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giovedì 28 ottobre 2010

Carceri Italiane in sovraffollamento: il 36 % è “straniero”


Il dato relativo alla popolazione carceraria Italiana , riferito al Settembre del 2010 continua a mantenere lo status del sovraffollamento delle carceri. Delle 206 tra case circondariali , CR ed OPG ed altro, quasi tutte ad oggi operano in regime di sovrannumero rispetto alla normale dotazione, case circondariali che dovrebbero contenere circa 180 detenuti in molti mesi dell’anno ne ospitano circa 300. Il dato complessivo italiano della popolazione carceraria si attesta in 68.500 detenuti di cui 3000 donne e 65.500 uomini. Gli stranieri invece ospitati nelle carceri Italiane rappresentano il 36 % del totale della popolazione carceraria con circa 25.000 detenuti di cui 23.900 uomini e 1100 donne. Tra le regioni che ospitano maggiore delinquere straniero in alcune case circondariali troviamo il Veneto con il 76 % seguita dalla Sardegna con 72 % e l’Emilia Romagna con il 68 %.
Un sovraffollamento carcerario che si contrappone ad una disponibilità di 43.000 posti. Dati che possiamo considerare significativi per le casse dello stato che hanno attualmente la bolletta in rosso anche in relazione al pagamento della retta giornaliera degli stranieri che certo non potrà mai essere recuperata Un costo oramai insostenibile a carico della collettività che presuppone certamente un primo giro di vite attraverso l’approvazione del decreto sfolla carceri proposto dal Guardasigilli Alfano che porterebbe una boccata di ossigeno al sovraffollamento carcerario diminuendo di circa 10.000 i detenuti (5.964 italiani, 790 europei, 3.987 extracomunitari) della popolazione totale. Tra le righe di contrasto riguardo i numeri certamente la legge Cirielli che impone il blocco dei benefici ai delinquenti abituali. Un’atto successivo che si impone in relazione anche al preoccupante dato (25.000 detenuti) frutto del delinquere straniero è quello dell’obbligo di espiare la pena nei paesi d’origine collegata all’espulsione immediata ,certamente una questione ostica che impone responsabilità ed accordi internazionali non indifferenti,ma propone alla rilevanza nazionale in una realtà sociale che oggi è sotto gli occhi di tutti. L’Italia non può continuare ad essere il paese del ben godi dove tutto e tutti possono fare quello che vogliono,occorrono delle regole di richiamo allo status di cittadino e di residente in Italia che devono essere rispettate.

Maurizio Cirignotta

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