietà tra i popoli ovvero di impianti in cui ognuno avrà la possibilità di 'adottare' un quadretto di silicio attraverso una piccola donazione economica (maggiori informazioni nel sito: www.luceevitaenergia.it). In questo modo l'impianto diventerà una grande tavola che accoglierà tutti coloro che vogliono partecipare al progetto di solidarietà: il ricavato della vendita dell'energia sarà destinato a sostenere progetti di pianificazione energetica in quei Paesi da cui oggi stiamo sottraendo le fonti energetiche impedendo ed ostacolandone la crescita e la possibilità di garantirsi un futuro migliore. L'energia per la prima volta può diventare solidarietà diretta, utilizzando il Sole come fonte di energia democraticamente distribuita, nel tentativo di alleviare quella trappola energetica che lega il fornitore al consumatore.

     E' questo lo spirito del progetto FREE (Fotovoltaico per la Ricerca Eco ed Equo solidale) promosso 3 anni fa dall'associazione Luce&Vitaenergia in cui l'idea, nata dal Prof. Leonardo Setti del Dipartimento di Chimica Industriale e dei Materiali dell'Università di Bologna, è quella di permettere a tutti, attraverso un piccolo sforzo economico, di contribuire sia a cambiare il perverso sistema che lega i Paesi produttori a quelli consumatori sia a proteggere l'ambiente minacciato dal riscaldamento globale.

    "Stiamo cercando di mettere in atto – ha dichiarato il Preside della Facoltà di Agraria, prof. Andrea Segrè - una politica energetica che porti al contenimento dei costi energetici ma che ha, al contempo, anche rilevanti aspetti etici. Il mio obiettivo è che la nostra Università diventi sostenibile dal punto di vista ambientale, sfruttando le competenze che abbiamo al nostro interno, utilizzando gli incentivi dello Stato e accedendo alle opportunità offerte dalle nuove regole del mercato dell'energia. Abbiamo messo la questione energetica e la diminuzione dell'impatto ambientale al centro del nostro programma di lavoro".

L'idea progettuale è stata valutata positivamente dal WWF Italia che ha deciso di concedere il patrocinio proprio per dimostrare  come l'energia possa essere parte delle iniziative di solidarietà, sulle quali l'Associazione opera con propri progetti in diversi Paesi, compresi tutti gli aspetti educativi e di sensibilizzazione.

 

    Il progetto prevede inoltre una giornata simbolica per l'accensione annuale degli impianti del network e durante la quale realizzare incontri, convegni, meeting,  in tutte le strutture ospitanti gli impianti in cui l'energia, l'ambiente e l'etica possano trovare un luogo comune di ascolto.

 

Roma, 30 aprile 2009

 

Ufficio stampa WWF Italia – tel. 06-84497.377 – 213 – 265 – 463

Responsabile Progetto: Prof. Leonardo Setti – tel. 051 2093672 email: leonardo.setti@unibo.it (per contatti con i media)

 

Il sito della Facoltà di Agraria dell'Università di Bologna : http://www.agraria.unibo.it/Agraria/default.htm



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“Notte delle streghe” in Alto Adige

Streghe e luoghi mistici affascinano da sempre – oggi questi luoghi sono mete “culturali” e “gastronomiche”…

L’ultima strega del Tirolo, la sfortunata “Pachler Zottl” della Val Sarentino è stata bruciata viva nel 1450, dopo un lungo e per la strega doloroso processo, tenutosi nel Castello di Reinegg sopra l’abitato di Sarentino. Di quel processo alcuni decenni fa furono ritrovati tutti gli incartamenti. Una storia tragica, quella di Barbara Pachler, contadina povera di una piccolissima frazione di Sarentino, chiamata Windlahn.

La notte delle streghe
E’ toccato a Santa Valburga o Valpurga, badessa anglosassone del 7° secolo, a diventare la “madrina” di questa notte speciale, suo malgrado. L’origine della notte delle streghe risale ai Celti. La notte tra il 30 aprile e il 1° maggio segnava l’inizio della bella stagione, la fine delle giornate tenebre. Durante la notte, una specie di capodanno, era un susseguirsi di danze e festeggiamenti quasi orgiastici. Il 1° maggio era poi dedicato alla festa di Beltane. La notte era dedicata inoltre alla dea della fertilità. Con la cristianizzazione la notte del 30 aprile divenne invece la notte delle streghe e degli stregoni. Solo grazie all’intercessione di Santa Valburga, la cui festa era fissata proprio il 30 aprile, si potevano espiare tutte le colpe e i peccati. Addirittura si diceva, che dove erano sepolte le ossa della santa, sgorgava un olio miracoloso che proteggeva dalle stregonerie.

Luoghi mistici, fiabe e castelli “incantati”
Le streghe frequentavano, o forse frequentano tuttora, luoghi particolari per le loro feste.


I luoghi delle streghe
Il luogo “cult” delle streghe altoatesine è l’Alpe di Siusi, l’altipiano più esteso d’Europa. Riti propiziatori pagani si svolgevano qui già in tempi preistorici. L’ampiezza dell’altipiano, la natura maestosa incutevano terrore e paura, e gli spiriti della natura dovevano essere invocati per avere raccolti buoni e poche tempeste. Questi riti, dopo la cristianizzazione, vennero considerati diabolici, così come diabolici erano i luoghi di culto. Due sono ancora oggi i luoghi mistici nei dintorni dell’Alpe di Siusi, dove le streghe sono protagoniste. Le sedie o “Hexenstühle” e le panche o “Hexenbänke” sono formazioni rocciose, dove secondo la credenza popolare proprio la notte di Valburga tutte si riunivano. Oggi entrambi i luoghi si raggiungono facilmente lungo passeggiate suggestive.
Uno dei punti d’accusa della sfortunata Pachler Zottl erano i suoi presunti frequenti “viaggi in scopa” agli omini di pietra, i “Stoanerne Mandln”, sopra Sarentino per incontrare altre streghe e stregoni. I cosiddetti “omini di pietra” sono delle colonne di pietre piatte accatastate su un’altipiano a 2003 m s.l.m.. Si presume che gli “omini di pietra” non furono eretti come elementi di orientamento, ma molto più probabilmente come luogo di culto precristiano, dei dolmen preistorici.
Vicino a Terento nella zona del Plan de Corones si trova un segno tangibile, secondo la credenza locale, del passaggio delle streghe, cioè la pietra delle streghe. Si tratta di una pietra a coppelle, come ne esistono molte in tutto l’Alto Adige. L’origine di queste coppelle è avvolta dal mistero. A Terento invece si racconta che le streghe avrebbero danzato col diavolo lasciandovi le impronte dei loro piedi.
A San Michele/Appiano lungo la Strada del Vino è stato invece il diavolo a crearsi un posto, sempre accompagnato dalle streghe. “La sedia del diavolo” è una lastra porfirica di colore rosa. Questa colorazione, secondo la leggenda, è dovuta al sangue di una fanciulla, rapita dal demone e fatta morire in quel punto. Dopo lo scempio il diavolo si è seduto sulla roccia, formando una strana poltrona.
In Val Venosta, e precisamente a Lasa, un’altra testimonianza del passaggio del demonio. “La pietra del diavolo”. Un tempo presso in un maso viveva una domestica di facili costumi che conduceva una vita allegra e spensierata. Una notte, durante la quale aveva ecceduto, il diavolo la prese e la portò in alto sopra le rocce, la spinse con violenza nella pietra e andò con lei all’inferno. Di quest’atto infernale è rimasta l’impronta della zampa del diavolo sulla roccia.
Informazioni sui luoghi mistici dell’Alto Adige: www.suedtirol.info/luoghimistici

I castelli delle streghe
L’Alto Adige è la terra dei castelli. Più di 700 sono i siti storici censiti, dove si trovano castelli, residenze nobiliari, fortificazioni. Alcuni castelli erano anche sede dei tribunali e così nell’epoca buia vi si svolgevano i “processi delle streghe”. Vittima illustre fu la sarentinese Pachler Zottl, processata all’interno delle mura di Castel Reinegg sopra Sarentino.
Altri castelli, dove per certo si sa che furono tenuti dei processi sono Castel Presule/Prösels a Fié sull’Altipiano dello Sciliar e a Castel Rodenegg a Rodengo in Valle Isarco.
Informazioni sui castelli dell’Alto Adige: www.suedtirol.info/castelli

Le leggende
In ogni zona dell’Alto Adige una volta “imperversavano” le streghe. Dalla Val Venosta alle Dolomiti si raccontano un’infinità di leggende.
Sul Salto, l’altipiano tra San Genesio e Avelengo, cioè l’”attico” tra Bolzano e Merano, c’era lo “stregone Manz”. Si racconta che Manz era talvolta cattivo, ma altre volte dava anche una mano ai contadini. Così ad esempio d’estate spesso aiutava durante la fienagione. E da buono stregone riusciva a tagliare benissimo l’erba, ma tagliava anche alberi e addirittura interi sassi. Quando però suonavano le campane della chiesetta di San Giovanni, buttava via la falce e spariva, perché, come raccontava sempre, doveva andare da un “importante Signore” a Innsbruck. Questi viaggi avvenivano con una carrozza che “volava” sopra i dirupi del Monte Ivigna, gridando a tutti “spostatevi, che ho fretta!”.
Informazioni sulle leggende dell’Alto Adige: www.suedtirol.info/leggende

Erbe, orti e giardini
Le “Streghe” a Castel Trauttmansdorff
Piante velenose e magiche sono state raccolte nel piccolo e nuovo “Giardino delle streghe”. Seguendo la credenza popolare, che le streghe conoscevano i segreti delle piante medicinali e di quelle velenose, queste erbe e piante sono state piantate in questo particolare giardino che può essere visitato solo con un’esperta guida.

Orti ed erbe
La storia degli orti dell’Alto Adige/Südtirol ha radici molto lontane. Nel Medioevo, e in particolare con la nascita dei monasteri, si sviluppa il concetto di orto e giardino.
Oggi gli orti e i giardini sono stati riscoperti e rappresentano una componente specifica del paesaggio culturale, creato con un lavoro faticoso e costante attraverso la storia. L’orto altoatesino si trova nelle immediate vicinanze dei masi, perché serve ad approvvigionare la famiglia di verdure, erbe aromatiche, fiori. Un recinto, spesso in legno intrecciato, separa l’orto non solo dal resto dei campi, ma tiene lontano anche gli animali da cortile. La più antica forma di recinto a palizzata altoatesino può essere ammirata nel chiostro del duomo di Bressanone. L’affresco dell’Orto degli Ulivi mostra infatti una serie di pali conficcati nel terreno fittamente intrecciati con rami o verghe. Al suo interno l’orto è sempre diviso in aiuole rettangolari fra cui corrono dei viottoli. Le verdure che non mancano mai in un orto altoatesino sono molte, tra queste cavoli e rape, insalata, spinaci, aglio e cipolla, pomodori, zucche, fagioli, fave e piselli. Oltre alle verdure, in ogni orto crescono, piante ornamentali e importanti erbe aromatiche, spesso con potere medicamentoso. L’orto è sempre stato il regno della padrona di casa, il suo orgoglio, nonché la presentazione del maso. Esso rispecchia la personalità di chi abita la casa che, nella cura dell’orto, esprime le proprie qualità. Gli orti altoatesini sono quindi semplici nella forma e modesti nella struttura, ma nulla manca ad essi in quanto a fascino e poesia.

Erbe, fiori e piante sono al centro dell’attività di Martha Mulser del “Pflegerhof” di Siusi e per Franz Niederkofler del “Bergila” di Falzes. Entrambi hanno fatto della loro passione una professione.
Martha Mulser gestisce l’agriturismo di famiglia e da oltre 20 anni coltiva biologicamente erbe e piante per produrre tisane, creme, oli e sciroppi. Il Pflegerhof può essere visitato. (http://www.pflegerhof.com/)
Franz Niederkofler coltiva le erbe in modo biologico e le raccoglie seguendo le fasi lunari. Le erbe vengono poi essiccate e lavorate per tisane e creme, ma come aromi per cibi (particolarmente buono il sale aromatizzato). Oltre all’orto, al Bergila c’è anche una distilleria di pino mugo e un piccolo museo di famiglia. (http://www.bergila.com/)

Marche Viaggiare, organizza la tua vacanza nelle Marche

turismo nelle MarcheMarche Viaggiare è un consorzio di operatori del turismo nelle Marche.
L’idea è di offrire una pluralità di proposte di soggiorno al viaggiatore “attento”.
Un unico centro di prenotazione, per organizzare una vacanza in una terra “gentile”, ricca di opportunità, servizi e strutture ricettive.
Mare, monti, città d’arte, con soggiorno in hotel, agriturismo o villaggio turistico per tutto l’anno.
Basta una telefonata, una e-mail e la tua vacanza personalizzata è pronta.

Obiettivo principale del Consorzio, è far emergere la massima conoscenza di una regione non legata esclusivamente al tema balneare ma anche all’ambiente naturale, ai luoghi d’interesse storico-archeologico, all’enogastronomia, alle attività artistiche e artigianali, agli outlet, alle nuove tendenze in fatto di arte, cultura, musica, letteratura e teatro.

Il sito web www.marcheviaggiare.it si presenta, con una veste grafica accattivante, una serie di contenuti pratici e innovativi e un approccio “user friendly” che consente all’utente di organizzare il proprio viaggio nelle Marche, contando su una proposta di altissimo livello e a prezzi competitivi.

Le strutture ricettive ed i servizi aderenti al consorzio (Agriturismo Il Casale, Hotel Recina, Hotel 77, Natural Village, CM Viaggi, Marcheland, Spazio Cultura, Sasp, Contram) sono in grado di rendere sempre più accogliente ed appetibile la regione Marche nel mercato nazionale ed internazionale.

Marche Viaggiare
Piazza Mazzini, 12ª
62100 Macerata
Tel. e Fax 0733 240883
P.Iva 01669560433
www.marcheviaggiare.it
e-mail: segreteria@marcheviaggiare.it

BARTOLINI PROGETTI SPA ANNUNCIA L ACQUISIZIONE DI SCC ITALIA & MULTIVENDOR SERVICE

Milano, 30 aprile 2009

 

 

Il Gruppo Bartolini Progetti annuncia l’acquisizione di SCC - Specialist Computer Company e MVS - Multivendor Service, aziende leader nelle integrazioni tecnologiche, da SCH, Specialist Computer Holdings Plc, uno tra i più grandi gruppi privati tecnologici europei.

 

L’acquisizione di SCC e MVS amplia l’offerta di I.T. per l’Impresa e la Pubblica Amministrazione e rafforza la gamma delle proposte avanzate dalle aziende del Gruppo già specializzate in attività di After Market di eccellenza per prodotti tecnologici.

 

“Siamo molto orgogliosi di annunciare questa acquisizione che permetterà alla Bartolini Progetti di essere ancora più protagonista nel mercato dei servizi tecnologici, in un’ottica di continuità con l’intera offerta del Gruppo”, ha dichiarato Massimo Bartolini, Amministratore Delegato di Bartolini Progetti; “SCC Italia vanta una reputazione consolidata nel mondo dei servizi IT e un grande apprezzamento da parte del mercato, frutto di un’esperienza di oltre 20 anni in Italia e del profondo impegno nei confronti dei propri clienti, nell’ottica del miglioramento continuo dei servizi offerti e della ricerca di soluzioni innovative che le ha garantito la fiducia da parte di moltissime importanti aziende italiane in vari settori merceologici nonché della Pubblica Amministrazione.

L’acquisizione rappresenta per noi una tappa fondamentale per la realizzazione del disegno strategico che porterà all’affermazione di un nuovo importante player sul mercato italiano dei servizi IT”.

 

Il passaggio di SCC al Gruppo Bartolini Progetti avverrà in un’ottica di profonda attenzione alla qualità e al valore aggiunto per il cliente. La nuova società svilupperà ulteriormente le linee di business maggiormente coerenti con le esigenze del mercato italiano e continuerà a ricoprire il ruolo di business partner di riferimento in Italia per il gruppo SCH.

 

Per maggiori informazioni

 

Ufficio stampa SCC

Barbara La Malfa/Ilaria Sala

SEIGRADI

Tel. +39.02.54020230

barbara.lamalfa@seigradi.com/ilaria.sala@seigradi.com

www.seigradi.com

 

Contatto SCC:

Maud Allioux

Marketing Manager

SCC SPA

+39 02-38.035.360

Maud.allioux@it.scc.com

www.scc.com                    

 

 

 

Primo maggio, festa dei lavoratori: su Lulu.com le idee,
anche per chi il lavoro non lo ha


Manuali, guide, corsi: tutto quello che serve, per aiutare nella ricerca del lavoro.
E magari arrotondare vendendo le proprie idee

Milano, 30 aprile 2009 – In un momento di crisi come quello attuale, non è facile celebrare la festa dei lavoratori, soprattutto per quelle persone che sono ancora alla ricerca del lavoro perfetto, o che si accontenterebbero di avere uno stipendio fisso ogni mese.

Per ottimizzare il tempo passato durante la ricerca del lavoro, Lulu.com, il mercato leader per i nuovi contenuti digitali su Internet, consiglia di consultare le proprie pagine, alla ricerca dei libri pubblicati da migliaia di autori italiani, che potrebbero aiutare; Daniele Ficco, ad esempio, propone “10 idee imprenditoriali” (http://www.lulu.com/content/e-book/10-idee-imprenditoriali-la-societ%C3%A0-ripensata/3560367), descritte in maniera dettagliata e assolutamente originali, da valutare per i più coraggiosi.

Per capire e, perché no, ridere dei tanti colloqui di lavoro già sostenuti, “Cerco lavoro” (http://www.lulu.com/content/libro-a-copertina-morbida/cerco-lavoro/891006) di Vito Ferro, nel quale viene narrato come cercare un lavoro sia, a tutti gli effetti, un lavoro vero e proprio, e dove il protagonista di esilaranti colloqui viene esaminato da selezionatori bizzarri, surreali, patetici e crudeli. 50 colloqui che svelano la follia del mondo della ricerca del lavoro, con una inevitabile deriva comica.

Se invece il lavoro c’è, ma ad alto tasso di stress, il manuale “Alta resistenza allo stress” (http://www.lulu.com/content/libro-a-copertina-morbida/alta-resistenza-allo-stress/1506360), potrebbe essere utile per affrontare la giungla quotidiana.

Con o senza lavoro comunque, un modo per arrotondare le entrare durante la crisi, potrebbe essere quello di vendere le proprie opere d’ingegno grazie alla piattaforma e alla distribuzione in 80 paesi del mondo offerte da Lulu. A dare una mano agli autori per la parte della promozione, “Mollo tutto” di Stefano Calicchio (http://www.lulu.com/content/libro-a-copertina-morbida/mollo-tutto-come-guadagnare-scrivendo-libri-per-venderli-on-line-scopri-ora-come-promuovere-un-libro-sul-web/567525), un manuale che spiega le tecniche per dare meritato successo alle proprie fatiche.

Lulu.com (www.lulu.com) è il mercato per i contenuti digitali su Internet, con oltre 1.1 milioni di titoli pubblicati, e oltre 8.000 nuovi titoli aggiunti ogni settimana, creati da persone provenienti da oltre 80 diversi paesi. Con oltre 2 milioni di utenti registrati, e due milioni di visitatori ogni mese, Lulu sta cambiando il panorama editoriale permettendo agli autori di pubblicare i propri lavori in maniera gratuita e con il completo controllo editoriale e dei diritti e permette loro di venderli direttamente ai propri clienti a al resto del mercato globale di Lulu.com. Con Vetrine Virtuali gratuite, offerte di Social Network e servizi di distribuzione, gli autori di Lulu sono pienamente supportati per trarre profitto dai propri lavori. Con uffici a Raleigh (North Carolina), Londra, Toronto e Bangalore, i clienti di Lulu possono raggiungere tutto il mondo.

comunicato stampa: Fairchild Semiconductor al PCIM 2009

Fairchild Semiconductor espone le sue soluzioni ad alta efficienza energetica al PCIM Europe 2009

 

 

San Jose, California, 30 Aprile 2009- Fairchild Semiconductor (NYSE: FCS), leader globale nei prodotti ad alte prestazioni in grado di garantire l'efficienza energetica, presenterà le sue innovative soluzioni ad alta efficienza destinate ad alimentatori, sistemi d'illuminazione, controlli motore e dispositivi per i settori automotive e industriale presso la propria area espositiva (stand 601) all'interno della fiera Power Conversion Intelligent Motion (PCIM) Europe, che si terrà a Norimberga dal 12 al 14 maggio.

 

Fairchild esporrà la sua vasta gamma di soluzioni di azionamento per il pilotaggio di motori a inverter ad alta efficienza, unitamente alla sua linea completa di soluzioni per sistemi d'illuminazione LFL (Linear Fluorescent Lamp), CFL (Compact Fluorescent Lamp), HID e LED HB (High Brightness).

 

Tutte le ultime soluzioni per raggiungere elevati livelli di efficienza nel lighting saranno presentate da Alfred Hesener, Director Marketing & Applications Europe, durante una conferenza stampa che si terrà martedì 12 maggio, alle h 15.30 (CCN West 1° piano, Sala Madrid)

 

Fairchild presenterà inoltre prodotti all'avanguardia che assicurano alti livelli di precisione e consumi di combustibile contenuti nei sistemi automotive, al tempo stesso semplificando in svariati modi le complessità progettuali. Completerà l'insieme di prodotti esposti la suite di robuste soluzioni ad alte prestazioni per il settore industriale. Alla luce del crescente focus globale posto sulle energie alternative, Fairchild esporrà anche convenienti soluzioni ad alta efficienza energetica per inverter fotovoltaici.

 

Nell'occasione gli esperti di Fairchild presenteranno quattro documenti:

 

-         "Current-Sensing Power MOSFETs" (I MOSFET di potenza current-sensing), a cura di Hans-Peter Hoenes

-         "Transfer-Molded Inverter Power Module Design for Automotive Applications" (Progettare moduli di alimentazione a inverter transfer-molded per applicazioni automotive), a cura di Hans-Peter Hoenes

-         "A New Way of Generating Gate Signals for Operating Two-Phase Interleaved Series Resonant Converters" (Nuove tecniche per generare segnali gate per il controllo di convertitori risonanti interleaved bifase in serie), a cura di Markus Hallenberger

-         "Improving PFC Output Ripple to Avoid Flicker Phenomenon for Dimming Lighting Applications" (Come migliorare il ripple di uscita PFC per evitare il fenomeno del flickering nei sistemi d'illuminazione con dimmer), a cura di Michael Weirich

 

Gli ingegneri Fairchild presenteranno anche le seguenti relazioni nel corso dei forum organizzati in occasione del PCIM:

 

-         "Module-Based Solutions for Low Power Pumps and Fans" (Soluzioni basate su moduli per ventole e pompe a bassa potenza), a cura di Ralf Keggenhoff

-         "Improving Efficiency and Reliability using Interleaved Boundary Conduction Mode Power Factor Correction" (Migliorare efficienza ed affidabilità tramite i convertitori PFC (Power Factor Correction) BCM (Boundary Conduction Mode) interleaved), a cura di Jonathan Harper

 

Fairchild, infine, parteciperà al dibattito organizzato da PSDE sul tema: "Power Electronics for Ecological and Economic Success" (L'elettronica di alimentazione quale fattore per il successo economico ed ecologico).

 

 

 

Fairchild Semiconductor

 

Fairchild Semiconductor (NYSE: FCS) è un leader globale nelle tecnologie di potenza discrete e analogiche che forniscono soluzioni ad alta efficienza per ogni genere di sistemi elettronici. Fairchild, “The Power Franchise”, si contraddistingue per le tecnologie al silicio e di packaging all'avanguardia, oltre che per l'expertise nei sistemi e nei processi produttivi. Nel 2007 Fairchild ha festeggiato contemporaneamente i 10 di vita come nuova società e i 50 di attività nel settore. Considerata come “il padre della Silicon Valley”, nel 1958 Fairchild ha sviluppato il transistor planare dando vita a un settore totalmente nuovo. Fairchild è un produttore di semiconduttori application-driven orientati alle soluzioni che, come Global Power Resource, mette a disposizione tool di progettazione online e centri di design in tutto il mondo. La società è raggiungibile sul Web all'indirizzo www.fairchildsemi.com.

 

Contatti Stampa:

Barbara La Malfa/Chiara Carobello

Seigradi

Tel. +39 02 54020230

barbara.lamalfa@seigradi.com/chiara.carobello@seigradi.com

 

 

 

mercoledì 29 aprile 2009

Offerte Mirabilandia

Promozioni Mirabilandia 2009Promozioni Mirabilandia 2009


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In fondo alla pagina si possono consultare i più convenienti hotel vicino Mirabilandia, Hotel a Ravenna e in Riviera Romagnola ai quali è possibile richiedere, senza impegno, un preventivo per una vacanza o dove alloggiare per trascorrere un semplice weekend a Mirabilandia con amici.



Ogni anno Mirabilandia si rinnova per offrire sempre nuove ed emozionanti attrazioni ai migliaia di ospiti che durante tutta la stagione estiva visitano il parco.

Mirabilandia ha pensato a chi ama il rischio e l’avventura realizzando le attrazioni Extreme come il Katun, il primo inverted coaster in Europa e il Columbia & Discovery che permettono di raggiungere in pochi secondi i 100 m di altezza.

I gruppi misti, adulti e bambini, trovano a Mirabilandia le attrazioni per tutti: ambienti fantastici che ricreano località lontane e situazioni al limite della realtà. Sarà possibile salvare New York distrutta da un cataclisma con Reset – Anno Zero – o scegliere le avventure in Patagonia per affrontare l’ira di Raratonga e del suo vulcano in Patagonia.

Pochi turbamenti e molto divertimento con le attrazioni per bambini, le montagne russe e l’ottovolante Pakal dedicato alle famiglie. Se vuoi arrivare dall'estero a Mirabilandia puoi utilizzare una delle tante promozioni Voli.

E poi, vorticose rotazioni con le Pentole Stregate e un salto per rapide discese con Niagara. Sarà avventuroso e divertente attraversare discese impetuose con il Rio Bravo, passare attraverso il tempo con Monosaurus, per poi fuggire da città fantasma con Ghostville, la prima dark ride costruita nel parco e inaugurata nel 2006.

Mirabilandia rivede presenti nel suo parco a partire dal 2009 le montagne russe: il nuovo roller coaster Ispeed, giostra sostitutiva alla Sierra Tonante, vi proietterà a una velocità di 100 km/h in meno di 3 secondi!

Una pura scarica di adrenalina per i più temerari che si ritroveranno tra giri della morte e una velocità mozzafiato a vedere un'esperienza unica!

A completare l’offerta estiva di Mirabilandia la riproduzione di una bellissima spiaggia tropicale con Mirabilandia Beach il parco di divertimento ha ricreato una spiaggia tropicale, con sabbia finissima che circonda un limpido specchio d’acqua al centro una piccola isola attrezzata con giochi, scivoli e divertimenti.

Puoi consultare le attrazione e gli spettacoli in programma nella mappa di Mirabilandia: Scuola di Polizia, Blues Brothers e Caos Latino sono solo alcuni degli show presentati a Mirabilandia: musical, tuffi acrobatici, animazioni, balli caraibici, effetti speciali. Queste le tipologie di eventi a cui potrai assistere... una serie di emozionanti show tutti da vivere. Se in un giorno non riuscirai a provare tutte le attrazioni, ad assistere agli eventi, o semplicemente se vorrai ritornare per bissare il giorno seguente a Mirabilandia … il giorno dopo grazie alla promozione biglietto Mirabilandia ENTRI GRATIS!

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BIENNALE DEL PAESAGGIO MEDITERRANEO: PRESENTAZIONE VOLUME

 

 

BIENNALE DEL PAESAGGIO MEDITERRAENO

LUNEDÌ 4 MAGGIO 2009 ore 17.00

lunedì 4 maggio 2009 ore 17.00

Auditorium Museo delle Genti d'Abruzzo 

via delle Caserme 22, Pescara

Presentazione del volume

BIENNALE DEL PAESAGGIO MEDITERRANEO

Presentazione di

Franco Farinelli Associazione dei Geografi Italiani

Interventi di

Giuseppe De Dominicis Presidente della Provincia di Pescara

Sante Di Paolo Assessore all'Ambiente e alla Valorizzazione del Territorio della Provincia di Pescara

Pierluigi Della Valle Direttore Servizio Pianificazione del Territorio Provincia di Pescara

Enrico Di Paolo Architetto

Antonio Angelillo ACMA Centro Italiano di Architettura

Al termine

Forum Lineamenti per la ricostruzione del paesaggio aquilano con relatori, partecipanti alla Biennale, rappresentanti di istituzioni, associazioni di categoria, organizzazioni di base, rappresentanti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - direzione PARC

La pubblicazione dei documenti (contribuiti scientifici, interventi, mostra fotografica, mostre di architettura del paesaggio) presentati alla Biennale del Paesaggio Mediterraneo organizzata dalla Provincia di Pescara nel maggio 2005 rappresenta una opportunità non solo per dialogare con gli organizzatori e i protagonisti di quell'evento ma per contribuire - partecipando attivamente al dibattito - alla costruzione di un punto di partenza consapevole e condiviso per una pianificazione maggiormente attenta al paesaggio e ai beni culturali, in un momento così delicato per l'evoluzione del territorio abruzzese. Oggi più che mai il Mediterraneo rappresenta una metafora della transizione verso la dimensione globale, dell'incrocio dei flussi migratori e del relativo recupero delle identità locali, dello scambio inarrestabile di conoscenze e di tecniche, del riversarsi dei processi economici e produttivi sul supporto geografico.

È necessario che l'auspicata partecipazione delle collettività locali alle procedure che sottendono la tutela e la valorizzazione del paesaggio si trasformino in azioni politiche, in progetti concreti che possano coniugare le attese di sviluppo economico con le qualità della vita (ambientali e culturali) che il Mediterraneo ha finora offerto.

 

 

Per informazioni:

ACMA Centro di Architettura

via Antonio Grossich 16, 20131 Milano

Tel. +39 02.70639293 Fax.+39 02. 70639761

acma@acmaweb.com www.acmaweb.com

 

 

 

 

 

K-events firma l’azione non convenzionale per il lancio di Feisbum

K-events firma l’azione non convenzionale per il lancio di Feisbum

Ha fatto scalpore sulla stampa di tutta Italia la storia di Valeria, la ragazza romana che annulla le nozze dopo aver scoperto su Facebook il tradimento del suo futuro sposo Antonio e per vendicarsi tappezza tutta la città di volantini con la prova fotografica dell’accaduto.

Più di un tradimento si è trattato invece di una ben orchestrata operazione di guerriglia marketing per il lancio del film Feisbum.

La Just Us Film Production che ha prodotto il film, ha scelto di utilizzare la strada del non convenzionale per coinvolgere il pubblico direttamente nella trama. La storia di Valeria e Antonio, infatti, prende spunto da uno degli episodi di Feisbum, il primo film dedicato al più famoso dei social network nato da un’idea di Marco Scaffardi con la produzione esecutiva di Mauro Calevi.

Per questo su Facebook sono stati creati i profili dei principali personaggi del film che hanno messo in scena anche on-line amori, timori e piccole vendette legate alla vita virtuale dei social network.

Sfruttando la tecnica del trojan marketing, intrecciando azioni sul web (facebook e video su youtube http://www.youtube.com/watch?v=9R5bxWRNXeg) e sul territorio, la storia di Valeria e Antonio ha animato le pagine dei giornali e dei tg facendo parlare del film fuori dalle pagine dedicate allo spettacolo ed anticipando il lancio e la presentazione ufficiale che avverrà oggi (29 Aprile) presso La Casa del Cinema di Roma.

La campagna è stata ideata e realizzata da Stefano Cicconardi e Marco Diotallevi per una unit anarchica ed extraterrestre in contatto con K-events, Gruppo Filmmaster, diretta da Andrea Natella.




Rai impedisce di disdire il canone? Per il Garante del Contribuente e' abuso d'ufficio. Denuncia alla Procura

La Rai impedisce di disdire il canone? Per il Garante del Contribuente e' abuso d'ufficio. Denuncia alla Procura

Firenze, 29 aprile 2009. Sono anni che la Rai impedisce ai contribuenti di disdire il canone-imposta Tv attraverso comportamenti illeciti e vessatori, ora denunciati anche dal Garante del Contribuente (1).
La legge prevede che l'utente possa fare disdetta attraverso una lettera raccomandata a/r (o il pagamento di 5,16 euro in caso di richiesta di suggellamento), indicando il numero di "abbonamento" e specificando il tipo di apparecchio di cui si e' in possesso e a chi eventualmente lo si cede.
Eppure la Rai, violando la legge, richiede che il contribuente compili un ulteriore modulo, una dichiarazione di sorta senza la quale -a suo dire- la disdetta non sarebbe valida (2). Fra l'altro, nel modulo si deve autorizzare la Guardia di Finanza ad entrare in casa propria a svolgere controlli, un'autorizzazione del tutto inefficace e inutile che ha l'unico scopo di impaurire l'utente. Con questi artifici, la Rai dichiara inefficace la disdetta inviata precedentemente, perche' incompleta, e pretende il canone anche per gli anni successivi.
Un comportamento cosi' inaccettabile che persino il Garante del Contribuente della Regione Piemonte, competente per lo "Sportello Abbonamenti tv" dell'Agenzia delle Entrate, ha espresso frustrazione e rabbia in una lettera recente:
"Voi sapere perfettamente che la compilazione del modulo in questione non e' prescritta da nessuna norma di legge... Ci sembra assolutamente inammissibile che Voi persistiate in questo comportamento di vessazione gratuita di contribuenti... Riteniamo, e da tempo Ve lo abbiamo detto, che Voi poniate in essere continuamente dei veri e propri reati di abuso d'ufficio" (1).
Di conseguenza invitiamo tutti i cittadini che subiscono questo comportamento a denunciarlo alla Procura della Repubblica di Torino per il reato di abuso d'ufficio. Si potra' utilizzare l'apposito modulo: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=258092

(1) http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/20090428-garante-contribuente-piemonte.jpg
(2) http://www.aduc.it/dyn/rai/20090224-rai-modulo.pdf

Cellulite. Inutili creme e vibratori

Cellulite. Inutili creme e vibratori

La cellulite e' cosa estremamente naturale, ma che fa soffrire molte donne e deprime la loro gioia per i bagni in piscina e le vacanze al mare. Ecco perche' creme, oli e apparecchi massaggiatori in funzione anticellulite attraggono molto, non importa se sono cari. Ma ne vale davvero la pena? Nell'indagine condotta dalla fondazione Warentest, questi rimedi sono risultati di scarsa efficacia. Gli otto prodotti cosmetici e i due apparecchi esaminati hanno ottenuto tutti un voto "insufficiente", scrive l'associazione dei consumatori tedesca sul numero di maggio della sua rivista. Dopo quattro settimane di prova fra 300 donne, nessuno di questi ha potuto dimostrare un miglioramento visibile, ne' le creme ne' i vibratori. Promesse non rispettate, insomma. Conclusione di Warentest: meglio spendere quei soldi in attivita' sportive: il moto, unito a un'alimentazione sana e povera di grassi, e' piu' efficace contro la cellulite. E piu' utile ancora e' accettare il proprio corpo cosi' c
 om'e'. 
Recentemente e' stata lanciato un nuovo metodo contro la cellulite: la crioelettroforesi, con principi medicamentosi (limogene e caffeina, associate a furosemide) che verrebbero fatti passare al di la' dell'epidermide attraverso il freddo. I costi? 150 euro a seduta, per un ciclo di 3-8 sedute. La furosemide e' un farmaco contro l'edema e puo' avere controindicazioni quali l'ipersensibilita' al prodotto, l'anuria (soppressione della secrezione renale) iposodiemia e/o ipopotassiemia. Sarebbe interessante sapere se queste controindicazioni sono valide per la crioelettroforesi. E' una domanda che rivolgiamo al ministero della Salute. Una interrogazione in tal senso e' stata preannunciata dalla senatrice Donatella Poretti.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc

Telefonia mobile. Credito residuo non riconosciuto: l'Antitrust indaga anche su Wind e H3g-3Italia

Telefonia mobile. Credito residuo non riconosciuto: dopo Tim, l'Antitrust indaga anche su Wind e H3g-3Italia

Firenze, 29 aprile 2009. E dopo Tim-Telecom Italia (1), tocca a Wind e H3g-3 Italia essere 'indagate' dall'Antitrust per pratica commerciale scorretta in relazione al rimborso del credito residuo per l'utente che recede dal contratto. Le istruttorie fanno seguito ad una nostra denuncia di giugno 2008, in cui evidenziavamo il mancato rispetto delle norme da parte di tutti i gestori mobili in fatto di credito residuo, un diritto dei consumatori sancito sin dal 2002, che tuttora i gestori nella sostanza non garantiscono (2).

Le argomentazioni preliminari dell'Antitrust sono differenziate.
H3g-3Italia (3)
La condotta contestata alla societa' si sarebbe manifestata tra l'altro nel:
a) mancato riconoscimento del credito residuo sulle schede sim dopo la loro disattivazione (ossia, a seguito del diritto di recesso) anche ove i consumatori abbiano rispettato la procedura prescritta dalla societa';
b) imposizione di alcuni oneri, quali, a titolo esemplificativo, l'esborso di 10 euro per conseguire la restituzione del credito residuo, indicato nella "Carta Servizi H3g", disponibile sul sito www.3.it;
c) mancanza di adeguata informativa al cliente sui tempi entro i quali la richiesta di rimborso verra' evasa dalla societa'.
Sono le medesime contestazioni mosse a Tim-Telecom Italia.

Wind (4)
La condotta contestata alla societa' consiste, in particolare, nella previsione di una procedura onerosa e farraginosa per conseguire la restituzione del credito residuo sulle schede sim dopo la loro disattivazione, procedura che dissuade i consumatori dal far valere i loro crediti; nonche' nel blocco, peraltro disposto senza preavviso, in caso di esaurimento del credito presente sulla sim, del servizio di ricezione degli sms fino al momento della successiva ricarica.
Oltre alle contestazioni mosse da Aduc, l'Antitrust ha individuato un'ulteriore potenziale condotta scorretta da parte di Wind: il blocco del servizio sms in ricezione, quando la sim e' scarica.

Domenico Murrone, Aduc Tlc – www.aduc.dyn/dyn/tlc

************
(1) Telefonia mobile. Credito residuo non restituito: l'Antitrust apre istruttoria su Tim-Telecom Italia
http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=257771

(2) Portabilita' del credito residuo. Tim, Vodafone, 3 e Wind la negano da sei anni. Agcom minaccia ma non sanziona. Denuncia anche all'Antitrust
http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=222661

(3) http://www.aduc.it/dyn/tlc/antitrustFaxTre20090427.pdf
(4) http://www.aduc.it/dyn/tlc/antitrustFaxWind20090427.pdf


21MINUTI: Eccellenza e Sostenibilità a Milano: 21 grandi per ispirare il cambiamento


All'interno dell'Anno Europeo della Creatività e Innovazione, InformaAzione presenta

Eccellenza e sostenibilità:

21 grandi a Milano per ispirare il cambiamento

 

Si svolgerà a Milano nei giorni 19, 20 e 21 novembre 2009, nel grande spazio bianco del Palazzo del Ghiaccio trasformato in auditorium la prima edizione di 21minuti - I saperi dell'eccellenza. L'evento è organizzato da InformaAzione, società di formazione con sede a Perugia (informaazione.org) con il Patrocinio della Comunità Europea per l'anno europeo della Creatività e Innovazione (European Year of Creativity and Innovation - EYCI) che mira ad accrescere la consapevolezza dell'importanza della creatività e dell'innovazione in quanto competenze chiave per lo sviluppo personale, sociale ed economico.

 

Nell'arco di tre giorni, si avvicenderanno sul palco 21 protagonisti su scala internazionale della filosofia, dell'arte, della scienza, dello sport e dell'economia, con traduzione simultanea in sala (italiano e inglese). In platea, a seguire le vite degli speaker, è atteso un pubblico di 1.000 persone.

È prevista la partecipazione di aziende e brand come espositori. La partecipazione è a pagamento, e sono previste 21 borse di studio per studenti e ricercatori universitari.

 

I relatori hanno aderito con entusiasmo perché nessuno prima d'ora aveva chiesto loro di comprimere il proprio cammino umano in un racconto di 21 minuti. La sfida è proprio questa: arrivare all'essenza di una vita, attraverso i percorsi e le strategie, accendendo il desiderio di costruire visioni più ampie e aprire ad una creatività più alta. 21minuti nasce dalla convinzione che eccellenza e sostenibilità siano oggi due idee sovrapponibili: senza l'una non ci può essere l'altra, in ogni campo della vita.

 

È significativo che l'ideazione dell'evento parta dall'Italia e si irradii verso l'esterno, e non il contrario, come avviene di norma nel campo dei seminari e delle grandi conferenze, un settore che vede spesso il nostro paese importare eventi preconfezionati. 21minuti è molto di più che una conferenza internazionale: è un pensiero aperto, un metodo di lavoro per ispirare l'eccellenza, una matrice che produrrà eventi tematici, seminari, pubblicazioni, e soprattutto una rete di persone e organizzazioni.

 

Accanto al panel dei relatori, sul palco salirà Patrizio Paoletti, figura di spicco nel panorama della formazione internazionale, ispiratore di 21minuti, piattaforma editoriale incentrata sui concetti di eccellenza e sostenibilità.

Di 21minuti, Patrizio Paoletti ha detto: "È una palestra di idee dove si incontrano persone che hanno avuto una visione dell'insieme, che non si sono perse nei dettagli, e che hanno raggiunto il premio della realizzazione: il risultato, ma anche – e forse soprattutto – la bellezza del percorso."

 

Tra i 21 relatori: la portavoce della non violenza Tara Gandhi (India), l'ambasciatore di creatività ed innovazione Erno Rubik (Ungheria), l'imprenditore sociale Sanjit 'Bunker' Roy (India), il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti (Italia), il clown-regista Miloud Oukili (Francia), il cuoco Davide Oldani (Italia), l'allenatore Julio Velasco (Argentina), lo storico Shlomo Ben-Ami (Israele), l'architetto Mario Cucinella (Italia) il sociologo ed economista Raj Patel (Gran Bretagna), la prima ballerina del Maggio Fiorentino Letizia Giuliani (Italia).


Per informazioni stampa e immagini, contattare Barbara Grimoldi, tel. 075 800 24 99, cell. 346.6807179, mail ufficiostampa@informaazione.org.




OPERAZIONE CAPOVACCAIO: DAL MALI TORNA IN ITALIA, IL LUNGO VOLO DI 'ARIANNA' L'AVVOLTOIO LIBERATO 3 ANNI FA DAL WWF

OPERAZIONE CAPOVACCAIO: DAL MALI TORNA IN ITALIA
IL LUNGO VOLO DI 'ARIANNA',
L'AVVOLTOIO LIBERATO 3 ANNI FA DAL WWF

Appartiene ad una specie rarissima e minacciata: grande migratore, ne restano appena 10 coppie in tutto il paese


    Liberata 3 anni fa in Puglia una giovane femmina di capovaccaio di nome Arianna, munita di una radio satellitare, è in viaggio dal Mali, paese dell'Africa centrale, all'Italia. E' un viaggio di ritorno quello del piccolo avvoltoio, una specie di cui restano appena 10 coppie in Italia e per questo oggetto di un pionieristico progetto del WWF Toscana creato per riportare il numero di esemplari ad un livello accettabile per la sopravvivenza della specie. Il ritorno di Arianna in Italia è un evento di grande interesse scientifico, da seguire con il fiato sospeso, e rappresenta un passo in più verso la speranza di salvare questa specie dall'estinzione.

   Arianna  è  nata nell'estate 2006 nel CERM, Centro Rapaci Minacciati di Rocchette di Fazio (GR) nella Toscana meridionale. Il volo di Arianna è, infatti, frutto del Progetto Capovaccaio sviluppato attraverso l'utilizzo di esemplari di capovaccaio irrecuperabili, curati dopo ferite ed incidenti provocati dall'uomo: questi animali, purtroppo non più adatti alla vita selvatica e dunque non liberabili, sono infatti ancora in grado di riprodursi. In questi anni nel Centro sono nati 14 capovaccai di cui 9 sono stati liberati: 2 in Toscana, 6 in Puglia ed 1 in Sicilia.
  
   Il lungo volo di Arianna è partito nel 2006 dalla Puglia, nell'Oasi LIPU "Gravina di Laterza" (TA), grazie ad una stretta collaborazione tra CERM, WWF, LIPU, Regione Toscana, Comune di Laterza e Regione Puglia. Dopo un periodo di ambientamento di una settimana trascorso nella cavità di una parete rocciosa, per farle memorizzare la gravina come luogo di nascita, Arianna conquistò la libertà e, dopo due settimane, intraprese la migrazione verso l'Africa. L'animale è stato dotato di una piccola radiotrasmittente alimentata a pannelli solari che ha segnalato in questi anni i suoi spostamenti fino alla scoperta del suo ritorno verso casa.  Si è così scoperto che il "filo" di Arianna ha 'continuato a srotolarsi' per oltre 3.900 km, attraversando lo Stretto di Sicilia, la Tunisia ed il Sahara algerino, sino a raggiungere il Mali a metà settembre 2006, 25 giorni dopo la partenza. E' qui, nelle aree semidesertiche del Mali orientale, vicino al fiume Niger ed ai confini di Burkina Faso e Niger, che Arianna ha trascorso tranquillamente i primi tre anni della propria vita.
    
     L'avventura di Arianna, come per la maggiorparte dei giovani capovaccai giunti all'età di 3 o 4 anni, è poi ripresa per il suo lungo viaggio di ritorno verso il luogo di nascita: partita il 10 aprile dal Mali il 25 aprile ha già percorso oltre 2.800 km. L'uccello ha già superato la durezza climatica del Sahara ma se e quando arriverà in Italia saranno altre, non naturali e per questo più temibili, le insidie che dovrà affrontare: pale eoliche, linee elettriche, bracconaggio, bocconi avvelenati e la perdita del suo habitat di nidificazione e di alimentazione.
   
    Questo progetto, come tanti altri interventi promossi dal WWF Italia in Basilicata, Calabria e Sicilia, mostra il lavoro di tutela laddove è ancora possibile cercare una strada per salvare dall'estinzione questa specie. Il capovaccaio è infatti minacciato soprattutto dalle profonde modifiche del suo ambiente (steppe, gravine, ecc.) e dalla scarsità di alimento disponibile (carcasse di animali, piccoli rettili, testuggini, etc.) e dal bracconaggio: per questo, a fianco di attività di riproduzione e rilascio di giovani esemplari, il WWF segnala l'importanza per le nostre istituzioni di avviare necessari e urgenti interventi di conservazione nelle aree un tempo roccaforte di questa specie.

    Fino agli anni 70' del secolo scorso erano oltre 70 le coppie di questo piccolo avvoltoio migratore che si riproducevano nell'Italia centro meridionale; oggi le coppie sono appena 8-10 e tutte concentrare in tre sole regioni: Basilicata, Calabria e Sicilia. Alcune sono al sicuro in oasi protette come quella della Gravina di Laterza (TA) ma diverse coppie corrono ancora seri rischi di disturbo.

"Per la prima volta in assoluto - osserva Guido Ceccolini, Direttore del Progetto Capovaccaio del WWF Toscana - si è riusciti ad avere la certezza che un giovane capovaccaio nato in cattività ed allevato dai propri genitori è perfettamente in grado di adattarsi alla vita selvatica e, come un qualsiasi esemplare selvatico, è in grado di migrare in Africa e ritornare in Europa. Arianna ci ha anche svelato, grazie alla sua piccola radiotrasmittente, quella che potrebbe essere l'area di svernamento dei pochi, superstiti, capovaccai italiani".


 Roma, 29 aprile 2009


Per maggiori informazioni sul WWF ed il Progetto Oasi:  www.wwf.it

A disposizione la mappa del volo di Arianna, foto e filmati del Progetto Capovaccaio - http://upload.wwf.it/earth/

Ufficio stampa WWF Italia – 06-84497377, 265, 213, 463


COME L'ATTUALE GOVERNO UTILIZZA I FONDI PER LO SVILUPPO DEL MEZZOGIORNO

 

FONDO AREE SOTTOUTILIZZATE (FAS): UN BILANCIO


di: Mariano Di Trolio



La gestione dei Fondi FAS (Fondo Aree Sottoutilizzate), da noi più volte affrontata, rappresenta una questione cruciale per le prospettive di sviluppo del Mezzogiorno e, in una visione meno 'limitata' territorialmente, del Paese nel suo complesso.


Tuttavia, al di là dei Governatori di Regione (per ovvie ragioni) e di pochissimi 'illuminati' tra le fila dei democratici (Boccia e D'Antoni su tutti), non si sono, purtroppo, udite molte voci sulla programmazione e l'utilizzo, poi, di questo eccezionale volano (potenziale) di sviluppo: non da sinistra (salvo le eccezioni richiamate nel Pd e niente altro oltre di esso) né, ovviamente da destra, dove pur si collocano importanti protagonisti meridionali della vicenda FAS: il Sottosegretario con delega al Cipe, Gianfranco Micciché e il Ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto.


Di recente, però, si è accesa, con più determinazione, l'attenzione del Partito democratico sull'argomento. Infatti, in data 1° aprile u.s., è stato pubblicato un comunicato stampa intitolato: "Fondi Fas, svuotati per finanziare provvedimenti anticrisi". Ad opinione di deputato Ludovico Vico: «il governo Berlusconi finanzia i provvedimenti anti-crisi prelevando le risorse dal "bancomat" del Fondo FAS [così che] i soldi destinati al Mezzogiorno vengono ipotecati fino al 2012». Nel dettaglio, secondo la denuncia del deputato democratico, «il Fondo di Garanzia previsto dal decreto anti-crisi, ora accorpato in un unico provvedimento insieme a quello sulle quote latte, viene finanziato per 1 miliardo di euro nel triennio 2010-2012 con i soldi del fondo FAS (200 milioni per il 2010, 300 per il 2011 e 500 per il 2012)». Con le risorse dello stesso Fondo – prosegue Vico – trova copertura anche il vertice del G8 «con una dotazione per il 2009 di 400 milioni di euro, prelevata dai "conti dormienti" (depositi di denaro, cassette di sicurezza, libretti di risparmio, polizze vita, assegni circolari mai rimborsati, titoli azionari o obbligazionari appartenenti a persone decedute o scomparse che non risultano più movimentate dal 10 agosto 1997), rimpinguati a loro volta nel 2012 attraverso il Fas». La copertura consiste, dunque, nello svuotamento di altri Fondi, da rifinanziare, poi, attraverso il FAS (per questo queste sottrazioni non compaiono ancora nelle cifre di cui si parlerà appena sotto).


Un recente documento, a firma del democratico Antonio Misiani (a cui si rimanda per tutti i dettagli), ci consente, a questo punto, di fare un bilancio esatto delle indebite sottrazioni di risorse che il Mezzogiorno, nel quasi totale silenzio, ha subito e sta subendo.


Il "Fondo Aree Sottoutilizzate" è stato istituito dalla Legge Finanziaria 2003 (Legge 289/2002) ed è, poi, stato modificato dalla Legge Finanziaria 2007 (Legge 296/2006). Questo Fondo è costituito da risorse aggiuntive nazionali che si sommano a quelle ordinarie e a quelle comunitarie e nazionali di cofinanziamento. L'obiettivo di questo strumento è quello di finanziarie le politiche di sviluppo nelle aree sottoutilizzate del Paese (essenzialmente il Mezzogiorno e alcune aree del centro-nord). Queste risorse sommate a quelle europee costituiscono il cosiddetto Quadro Strategico Nazionale (QSN).


Per il settennio 2007-13, l'articolo 1, comma 863 della Finanziaria 2007, aveva previsto una dotazione finanziaria pari a 64,4 miliardi di euro, poi ridotti, in applicazione della Delibera del Cipe n. 166 del 21 dicembre 2007, a 63,3 miliardi.


Il governo, nel solo anno 2008, ha utilizzato qualcosa come 10,5 miliardi di euro per finanziare gli interventi più eterogenei (16,4 miliardi nel periodo 2008-11) e, conseguentemente, il Cipe, con la delibera del 18 dicembre 2008, ha dovuto riprogrammare le risorse sottraendo ai 63,3 miliardi, i 10,5 impiegati e ha aggiunto 1,2 miliardi non impiegati dei Fondi FAS 2000-06.


La dotazione è, a questo punto, scesa a 54 miliardi così suddivisi: 27 miliardi ai programmi regionali e interregionali (di cui 5,2 miliardi al Centro-Nord e 21,8 al Mezzogiorno) e 25,4 miliardi alla quota nazionale del FAS (con un vincolo di territorialità per il suo impiego così modulato: 85% al Sud, 15% Centro-nord). I restanti 1,5 miliardi sono stati utilizzati per altri interventi.


La quota nazionale (25,4 miliardi) è stata così divisa:


- 7.4 miliardi di euro al Fondo Infrastrutture (delibera CIPE del 18 dicembre 2008);

- 5 miliardi sempre al Fondo Infrastrutture (delibera CIPE del 6 marzo 2009);

- 4 miliardi al Fondo Ammortizzatori;

- 9 miliardi al Fondo Economia reale.


Il Fondo Ammortizzatori è pari ad 8 miliardi di euro (in virtù dell'accordo Stato-Regioni del 12 febbraio 2009) ed è così finanziato:


- Fondi Nazionali FAS: 4 miliardi (Cipe, 6 marzo 2009);

- altre risorse nazionali: 1,4 miliardi;

- risorse regionali FSE: 2.650 miliardi.


Questo Fondo è, pertanto, costituito in modo prevalente dal Fas e dai Fondi FSE (Fondo Sociale Europeo) e, solo in misura residuale, da risorse statali.


Il Fondo Infrastrutture (12,4 miliardi), detratti 3,7 miliardi di spese correnti e di gestione (privatizzazione Tirrenia, investimenti Trenitalia), si riduce a 8,7 miliardi.


A questo punto – proseguendo nella ottima ricostruzione di Misiani – il Cipe (6 marzo 2009) ha approvato il Programma infrastrutture strategiche 2009-11 con cui programma investimenti in grandi opere per 16,6 miliardi di euro (Mo.S.E. Venezia, Ponte sullo Stretto di Messina ecc.), 1 miliardo per l'edilizia scolastica, 200 milioni per quella carceraria. In totale si tratta di 17,8 miliardi di euro, di cui 8,1 sono investimenti di soggetti privati.


Delle risorse pubbliche complessive, pertanto, (8,7 miliardi del Fas nazionale + 2,3 miliardi Dl 185/08 = 12 miliardi) la grandissima maggioranza è, appunto, costituita dalle risorse Fas.


Infine, il Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale è costituito di 9 miliardi, tutti di provenienza dal FAS (quota nazionale). La gestione di questo Fondo è affidata alla Presidenza del Consiglio.


Dunque, gli interventi eccezionali propagandati dal Governo, lo stanziamento di risorse 'fresche' in funzione anticiclica altro non sono se non una semplice riprogrammazione di risorse già stanziate. Resta, inoltre, la decurtazione di oltre 10 miliardi (16,4 nel periodo 2008-11) del Fas (da 64 a 54 miliardi di euro) e l'utilizzo per spese eterogenee e non rientranti nell'oggetto tipico della misura: spese destinate per l'85% al Mezzogiorno! Delle risorse stanziate, restano: per il 2009 1,6 miliardi (degli 8,4); per il 2010, 5,8 miliardi (su 9,2). Anche per questo risulta difficile immaginare un utilizzo in funzione anti-ciclica di questo strumento.


Tra le voci di spesa più significative finanziate, impropriamente, con le risorse FAS:


- finanziamento Servizio Sanitario Nazionale + Ici (Dl 154/08, art. 1 co. 5): 781,8 milioni (2008) + 528 milioni (2009) + 500 milioni (2009) = -1 miliardo e 809 milioni;

- disavanzo Roma (Dl 154/08 art. 5 co. 3): - 500 milioni (2009);

- disavanzo Catania (Dl 154/08 art. 5 co. 3): - 140 milioni (2009);

- adeguamento prezzi (Dl 162/2008 art. 1): - 900 milioni (2009);

- G8 Sardegna (Dl 162/2008 art. 3 comma 1): - 111 milioni 2008;

- agevolazioni terremotati Umbria e Marche (Dl 162/2008 art. 3 co. 2): 45 milioni (2008) + 10 (2009) = - 55 milioni;

- emergenza rifiuti Napoli (Dl 97/2008 art. 4-bis co. 9): - 450 milioni (2008);

- altre emergenze rifiuti (Dl 97/2008 art. 4-bis): - 90 milioni (2008), -90 (2009), -60 (2010);

- interventi sui conti pubblici (Dl 112/2008 art. 60 co. 10): - 1.796,8 (2009), - 2.206,1 (2010), - 3.956,4 (2011) = 7 miliardi e 959 milioni.


Gli attacchi al FAS sono destinati a proseguire a ragione soprattutto delle ristrettezze del bilancio dello Stato; sarà, pertanto, necessario vigilare attentamente per evitare ulteriori, dannose sottrazioni di risorse che rischiano seriamente di compromettere le residue possibilità del Mezzogiorno di raggiungere un livello di sviluppo adeguato alle proprie potenzialità. L'uscita dal tunnel della recessione passa, in modo determinante, per il rilancio delle aree sottoutilizzate del meridione e, in questo processo, le risorse del Fondo sono insostituibili.





 
 
Raffaele Pirozzi direttore giornaleonline"www.notiziesindacali.com"