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martedì 4 dicembre 2012

L'arte collettiva e relazionale di Anna Seccia

La pittrice abruzzese Anna Seccia è nata ad Ortona, in provincia di Chieti. La sua attività artistica si è concentrata fin da subito sul segno e sul colore, due elementi caratteristici dell'arte contemporanea. Fin dai primi anni di attività, l'artista ha esposto le proprie opere in numerose mostre e manifestazioni, in Italia e nel Mondo.
Dai primi anni '90, poi, ha iniziato un percorso innovativo, con l'obbiettivo di fondere arte e relazioni umane per creare opere artistiche uniche. Si tratta dell'arte relazionale, che ha dato il suo primo frutto nel 1994, con il progetto "la stanza del colore".
Anna Seccia riunisce persone di diversa età, molte delle quali non sono veri e propri artisti, per dimostrare che, attraverso l'uso del segno e del colore, chiunque può far emergere l'artista che è nascosto dentro di sé e dare vita ad opere di grande pregio.
L'attività di arte collettiva partecipata è continuata negli anni con grandi successi. L'ultimo in ordine di tempo è forse quello più innovativo. Si tratta di un'opera realizzata durante l'happening- performance del 6 ottobre 2012, quando i ragazzi dell'Istituto Pomilio hanno incontrato Anna Seccia al Museo Michetti di Francavilla al mare, in provincia di Chieti.
L'incontro, intitolato "Incontrarsi per dirsi noi" ha dato vita ad un'opera sensazionale. "Sinergie di fragmenta 100+1" è un'opera pittorica in acrilico su tavola, di due metri per due, che è stata poi divisa in tanti piccoli moduli di cm 20 x 20. Ciascuno di questi moduli è in vendita e può essere ora prenotatoattraverso il sito dell'artista, alla pagina http://www.annaseccia.it/?page_id=883. Già numerosi collezionisti provenienti da tutto il mondo si sono assicurati una delle opere, mentre altre ancora aspettano di raggiungere prestigiose collezioni.
Essendo frutto di un incontro tra persone ogni modulo di "Sinergie di fragmenta 100+1" ha una propria personalità, che riflette quella dell'"artista" che l'ha creata. Sono quindi opere uniche, molto diverse le une dalle altre, accomunate solo dal fatto di essere state create nello stesso momento e con la stessa tecnica. Per dare una sorta di continuità all'opera, al termine dell'happening, è intervenuta l'artista Anna Seccia, che ha operato sulla tela nella sua interezza per creare delle connessioni tra i singoli moduli. In questo modo, i collezionisti si trovano di fronte ad un'opera unica, in cui la singola individualità di ciascun partecipante coesiste con una struttura più omogenea e strutturata.
All'interno dell'opera si possono quindi ritrovare due anime: quella dell'"artista" di ogni singolo modulo e quella del gruppo, che ha operato assieme per creare un'opera d'arte collettiva di grande valore, esposta già in diverse occasioni in importanti mostre.
Inoltre, di fondamentale importanza è stato il ruolo di Anna Seccia, che non solo ha coordinato e guidato il gruppo attraverso particolari tecniche di comunicazione con la Global Art, ma ha anchdato un contributo essenziale per garantire l'unione armonica dei moduli.

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