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sabato 27 febbraio 2010

La Barbera, un grande vino piemontese

La Barbera, celebre vino piemontese, proviene da un’ampia area delle province di Alessandria e Asti. Il Barbera, nome del vitigno utilizzato per la produzione di questo vino, non è antico come il Grignolino, il Moscato o il Nebbiolo, ma nel corso del tempo si è sviluppato notevolmente, arrivando a diventare il vitigno a bacca rossa più diffuso sul territorio piemontese.
I territori di Asti e di Alessandria sono proprio quelli in cui si sono sviluppate le denominazioni più importanti di questo vino: la Barbera d’Asti e la Barbera del Monferrato. Entrambi vini dal sapore pieno e fruttato, sono stati dichiarati vini a Denominazione di Origine Controllata dal 1970.
La Barbera è stata considerata un ottimo vino da pasto per parecchio tempo, fino a quando è stata rivalutata dagli esperti del settore, giungendo ad ottenere grandi riconoscimenti ed essere considerata uno dei migliori vini rossi italiani.
La sua fortuna è derivata principalmente dal favore che gli hanno accordato i contadini nel corso del tempo, grazie alla sua produzione sostanziosa e alla sua grande resistenza agli attacchi esterni, come ad esempio quelli dei parassiti e della muffa.
Il colore caratteristico di questo vino è il rosso rubino, connotato da una crescente intensità nel tipo Superiore. Il processo di invecchiamento tende a farlo virare su una tonalità granata.
Il profumo è particolarmente persistente ed intenso e si rivela particolarmente fruttato: si possono infatti rinvenire sentori di prugna, ciliege e bacche scure, uniti a note floreali e speziate, grazie ai profumi di cacao, vaniglia e liquirizia.
La Barbera comprende diverse tipologie di vino: La Barbera d’Asti, la Barbera del Monferrato e la Barbera d’Alba.
La prima è prodotta in tutto il territorio della provincia di Asti, ma comprende anche alcune zone della provincia di Alessandria. Dato che si sovrappone alla zona di produzione della Barbera del Monferrato, un tempo I contadini potevano decidere a quale tipo di vinificazione destinare le loro produzioni di uve. Oggi invece, dopo l’introduzione della DOCG per la Barbera d’Asti, devono fare tale dichiarazione di destinazione in maniera preventiva e non possono più cambiarla nel corso dell’anno.
La Barbera d’Asti è di colore rosso rubino, con profumi di frutta fresca. Dall’anno 2000 sono state individuate tre sottozone di produzione di questo vino:
Nizza, Tinella e Colli Astiani.
Si tratta di un vino da consumare durante tutto il pasto, ma è indubbiamente consigliato in abbinamento con formaggi abbastanza stagionati e con i salumi.
La Barbera del Monferrato Superiore DOCG, caratterizzata da una nota più speziata rispetto alla tipologia precedente, va abbinata con arrosti, bollito misto e agnolotti al sugo d’arrosto.
Per quanto riguarda invece la Barbera d’Alba DOC, ricordiamo che viene prodotta sulle colline che circondano Alba e nel territorio della provincia di Cuneo. Si sposa molto bene con le carni rosse cucinate alla griglia, con la fonduta e con i formaggi stagionati o mediamente stagionati.
Dott.ssa Chiara Bardini – Responsabile Comunicazione Everywine.biz
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