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martedì 24 novembre 2009

Legno lamellare: caratteristiche, proprietà e applicazioni


Il legno lamellare può essere considerato come la massima evoluzione tecnologica del legno, di cui ne mantiene intatte le caratteristiche e i vantaggi, tra cui troviamo la resistenza e la capacità di essere un eccellente isolante termico, elettrico ed acustico.
Il legno lamellare è un materiale composito ottenuto incollando tra loro delle tavole di legno essiccate, che vanno a formare le travi, cioè elementi strutturali di dimensioni, sezione e caratteristiche geometriche svincolate dalla forma iniziale del tronco da cui sono state ottenute. Grazie all'accurata selezione delle tavole ed all'eliminazione dei difetti non compatibili con l'uso strutturale, nonché all'uso di collanti sintetici molto forti nel tempo, il livello di resistenza meccanica è maggiore a quello del legno massiccio da cui provengono.

Secondo la normativa DIN per parlare di legno lamellare l'area della sezione trasversale massima delle assi non deve superare i 60 cm² per i legni di conifera e i 50 cm² per i legni di latifoglia. Inoltre, la massima larghezza consentita è di 25 cm per ogni lamella di spessore non maggiore ai 30 mm, anche se negli elementi costruttivi diritti si può aumentare sino ai 40 mm nel caso subiscano variazioni climatiche rilevanti. Nella pratica costruttiva le lamelle hanno uno spessore di 33 mm e una larghezza pari a quella della sezione trasversale dell'elemento strutturale normalmente variabile tra i 10 e i 22 cm, con variazioni modulari di 2 cm e lunghezza delle lamelle di 400-500 cm. Nelle travi curve il raggio di curvatura deve essere pari almeno a 200 volte lo spessore delle singole lamelle. Si possono così ottenere elementi di varie forme e dimensioni, senza limiti derivanti dalla dimensione dell'albero.

Per ottenere un buon prodotto, il legno deve passare sei fasi di lavorazione, che vanno accuratamente seguite: essiccazione, controllo della qualità delle tavole, creazione delle giunture di testa, piallatura e calibratura delle tavole, incollaggio delle lamelle, pressatura, piallatura delle travi ed infine la finitura e l'impregnazione.
Le strutture in legno lamellare, anche se sono realizzate con materiale combustibile, hanno una resistenza al fuoco pari o superiore alle strutture in acciaio o in calcestruzzo armato, perché la combustione avviene lentamente grazie ad un elevato livello di isolamento termico, dato dallo strato superficiale carbonizzato. Ad un aumento molto lento della temperatura corrisponde una variazione quasi trascurabile della resistenza meccanica delle fibre di legno della sezione non carbonizzata e la struttura cede o crolla solo quando la parte della sezione non ancora carbonizzata è talmente diminuita da non riuscire più ad assolvere alla sua funzione portante. La resistenza al fuoco di un elemento strutturale in legno lamellare dipende dalla velocità di carbonizzazione che è possibile calcolare sperimentalmente o analiticamente per diverse specie legnose.
Grazie a queste sue caratteristiche, il legno lamellare, è anche molto utilizzato come materia prima nella costruzione di case passive, cioè abitazioni che assicurano il benessere termico senza alcun impianto di riscaldamento convenzionale. In pratica si tratta delle case eco compatibili a basso impatto ambientale, che sfruttano i materiali naturali e l'energia pulita.

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