L'Anp -Associazione nazionale Pensionati della Cia, nel pomeriggio del prossimo 18 novembre, presenterà alla Presidenza del Senato della Repubblica le oltre 100.000 firme raccolte sulla petizione per l'aumento delle pensioni basse.
La raccolta delle firme è partita nel maggio scorso su tutto il territorio nazionale, con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica, il Parlamento, il Governo, i Partiti, e già sono 100.000 le adesioni per chiedere al Governo:
• L'aumento delle pensioni minime
• L'estensione del bonus di 80 euro ai pensionati al di sotto dei 1.000 euro mensili (oltre l'80% dei pensionati iscritti all'ANP-CIA ha una pensione che oscilla da un minimo di 502 a 1.000 euro mensili)
• L'ampliamento delle aree esenti da tasse
• Una sanità pubblica più efficiente con la medicina integrata, anche per chi vive nelle zone rurali
• Interventi per la non-autosufficienza
Un'iniziativa nata per richiamare le Istituzioni e le forze politiche su un tema centrale per la sostenibilità del tessuto sociale del Paese. Per questo -spiegano Anp e Cia- si è ritenuto di non scendere in piazza ma di aprire un confronto costruttivo sulla situazione precaria nella quale tanti pensionati sono oggi costretti a vivere (parliamo di agricoltori, ex mezzadri, ex contadini, ex coloni, braccianti) donne, uomini che dopo una vita di lavoro nei campi percepiscono una pensione mensile chi si aggira intorno ai 500 euro, in molti casi una pensione integrata al minimo.
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