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mercoledì 26 novembre 2014

Il salto della rana di Paola Rondini. La realtà ingannevole di un romanzo visionario (Fernandel)

IL SALTO DELLA RANA 
DI PAOLA RONDINI

LA REALTA' INGANNEVOLE DI UN ROMANZO VISIONARIO (FERNANDEL)



Con Il salto della rana  la scrittrice Paola Rondini (Fernandel, pp.144, euro 12), dopo Miniature – tradotto in Spagna e Germania - e I fiori di Hong Kong, entra in una nuova dimensione letteraria: dal thriller al romanzo di introspezione e di indagine sulla realtà.

La trama de Il salto della rana si snoda in un crescendo di colpi di scena:  Emma, la protagonista, impiegata in una agenzia pubblicitaria viene coinvolta nel lancio di una nuova griffe di abbigliamento.
Deve andare in Arizona a collaborare con un gruppo di lavoro che abita nel Cubo, una struttura tecnologicamente avanzata.

Il viaggio in Arizona si rivelerà una sorta di percorso iniziatico: razionale e inconscio, realtà tangibile e sogni si mescolano in una trama avvincente dove niente è ciò che sembra.

Un romanzo che mette la struttura narrativa del trhiller al servizio di una storia che porta il lettore nel cuore di domande filosofiche: cos'è la realtà? Con quali strumenti la conosciamo?
Qual è il confine tra immaginazione ed esperienza sensibile?

"Le rane facevano salti formidabili" - scrive l'autrice all'inizio del romanzo - "erano perfette, inafferrabili, ed elegantissime. Non sembrava la realtà quella che attraversavano dopo aver spiccato il balzo, ma una dimensione parallela. Il più bello, il più perfetto degli anfibi, volando e nuotando, respirando in aria e in acqua, ai miei occhi di bambina accedeva a un mondo misterioso che noi umani non riuscivamo a percepire".

Emma e gli altri personaggi del romanzo sono "i nostri spettri e i nostri angeli, i desideri e le paure, la salvezza e l'abisso".

Il salto della rana è un romanzo visionario, ma anche un percorso di formazione:  insegna a cogliere le sfumature dei moti della nostra anima, attraverso l'identificazione in quelli dei protagonisti, introduce delicatamente nella prospettiva dello sguardo puro sul mondo che è fatto, oltre che di dati empirici e di oggetti, anche di sogni, immagini, desideri.

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